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Autore: scImMIA    17/03/2009    4 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti!! Da quanto tempo …
In effetti era da un po’ che non apparivo più come “autrice” ma soltanto come spettatrice … Il fatto che la passione è improvvisamente scemata, altre cose si sono subentrate ma alla fine (visto che quella di Dragon Ball è una passione vera è propria) il mio spirito combattivo ha avuto la meglio. Spero che questa voglia non mi abbandoni ancora visto che, facendo rapidamente due calcoli, mancherebbero all’incirca 5/6 capitoli con questo che andrete a leggere incluso. Immagino perfettamente che molti di voi – se hanno letto la storia fino ad oggi- non ricordino a che punto sia rimasta e che molti altri, non avendola forse mai aperta perché spaventati dalla quantità di capitoli, passeranno oltre … non mi scoraggio, vista l’assenza mia e del calo di ascolti nel sito comprendo bene che la quiete sarà alta e quindi prego ai pochi che recensiranno (se ciò accadrà) di non riempire lo spazio con “finalmente”/ “alla buon’ora”/ “ma non eri sparita? Sei ancora qua?!” ma piuttosto di darmi nuovamente consigli, soprattutto se con il passare del tempo mi sono arrugginita. Ora passiamo alle risposte alle antiche recensioni ^-^

kamy: Piccolo non è uno sprovveduto così come Vegeta non è un completo insensibile: se il primo non lascia nulla al caso facendo in modo di avere anche solo il più piccolo tassello del puzzle sotto gli occhi, Vegeta fa perfettamente lo stesso assicurandosi però che la composizione delle figurine sia invisibile agli altri e che pertanto risultino allo stesso tempo indecifrabili le sue espressioni se medita al riguardo. Compresso ma comprensibile come pensiero, no? XD Tanto sarà Trunks quello costretto a scervellarsi. Spero che il nuovo capitolo ti piaccia se lo leggerai. Ciao!!

ka93: Stupido Gohan … XD Fortuna che Goten l’ho fatto scappare prima che il lilla fosse costretto a tirargli due sganassoni prima di mandarlo via … me crudele, ha ha ha!!! Dimmi se il capitolo ti piace! Ciao!

Vegeta4ever: Su Light (si scrive così, mi raccomando ^^) la storia per ora non gli riguarda mentre per i restanti non dovrai fare altro che leggere … come al solito non ti spillo nulla di nulla. XD Vedi di andare a letto presto te, perché se sei ancora matta come ricordo la notte non fa per te XD. A presto, ciao!

Pepesale: La figura di Light si stà rivelando per quello che è in realtà, ovvero non il solito cattivello scontato che chiunque si aspetterebbe. Visto che il dragonballismo lo richiedeva, ho cercato di realizzare un tizio che fosse un “qualcosa in più”. Spero che per ora vada bene ^-^ Spero che ti piaccia anche il resto. Ciao!

Finito. Ragazzi, ragazze … anche se sono assente da tempo fatemi sapere qualcosa, ok?
Vi saluto allora, alla prossima! E mi auguro che sia anche il prima possibile … XD
Baci, scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 87
- RITIRATA PER AVER SALVA LA VITA -

Un forte boato riecheggiò nella valle e dopo di esso, il rollio di una moltitudine di rocce si fece udire per tutto lo spazio circostante prima che tutto il chiasso si trasformasse in silenzio. Mentre le nubi si diradavano lasciando che il sole risplendesse sul fortissimo guerriero, il resto della fragile montagna di pietra rossa continuò a rompersi sotto i colpi continui di chi stava sotto di essa. Son Goku infatti, che era stato sotterrato alla perfezione come se dovesse essere sepolto in modo da non dover subire lo strazio della decomposizione, colpiva con estrema facilità l’enorme ostacolo che lo sovrastava sentendo, istante dopo istante, in maniera sempre più pulita, la risata di quella palla di gomma che gioiva bellamente senza troppi problemi. Il sayan però, che non aveva intenzione di sprecare preziosa aura solo per colpa di uno scatto d’ira improvviso, continuò costante il proprio operato sperando che nel frattempo MajinBu non perdesse le staffe anche perché aveva già notato che il suo umore era variabile all’inverosimile: poteva essere contento e poi subito dopo indemoniato, il tutto in base a poche cose, anche in base a quel mostriciattolo di mago che ogni qualvolta gli arrivava anche sono un granello di polvere nell’occhio, sbraitava come un ossesso offendendo il suo “pupillo” mandandolo allo sfinimento. Goku si chiese per un attimo come mai, visto che MajinBu era l’essere più potente dell’Universo, non si fosse ancora ribellato al suo padrone visto che non era utile al proprio tornaconto ed anzi, gli poteva essere dannoso, così come aveva sproloquiato Kaioshin mentre il sayan era seriamente occupato con cose che in quel momento erano ben più importanti. “Babidi avrebbe il potere di rinchiudere MajinBu nella sua sfera! Dobbiamo obbligare il mago a fare ciò che gli chiediamo!” predicava il Dio ai quattro venti facendo in modo che anche l’interessato sentisse mentre io (povero mentecatto ferito ad un piede obbligato a narrare poiché prima o poi dovrò pur finire!) venivo costantemente ignorato mentre quello là, grazie alla sua camminata frettolosa, mi infettava alla perfezione l’unica ferita che avevo. Babidi, dal canto suo, continuava a sgambettare attorno alle poche rocce che potevano ripararlo sicuro che sia io, Vegeta e Piccolo, visto che intimati dal signor Goku di non intrometterci nello scontro, non gli avremmo torto un solo pelo ma, mentre questi continuava a nascondersi come una talpa, inveiva contro la sua creatura come se MajinBu fosse soltanto il pescivendolo sotto casa, come se, visto che quel mago si riteneva al di sopra della media popolana, avesse il diritto di trattar male chiunque volesse. Oltre questo affermo che Kaioshin, nonostante non avesse dato la propria parola sul trattenersi dal far fuori quel rompiscatole, si conteneva per non cadere lui stesso nelle ire del super sayan che finalmente fu fuori dalla sua tomba di pietra.
