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Autore: GaudinaSpecialALEC89    01/03/2016    3 recensioni
Una ragazza di 16 anni era chiusa nel bagno della scuola, non voleva uscire e vani furono i tentativi della sua migliore amica, non si riusciva a capire perché si era chiusa in bagno, la professoressa era molto preoccupata visto che era andata in bagno all’inizio dell’intervallo e non era più tornata dentro, aveva provato a dire che se non usciva dal bagno sarebbe andata dal preside, ma lei non accennava ad uscire.
Fra qualche capitolo questa storia si intreccerà con la storia di altri personaggi presenti in un'altra serie tv Carabinieri
Genere: Generale, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita come tu te la ricordi,
Un giorno se ne andò con te.

 
Gaetano aveva convinto Camilla a fare una passeggiata nel cortile dell’ospedale quando all’improvviso sulla mano le si era posata una farfalla e dopo un lieve battito d’ali si era accasciata morta nella sua mano. Se era stata una coincidenza non lo sapeva, ma era stata colta da una strana sensazione, così era corsa come un pazza su per le scale dell’ospedale fino ad arrivare vicino alla stanza di Agatha e li aveva visto dei medici dentro. La linea del battito cardiaco era piatto non c’era più attività cardiaca e avevano cercato in tutti i modi di far battere di nuovo il cuore. Aveva sentito un medico gridare all’altro «carica a 200» per un po’ di volte ma il suo battito non accennava a riprendere dopo all’ennesimo tentativo il medico disse «basta così» Camilla era entrata come una furia «non è morta continui non è morta» lui nemmeno l’aveva ascoltata «ora del decesso 16:44» Era scoppiata a piangere «noooo non può essere morta no!»
Si era buttata sul corpo della figlia e continuava a piangere. Era arrivato anche Gaetano e il medico aveva aggiornato anche lui sul tragico cambiamento delle cose. Aveva dovuto realizzare in poco tempo che la sua piccola principessa non c’era più.
Era entrato nella stanza con le lacrime agli occhi e aveva posato lentamente la mano sulla spalla di Camilla. Lei sentendo quel tocco si era girata e l’aveva visto si era alzata e con il viso rigato dalle lacrime si era gettata fra le sue braccia.
«La nostra piccola non c’è più se n’è andata»
Gaetano non riusciva a dire niente la stringeva se accarezzandole i capelli mentre con lo sguardo velato dalle lacrime guardava il corpo di sua figlia ormai senza vita…
…Erano passati due mesi da quel giorno. L’ospedale 3 giorni dopo aveva riconsegnato il corpo alla famiglia che aveva organizzato il funerale. E dopo quel giorno niente era cambiato tutto era triste in quella casa, come se quei due mesi non fossero passati.
Nessuno parlava, Tommy passava interi pomeriggi seduto sul divano ad osservare senza motivo il movimento delle lancette dell’orologio appeso al muro davanti a lui. Gaetano nonostante il dolore era tornato a lavoro, non riusciva a stare in quella casa, si era ripromesso e aveva promesso a Camilla che avrebbe scoperto chi aveva ucciso la loro bambina e non si sarebbe arreso, fosse stata l’ultima cosa che avrebbe fatto.
Camilla invece era in camera di Agatha seduta sul letto e stava accarezzando la coperta. C’era ancora il suo profumo in quella stanza. Nell’armadio c’erano ancora i suoi vestiti e non aveva avuto il coraggio di raccoglierli. C’era ancora tutto di lei, lì dentro; e lei non se ne voleva separarsene. Si stese sul letto, respirando il suo profumo mentre le lacrime cominciavano a scendere. «Non è giusto, non è giusto…» ripeteva mentre stringeva le lenzuola fra le mani «Non è giusto…»
Aveva sentito la porta aprirsi ma non fece nulla per ricomporsi. Rimase lì, dov’era, mentre Livia entrava pian piano nella stanza.
«Mamma» Aveva detto vedendo la mamma stesa su quel letto a piangere
«Ehi» Aveva risposto in un sussurro
«So che è dura, ho perso anche io la mia sorellina, ma dobbiamo andare avanti, lei vorrebbe così. Anche Camilla non riesce ancora a crederci, ma dovete reagire anche Gaetano non riesce a darsi pace, va sempre in questura per trovare indizi, ogni giorno è sempre più distrutto. Non parlate da quel giorno voi due, vi state distruggendo!» Cercava in tutti i modi di far reagire la madre, ma non sapeva più che cosa fare
«Agatha non vi, ci vorrebbe vedere così, vai da Gaetano, mamma, cerca di parlare con lui sfogatevi l’una con l’altro. Avete perso una figlia è normale stare così, ma avete bisogno di stare insieme.» le aveva detto accarezzandole il braccio.
Si era decisa ad alzarsi dal letto per abbracciare Livia quando all’improvviso sentirono bussare alla porta! Si staccò da lei, si era asciugata le lacrime alla manica e andò ad aprire. Era Torre. Appena l’aveva visto si era spaventata. Era bianco in volto sembra che avesse visto un fantasma.
«Torre che ci fai qui? È successo qualcosa? sei bianco come un lenzuolo. Accomodati»
Lui però non si mosse dalla porta. Aveva gli occhi di tutti puntati e si fece coraggio
«Professoressa c’è stato uno scontro a fuoco»
Livia lo guardava da dietro la madre
«C’è qualche ferito?»
Torre sembrava molto titubante
«È morto uno dei nostri»
Tutti nella stanza si guardarono senza dire niente solo Tommy aveva osato parlare
«Chi?» aveva chiesto con la voce tremante, poteva esserci solo una risposta se lui era lì c’era un motivo ben preciso. Torre Guardava Camilla con insistenza senza riuscire a dire una sola parola
«È Gaetano non è vero?» Livia sperava che la risposta fosse negativa, ma non ci credeva. Guardava la madre immobile come una statua di cemento, sembrava anche non respirare. Non si sarebbe più ripresa, prima Agatha poi Gaetano, non ce l’avrebbe fatta. E infatti pochi attimi dopo si era accasciata a terra con le lacrime che scendevano giù copiose. Ormai per cosa doveva lottare?
 
 
 
Si sentiva chiamare in lontananza «Camilla, Camilla» Era Tommy che la scuoteva piano. Lei aveva aperto gli occhi e si era trovata stesa nel suo letto «Che è successo?»
«Urlavi nel sonno, credo che stessi facendo un incubo» nel frattempo Tommy si era seduto sul letto vicino a lei.
«Un incubo? Sembrava così reale. Gaetano e Agatha erano morti, ma lui dov’è?»
«Cami tranquilla, papà è in ospedale te l’ha detto ieri sera che sarebbe rimasto lui lì da lei. Ah comunque mi ha appena chiamato. Agatha si è svegliata e i medici hanno detto che sta meglio»
Camilla sorrise sapendo che la sua bambina stava bene e che Gaetano era ancora vivo e che quello che aveva fatto era solo un bruttissimo sogno! 

Faccia che ha Torre quando va a casa di Camilla


Video del capitolo
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Angolo Autrice:
Ne ho messo di tempo per scrivere questo capitolo ma alla fine ce l'ho fatta, non so se vi possa piacere o meno, ma questo è! Per il resto, fatemi sapere se vi è piaciuto o no cosa secondo voi devo migliorare lasciatemi una piccola recensione, perché mi fa crescere. comunque grazie a tutti quelli che mi seguno nonostante tutto

 
   
 
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