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Autore: Lellaofgreengables    19/03/2016    0 recensioni
Martin e Maria si conoscono sin da bambini . Insieme percorreranno un lungo sentiero che li porterà verso un destino comune.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria Castañeda, Martin Castro, Pepa, Tristán, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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"Martin, smettila di stare incollato alla culla" Pepa rimproverò dolcemente suo figlio che non voleva saperne di allontanarsi dalla cuna della piccola Maria.  Dopo il parto Emilia era entrata in coma e la neonata era stata condotta a El Jaral in maniera tale che sua nonna Rosario, che lavorava lì come domestica insieme alla figlia Mariana, potesse occuparsi della piccola. 

"Madre, ho deciso di vegliarla perché è molto piccola e sola.  Non ha la sua mamma vicino e se qualche pazzo decidesse di farle del male come con il mio fratellino Tristan?  domandò ingenuamente Martin , osservando la cuginetta. 

Pepa si inginocchiò vicino a lui e gli accarezzò i capelli. 

"Il tuo ragionamento non fa una piega, in effetti, Soldato Martin!" sorrise la levatrice dando un bacio a suo figlio. La donna poi si girò verso la culla dove riposava la nipotina e  con un sorriso affermò : " Maria , avete qui un cavaliere pronto a difendervi da tutto e da tutti. "

"Ottime notizie, amore mio." Tristan Castro era entrato nella stanza dei bambini e aveva abbracciato e baciato la moglie in preda alla pura gioia. " Mia sorella si è svegliata dal coma! " annunciò felice. 

Lo sguardo di Pepa si riempì di gioia.  La levatrice si avvicinò alla culla e prese  delicatamente tra le braccia la nipotina, dandole un leggero bacio sulle tenere guance. Maria continuava a dormire senza rendersi conto di nulla.  "Hai sentito, piccolina? La tua mamma  è salva. "  Il sorriso di Pepa mostrava quanto affetto provasse per la sua migliore amica, da poco diventata anche sua cognata. 

"Dobbiamo subito portare la piccola a casa Castañeda. Sua madre ha chiesto di lei e vuole conoscerla. " annunciò Tristan avvicinandosi alla moglie e alla nipotina. 

A soli sette anni Martin Castro si sentiva diviso da sentimenti contrastanti. Da un lato voleva che sua zia Emilia guarisse ed era contento che la donna si fosse ripresa, ma dall'altro non desiderava  separarsi dalla cuginetta.  Sembrava però che a nessuno importasse dei suoi sentimenti.  Suo padre e sua madre impiegarono pochi minuti a preparare Maria e le sue cose e a lasciare El Jaral, diretti a casa Castañeda e a lui non restò altro da fare che osservare la culla vuota. 

E per la prima volta nella sua breve esistenza il piccolo Martin rifiutò la merenda di Rosario, ovvero della pregiatissima cioccolata.   "Sono troppo triste per fare merenda" affermò sconsolato davanti alla tazza che la domestica aveva posto sotto ai suoi occhi. 

"Martin, piccolo. Ma è la tua preferita" La domestica era preoccupata e pose la sua mano sopra la fronte del bambino, per controllare che non avesse la febbre.  La fronte era fredda e il bambino sembrava godere di ottima salute. Per Rosario ogni sofferenza del suo piccolo ometto era come la propria visto che lo amava come un nipote. 

In quel momento nella cucina del Jaral giunse Tristan che rimase stupito dall'inappetenza del figlio. 

"Martin, tesoro. Perché non bevi la tua cioccolata e non mangi i dolci che ti ha preparato Rosario? " domandò Tristan. 

"Padre, stavo pensando che visto che voi sapete lavorare così bene il legno... Ecco, volevo chiedervi se potevate aiutarmi a fare una bambola di legno per Maria." Lo sguardo di Martin era serio mentre il piccolo pronunciava quelle parole. 

Tristan in compenso scoppiò in una sonora risata e affermò senza trattenersi : " Figliolo, ma non avevi detto che le bambole sono cose noiosissime da femmina? "  Le risate di Tristan ferirono  Martin che replicò serio: "Padre, non ridete di me e non offendete i miei sentimenti." 

A stento Tristan cercò di tornare serio  e con un sorriso si rivolse al figlio : " Certo, faremo per lei la più bella bambolina di legno che si sia mai vista a Puente Viejo. Te lo prometto. Inoltre se berrai tutta la cioccolata, e ti comporterai bene domani potrai accompagnarmi a casa della  zia Emilia, così potrai coccolare la tua cuginetta." 

Martin felice davanti ad una simile prospettiva, finì tutta la cioccolata in pochi sorsi. 

 

Fine secondo capitolo. 

   
 
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