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Autore: Heaven Black    24/03/2016    1 recensioni
"Angel? Strano nome per una ragazza tormentata come te"
"Che ne sai tu? Non ci conosciamo nemmeno"
"Ti conosco fin troppo bene invece", continua senza smettere di guardarmi
"Io non ti ho mai visto", mormoro quasi spaventata dal comportamento del ragazzo.
"Questo non vuol dire che io non abbia visto te", mi sorride sincero e mi porge una mano, "James Sullivan"
Senza pensare gli stringo la mano, possibile che mi senta come se stessi stringendo la mano al Diavolo?
---
Storia nata dopo un lungo momento di riflessione, spero possa piacervi!
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo venticinque - You'll be in my heart, now and forever.



"L'amore più vero e sincero è quello tra due migliori amici.
Due fratelli che, nonostante tutto si sono scelti."
-Heaven6661


*CONSIGLIO DI LEGGERE QUESTO CAPITOLO CON LA CANZONE 'WONDERFUL LIFE' DEGLI ALTER BRIDGE*



"Apri gli occhi Jimmy"
Una voce chiara e dolce mi riempie la mente che non sento più pesante come qualche minuto fa, sono davvero morto a questo punto?
"Sono morto?", chiedo appunto mantenendo gli occhi chiusi, la risposta alla mia domanda è una risata cristallina e femminile, in grado di mettermi in pace, una risata che metterebbe pace al mondo intero.
"No, non sei ancora morto, avanti apri quegli occhioni che ti ritrovi".
Socchiudo solo l'occhio destro e vengo colpito dalla luce forte del sole, mi porto una mano davanti al viso per coprirmi e abituarmi a tutta questa luce.
E ora dove sono finito?
Mi metto seduto e mi guardo intorno notando di trovarmi su una spiaggia, il sole lontano all'orizzonte, il mare calmo e piatto con pochissime onde che si infrangono sul bagnasciuga e poi si ritirano pigramente, non c'è nessuno apparte me e la persona che prima mi parlava, il cielo è limpido e trasmette tranquillità ad ogni respiro.
Alzo lo sguardo dopo essermi alzato e davanti a me noto una figura femminile, è avvolta in un abito bianco scollato quel tanto che basta sul davanti, senza maniche, scende morbido sui fianchi arrivando fin sopra al ginocchio lasciando le gambe slanciate libere, rialzo gli occhi per incontrare il viso della ragazza che mi sta davanti e perdo un battito, giuro di non aver mai visto nulla di più bello. I capelli corvini ricadono ondulati sulle spalle, gli occhi vivaci e felici sono privi di qualsiasi trucco e le folte ciglia ricalcano alla perfezione il nero di quegli occhi meravigliosi, le labbra fini presentano ancora il piccolo anellino laterale che le da un tocco personale.
"Devo esser morto davvero", esclamo portandomi una mano sul cuore, sentendo che batte come sempre.
Angel ride, ride come non la vedevo fare da anni e mi si avvicina percorrendo quei pochi passi che ci dividono per abbracciarmi, si solleva di poco sulle punte dei piedi e mi stringe le braccia intorno al collo, non ci penso troppo prima di stringerle i fianchi e avvicinarla di più a me affondando il viso tra i suoi capelli che sanno di salsedine, quando ci separiamo sembrano esser passati giorni interi.
"Cosa sta succedendo?"
"Ti ricordi cosa è successo poco fa?"
"L'ultima cosa che ricordo è di esser stato accoltellato da...", mi si mozzano le parole in gola nel tentativo di dire quel nome, non posso ancora crederci e credo che non lo ammetterò mai a me stesso.