Goku non si scrollò nemmeno la polvere di dosso, appena uscito da quella piccola montagna tenne il mento verso il cielo azzurro e con gli occhi del medesimo colore (anche se appena più tendenti al verde) iniziò a fissare accigliato MajinBu che rispondeva allo sguardo con un modo tutto suo, talmente insolito da essere memorabile: sorridente, pacioccone e con una giovialità che avrebbe fatto invidia pure a un bambino che avrebbe a primo impatto dimostrato la stessa contentezza.
« MAJINBU! ADESSO FACCIAMO SUL SERIO!! » urlò il sayan stringendo i pugni e aumentando le gittate d’energia che faceva fuoriuscire dal corpo, i cappelli si rizzarono maggiormente e l’intera divisa da combattimento iniziò a dondolare aggrappata a quelle piccole folate di venticello. I sassi dalle dimensioni più piccole iniziarono a salire verso l’alto e man mano che salivano di quota esplodevano attorno a quella figura aliena dal sangue puro ed io, mentre osservavo quella figura carica di potere, riuscivo a vedere con la coda dell’occhio mio padre che aveva smania di entrare in azione … “Pazienta padre” pensai con un leggero sorriso sulle labbra sicuro che alla fine sarebbe stato lui a salvare il pianeta.
In risposta all’esclamazione del Son, MajinBu si abbracciò rapidamente un paio di volte per riscaldarsi un poco e poi fece roteare le braccia muovendole con delle larghe rotazioni che andavano dall’alto verso il basso, spalancò la larga bocca e dopo aver inspirato un po’ d’aria disse tranquillo: « D’accordo ». L’enorme nemico mise le braccia all’altezza delle spalle e iniziò a planare verso il sayan che lo attendeva pronto al combattimento. MajinBu aumentò la velocità di volo e in men che non si dica fu sull’altro guerriero ma questi, previdente, balzò all’indietro sfuggendo al colpo che lo avrebbe sotterrato nuovamente. L’essere rosa sprofondò nella sua stessa buca ma sembrò preoccuparsi successivamente della cosa: solo quando Goku, dopo aver ritoccato terra, gli saltò oltre la testa e gli afferrò la lunga protuberanza a forma di antenna e che poi, dopo aver posato nuovamente i piedi al suolo, iniziò a tirarla come un forsennato. Il pallone gonfiato, tirato come un asino, uscì con la forza dalla terra e dopo aver volteggiato nell’aria e aver effettuato una parabola perfetta, si ritrovò con la faccia sfracellata al suolo ma il sayan, non ancora soddisfatto dell’operato, ripeté più e più volte l’azione da una parte all’altra imitando con finitezza la figura di un pescatore che armeggiava con esperienza la propria canna con attaccato all’amo un animaletto un po’ oltre gli standard. Dopo all’incirca otto colpi identici Goku lasciò andare la propria preda e permise che MajinBu rotolasse lontano con la velocità e la potenza di un treno fino a che questi non si fermasse per proprio conto dopo aver picchiato con forza contro l’ennesima parere rocciosa che si sgretolò all’impatto. Il grassone si bloccò gambe all’aria ma tornò immediatamente dritto come se nulla fosse e dopo aver sgambettato un po’ iniziò a corrichiare verso il sayan che lo attendeva “quasi” a braccia aperte. Mentre da una parte stava per ricominciare lo scontro, nel posticino dove MajinBu aveva appena rullato, Babidi risalì la polvere di terriccio sotto la quale era stato sotterrato per colpa del dolce peso del suo suddito e tossicchiò per una marea di volte prima di tornare nuovamente a sproloquiare: « MAJINBU! GUARDA DOVE ROTOLI LA PROSSIMA VOLTA!! PER POCO NON MI SCHIACCIAVI!! ».
Ci bastò poco per zittire quell’essere: mio padre, scocciato per la cosa, additò l’individuo e lo incenerì senza proferire vocabolo. Vegeta non mantenne la parola data ma se non altro ci liberò di uno strazio enorme. Nel giro di pochi istanti il marchio a lettera “M” iniziò a scomparire dalle fronti di Piccolo e papà con una lentezza disarmante, con una spettralità che sembrava accompagnare l’anima del mago stesso nell’aldilà. Alla fine del processo, non per caso, le auree dei due soggetti che erano stati contaminati, calarono drasticamente tornando alla loro originalità se non a un livello inferiore per colpa dello sforzo continuo per tenere la mente sgombra e insidiosa per Babidi che agiva su di loro quasi costantemente anche se lo dava poco a vedere. Il namecciano adocchiò in malo modo il principe dei sayan e incrociò le braccia al petto prima di dire la sua: « Potevi risparmiarti questo gesto o almeno rimandarlo. Allo stato precedente, se non altro, saremmo stati di maggiore aiuto per sconfiggere MajinBu ». Vegeta s’impettì ma invece di rispondere al muso verde, gli voltò bellamente le spalle e non lo guardò più, ignorandolo più che poté. In effetti le parole dell’ex Dio della Terra erano tutt’altro che inesatte: avendo perduto la maledizione inferta dal pestifero mago, oltre a dover subire le consequenziali debolezze dovute allo sforzo continuo per l’allontanamento della malvagità dai loro cuori, avevano perduto quel potenziamento che Babidi offriva come dono per coloro che decidevano di rientrare nei suoi ranghi e quindi, se poco prima erano di una potenza impressionante, in quel momento erano tornati nello standard dei guerrieri. Vegeta però sembrava non curarsene minimamente ma in più credo che provasse repulsione per quell’aiuto gratuito che l’aveva messo uno scalino al di sopra di Son Goku. Se mio padre non fosse stato costretto a seguire il piano in un modo o nell’altro, probabilmente avrebbe rinunciato all’offerta poiché avrebbe preferito scontrarsi con il suo acerrimo nemico ad armi pari. Per la cronaca … devono ancora realizzare il combattimento che decreterà il migliore tra i due guerrieri, quindi capite che è e sarà ancora un capitolo lungo … ma io non ve lo racconterò. Sono qua per altro.
