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Autore: Alison Cole    21/03/2016    5 recensioni
La ragazza aveva le lacrime agli occhi. Sapeva.
Ormai lo aveva capito. Aveva capito cosa sarebbe accaduto da lì a poco.
Provava paura. Tanta paura.
E non per la sua morte imminente. No. Era già morta una volta, di sua volontà per la salvezza di molti. Anzi, per la loro salvezza.
Ma questa volta era diverso.
Sarebbe morta per mano di un mostro.
Sarebbe morta per donare un potere immenso, spaventoso e indomabile ad un essere ripugnante e senza scrupoli.
A quello stesso essere che, più tardi, dopo aver ottenuto il potere, avrebbe ucciso senza pietà l'unica ragione di speranza e di vita di quella stessa ragazza.
Urlava con tutto il fiato in gola, per sfogare quella frustrazione e quella disperazione che straziavano il suo cuore.
Il suo amore, quel ragazzo che aveva imparato a conoscere e ad amare, lo stesso che in passato le aveva procurato tanta sofferenza e confusione, sarebbe perito per mano del potere che ora lei celava dentro sé.
Era consapevole e, in tutto quel caos, il suo unico desiderio era quello di non esserlo.
Genere: Dark, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Tougo Sakamaki/Karl Heinz, Yui Komori
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 8

In your Mind

 


"Andare a caccia di ricordi non è un bell’affare.
Quelli belli non li puoi catturare e quelli brutti non li puoi uccidere
"
Giorgio Faletti


 

La ragazza percorreva i lunghi corridoi della villa a passo di marcia, mangiando la distanza che la divideva dalla cucina con ampie falcate. 
Era leggermente immusonita, delusa da sè stessa per non aver acquisito ancora la capacità di estorcere certe informazioni al vampiro dalla testa innevata. 
Voleva che ammettesse di averla spiata, comportandosi nella stessa maniera di un fratello maggiore che teneva sottocchio il fidanzato della sorellina, più che la sorella stessa.
In fin dei conti, Subaru, pur essendo d'età inferiore, si era rivelato un'ottima spalla, pronto ad aiutarla e a intervenire in caso di pericolo.
Lo aveva notato nascondersi nell'oscurità e sorvegliarla da distante innumerevoli volte: ormai ne aveva perso il conto.
Scosse la testa, cercando di scacciare il viso dell'albino e la confusione lasciatagli dalla lettera di Christa nella propria testa.
Doveva affrettarsi se non voleva subire il frustino di Reiji sulle proprie natiche.
Arrivata a destinazione, però, si fermò un attimo fuori dalla stanza, osservando l'interno dal piccolo spiraglio creatosi dalla porta socchiusa.
Il secondogenito aveva impressa in viso un'espressione estremamente rilassata, intento ad assaggiare le salse qua e là ed a controllare che nulla si bruciasse.
Sembrava concentratissimo ma, allo stesso tempo, in pace.
Yui non potè fare a meno di rimanere incantata nell'osservare il moro con le maniche della camicia arrotolate sugli avambracci, il naso sprovvisto della sua solita montatura e la fronte leggermente imperlata di sudore a causa del calore.
Era decisamente molto più umano e normale di quanto apparisse di solito, un mix di novità e sorpresa che lasciarono la vampira letteralmente a bocca aperta.
Rimase ad osservarlo tranquillamente in disparte, cercando di memorizzare tutte quelle espressioni del ragazzo che, purtroppo, non aveva mai potuto contemplare.

Certo che di fascino ne ha da vendere, pensò, ritrovandosi a percorrere con lo sguardo le larghe spalle, i bicipiti scolpiti, i luminosi e felini occhi color ametista e il viso elegante ed aristocratico.

Aspetta, che?!

Da quando la sua mente concepiva pensieri del genere? Dannazione.
Se prima i vampiri la attiravano abbastanza fisicamente, ora erano come miele.
E lei era l'ape.

Maledetto sangue da sanguisuga, imprecò mentalmente.

-Potresti smetterla cortesemente di comportarti da stalker e venir a darmi una mano? Non mi dispiacerebbe un aiuto-

La ragazza si gelò sul posto all'udire la voce pacata di Reiji apostrofarla.
Entrò con una lentezza maniacale e un sorriso appena accennato sulle labbra.


-Da quanto tempo avevi già percepito la mia presenza?- chiese lei imbarazzata.

Lui le rivolse appena un'occhiata, intento a mescolare qualcosa all'interno di una ciotola di ceramica.

-Più o meno da quando sei arrivata e hai deciso di studiarmi in silenzio- rispose, sorridendo divertito davanti al suo rossore.

Mi consolo del fatto che non sappiano leggere i pensieri.

Sarebbe stato troppo per la povera Yui.
Si avvicinò al ragazzo e osservò i vari pentolini che bollivano sul fuoco, ispirando profondamente l'ottimo profumino che emanavano.