"Brian, sì.", termina la frase per me senza perdere il suo sorriso, "Ascoltami, abbiamo poco tempo. Nè tu nè io siamo morti, anche se per quanto mi riguarda mi manca davvero poco, nel tempo in cui sono stata qui ho riflettuto molto riguardo alla mia vita, alla tua, alla vostra punizione e a tutto quello che è successo, ho capito tutto grazie anche all'aiuto di una persona...In tutta questa storia non ero io la protagonista Jimmy, siete voi. Io ho solo il compito di aiutarvi e nient'altro, e finalmente ho capito come devo fare"
Porta una mano chiusa in pugno in avanti e la apre sotto il mio sguardo, rivelando una piccola fialetta in vetro, il contenuto color argento, alzo lo sguardo più confuso che mai.
"Cosa dovrei farci con questa?"
"Lo capirai quando sarà il momento, per quanto riguarda il mio corpo, devi lasciarlo morire Jimmy"
"Che cosa? Sai bene che non lo farò!"
"E' tutto calcolato, più tempo passi qui con me e più il mio corpo muore, ed è la cosa giusta"
"Non voglio perderti, ti ho cercato per anni, ti sono stato accanto più che potevo e ora mi stai chiedendo di guardarti morire?"
"Tecnicamente mi stai guardando e non puoi negare di vedermi più viva che prima"
Non so cosa ribattere a queste parole e lei si fa scappare un sorriso vittorioso in grado di far sorridere anche me.
"E comunque, alla fine di questa storia ci ritroveremo tutti. Te lo assicuro."
"Sai che gli angeli e i demoni una volta morti non andranno in Paradiso, di noi non rimarrà nemmeno l'anima"
"E qui entri in gioco tu"
"Credi davvero che possa passare dall'altra parte una volta morto?"
"Non morirai Jimmy, nessuno di voi lo farà se giochi bene le tue carte. Pensaci bene, io sono morta da essere umano e mortale, perchè?", ci penso su pochissimo prima di rispondere.
"Perchè non sei riuscita a tornare nella tua vera natura..."
"Esatto, e questo perchè..."
"Perchè non hai aperto le ali sulla terra"
"Si, e quando sono arrivata qui ho abbandonato il mio corpo mortale per reincarnarmi in quella che sono davvero io", sorride e subito dopo un paio di ali bianche e pure compaiono alle sue spalle, sono grandi e lucenti, le punte arrivano fino alla sabbia fine e per l'altezza sono più alte di lei di pochi centimetri, alla vista sono forti e sue.
"Sono meravigliose", mi risulta impossibile non sorridere davanti a questo spettacolo e porto automaticamente una mano ad accarezzarle i capelli.
"Allora, quando tornerò indietro cosa dovrò fare?", chiedo ritrovando la sicurezza che ho sempre avuto.
"Salvare i tuoi migliori amici, rammenta che sarete liberi solo grazie ad un atto d'amore, e io sono sicura che ce la farete, sono sicura che saprai cosa fare Jimmy"
Si avvicina facendo combaciare i nostri petti e mi guarda fisso negli occhi mentre si avvicina ancora di più fino a far scontrare il naso col mio, mi stringe la mano destra e sento distintamente che mi lascia la fialetta.
"Stai tremando", mormora piano sulle mie labbra.
"E' normale, sono davanti all'Angelo più bello che abbia mai visto in tutta la mia vita"
Ci baciamo subito dopo, un bacio che sa di speranza, di vittoria, come a sigillare la promessa di rivederci alla fine di tutta questa storia. Quando ci separiamo ci scambiamo un ultimo sorriso complice.
"Torna da me"
"Tornerò sempre da te, bimba"
Le lascio un bacio sulla fronte e stringo la fiala nella mano.
E poi è un attimo.
Torna tutto ovattato.
Torna il dolore su tutto il corpo.
Torna la voce dei miei amici e compagni.

Quando apro gli occhi un dolore lancinante mi colpisce le tempie, mi ritrovo sdraiato su un pavimento freddo, l'odore di sangue è così forte da far girare la testa.
"Jimmy!", Matt con la delicatezza di un cavallo mi si fionda addosso e inizia a tastarmi il torace parlando così velocemente da non farmi capire nulla.