Nel frattempo, lo scontro che sarebbe stato classificato come titanico, proseguiva nella sua mastodonticità e la potenza di MajinBu, che era ancora a un livello terrificante, riusciva con una facilità sorprendente a tenere testa al super sayan: il gigante scattò in avanti dopo aver effettuato un piccolo salto e appena le sue grosse braccia bloccarono l’attacco di Goku, iniziarono ad attaccare con una velocità senza pari, una sequenza talmente rapida che in confronto al mostro rosa, Cell appariva come una cacca di piccione (pura poesia). MajinBu allargò le braccia mentre il sayan sfoderava un altro colpo in direzione del largo stomaco e poco prima di sentire il pugno penetrare nella morbida carne, richiuse rapidamente gli arti bloccando tra i palmi delle mani la testa di Son Goku. La forza che veniva fatta su quel cranio era percepibile a larga distanza e sicuramente il dolore provato era ben più alto delle grida che riecheggiavano in quel momento nell’aria. Il nemico osservò bene il volto del nostro compagno ma mantenne gli occhi socchiusi in una piccola fessura, come se la situazione per lui fosse piacevole, poi lasciò lievemente la presa come se invece di un’ingombrante zavorra avesse avuto tra le mani delle piccole farfalle. Il sayan si abbassò un poco ma comprese che di lì a breve sarebbe avvenuto dell’altro, cosa che accadde come da pronostico: il mostro colpì con una ginocchiata il mento dell’uomo e poi, quando la figura del sayan si fu sollevata a sufficienza, MajinBu colpì ancora alla nuca ma stavolta con un sonoro sinistro che spedì Goku vicinissimo alla nostra zona. Il guerriero biondo ruzzolò per una decina di metri e poi si bloccò forzatamente dopo aver conficcato le dita nella dura terra che in quell’attimo aveva quasi la consistenza del burro. Digrignò appena i denti ma appena vide nuovamente il mostro ballonzolare felice come un bambino sorrise nuovamente pensando ancora una volta che il suo nemico era davvero imprevedibile.
« Signor Goku, state bene? » gli chiesi premuroso quando vidi scendergli dalla fronte un rigolo di sangue rimanendo però bloccato al mio posto. Goku si passò il dorso della mano sulla bocca per pulirsi dal terriccio e si rialzò in piedi mostrando anch’egli la fierezza che portava nel sangue. Fece crocchiare le nocche delle mani e piegò la testa da una parte all’altra lasciando che le ossa del collo producessero il medesimo suono. « Accidenti, è molto più forte di quanto sembra. Eppure non credo di averlo sottovalutato … » disse l’uomo continuando ad osservare il nemico prima di voltarsi un attimo indietro e notare la figura carbonizzata di Babidi « … Ma cosa gli è accaduto? ». Kaioshin ricominciò la sua camminata infettiva e ritornò a essere prolisso: « Vi avevo detto che era meglio fare in modo che Babidi lo imprigionasse nuovamente nella sfera MajinBu, ma voi siete degli zucconi e fate sempre di testa vostra! Adesso è impossibile fermarlo ora che il mago se né andato per colpa di Vegeta! » pontificò il Dio mantenendo la sua innocua rabbia. Goku alzò un sopracciglio dubbioso, scrutò per un attimo mio padre che ci dava ancora le spalle e poi tornò ad osservare Kaioshin con aria tranquilla « Non può generalizzare se Vegeta ha fatto di testa sua, è lui il testone ». Papà parve sentire … la sua aura infatti aumentò un poco dopo l’affermazione, per non parlare dei capelli che divenirono impercettibilmente più sparati del solito.
« Comunque mi lasci fare Kaioshin, non sia così pessimista. Prima o poi ce la faremo, non perda la speranza » pronunciò il Son mentre nel frattempo il nemico, forse già stanco di aspettare, iniziò a inspirare un sacco di aria nella pancia e a gonfiarsi come un pallone. Piccolo adocchiò e comprese la situazione all’istante, si coprì il volto con le braccia poste ad incrocio e avvertì tutti noi del pericolo imminente: « MAJINBU STA’ PER ATTACCARE, TUTTI AL RIPARO!! ». Il tempo fu talmente residuo che tutti noi fummo costretti a sistemarci nella medesima posizione del namecciano. Il mostro soffiò con tutta forza su di noi e quello che ci arrivò addosso fu un vero tifone. Essendo quello meno bloccato a terra poiché essendo sdraiato su di essa per via del piede ferito, venni spazzato un po’ distante dopo aver rotolato su me stesso fino a quando non trovai un grosso sasso che mi bloccò la fuga non voluta. I sassi più piccoli mi colpivano come proiettili dispettosi il volto e le polveri impedivano la vista della scena dinanzi a me … soltanto grazie alla percezione delle auree sapevo che mio padre e i miei amici stavano ancora bene. Il vento iniziò a placarsi e il grosso polverone che si era alzato iniziò a diradarsi permettendo a me e agli altri di intravedere nuovamente il nemico.