-Sembra tutto delizioso- mormorò.

-Lo è- rispose lui sicuro, leggermente piccato.

-Ne sono certa- aggiunse lei sorridente.

Il vampiro la fissò un attimo con un'espressione indecifrabile, per poi portarle davanti alla bocca un cucchiaio colmo di un liquido aranciato.
Senza bisogno di spiegazioni, la ragazza dischiuse le labbra e bevette: era leggermente piccante, caldo, speziato e decisamente delizioso.

-Mh... allora?- domandò Reiji poco dopo impaziente, notando che la bionda non dava segni di vita.
Ella puntò le sue iridi magenta in quelle del vampiro e lo osservò con entusiasmo.

-Squisito!-

Dopo un leggero sospiro di sollievo, il moro tornò ad occuparsi dei fornelli, distogliendo il proprio sguardo da quello eccitato della ragazza, leggermente a disagio.
Quando tutto fu pronto, entrambi si misero a gustarsi la propria parte di zuppa al curry.
Come dessert, il vampiro aveva anche preparato dei dango, spazzolati molto volentieri dalla biondina.

-Waa! Sento che potrei mangiare fino a sera!- esclamò Yui, confusa.

Per quanto mangiasse, lo stomaco non sembrava appesantirsi nemmeno di una virgola, dandole la sensazione di non aver neppur sfiorato cibo.

-Ci farai l'abitudine- dichiarò il ragazzo con la sua solita compostezza, facendolo sembrava più simile ad un ordine che a una constatazione.

-Lo so. Solo che… sapevo che a voi non servisse cibarvi di cibo umano, però non credevo fosse come ingoiare aria- mormorò sconcertata.

Una risata canzonatoria fuori uscì dalle labbra di Reiji.

-Secondo te come facciamo ad essere così dannatamente in forma? Mangiare schifezze o cose salutari a noi non cambia: saremo sempre impeccabili- disse con aria di superiorità.

Sì, certo, i vampiri sono superiori alla razza umana, bla bla bla…

Ormai Yui non calcolava più le frequenti insinuazioni del vampiro.
Sotto un certo punto di vista, aveva ragione il vampiro; però, secondo lei, per quanto riguardasse la forza psicologica e spirituale, la razza vampira veniva bocciata con un bel due in pagella: potevano pur essere capaci di sollevare un elefante con una mano sola, ma avevano una povertà dentro il loro cuore quando si trattava di sentimenti che potevano benissimamente far invidia al deserto del Sahara.
E su questo Yui non avrebbe mai cambiato idea.
Sentendo la gola farsi sempre più secca, la bionda si apprestò a riempire un bicchiere d'acqua e a berlo.
Peccato che la situazione pareva restar invariata.

-Non credo che quel genere di sete passi con un bicchiere d'acqua-

La ragazza si sentì colta in fallo.

-Non capisco che cosa tu stia insinuando- borbottò evasiva.

Osservando in viso il vampiro, lo trovò con un sopracciglio alzato e una chiara espressione infastidita.
Non gli piaceva per niente essere preso in giro.
Lei sbuffò esasperata.

-Non ho alcuna intenzione di uscire dalla magione per andar ad attaccare un povero umano indifeso!- sbottò lei innervosita.

A costo di morirci, Yui non avrebbe mai toccato un singolo umano nemmeno con un dito: sapeva come ci si sentiva e non aveva alcuna intenzione di far rivivere le sue stesse esperienze ad altre persone.
Un silenzio opprimente calò sui due, spezzato successivamente dai passi di Reiji che si avvicinava alla ragazza con una maschera di indifferenza impressa in viso.
Sentendosi in soggezione, la vampira per riflesso arretrò, ritrovandosi poco dopo bloccata tra il corpo possente di Reiji e il muro.

Perché ogni volta deve andar a finire così? Mi prendete in giro!?

-Ehm… Reiji-san, mi stai un po' spaventando- mormorò lei.

Come risposta ricevette un'altra domanda:
-Anche a costo di rimaner priva di energie e di morire tra mille sofferenze, non berrai mai una singola goccia di sangue umano, vero?-

Con sguardo deciso e serietà, la ragazza annuì convinta.
Una leggera smorfia di fastidio increspò le labbra del moro per pochi istanti, per poi tramutarsi in un sorriso stanco e rassegnato.

-Capisco-

Yui vide il capo del ragazzo appoggiarsi delicatamente su una sua spalla, mentre le mani correvano a slacciare i primi bottoni della camicia.
Senza capirci nulla, la bionda si ritrovò davanti un'ampia porzione di pelle scoperta poco distante dalle sue labbra. I canini si manifestarono automaticamente senza il suo comando, mentre la fame che la stava assalendo da due giorni ruggì prepotentemente esigendo di essere soddisfatta.
Il panico si impossessò della ragazza, combattendo ferocemente contro l'impulso di azzannare il ragazzo.
Con quel briciolo di controllo che le restava, allontanò Reiji con la forza, cercando di aumentare il più possibile la distanza tra i loro corpi.