"Matt, maledizione lascialo stare!", Zacky lo allontana
"Grazie Zacky"
"Cazzo amico, pensavamo fossi morto"
"Lo credevo anche io, ma a quanto pare qualcuno lassù mi ama così tanto da non volermi", rispondo ironico facendo abbozzare un sorriso ai tre.
"Ehy, e quella cos'è?", mi chiede Johnny notando la fialetta nella mia mano.
"Ragazzi, non ci crederete mai...", racconto tutto quello che è successo, rispondo alle domande, tante domande, di ognuno dei tre e alla fine del mio racconto vedo un luccichio in ognuno di loro, la risposta che cercavo.
"E' tutto"
"Cazzo si, puoi contarci che ce la faremo"
"Concordo con Zacky, ma rimane un'ultimo quesito, come si fa con Brian?"
"A questo devo ancora pensarci Matt, Angel mi ha dato la fiala e mi ha detto di usarla quando sarebbe stato opportuno, ora dov'è?"
"Dopo che hai perso conoscienza, Brian ha dato di matto, ha iniziato a tremare come se avesse le convulsioni e urlava come un pazzo, combatteva contro se stesso e la sua voce variava, prima era la sua e subito dopo era una voce inquietante e perfida, come se avesse la doppia personalità, ripeteva di averti ucciso e di non poterselo mai perdonare e l'attimo dopo ghignava e mormorava che era la cosa giusta da fare perchè te lo meritavi. Alla fine Lucifero gli si è avvicinato, gli ha messo una mano sulla fronte e subito dopo è caduto a terra privo di sensi, poi ci ha rinchiusi qui dentro...", mi spiega Matt terminando la frase con un'occhiata a questo posto.
"Ok...il primo passo è uscire di qui, l'aria inizia a mancarmi", borbotta Johnny preso da uno dei suoi attacchi di claustrofobia
"Il secondo passo è tenere lontano Brian da quel bastardo e farlo ragionare", continua Zacky.
"E terzo, vinciamo"
"Perfetto, avete una forcina?"
"Matt, ci prendi per femmine ora?", puntiamo gli occhi su Matt e ridacchiamo alla sua richiesta beccandoci uno sguardo omicida.
"Era per rompere la serratura idioti", borbotta.
"Mh, no, niente forcina, ma possiamo usare quello", indico un piede di porco posto in un angolo buio e sporco della stanza, "Non ditemi che non lo avevate visto", ridacchio.
"Noi...è colpa di Johnny, ci si era seduto davanti"
"Ma vaffanculo Zacky!"
Rompere la serratura della porta non è stato troppo difficoltoso, una volta fatta saltare dai cardini abbiamo agito in fretta e in silezio, camminando lungo il corridoio e risalendo le scale per arrivare al salotto, la casa è immersa nel silenzio più totale ed è completamente distrutta, pareti graffiate, mobili rotti...un disastro totale.
"Dove pensate che sia Brian?", chiedo sottovoce mentre arriviamo alla cucina.
"Sarà di sicuro in una stanza, oppure si aggira per casa, chi lo sa"
"Ok, dividiamoci, il primo che lo trova lo prende ed esce di casa, dategli una botta in testa al massimo ma ricordatevi che dobbiamo uscire di qui"
"Io e Jimmy controlliamo il terzo", mormora Matt
"E a noi tocca il secondo", afferma Zacky
"Se non lo troviamo, ci ritroviamo qui, ok?"
"D'accordo Jimmy"
Ci stringiamo in un abbraccio fraterno prima di andare, come a confermare che ci ritroveremo tutti qui e che andrà tutto bene.
Iniziamo a salire le scale e una volta arrivati al secondo piano Zacky e Johnny si voltano e ci fanno segno che andrà tutto bene prima di percorrere il corridoio, mentre io e Matt saliamo ancora su un piano, quando ci arriviamo iniziamo a percorrerlo da destra, è tutto completamente buio e il silenzio che ci accompagna è snervante, dopo qualche passo intravedo una porta sulla sinistra del tutto aperta, ci avviciniamo e quando guardo l'interno lo riscopro vuoto, faccio segno a Matt di sorpassarmi e lui prontamente passa alla camera successiva, che ci risulta chiusa a chiave.
