I LOOK ROUND FOR YOU

 2. … just to see you smile!
Ore 14:20
Theo imprecò vedendo l’orario, era troppo tardi. Quel giorno avrebbe dovuto incontrare dei ragazzi per un progetto alla sua vecchia scuola, ma era in ritardo di cinque minuti. Non era solo quella la ragione del suo rammarico, c’era ben altro dietro. Sapeva che quel giorno avrebbe potuto rivedere quella strana ragazza che era solito incontrare nei corridoi dell’istituto. Non si erano mai parlati, era vero, ma lo incuriosiva: sarà per la leggerezza con cui prendeva sempre le cose, dal modo buffo in cui camminava, sarà che i loro occhi si erano incontrati più volte di quante lui desiderasse ammettere. Sarà che con lei non aveva mai avuto nulla a che fare ma era stata una presenza quasi costante nella sua vita e aveva una voglia assurda di rivederla. Svoltò l’angolo, era alla guida di un’auto nuova di zecca nero metallizzato, veloce quanto bastava per portarlo a scuola in ritardo. Controllò che nessuno stesse attraversando e fu in quell’attimo che la vide: i capelli sciolti portati dietro le spalle, le cuffiette nelle orecchie, gli occhi bassi e lucidi come se stesse per piangere. Theo si fermò e la osservò mentre raggiungeva la sua amica che la stava aspettando alla fermata dell’autobus. Le due ragazze si salutarono e iniziarono a chiacchierare mentre lei lanciava sguardi furtivi alla strada davanti a sé. Lui avrebbe quasi voluto urlarle: Sono qui, girati! Sono qui. Ma non avrebbe avuto senso, cosa gli diceva che lei stava veramente cercando lui? Ma lo sperava con tutto il cuore, sperava di poterle rubare un secondo solo dei suoi pensieri, sperava che tutti quei lunghi sguardi, quei sorrisi che si rivolgevano involontariamente, significassero qualcosa anche per lei. Qualcuno suonò il clacson dietro di lui e fu costretto a distogliere lo sguardo da lei che, proprio in quell’istante, si voltò e i loro occhi si incrociarono un’ultima volta prima che lui sparisse troppo lontano dalla visuale. Theo guardò nello specchietto e la vide mentre lo inseguiva con lo sguardo. Le sorrise e, mentre si allontanava, gli sembrò che anche lei avesse incurvato le sue labbra in un sorriso che era solo per lui.