Tra le basse nuvolette intravidi la figura di Vegeta che flemmatica rimaneva in attesa. Lo vidi alzare una mano in direzione di MajinBu e un bagliore venne generato dal dito indice di tale arto. Il raggio viaggiò rapido e fu inarrestabile: perforò l’essere proprio all’altezza del cuore. Il nemico cadde a terra con un tonfo assordante.
Sbigottito da tale avvenimento cercai di rialzarmi. Nonostante il male provato nell’appoggiare il piede ferito proseguii il mio camminare senza la voglia di volare per apparire sofferente a un danno così lieve in confronto a tanti altri avuti in passato. Mi avvicinai più a Piccolo che al signor Goku per essere più prossimo a Vegeta, mi misi dritto con la schiena e scostai un poco i capelli lilla per vedere perfettamente la scena che mi si parava dinanzi: il mostro non si muoveva. Deglutii un po’ di saliva sentendo la pesantezza di quel silenzio sulle mie spalle che infine decisi di rompere io stesso « Impossibile che sia stato sconfitto … » mormorai assottigliando gli occhi per la serietà che mi aveva preso « … Lo avrei potuto credere se prima di ciò non fosse esploso in mille pezzi, ma adesso … ». La frase rimase in sospeso, tanto non avrebbe avuto un degno finale. Kaioshin fece un passo in avanti e strinse ancora una volta i pugni « MajinBu è una creatura nata per portare morte e distruzione, non è nata per essere sconfitta. La vittoria è tutt’altro che vicina ».
Il mostro si rialzò eretto con un solo balzo mettendosi in una posizione nuovamente ridicola, con le gambe piegate e le braccia tese verso di noi … nulla però accadde se non qualcosa di altrettanto particolare: si osservò il buco che aveva sul largo petto e rimase in osservazione di quello spettacolo. Alzò il braccio destro, si diede una forte botta sulla parte inferiore dell’attacco e la ciccia ondulante andò a riempire quel vuoto come un’onda del mare riempie una grotta marina. MajinBu tornò ad osservarci ma sul suo viso, nonostante i suoi occhietti fossero chiusi a fessura, non vi era quel sorriso gioioso che lo contraddistingueva dagli altri nemici affrontati in passato … « Chi mi ha attaccato? » chiese con una voce un po’ seccata. Papà avanzò tenebroso e si fermò poco più avanti di Goku « Adesso ci penso io Kaharoth, guarda e impara » disse poi fissando beffardamente il grosso problema negli occhi. Il mostro comprese da solo e mantenne la sua serietà non notando che Goku non era d’accordo sulla decisione del principe dei sayan, lasciò che il suo buffo mantello viola svolazzasse sotto la forza del vento e rimase silenzioso finché lo trovò necessario. « Mi hai fatto un po’ male, lo sai? » disse MajinBu facendo in modo che la sua apparisse più una affermazione che una domanda.. Mio padre si mise in posa di combattimento e sorrise sbruffone com’era bravo a fare « Sai quanto me ne importa palla di lardo? Ti spedirò all’altro mondo così non mi darai più fastidio con la tua obesità ». Si trasformò in super sayan mentre il nemico, profondamente offeso, faceva fuoriuscire dagli sfiatatoi che aveva lungo tutto il corpo una grande quantità di vapore.
Vegeta scattò senza indugi puntando direttamente con il ginocchio destro il volto del nemico, MajinBu parò il colpo con una mano, il sayan si abbassò un poco di quota e colpì con la gamba sinistra il fianco morbido deformandolo per la maggiore, come se fosse stato un budino. Il mostro rosa alzò le braccia al cielo e lasciò che papà prolungasse il colpo facendo in modo che la massa molle colpita si deformasse maggiormente nella direzione opposta. La pancia diventò una grossa “C” e Vegeta si accorse tardi di essere stato ingannato: il nemico riabbassò le braccia repentinamente e fece in modo che una parte del lardo che aveva tenuto da parte con quel gesto legasse la gamba del principe a sé, intrappolandolo alla perfezione. Il mostro si buttò a terra dopo aver effettuato un piccolo salto e il sayan si ritrovò spiaccicato al suolo con sopra di sé tutta quell’obesità che aveva appena finito di schernire. Papà aumentò l’aura dopo breve, premette i palmi delle mani contro il pesante grasso e si scatenò ancora facendo volare lontano l’essere invincibile. Rimasi immobile e muto ad osservare il susseguirsi degli attacchi mentre Goku, sempre più convito che l’atto azzardato di Vegeta lo avrebbe mandato alla morte se non avesse agito con maggiore prudenza da lì in avanti.