Dove diavolo sei finito...
Arriviamo alla fine del corridoio e per controllare l'ultima camera.
"Jimmy...", mi giro verso Matt che mi fa notare che sulla parete si presenta una scia di sangue, come se qualcuno ci avesse passato la mano completamente insanguinata, nonostante il buio si vede perfettamente.
"Credi che sia di Brian?"
"Spero di no, Shads..."
La porta dell'ultima camera ci appare socchiusa, io e il amico ci lanciamo uno sguardo veloce per poi aprire di scatto la porta.
Nulla. Vuota anche questa.
"Maledizione"
"Ehy, lo troveremo", Matt mi lascia una pacca sulla spalla, ci voltiamo verso il corridoio e la strada ci viene bloccata.
"Brian"
Sbarro gli occhi colto di sorpresa, il mio migliore amico si trova davanti a me, i vestiti strappati in più punti, ricoperto di sangue, le ali spiegate dietro le spalle, gli occhi neri vuoti e stanchi, un'espressione da pazzo in viso.
"Io non sono Brian, lui è morto", la voce non è la sua, eppure è stato proprio lui a parlare, ma la voce è vuota, sembra quasi meccanica ed è agghiacciante.
"Non è vero", mormora Matt preso dal panico, mi volto velocemente verso di lui e noto che lo sta guardando come se stesse rivivendo i momenti mentre io ero svenuto, mi ha raccontato della paura che ha provato e di quando quella voce gli incuti timore, ed in effetti è vero.
E' una voce così fredda che sembra parlare con la morte in persona.
"Arrendetevi, Brian è morto, e presto lo sarete anche tutti voi", alza le mani senza togliermi gli occhi di dosso e poco dopo due corpi a mezz'aria si avvicinano sempre di più, i corpi inermi di Zacky e Johnny, sanguinanti e immobili, gli occhi di ognuno dei due spalancati in un'espressione di terrore.
"No! Bastardo, che cosa gli hai fatto!?", urlo terrorizzato.
"Non scaldarti troppo, non sono morti, per quanto lo voglia non riesco ad uccidere del tutto e soprattutto subito, posseggo questo corpo, sì, ma è come se non fosse del tutto mio. Mi resiste e mi respinge"
Con un movimento veloce delle mani in avanti i corpi si gettano a terra proprio davanti a noi, Matt cerca di prendere al volo Johnny mentre io cerco di fare lo stesso con Zacky, è vero, sono ancora vivi e respirano anche se debolmente, alzo lo sguardo e noto un ghigno dipingere il viso di Brian mentre flette le ali come se dovesse spiccare il volo.
"Chi sei? Che ne hai fatto di mio fratello?"
"Te lo detto, lo sto uccidendo, più la mia anima rimane in questo corpo più quella del tuo patetico migliore amico si disintegra, non rimarrà nulla di lui, è questione di minuti"
Mi alzo di scatto nel momento stesso in cui spiego le ali, gli salto addosso cogliendolo di sorpresa e inizio a lasciargli dei pugni sul viso e allo stomaco, in un momento di lucidità mi ricordo di non poterlo uccidere, cerco di recuperare la fiala dalla tasca dei miei jeans ma come allontano la mano lui riattacca spingendomi contro la parete, reprimo un gemito di dolore e alzo subito lo sguardo per vederlo scattare contro di me, mi afferra i lati della testa e mi fa sbattere la nuca contro il muro, una terza figura compare e strappa Brian dal mio corpo facendolo rotolare per terra, Matt.
"Muoviti Jimmy!", mi urla mentre cerca di tener fermo Brian, mi ci avvicino estraendo la fiala dalla tasca ma poco prima che riesca a stapparla Brian si blocca e subito dopo lancia un urlo di dolore in grado di distruggermi, sta soffrendo come un cane iniziando a tremare e portandosi le mani tra i capelli, Matt molla la presa che aveva sulle sue spalle e lo vediamo piegarsi su se stesso.
