Serie TV > American Horror Story
Segui la storia  |       
Autore: _Marlee_    21/01/2016    1 recensioni
Quando si ha tutto è possibile desiderare altro?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cordelia Foxx, Fiona Goode
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Vorrei essere come lei" disse Madison in uno dei momenti liberi che trascorreva in salotto, Zoe non era poi così tanto attenta, ma quella frase l'aveva sentita "Sicura? Piena di soldi, bellissima e potente, ma senza nessuno accanto?" Chiese il cucciolo, come la chiamava Fiona "Quando sei la suprema, ricca, bella e potente, non hai più bisogno di qualcuno attorno" rispose Madison forse come a suo tempo avrebbe risposto l'attuale suprema "Non so se ce la farei, insomma, Kyle è stato davvero un respiro d'aria fresca, pura, ora come ora non saprei proprio come continuare se lui sparisse" rispose Zoe, continuarono così i loro discorsi e non si accorsero che ad ascoltarle c'era Cordelia da una parte e Fiona dall'altra. Le ragazzine non avevano poi delle idee così infantili, una era l'esatta copia di Fiona l'altra di Cordelia "La Suprema la amano tutti, io la conosco da qualche giorno e già l'adoro" disse Madison "Avrei voluto lei come madre, non quella bigotta che mi è capitata a me, retrograda e convinta che Hollywood non fosse per me. Se avessi avuto Fiona come madre chissà ora dove sarei" disse Madison con gli occhi sognanti "Saresti sempre qui, solo da molto prima. Andiamo Mad, la Suprema ti sembra una donna materna? Si può dire tutto su di lei, salvo che riesca a provare qualche sentimento per qualcuno" disse Zoe, Cordelia da dietro il muro annui, era d'accordo con quella ragazzina all'apparenza innocua "Daresti davvero in cambio i tuoi pomeriggi al parco con tua madre per dei pomeriggi chiusa da sola in una stanza completamente bianca?" Chiese Zoe, Madison non riuscì a rispondere perché Cordelia invase la stanza, Fiona sentì l'irrefrenabile impulso di fare come la figlia? Ma poi qualcosa nella sua testa le disse di rimanere li dov'era "Ha sentito?" Chiese Zoe alzandosi all'ingresso della preside "Si" disse Cordelia quasi sussurrando "Cosa ne pensa lei?" Chiese Madison senza smentirsi e mostrando di nuovo la sua invadente curiosità "Penso che una donna come Fiona sia meglio che si dedichi alla magia, nient'altro" disse Cordelia, non l'avrebbe mai detto se non avesse percepito la presenza di sua madre dietro al muro, Fiona si sentì strana. Era da un po che non le succedeva, non era più abituata a quel genere di sensazione.

 

Lasciò il suo appostamento e tornò in camera, tirò fuori la sua polverina bianca, la mise sul tavolino di cristallo e aspirò. Bruciava. Eccome se bruciava. Ma poi all'improvviso tutto tornò normale. La completa indifferenza tornò a regnare nel suo corpo è quella sensazione per Fiona era cento volte meglio. Ma era consapevole che non sarebbe durata in eterno, qualcosa stava succedendo e dopo così tanto tempo neanche lei sapeva darle un nome. Come se una parola l'avesse ferita, non le succedeva dal lontano 1805, non sapeva più come andava gestita una situazione del genere.

 

Poi le venne l'illuminazione, doveva far comparire quello strano uomo nero con gli occhi rossi e il trucco bianco sulle guance, non ricordava mai il suo nome, ma la potenza della sua magia lo fece comparire davanti a se senza troppi incantesimi o formule "cosa succede?" Chiese Fiona ancora intontita per via della droga appena entrata nel suo sistema "Mi desti un anima pura 200 anni fa, non credi che dopo tutto questo tempo sia ora di rimodernare il pagamento?" Chiese il personaggio alquanto inquietante che era in piedi di fronte a lei "Cosa vuoi ancora?" Chiese Fiona sentendosi debole all'improvviso "Un'altra anima innocente" disse lui senza scomporsi nonostante fosse consapevole che ormai le anime pure appartenevano solo ai bambini "L'avrai" disse lei "fino a quel momento non voglio avere più niente a che fare né con te ne con la tua anima nera" disse lui, Fiona sentì qualcosa iniziare a scorrerle nelle vene, non era l'eccitazione della droga, no, era diverso. Lui scomparve nel buio della stanza lasciandola li con nient'altro che secoli e secoli di vuoto. Sapeva di essere debole per questo non tornò mai più giù dalle ragazze né tanto meno da sua figlia. Si sentiva troppo diversa, non era lei, non era più la donna che tutti conoscevano. L'effetto della droga stava svanendo.

