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Autore: KibiRain    11/03/2016    0 recensioni
ATTENZIONE: Questa storia è il sequel di "Sono come la pioggia", se non avete letto la prima storia ci capirete poco e niente.
"Perché avete presente quelle giornate di pioggia? Quelle giornate in cui ti senti stanca e scombinata, quelle che vorresti solo passare in casa con un maglione extra large e qualcuno di speciale? Quelle giornate che vorresti fossero giornate per due?"
Genere: Horror, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Laughing Jack
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La bambina ci guidò verso il tendone, le tenevo la mano, tutto quello che aveva sopportato...oh piccola.
Le mani mi tremavano, avevo solo voglia che quell'incubo finisse, voglia di tenere stretto Jack tra le mie braccia e di andare a casa, lontano da quello schifo.
-Ci siamo- disse Giulia.
-Non vi faranno entrare- farfugliò la bambina.
-Diamine!- mi affacciai, non c'era nessuno all'entrata così entrammo.
-Ehi c'era un vecchio qui! Se vi becca è la fine!- disse la bambina.
-Andrà bene!- alzai lo sguardo, lo vidi.
Jack.
Raggiungemmo Toby facendoci strada tra la folla. Tenevo lo sguardo fisso su di lui mentre Giulia mi trascinava, il cuore mi batteva a mille.
Era lì, era vivo,era... inerme?!
Perchè non si muoveva ? Avrebbe potuto spezzare le catene... Perchè se ne stava a farsi guardare dal pubblico? 
-Ragazze!- Toby ci vide, lo raggiungemmo e fu l'inizio della fine.
Evidentemente Toby era già nel raggio visivo di Jack che appena incrociò i miei occhi, i suoi diventarono di un rosso sangue acceso.
-Volete la bestia pubblico? Allora guardate di cosa sono capace- urlò.
Il respiro affannoso, in un colpo spezzò le catene e trafisse con gli spessi artigli il presentatore fino a squarciargli il ventre. 
Infierì su di lui folle come non lo avevo mai visto. La folla intanto si riversava fuori urlante e impaurita mentre Jack consumava la sua vendetta.
-Fermo! Mostro...- dietro di me si parò un vecchio che mi puntò un coltello alla gola ma pronto Toby gli lanciò un'accetta in pieno volto facendolo urlare di dolore. Il vecchio non si aspettava che fosse armato.
Nessuno dei due riuscì più a controllarsi e fu una carneficina, il sangue schizzava da ogni lato mentre io e Giulia cercavamo di portare in salvo da quelle scene orribili la ragazzina.
Nessuno sopravvisse, Jack e Toby inseguirono e uccisero tutti i presenti a quel teatrino dell'orrore che si trasformò in un bagno di sangue.

Era successo l'irreparabile, i mostri si erano destati.
E la colpa era solo mia che li avevo portati in questo mondo.

Jack si avvicinò a me, le piume nere bagnate di sangue, sembrava un angelo ribelle, lo sguardo affranto.
Toby cercava lo sguardo di Giulia, spaventata come non mai,rannicchiata dietro ad un'automobile con la bambina dai capelli corvini.

-Rain...fallo- sussurrò Jack con l'espressione affranta -fallo,avanti... entrambi abbiamo perso il controllo- sapevo a cosa si riferiva, il ritorno. 
Non avrei mai pensato di doverlo fare ma c'era un modo per riportarli da dove erano venuti ovvero colpirli con la loro stessa arma.
Da usare nei casi di emergenza, aveva detto Slender e le vite che erano state spezzate quella notte erano un emergenza.

*Toby's POV*
Mi avvicinai a Giulia e le scostai le mani fredde dalla faccia, la bambina che aveva tenuto con sé tutto il tempo indietreggiò urlando, non m'importava.
-Giulia... Mi dispiace...- sussurrai alzandole il mento con il dito. Finalmente vidi i suoi occhi pieni di lacrime e terrore.
-Mostro! Pazzo!Stupido stupido stupido! Ti amo stupido mostro ti amo!- urlò in lacrime.
La abbracciai forte e la feci alzare,batteva i pugni sul mio petto
-Perché lo hai fatto? Perché? Dimmelo dimmelo!- urlava ancora, la baciai spezzando quelle parole orribili che non volevo più sentire, che mi riportavano alla mente ciò che mi aspettava. Una morsa mi strinse il cuore.
-Colpiscimi- le porsi un'accetta.
Ero un codardo, non glielo avrei detto -Colpiscimi e tornerà tutto come prima.- mi guardò speranzosa pensando che ci fosse qualcosa di magico che avrebbe portato il tempo indietro. Mi colpì forte dritto nel petto con la mia accetta.
Ed io ero pronto, la baciai mentre sentivo il corpo farsi sempre più leggero fino a sparire nel nulla.
Le accarezzai la guancia per l'ultima volta e le sussurrai -Scusa...-

*Rain's POV*
Ero davanti all'automobile, in lacrime mentre l'aria diventava gelida e pungente.
Dovevo... Ma volevo? Non importava.
Non quella notte, dovevo riportarlo nella mia mente.
Ci guardammo negli occhi, il ghiaccio e la pioggia, tra noi? Il fuoco.
Abbassò lo sguardo, poi mi abbracciò -Non ce l'ho fatta, la follia ha preso il sopravvento... ed il mio cuore è diventato nero per qualche minuto nonostante appartenesse a te, fallo perfavore-
Singhiozzai forte sulla sua spalla, non riuscivo a pensare e mi mancava già un pezzo.
Lo baciai, presi la sua mano artigliata e... Conficcai i suoi artigli dritti nel suo cuore. 
Lo vidi dissolversi tra le mie mani, evanescente, inconsistente.
Ed ora si che tutto il mio mondo si era dissolto.

Kibi's space!
Macciao! Siamo giunti alla fine di questo viaggio, questo sequel è sfociato nel drammatico e ha assunto un tono diverso rispetto alla prima storia. Mi spiace lasciarvi così ma la storia voleva un finale drammatico e nessun lieto fine mi balenava in testa! 
Maaaa non odiatemi dato che io vi voglio bene e vi ringrazio e mi impegno sempre per migliorare! Tranquilli sono ancora la fangirl cazzeggiatrice impazzita di sempre! Alla prossima adventure~
xoxo Kibi

   
 
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