"Brian!"
"Andate cazzo, andate via!", è lui, è la sua voce quella che sento e che mi implora di andarmene.
"Non ti lasciamo così, devi prendere questa prima!", esclama Matt posandogli una mano sulla spalla.
"Non lo posso tenere sotto controllo a lungo, vi sto dando la possibilità di scappare! Cazzo muovetevi!"
"Non vincerete contro di me", eccola, di nuovo.
"James! Porca puttana vattene via!"
"No! No, non me ne vado, resto con te, Brian, come sempre", all'improvviso un'idea mi fa sorridere per metà, mi volto verso Matt e gli lascio la fialetta sotto uno sguardo perplesso.
"Dalla prima a loro, non possiamo rischiare di perderli"
"Jimmy, sei sicuro?"
"Si"
Prende la fiala e corre verso Zacky e Johnny mentre io inizio a parlare con Brian.
"Ce la puoi fare amico, devi solo riprendere il controllo"
"Fanculo! Non ce la faccio!"
"Si che ce la fai, avanti"
"E' troppo forte e fa male", un ghigno, "Lo ucciderò lentamente se questo può farti sentire meglio"
"Brian, Brian guardami", gli prendo il viso tra le mani e incrocio i suoi occhi che un attimo sono neri e l'attimo dopo sono di quel colore nocciola che lo caratterizzano, "Ce la puoi fare, da quando ti fai abbattere così? Andiamo cazzo!"
Mi spinge lontano da lui debolmente e cerca di alzarsi in piedi, cadendo un paio di volte, si mantiene la testa tra le mani e urla piegandosi di poco e appoggiando la schiena contro il muro.
"Vattene via!"
"Se lascio il suo corpo, il tuo caro Brian morirà con me"
"No, non permetterò che lui muoia con te!"
"James, loro sono fuori pericolo", mi volto e noto con un sospiro di sollievo che sia Johnny che Zacky stanno riprendendo colore e mi avvicino velocemente a Matt per prendere la fialetta.
Affianco Brian tentando di farlo star fermo e con qualche difficoltà riesco a fargli bere qualche goccia del liquido argentato, spero solo di aver fatto la cosa giusta, ho avuto solo una possibilità e se non ha funzionato siamo davvero nei guai. Segue un attimo di silenzio, i ragazzi e io stesso siamo col fiato sospeso mentre Brian si è fermato, abbandonato al muro e con gli occhi chiusi, sembra quasi abbia smesso di respirare, preoccupato mi avvicino e gli poso due dita sul collo per cogliere il battito che trovo con sollievo, più flebile che mai. Spalanca gli occhi di colpo facendomi sobbalzare e i suoi occhi sono quelli di sempre.
Occhi color nocciola, cerchiati e stanchi ma pur sempre suoi, mi guardano con un misto di emozioni e sono sicuro che possa leggere lo stesso anche nei miei, ci abbracciamo di slancio e ora posso davvero dire di star bene, di sentirmi di nuovo vivo.
"E' finita?"
"Si, Bri, è finita"
"Jimmy", si scosta e mi tasta il petto per assicurarsi che sia davvero vivo, "Io, io ti avevo colpito, cazzo come ho potuto ..."
"Ehy, lascia stare, è passato, è tutto finito"
Ci riabbracciamo e ben presto al nostro abbraccio si aggiungono anche gli altri.
"Ci hai fatto preoccupare un sacco bastardo"
"Non farlo mai più"
"Non ci tengo a rifarlo"
"Ce l'abbiamo fatta, siamo di nuovo insieme..."
"Ancora per poco"
Ci voltiamo di scatto e rabbridisco, non può essere vero, davanti a noi un'ombra, come un fantasma, informe e nera, tende il braccio mostrando una pistola.