 

Corse in bagno, si fece una doccia fredda, freddissima, forse per tentare di gelare quel cuore che le era appena stato ridato, ma non funzionò, non cambiò nulla e poco tempo dopo, come previsto, fu travolta da troppi pensieri, troppe domande, e forse anche qualche paura. Ma lei era Fiona Goode e non poteva farsi mettere in ginocchio da qualche paura troppo umana per lei, non poteva perdere contro quelle sensazioni che appartenevano solo ai normali. Chiuse la porta a chiave, perché era l'unica cosa che avrebbe tenuto lontane quelle streghette. Forse per le piccole ma per Cordelia serviva molto di più, lei era forte e Fiona lo sapeva bene, una chiave non l'avrebbe di certo fermata. Nessuno la raggiunse, nessuno si accorse della sua assenza. Forse fu meglio così. Rimase seduta accanto alla finestra a guardare i movimenti della quercia nel cortile, e esattamente all'ombra di essa vide Cordelia accanto ad un uomo, ma non il solito invertebrato che aveva sposato, quello che Fiona odiava con tutta se stessa, uno diverso. Avrebbe voluto saperne di più, avrebbe voluto indagare, ma non poteva scendere in quelle condizioni. Il mostro dagli occhi rossi le aveva ridato l'anima ma non si era preso la sua curiosità o il suo egoismo. Così, cercando di non attirare l'attenzione si rese invisibile ai loro occhi e si sedette sul dondolo accanto a loro.

 

La osservava, li osservava anzi "Ho percepito l'arrivo della Suprema" disse lui tenendola stretta al suo petto "È tornata. È di sopra" disse Cordelia con un tono deluso e triste, Fiona sorrise. Nonostante si sentisse debole restava sempre la suprema in grado di non far percepire la propria presenza "Qualcosa le è entrato in testa alla fine. Si è trovata una creatura magica" pensò tra se e se "Perché questo tono?" Chiese lui accarezzandole quei bellissimi capelli biondi "Perché averla vicino e non poterci neanche parlare è terribilmente doloroso" disse lei lasciandosi sfuggire una lacrima che lui subito raccolse con una carezza "È la suprema, qualsiasi donna si sarebbe fatta prendere la mano, qualsiasi donna avrebbe desiderato sempre di più" disse lui cercando in qualche modo di attutire il dolore della sua ragazza "Hai ragione, non voglio parlare più di lei, non finché tu sei qui" disse alzando il viso per baciarlo, Fiona sentì ancora quella sensazione, o forse era la stessa di poco prima, che non se n'era mai andata. "C'era Mirtle con te" pensò Fiona "Quando partitai?" Chiese Cordelia staccandosi da quel bacio "Quando mi richiameranno, su al nord la nostra gente sta perdendo colpi, hanno bisogno di braccia forti per la guerra" disse lui guardandola dritta negli occhi "Avevi detto che sarebbe stata l'ultima" disse lei lasciandosi sfuggire un'altra lacrima "Non posso voltargli le spalle. Sai come andrebbe a finire" disse lui baciandole la guancia "Rogo" rispose con prontezza lei, il ragazzo annuì e da quel momento in poi non si scambiarono più mezza parola, solo baci, baci e ancora baci, come se volessero colmare in anticipo la mancanza che avrebbero provato.

 

Fiona decise che per lei era troppo assistere ad altre scene, tornò nella sua stanza, si stese sul letto e accese la sigaretta. La distraeva da quei pensieri. Pochi minuti dopo, o forse ore, sentì che qualcuno stava bussando alla porta, percepì la presenza di sua figlia, con un colpo di polso sbloccò la porta e la lasciò entrare "Sei sparita, le ragazze hanno molte domande" disse Cordelia intuendo ciò che stava succedendo "Domani, ora sono impegnata" disse Fiona senza alzarsi dal letto "Ti facevo più forte comunque. Avresti potuto materializzarti qui dentro, e hai bussato!" Disse Fiona non perdendo neanche un'occasione per svalutare sua figlia "Avrei potuto, ma qualcuno mi ha insegnato l'educazione. Non certo tu" rispose Cordelia a tono "Porta rispetto Cordelia Foxx" ringhiò lei alzandosi dal letto e materializzandosi a pochi millimetri dal suo viso, la ragazza non si spostò neanche un po "Potrai anche essere la suprema ma per me non sei altro che una persona spregevole, incapace di amare"

**SPERO VI PIACCIA, MI FAREBBE PIACERE RICEVERE DEI COMMENTI, IO LI ADORO:) MI PIACE SAPERE COSA NE PENSATE, E' DI ISPIRAZIONE! 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > American Horror Story / Vai alla pagina dell'autore: _Marlee_