Il nuovo super sayan si ridestò e assottigliò maggiormente gli occhi adirato in maniera furente « Me la pagherai per avermi ricoperto della tua ciccia, ammasso di grasso! Nessuno può permettersi di prendere in giro il Principe dei Sayan!!! ». Le mani si giunsero e tra di esse si generò un’onda di grandi dimensioni dal bagliore accecante, la puntò verso MajinBu che era pronto per riceverla e poi, dopo aver innalzato ancora il proprio potere, lanciò la bordata che colpì con le piccole scintille il mostro in punti differenti. La mitragliata durò che durò, andò avanti anche quando il bersaglio non fu più visibile per colpa delle nuvolette delle esplosioni e mentre le luci dei piccoli fuochi tornavano a risplendere in quell’oscurità sempre più attorniante, papà proseguiva finché non sentiva sparire l’energia che aveva accumulato nelle forti braccia. Dopo svariati secondi, durante i quali la voce rauca del principe riecheggiò alta nel cielo, le onde luminose smisero di trafiggere crudelmente quel tratto di emisfero per spegnersi definitivamente (o quasi) tra quei palmi guantati e già un poco sporchi di terra. Papà abbassò le braccia e con essa anche la voce, respirò profondamente e poi, dopo aver lievemente arcuato le spalle per far scrocchiare le ossa, si mise diritto con la schiena tornando ad apparire come il personaggio dal nobile sangue blu qual'era. Scrutai i suoi occhi notando in essi nessuna traccia di paura, tanto meno tristezza nonostante fosse anche per lui chiaro che MajinBu non era stato affatto sconfitto e mentre il nemico si rialzava da terra con una leggiadria invidiabile, strinsi i pugni catturando un poco di terriccio … Vegeta non ce l'avrebbe mai fatta ma mi rendeva orgoglioso il fatto che la sua cocciutaggine, oltre alla sua sfrontatezza, lo invogliavano a lottare senza sosta e senza paura anche se il nemico era così terrificante. In ogni caso, mentre il mio cuore batteva forte per l'entusiasmo rinnovato, speravo allo stesso tempo che mio padre non venisse fatto fuori. Si poteva contare sulle magiche Sfere del Drago, è vero, ma non mi è mai piaciuto pensare come fanno la maggior parte dei miei amici di questa dimensione che forse, troppo abituati a far uso di quel mezzo portentoso, rischiano ogni qualvolta di sminuire la vita umana. O sayan.
Il nemico fu in piedi e come constatato non aveva nemmeno un graffio. MajinBu si toccò il largo pancione con le grosse manone con i guanti gialli e sorrise in direzione di papà. « Non mi hai fatto niente, sai? » proferì la creatura del defunto Babidi allargando la grande bocca e facendo una sonora linguaccia in direzione del reale. Vegeta aggrottò le sopracciglia infastidito più per il gesto poco educato che per il fatto che il nemico non riportasse ferite gravi, alzò nuovamente la sua aura facendola espandere nei dintorni e strinse i pugni dopo averli portati vicino al bacino. « Tzk … » iniziò il sayan « … Prima o poi riuscirò a ridurti in pezzi talmente piccoli che ti sarà impossibile ricomporti. Non mi sottovalutare mostro, io posso tutto!! » dichiarò poi nuovamente adirato scattando ancora verso l'essere rosa. Dal fulmineo movimento nacque un leggero polverone che rimase nel preciso punto da cui Vegeta era balzato e mentre questo rimaneva immobile al proprio posto, papà volò incontro il mostro fermandosi proprio a pochi centimetri dal viso della creatura. Le mani guantate, poste in basso a poca distanza dal bacino, si bloccarono vicine a quel faccione paffuto. Da esse il sayan fece esplodere un grande quantitativo di energia e MajinBu, a contatto dell'improvvisa spinta verso il suolo, oltre che a deformarsi sotto la grossa forza, sprofondò un poco giungendo fin sotto il livello del terriccio con le ginocchia. Vegeta si alzò un poco di quota, tirò indietro la gamba sinistra e dopo aver caricato l'energia in essa, colpì violentemente il nemico nel viso senza risparmiarsi. MajinBu, visto che era in parte sotterrato, subì l'attacco e poi cadde all'indietro con tutto il suo dolce peso creando una piccola buca nel terreno. Il principe portò la stessa gamba utilizzata per il colpo precedente in alto facendo in modo che il ginocchio toccasse quasi il mento e poi, dopo aver atteso leggermente che il mostro si alzasse stoltamente con il busto, colpì MajinBu alla nuca con un potente colpo di tacco. Il nemico spatanò al suolo picchiando violentemente il mento e poi rimase fermo in quello stato, come se si fosse incastrato anche se ciò non era affatto accaduto. Papà tese gli arti inferiori e si lasciò cadere sulla larga schiena molliccia coperta dal mantello viola dell'essere, saltò poco più in avanti e atterrò rudemente sulla testa di MajinBu facendolo inabissare ancora nella polvere. Vegeta atterrò poggiando i piedi al suolo e mantenne le spalle in direzione del mostro che se ne stava fermo, sogghignò un po' e si voltò verso il signor Goku puntandogli il dito con non celata irriverenza, anche se nessuno si aspettava un atteggiamento diverso: « Hai visto Kaharoth?! Sarò io colui che sconfiggerà questo essere insulso e così facendo diverrà chiaro all'universo intero chi dei due sia più forte!! ». Goku ridacchiò imbarazzato e si grattò la nuca con una mano mentre una leggera gocciolina imbarazzata spuntava dalla corvina capigliatura « Hehe, sì Vegeta … » disse ridacchiando prima di voltarsi verso Kaioshin e coprirsi con una mano la bocca in modo che papà non potesse sentire ciò che proferiva al Dio « … Non la smette mica con quella storia, ogni volta la ritira fuori. Devo ammettere che dopo po' sfianca! ». Il Dio rimase zitto ma mio padre non fece lo stesso: dopo aver rapidamente constatato che MajinBu era ancora a terra e non dava segni di voler ripartire al contrattacco, tornò a fissare sempre più incarognito il suo peggior nemico/amico e poi gli urlò addosso, « HEI, KAHAROTH! Se hai qualcosa da dirmi dimmelo in faccia, non fare il vigliacco!! ». Il Son, colto in fragrante, iniziò a fare il finto tonto e a gesticolare con le mani « Ma no, che dici, ti stai sbagliando … ». Vegeta guardò oltre il sayan puntando direttamente a me, mi scrutò severo e inclinò lievemente il viso facendo in modo che il suo sguardo apparisse ancora più terribile di quello che era. « Trunks » disse soltanto con voce ferma e autoritaria. Compresi al volo cosa volesse da me, osservai per un istante il genitore di Gohan e poi rimirai ancora una volta papà fissandolo diritto negli occhi. Mentire? Non è una bella cosa da fare ai propri genitori … « Ha detto che sei sfiancante con la storia del più forte dell'Universo ». Al Son divenne immediatamente la pelle d'oca ma ben presto la scenetta si interruppe con qualcosa di terribilmente più importante: l'aura di MajinBu decollò spaventosamente e mentre noi tutti ci voltammo verso di lui, questi alzò il viso dal suolo e spalancò la larga bocca. Al suo interno un gigantesco bagliore rosato iniziò a irradiare l'area circostante e l'aria iniziò a comprimersi.
