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Autore: ElisBettis    21/02/2016    1 recensioni
Un ragazzo che odia l'amore.
Un passato difficile da affrontare e superare.
Ogni ragazza è solo un mero oggetto sessuale.
Una ragazza per niente attraente.
Emarginata dal mondo da quattro anni.
Un'amicizia nascerà grazie alla loro difficoltà con i rapporti esterni.
E se tutto ciò diventasse..amore?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Premessa.
Mi scuso immensamente per il ritardo, 
ma ho avuto dei problemi abbastanza importanti per me.
Vi spiegherò tutto nello 'spazio autrice'.
Dedico questo capitolo a teddina_00
che ha lasciato la prima recensione in questa storia.



 
Capitolo 2.

Un rumore assordante lo fa risvegliare, ma non aveva impostato nessuna sveglia, le sei della mattina per lui sono troppo presto.
Si guarda attorno, e nota in un angolo della stanza una piccola campanella che suona per almeno trenta secondi.
Si alza scocciato per quella brutta alzata e si va a lavare velocemente.
La divisa della scuola non è male, non sono i tipici pantaloni beige e camicia azzurra.
Anzi, è costituita da dei jeans semplici blu scuro, una polo bianca e scarpe da tennis del medesimo colore della polo.
Questo look non lo fa impazzire, ma sempre meglio di camicia e cravatta.
La prima lezione del giorno è inglese, quindi recupera il libro che gli è stato assegnato il pomeriggio precedente e lo mette nella borsa a tracolla insieme agli altri.
Esce veloce dalla stanza per andare a fare colazione e non tardare, la mattina infatti, viene servita dalle sette alle otto meno un quarto, quindi deve sbrigarsi dato che con la doccia ha perso quasi un ora nel tentativo di svegliarsi.
Prende velocemente un cornetto e un succo di frutta e si siede in un tavolo lì vicino, dove si trovano un paio di ragazze.
Poi le passa davanti lei, Melany, che con una calma disarmante va a prendere semplicemente un bicchiere di latte, e si va a sedere al solito posto con un libro in mano.
Sta per alzarsi e raggiungerla quando due occhi azzurri come l'oceano si bloccano di fronte a lui.
«Ehi» sorride quest'ultima.
«Ciao» risponde atono Ben.
«Piacere, Abby» non le porge nemmeno la mano come aveva fatto Melany il giorno prima, si limita semplicemente a sporgere il suo corpo più avanti per mettere in mostra il seno, e ci riesce alla grande, dato che i bottoni della sua polo non sono abbottonati nemmeno un minimo.
Ben si rende conto di chi ha di fronte, e molte idee su cosa potrebbe farci insieme cominciano a prendere spazio nel suo cervello.
La ragazza che le era passata davanti poco prima, adesso lo osserva, convinta di non essere vista, ma lui l'ha notata e come.
Ancora non si spiega come mai si trovi lì da sola, a sorseggiare quel poco di latte.
«Come mai ti sei trasferito in questa scuola?» chiede spavalda la voce stridula, come se avesse il diritto di sapere.
«Affari personali. Tu piuttosto, perché mi parli?» chiede a sua volta, sapendo che ragazze del genere non si fanno scrupoli a dire ciò che vorrebbero realmente fare.
«Beh, sei un bel ragazzo, non mi dispiacerebbe fare la tua conoscenza» risponde mordendosi le labbra ed alzando un sopracciglio. Bingo.
Queste ragazze sono fatte tutte della stessa pasta. 
Volge lo sguardo al solito punto, ma il corpo minuto di Melany non si trova più.
«Avremo modo di conoscerci allora, Abby» risponde facendole un cenno del capo e alzandosi dalla sedia.
Di lì a poco le lezioni cominceranno e non ha intenzione di fare tardi e non trovare posto.

Entra nell'aula ed è ben felice di notare che la ragazza che cercava proprio poco prima frequenta la sua stessa lezione, e che si trova in una posizione strategica: terzo banco attaccata al muro, non troppo davanti per dover stare per forza attenta, ma nemmeno troppo indietro per essere controllata dai professori.
Furba la ragazza.
«E' occupato?» domanda Ben pur sapendo che la risposta è un no, ma preferisce non sembrare scortese.
Lei si limita semplicemente a spostare lo zaino che aveva poggiato sulla sedia a fianco per liberargli il posto.
E' piuttosto nervosa, constata.
Il professore entra in classe, e la lezione comincia con un nuovo capitolo di letteratura: il teatro Elisabettiano, una noia mortale per Ben che comincia a scarabocchiare su un quadernino che ha portato con se.
«Hai conosciuto Abby, ho notato» si lascia sfuggire Melany.
Si pente immediatamente di ciò che ha detto.
«Chi? Ah sì, la biondina» puntualizza lui, notando che Melany aveva ruotato il corpo verso il muro per evitare di guardarlo, che strano comportamento.
La ragazza rimane zitta tutto il resto della lezione, non ha voglia di farsi riprendere e soprattutto di continuare con quell'interrogatorio che non le appartiene.

