Dopo
lo strano (e
preoccupante) incontro con lo scimmione, i tre ventenni stavano ancora
cercando
di aggirare il Keele Peak. Il fumo avvistato in precedenza da Cody
sembrava
affievolirsi sempre di più, e il tramonto era vicino, segno
che i
nostri…eroi…dovevano al più presto
trovare un riparo.
Noah
scorse un’insenatura su
un versante della montagna:-Ehy ragazzi, forse lì
c’è una grotta, andiamo a
vedere!-
Cody
disse, scettico:-Non lo
so, sento degli strani lamenti…-
Owen
ribattè a
Cody:-Qualsiasi cosa o persona ci fosse lì dentro, farebbe
bene ad uscire.-
A
Noah non piaceva affatto
quello sguardo truce che Owen aveva assunto. Il ragazzone si mosse
verso
l’entrata della grotta, e, appena davanti, sganciò
un vero e proprio uragano di
gas tossici.
-Wow,
il nuovo uragano ai
fagioli. Ma ora lì io non ci entro.- Commentò
Noah.
-Idem.-
disse Cody.
Un
orso uscì fuori dalla
grotta con la rabbia a mille:-Deve essere allergico ai fagioli, Owen.
Brutta
mossa.- Disse Noah.
I
tre ragazzi si misero a
correre, e alla fine sfuggirono alla minaccia. Era ormai buio pesto
(espressione da non usare mai nelle vicinanze di Owen), e Noah
impugnava la
torcia, seguito da Cody e Owen. Intravidero una baita grazie alla luce
delle
torce, e vi entrarono.
-Deve
essere una baita usata
da pastori nel periodo estivo.- Azzardò Noah.
-Beh,
meglio di niente.-
Concluse Cody.
I
tre si misero a ispezionare
la baita, e Noah notò un particolare:-Legna carbonizzata
ancora calda, e
paglia. Qualcuno ha scoperto la baita prima di noi. Faremmo meglio a
togliere
il disturbo, ma è pericoloso. Speriamo
nell’apprensione del coinquilino.-
Owen
si addormentò a tempo di
record, Cody era guardingo e Noah appariva abbastanza preoccupato.
Quella
situazione non gli piaceva. Rifletteva sull’accaduto di poche
ore prima. Lo
scimmione e l’elicottero rosso (che aveva visto volare sulle
loro teste), di cui
Noah non era riuscito a riconoscere il modello. Alla fine si
rassegnò, e si
abbandonò alle braccia di Morfeo. Cody però era
sempre sveglio. Sentì dei
rumori, e di un tratto la porta si spalancò. Cody
urlò in preda al panico, Noah
e Owen si svegliarono, e, ancor prima di urlare, Noah si rese conto di
conoscere quel tizio che era appena entrato di prepotenza nella baita:
Duncan,
probabilmente l’abitante della baita prima
dell’arrivo dei nostri tre eroi.
-Cosa?
Duncan?- Disse Noah,
alquanto sconcertato.
Alla
vista del verde in
testa, Owen e Cody si arrestarono:-Duncan???-.
Duncan
era stupito, e, appena
i quattro sentirono delle sirene, Duncan si fiondò sotto il
sacco a pelo:-Gli
sbirri!!!-.
Noah
disse:-Cosa? Sei
ricercato? Ragazzi, meglio se leviamo le tende, non vorrei ritrovarmi
incriminato per favoreggiamento, la mia reputazione ne risentirebbe. E
avere un
criminale nascosto nei propri territori non è la cosa
migliore per un uomo di
affari come me, potrebbero tagliarsi molti ponti che ho costruito con
fatica in
questi anni.-
-No!
Duncan era un nostro
commilitone al campo, non possiamo abbandonarlo così!- Disse
deciso Owen.
Cody
intervenne:-Innanzitutto
spiegaci cosa è successo, Duncan, poi vedremo il da
farsi.-
Il
sarcasmo di Noah si fece
sentire:-Ehi ragazzi, poi scrivetemi su un memo cosa ha fatto per noi
Duncan in
questi anni. A parte avermi strapazzato, aver preso in giro Cody ed
aver usato
Owen più volte. Se lo aiutiamo non ci guadagneremo niente.-
-Per
favore Noah! So di non
essere affidabile come amico, ma per l’amor del cielo
aiutami! Io sono
innocente, lo giuro! Ezekiel mi ha incastrato!- Disse Duncan.
Noah,
Cody e Owen ripeterono
all’unisono:-Ezekiel?-