« MA CHE SUCCEDE!? » urlò Piccolo scosso comprendendo solo in un secondo momento ciò che sarebbe accaduto: MajinBu si scatenò e lanciò dalle sue fauci quella che parve come una cannonata distruttiva all'ennesima potenza. Le rocce, al suo passaggio, si sbriciolarono ed io urlai istintivamente quando vidi quel colpo investire in pieno mio padre, immobilizzato per la sorpresa ma soprattutto per la rapidità dell'attacco. « VEGETA!! » urlò a squarciagola Goku voltando poi lo sguardo verso sinistra, verso la direzione in cui l'amico stava facendosi trasportare dal potentissimo attacco come se fosse stato in balia di un fiume in piena. Il namecciano giunse l'indice e il medio della mano destra sulla larga fronte e dopo aver concentrato parecchia energia sulle punte delle dita, attaccò con il suo Makankosappo l'abnorme sfera riuscendo a deviarne la direzione e quindi spingendola lontano dalla superficie terrestre. Con il fiato mozzato per l'inaspettato evento e con una preoccupazione martellante nel cervello, avanzai senza provare dolore nel piede ferito in direzione di Vegeta che, sdraiato a terra ma ancora trasformato nel leggendario guerriero, cercava di rialzarsi senza prestare attenzione al braccio utilizzato per issarsi che vibrava terribilmente. Soltanto la figura minacciosa di MajinBu di nuovo in piedi mi spinse a non effettuare ulteriori passi verso il sayan. La sua aria truce e altamente irritata stonavano sulla sua persona a prima vista gioviale e giocherellona … ciò fu in grado di incutere ancor più timore per ciò che sarebbe stato di noi.
Vegeta si rialzò con difficoltà ma recuperò la sua aria fiera e autoritaria appena ne ebbe la possibilità e, nonostante avesse la divisa da combattimento rotta in più punti e che dalle ferite sgorgasse una certa quantità di sangue, guardava il nemico rosa come se fosse stato al massimo della forma fisica. MajinBu fece un piccolissimo salto verso l'alto dopodiché volò rapido verso il super sayan con una velocità tale che alcune ossa dell'uomo si ruppero quando il grosso testone del mostro gli sfondò lo sterno. Papà capitombolò lontano ma il mostro non lo seguì. Voltò anzi lo sguardo verso di noi e ci fulminò con i suoi occhietti a perti in una sottile fessura, « Adesso ti trasformo in un cioccolatino … » proferì rabbioso in direzione di Piccolo poiché era il namecciano il suo verso obiettivo. L'essere infatti lo aveva preso di mira poiché era stato lui a deviare il suo colpo micidiale e quindi ad alleggerire la punizione del super sayan. La protuberanza molliccia sulla nuca di MajinBu si mosse in avanti e puntò senza alcun riteno l'ex Dio della Terra il quale, non timoroso del pericolo ed anzi, parecchio scettico su quello che aveva mormorato il cattivo di turno, manteneva soltanto i palmi delle mani aperte davanti a sé aspettando il colpo che gli spettava. Un raggio color rosa fosforescente nacque dal codino e viaggiò verso l'obiettivo, Piccolo rispose con un sfera d'energia ma questa non servì a nulla: il raggio infatti, nei pressi della palla luminescente, cambiò autonomamente direzione schivando il colpo e tornando nella propria fase di viaggio per poi proseguire senza fermarsi mai, nemmeno quando il namecciano ripeté ancora e ancora il proprio colpo. « PICCOLO!! » urlò Goku mentre osservava sgomento, come noi tutti, il nostro amico che iniziava a tramutarsi in un'enorme barretta di cioccolato con la forma vagamente somigliante a quella del soggetto originario. Un sonoro “Pof” decretò la fine della trasformazione e prima che “l'oggetto” potesse cadere al suolo il Son lo afferrò repentinamente utilizzando con questo la massima delicatezza. Mi avvicinai al maestro di Gohan e osservai il suo stato: la sua figura caricaturizzata faceva sorridere e terrorizzare allo stesso tempo perché se l'immagine era buffa e simpatica, non era confortante sentire l'aura del guerriero imprigionata nel dolcetto. « Piccolo … » mormorò Goku al cioccolato, come se l'amico lo potesse udire, come se potesse in un qualche modo rispondere.