«Hai da fare questo pomeriggio?» una voce lo richiama dai suoi pensieri.
Non si è nemmeno reso conto di essere rimasto fermo a fissare Mel mentre leggeva il solito libro.
«Mh? No perché, Abby?» domanda speranzoso che le proponga ciò che sta immaginando.
«Beh, io oggi ho il pomeriggio libero, questo è il numero della mia stanza. Quando vuoi, puoi trovarmi lì» dice porgendogli un bigliettino con tre cifre stampate sopra. Stanza 102.
Lo ripone in tasca e la saluta con una leggera pacca sul sedere che la fa sussultare e sorridere soddisfatta.

Bussa alla porta e non fa in tempo a dare una seconda botta che la porta si apre immediatamente mostrando una Abby del tutto emozionata.
Non ha indosso la divisa scolastica - e anche quella quando la indossa non la copre per niente - ma la gonna scozzese e sostituita da un paio di pantaloncini di jeans che non le nascondono nemmeno tutto il sedere, e da una camicetta legata con un nodo sopra l'ombelico e sbottonata fino a quell'altezza.
«Sapevo saresti arrivato» non gli da modo di rispondere che subito lo trascina sopra il letto e lo fa sedere mettendosi a cavalcioni su di lui.
Spavalda la ragazza, proprio come sono sempre piaciute a lui.
Capisce che a questa piace comandare e così la lascia fare tutto il tempo, la fa comandare, tanto in un secondo round sarà lui a farle capire chi comanda, se ci sarà.

Una volta finito il tutto, e aver placato le sue voglie sessuali, esce dalla stanza con Abby che gli circonda il collo e gli lascia languidi baci sul collo fino a giungere alle labbra.
Ma quando Ben nota che due occhi color nocciola li stanno osservando si scansa immediatamente e si allontana dalla ragazza, che delusa - e anche un po' isterica - chiude la porta alle sue spalle sbattendola.
«Ciao» la saluta mentre cerca di tornare indietro nella sua stanza.
Lei cerca di ignorarlo accelerando ancora di più il passo, non vuole vederlo in quel momento.
«Ehi, aspetta» dice bloccandole il braccio e facendola girare verso di lui.
Lei abbassa subito la testa e si mette ad osservare le sue scarpe, coperta dal suo solito cappello nero.
«Scusate, vi ho disturbato».
«Disturbato? Ma cosa dici, vieni qui scema» risponde abbracciandola.
Il cuore di Mel fa un sussulto, è la prima volta che un ragazzo l'abbracci, e per Ben invece è la prima volta che abbracci una ragazza solo non per portarsela a letto.




Spazio autrice.
Ed eccoci qua con il secondo capitolo.
Che ve ne pare? 
Dite che i due cominciano ad interessarsi? O sono solo amici?
Mi scuso per il ritardo, questo capitolo era pronto da secoli,
ma come vi ho accennato sopra nella premessa, ho avuto alcuni problemi.
Mi sono lasicata col mio ragazzo, ho avuto problemi con amici e famiglia
e per lo stress sono andata male a scuola e mi sono assentata molto.
Scusatemi ancora.
Vi chiedo un consiglio, volete che i capitoli siano più lunghi?
Perché la maggior parte di quelli che scrivo lo sono, ma ogni volta li divido
per paura che diventino troppo lunghi. Voi come li preferite?
Piccolo spoiler, alcune di queste scene che spiegano i rapporti sessuali di
Ben non indicano che questa sia una storia hot, ma servono a far capire piano piano quale sia il suo passato. Nel prossimo capitolo inoltre, faremo la conoscenza di un nuovo personaggio.
Ah, se sete interessati potete trovare la storia anche su wattpad: https://www.wattpad.com/story/61496112-herman-insitute-cuori-solitari
Ringrazio tutte quelle persone che hanno visitato la storia, e che magari hanno
usato qualche minuto del loro tempo per leggere il capitolo.
Spero il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio in anticipo
tutte quelle persone che la inseriranno tra 
le storie preferite/seguite/ricordate.
Se la storia vi è piaciuta - e anche nel caso in cui vi avesse fatto schifo - mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate.
Alla prossima :)


 
   
 
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