Capitolo 2 - Danze latine e calcoli matematici.

Gwen entrò in camera di Courtney e la trovò intenta a provarsi vestitini davvero attillati e scollati.
«Court! Che diavolo stai facendo?»
La mora fece un balzo all'indietro,dato che non aveva visto l'amica entrare, e si ritrovò seduta sul suo enorme letto.
«Che stai facendo tu! Non si usa più bussare!?»
«Scusa,scusa. Volevo solo dirti che stasera non sono a casa»
«Abbiamo un appuntamento eh?»
Il tono che usò Courtney fece innervosire parecchio Gwen che si sedette sul letto giocando con un lembo del lenzuolo.
«Lascia perdere! Devo andare a casa di un nerd per finire i compiti di matematica»
«Io invece esco con il capitano della squadra di hockey»
Gwen guardò l'amica o meglio guardò come era abbigliata l'amica e capì che da quella serata non sarebbe successo nulla di buono.
«Ma che cliché!» si limitò a dire prima di uscire e tornare nella sua camera.
Courtney si alzò dal letto e ricominciò a specchiarsi.
La sera giunse velocemente e le due ragazze si diressero nei luoghi prestabiliti.
Courtney picchiettava le dita nervosamente sulla gamba,dove l'avrebbe portata?
Erano in macchina da almeno dieci minuti ma sembrava che ci volesse ancora molto tempo.
Come risposta alle sue preghiere la macchina si fermò e i due giovani scesero.
Entrarono in un locale dove c'era in sottofondo della musica latina molto ballabile.
«Dai,andiamo a ballare» disse Justin porgendole la mano.
Courtney aveva solo ballato danza classica perchè sua madre diceva che era la vera definizione della parola danza,lei invece adorava la musica latina tanto che guardava molti video su internet di nascosto.
Ora Court vive con il padre quindi può finalmente essere se stessa.
«Ok! Andiamo!» disse prendendo la mano del ragazzo e facendosi trascinare in pista.
Erano pieni padroni della musica tanto che altre coppie in pista si fermarono a guardarli.
Era incredibile come due persone che si conoscevano a malapena dalla mattina fossero così in sintonia.
Dopo qualche canzone si fermarono per prendere fiato,si sedettero in un tavolino poco lontano dalla pista e ordinarono un cocktail a vicenda.
«Allora prima dove abitavi?»
«Abitavo a Seattle,è una città carina ti consiglio di andarla a visitare ogni tanto»
«Potremmo andarci insieme,se ti va…»
A quelle parole le guance di Courtney iniziarono a tingersi di un colore più acceso.
Nel frattempo Gwen era stata accolta da Cody e si erano ritirati nella camera del ragazzo.
Iniziarono subito a risolvere qualche esercizio dopodiché il ragazzo scese a prendere qualcosa da stuzzicare.
Gwen si aggirò per la stanza e iniziò a pensare che Cody non era così male come credeva.
L'aveva giudicato molto frettolosamente,non conosceva molti ragazzi che si fossero comportati così gentilmente con lei.
Dopo qualche minuto Cody tornò in camera tenendo in mano un vassoio con due succhi di frutta e delle patatine.
«Prego signorina si servi pure»
La ragazza ridacchiò per mezzo minuto e poi prese un bicchiere di succo di frutta.
«Non capisco come mai sei così gentile con me anche se ti ho trattato da schifo»
«Perchè tu sei così unica che è impossibile non venirti a parlarti»
Gwen si sentì arrossire,in quel preciso instante perse il controllo del suo corpo e baciò il ragazzo di fronte a lei.
Fu un bacio breve ma fece arrossire entrambi i ragazzi.
«C-credo che dovremmo continuare con g-gli esercizi….» disse imbarazzantissimo Cody.
Gwen si limitò ad arrossire prendendo il quaderno.