Un forte vento si alzò e quando mi voltai notai che non era altri che MajinBu a fare tutto quello: con i suoi polmoni giganteschi stava risucchiando una marea d'aria nel tentativo di attirare a sé ciò che voleva, ovvero la sua merenda. Goku strinse maggiormente la presa sul dolce e puntò i piedi a terra intavolando con il mostro una sorta di “tiro alla fune” con una corda invisibile. Il mostro smise di insistere soltanto quando venne colpito nuovamente da mio padre a sorpresa anche se con un colpo parecchio debole.
« Adesso siamo proprio spacciati … non possiamo affrontare MajinBu ridotti in questo stato! » disse Kaioshin teso mentre si avvicinava a Goku. Quest'ultimo osservò ancora il dolcetto, « Ha proprio ragione, così non và proprio. Nemmeno io e Vegeta, che ci siamo allenati strenuamente in questi anni di pace, abbiamo qualche possibilità di vincere ora come ora … », il sayan scostò un poco le mani spostandole appena sopra al punto in cui le teneva, osservò ancora più perplesso il cioccolato che si scioglieva a velocità sorprendente a contatto con la pelle calda del guerriero e poi continuò a parlare: « … In più, se non facciamo qualcosa per Piccolo rischiamo di ritrovarcelo sotto forma di crema spalmabile ». Voltai gli occhi verso Vegeta che, ancora una volta, per colpa della sua innata cocciutaggine, si rialzava dopo ogni colpo e scattava in direzione del nemico mantenendo alto il suo potere anche se, colpo dopo colpo, questo si andava ad affievolirsi sempre più. Staccai i piedi da terra e volai in direzione di papà con il preciso intento di dargli man forte. Mi trasformai in super sayan e lasciai che tutta la mia energia, ancora integra poiché non ancora utilizzata in qualche modo, fuoriuscisse da ogni poro. Come immaginato MajinBu, dopo aver atterrato il regale soggetto, venne attratto dalla mia figura che si bloccò poco lontano da lui. Vedendo tale atteggiamento constatai che molto probabilmente il mostro non mi aveva sentito partire e che quindi non fosse in grado di percepire la mia forza. Mi concentrai e la polvere terrosa al di sotto di me iniziò ad allontanarsi spinta da gittate sempre più forti d'energia. Ancora una volta il mostro riuscì in qualche modo a dare per certe le mie perplessità: infatti, anziché osservare me e percepire la mia aura aumentare secondo dopo secondo, si limitava a scrutare i cumuli di polvere che gli andavano a impolverare gli stivaletti gialli e a osservare, in maniera nuovamente placida, anche i restanti mulinelli che si disperdevano alcuni metri lontani dalla mia figura. “Magari se scappiamo e facciamo in modo che ci perda di vista possiamo fermarci in un posto sicuro e recuperare le forze visto che non è in grado di percepire le nostre auree …” pensai tra me e me mentre proseguivo con l'esercizio che era divenuto quasi un test “... Se però invece MajinBu fosse perfettamente in grado di farlo ma non lo desse a vedere, se facesse finta di non esserne in grado, allora saremmo nei pasticci e scappare sarebbe del tutto inutile ...” voltai lo sguardo verso sinistra, verso papà che ancora una volta si rialzava con il sangue che gli fuoriusciva dal labbro spaccato “... bisogna poi vedere se effettivamente tutti sono concordi nel fuggire però ...” terminai poi le mie elucubrazioni pensando ovviamente che Vegeta non avrebbe accettato la parte di coniglio vigliacco. In ogni caso pensai che tentare non sarebbe risultato come completamente sciocco anche perché in quel frangente non avevamo molte alternative.