-Sei impazzito?- ringhiò la ragazza con una voce roca che non le apparteneva.

Portò le mani al collo sentendosi morire.

Fino a poco prima riusciva a gestirsi, ma, alla vista di quell'allettante invito, la mente aveva cominciato ad appannarsi e la sofferenza dell'astinenza si stava manifestando in tutta la sua potenza.

-Cerco di aiutarti. Se continuassi così per molto rischieresti seriamente di ammalarti. Nessuno di noi vorrebbe vederti perire, me compreso- rispose semplicemente il vampiro.

La sua dichiarazione fece palpitare il cuore della giovane.


-Ma… non posso! Non posso. Non dovrei bere il tuo sangue- ribatté lei, cercando di soffocare gli urli di dolore che tentavano di scappare attraverso la sua gola.

Seguirono altri attimi di silenzio, frastagliati solo dai rantoli di Yui, la quale, anziché migliorare, peggiorava di minuto in minuto.
Il moro, spazientito, sbuffò e raggiunse nuovamente la ragazza, bloccandola facilmente al muro poiché ormai priva di forze.

-Non posso… ti prego…- lo supplicò lei con l'ultima scintilla di lucidità.

Reiji si posizionò in modo da avere gli occhi della ragazza esattamente alla sua altezza.

-Sia chiaro, sto facendo un sacrificio che tu non puoi nemmeno immaginare, Yui. Bere sangue tra noi vampiri è talmente intimo e importante che è paragonabile al sesso. Non ho mai speso un singolo millilitro del mio per nessuno, quindi, invece di lagnarti, consideralo un dono di cui essermi eternamente grata- concluse con serietà il ragazzo, lasciando di decisamente di stucco la bionda.

Una follata di profumo investì la ragazza quando il vampiro scoprì nuovamente la candida pelle tra clavicola e collo: era odore di bosco, di aghi di pino bagnati dalla pioggia.
La sua coscienza scivolò completamente via, le sue mani strinsero la candida camicia del moro tra le dita e le rosee labbra della vampira si spalancarono, mostrando i canini appuntiti che si tinsero di rosso una volta perforata le carni del ragazzo.
Percepì a mala pena il gemito del vampiro, sentendolo come un suono ovattato ed indistinto.
La sua attenzione era catturata dal liquido cremisi che le scendeva in gola e in rivoli ai lati della bocca.

Fresco, dissetante e con una nota frizzante.
Era tutto così eccitante, appagante ed estremamente nuovo da stordirla.
Troppe emozioni contrastanti, troppe sensazioni estranee.

E fu in quel momento che, seppur con le palpebre serrate, vide:

“Un ragazzino di spalle dai capelli dalle sfumature grigiastre osservava una donna elegante che gridava contro un bimbo dagli occhi blu mare e la chioma bionda.
Il ragazzino si avvicinò alla signora e le mostrò con fierezza il libro che stringeva tra le mani.

-Madre, ho imparato l'intero volume di medicina avanzata a memoria- dichiarò orgoglioso e con un sorriso sincero.

Ella lo guardò appena, per poi voltarsi nuovamente e ignorarlo completamente.

-Mamma…- cercò di chiamarla.

-Reiji, non è il momento. Torna a giocare come tuo solito- lo liquidò lei, andandosene per rincorrere il biondino con cui parlava poco prima.

Il piccolo rimase fermo immobile con un'espressione affranta e letteralmente distrutta, mentre il libro scivolava lentamente dalle sue dita cadendo a terra.

-Perché? Perché per quanto io faccia vengo sempre scartato? Perché devo patire questa maledizione senza poter far nulla?!- gridò infine, mentre lacrime di rabbia iniziarono a scendere copiosamente.

-I sentimenti sono inutili: non fanno altro che farmi soffrire. L'amore equivale al dolore-”


*****************
Angolo Autrice:

Eccomi! Perdonate il ritardo ma hanno deciso di riempirmi di verifiche e interrogazioni... quindi ero decisamente invalidata dallo scrivere. 
Tecnicamente, infatti, anche adesso dovrei essere a studiare, ma ho deciso di sacrificare un pomeriggio di studio per scrivere il capitolo u.u
Spero che vi sia piaciuto e che decidiate di seguire ancora la mia storia!
Alla prossima (spero il prima possibile!),
Jaa ne ♥

Alison Cole

Ps. Chissà perché Yui riesce a vedere le emozioni passate di Reiji eh? *risata malvagia*
Chi ci arriva, vince un biscottino u.u

   
 
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