Aumentai ancora l'energia del mio spirito, sentii i capelli divenire ancora più leggeri con l'elettricità e la mia pelle quasi bruciare d'emozione per il nuovo scontro anche se era già stato previsto nella mia mente che sarebbe stata una piccola guerra lampo. Incrociai le braccia al petto, mentre i miei occhi verdi lo scrutavano con il cipiglio da super guerriero, le mie braccia si mossero sotto i miei comandi intrecciandosi, affiancandosi e tendendosi in più direzioni terminando poi con il fermarsi in avanti, con i palmi delle mani puntate verso MajinBu. I pollici e gli indici toccavano tra loro e all'interno dello spazio creato dal loro tocco era inserita l'immagine del nemico. Il mio mirino l'aveva puntato ed ero pronto ad attaccare: l'onda si generò e colpì in pieno il mostro invadendolo completamente di luce. Mentre l'aria spinta a gran forza sollevava la polvere che oscurava il sole, scrutavo con la coda dell'occhio Vegeta osservarmi con sguardo dubbioso mentre le ombre della notte anticipata gli oscuravano il volto. Pompai maggiore energia nelle braccia e sentii le dita vibrare di potere. Voltai il viso alle spalle, in direzione del signor Goku, riempii i polmoni di fiato e urlai nel tentativo di sovrastare il boato dell'attacco « DOBBIAMO ANDARCENE VIA DI QUI! NON ABBIAMO SCELTA, SCAPPIAMO FINCHE' E' OCCUPATO!! ». Il Son assottigliò gli occhi lievemente perplesso: sapeva anche lui che il piano aveva parecchie lacune tra cui anche il fatto del “se MajinBu era in grado di riprenderci o meno” e inoltre anche lui, essendo come mio padre un sayan dal sangue puro, sentiva una stretta all'altezza dello stomaco all'idea della fuga. Scosse un attimo la testa come per inculcarsi che quella fosse l'unica soluzione, osservò l'amico di cioccolata e poi, come se l'istinto di sopravvivenza fosse maggiore all'orgoglio, acconsentì anche sotto la pressione improvvisa (e non stranamente entusiasta) del Dio. Al contrario però mio padre negava fermamente con la testa, con gli occhi rabbiosi mi fulminava, mi sgridava silenziosamente ed io, sapendo di starlo deludendo come sayan e come figlio, lo guardavo dispiaciuto, io stesso combattuto, pure io con quel desiderio di finire diversamente quella storia. « SCAPPARE UN CORNO! IO NON MI COMPORTERO' DA VIGLIACCO!! » urlò Vegeta con i pugni chiusi e sanguinanti. « NON ABBIAMO ALTERNATIVE … » iniziai a rispondere a mia volta « … NON SIAMO ABBASTANZA POTENTI PER ABBATTERLO, NON ADESSO ». Proseguii il mio attacco nella medesima direzione. Non sapevo se MajinBu stesse ancora subendo oppure se era svicolato da tempo al mio colpo, io proseguivo nel tentativo di allungare i tempi. Papà mi si avvicinò minaccioso, zoppicando fiero e con l'aria severa. Le chiazze di sangue segnavano il suo viaggio ma non se ne curava minimamente, ciò indicava, secondo lui, la conseguenza di una battaglia che aveva combattuto al massimo e che doveva avere ancora una conclusione. Mi si fermò a fianco, il suo labbro spaccato e leggermente gonfio vibrò sotto un grugnito furente, « Io non fuggirò. Un vero sayan non si comporta da vigliacco. E io, Vegeta, principe dei sayan, non scapperò solo per salvarmi la pelle » proferì orgoglioso, con un tono che mi fece accapponare la pelle. Abbassai per un attimo gli occhi … nemmeno Dente sa oggi quanto anch'io avrei voluto dire lo stesso, nemmeno lui sa quanto mi facesse male in quell'attimo ammettere i miei, i nostri limiti. Nemmeno il Dio della Terra sapeva, nonostante fosse una divinità, quanto mi facesse addolorare apparire come un terreste ai occhi del mio principe. Ai occhi di chi io ritenevo quasi un re.
Da lontano Goku passò il signor Piccolo nelle mani di Kaioshin e poi scomparve.
Vegeta voltò gli occhi in direzione del termine dell'onda puntandoli dove questa esplodeva, con potenza sempre minore, contro l'avversario. Assottigliò gli occhi « Tu scappa se vuoi, qui ci peserò io » … ci mancava che dicesse “e poi non farti più vedere” ed ero a posto.
« Non fare il testone Vegeta ».
Alzai gli occhi e vidi dietro a papà la figura del signor Goku: questi alzò il braccio destro fino all'altezza della testa, mise la mano di taglio e poi colpì con un attacco secco il principe alla nuca. La trasformazione di papà si spense. Iniziò a cadere e poi udii il tonfo del suo contatto con il suolo. Rimasi a fissare Goku sgomento, « Ma perchè? … » gli chiesi, e lui, dopo aver raccolto Vegeta ed essersi poggiato l'uomo sulla spalla, mi rispose con un sorriso amaro sul volto « Perché la vera forza a volte sta anche nell'ammettere i propri limiti ». Benché il pensiero fosse amaro e difficile da digerire, non la si poteva pensare diversamente. Il Son lanciò una piccola onda che aiutò a generare un'esplosione di entità di sufficiente rilevanza e poi Goku, assieme a me e a Kaioshin, iniziò a volare verso una meta inizialmente sconosciuta.
Il Dio si avvicinò a noi e si sorrise lievemente « E' stata una scelta saggia. Ditemi dove volete andare, io vi ci porterò ». Goku non mutò espressione rimanendo accigliato « Anche lei sa usare il teletrasporto? ». Il Dio annuì e iniziò a spostarsi sotto a me e al Son in modo che potessimo poggiare su di lui le mani per effettuare il teletrasporto « E' esatto. Visto che non sono statò di alcuna utilità utilizzerò questo mio potere per rendermi un minimo utile. In questo modo per MajinBu sarà ancora più difficile rintracciarci ». « Mi sembra giusto … » mormorai poggiandogli una mano sulla sua spalla sinistra osservando poi Goku che stava alla mia destra « … e poi i nostri amici si sono diretti al palazzo di Dende. Forse sarebbe meglio andare là ». Il moro annuì e posò anch'egli l'arto sulla spalla amica.
Dopo pochi istanti quello spazio di cielo divenne vuoto. I corpi presenti in quel luogo si trovarono in un altro a noi più famigliare. La fortuna ci volle per una volta premiare a modo suo: nessuno dei nostri amici a noi più intimi ci vide tornare con la coda tra le gambe. Soltanto coloro che avevano conosciuto il terrore sul campo compresero il perché della nostra venuta anticipata.
Ci rinchiudemmo in noi stessi, chi un po' per riflettere, chi un po' per paura nell'avvenire e chi per vergogna di sé stessi. Io francamente avevo tutte e tre le sensazioni addosso: riflessioni per ciò che avevo fatto, paura per ciò che sarebbe accaduto al risveglio e vergogna per aver, nuovamente, deluso chi volevo bene.

 

 

 

... Continua ...


  
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