"Avete perso, questa è la mia ultima azione, vi aspetto all'inferno maledetti"
E tutto avviene alla velocità della luce, mi punta la pistola contro e preme il grilletto, non ho il tempo di capire nulla, sento il forte suono dello sparo unito ad una risata agghiacciante, chiudo gli occhi e volto il viso di lato aspettando che la pallottola mi colpisca...ma non arriva.
Spalanco gli occhi, davanti a me, la schiena del mio migliore amico, oltre di lui dell'ombra non c'è più traccia, sbarro gli occhi e sento che potrei morire da un momento all'altro.
Ditemi che non è vero...
"Brian!", urlo il suo nome e lui in tutta risposta si volta verso di noi, gli occhi lucidi e un sorriso tirato e sofferto sul viso, la mano destra sul petto a coprire il punto in cui la pallottola lo ha colpito, mi avvicino a lui nel momento stesso in cui le gambe smettono di sorreggerlo, cadiamo insieme, io mi metto in ginocchio mentre lui ha le gambe distese, le ali abbandonate al pavimento e la testa piegata lateralmente, prontamente gli porto una mano alla nuca e noto una scia di sangue colargli dalla bocca.
"Perchè, perchè lo hai fatto? Sei un figlio di puttana, non avresti dovuto!", gli urlo contro vedendo con la coda dell'occhio i ragazzi avvicinarsi.
"Ti...ti ho ri-ricambiato il f-favore..."
"Favore un cazzo, dovevo essere io, era mio quel colpo"
"N-non ti avrei...lasciato morire...non p-per me...", socchiude gli occhi e io mi volto disperato verso Zacky.
"Aiutalo! Ti prego aiutalo!"
"Io posso provarci, ma non credo che funzionerà ..."
"Fa qualsiasi cosa! Per favore Zacky, non puoi lasciarlo morire così"
"Mettilo giu"
Piano come se maneggiassi qualcosa destinato a frantumarsi poggio Brian per terra mentre Zacky si avvicina di più e gli mette una mano sulla ferita e una sulla fronte, chiude gli occhi e un debole bagliore appare da sotto i palmi delle sue mani, Brian sembra rilassarsi sotto questo gesto ma non migliora, dopo qualche minuto Zacky riapre gli occhi e toglie le mani, mi guarda con le lacrime agli occhi e nega con la testa.
"No..."
"Mi dispiace...ma non posso aiutarlo..."
E' come se mi avessero pugnalato in pieno cuore, abbasso lo sguardo su Brian e lo vedo abbozzare un sorriso tirato, immediatamente riposiziono una mano dietro la sua testa e una dietro la schiena, lo sollevo per metà e lo stringo al mio petto mentre lui abbandona la testa su di me.
"Non può finire così"
"P-poteva finire peggio..."
"Non scherzare"
"Sono serio...J-Jimmy ...va bene così"
"Smettila di dirlo! Smettila cazzo, non capisci che non lo ...aspetta", mi volto velocemente e vedo sul pavimento la fialetta che mi aveva dato Angel, se è servita a salvare Zacky e Johnny...forse...
Matt capisce subito tutto e in fretta mi passa la fialetta lo ringrazio con lo sguardo e torno a guardare Brian.
"Prendi queste"
"J-James..."
"Prendile e basta"
Lo aiuto a bere le ultime goccie di questa sostanza nella speranza che possa funzionare, ma nulla, non succede niente e io non so più cosa fare, non voglio assistere alla morte del mio migliore amico come spettatore, tutto ma non questo...
"J-Jimmy ho f-freddo...tanto freddo...", sospiro cercando di controllare le lacrime che premono per uscire e lo abbraccio, lo tengo stretto a me come se me lo dovessero portare via, gli tengo la testa premuta contro il mio petto e sento la debole presa della sua mano sulla maglia.
"Perdonami"
"Non hai nulla di ...di cui scusarti..."
"Avrei dovuto proteggerti, sono più grande di te, avrei dovuto salvarti"
"Smettila Rev..."
Mi scosto e gli prendo una mano, stringendola con forza mentre lui ricambia piano la stretta, una lacrima sfugge al mio controllo e lo vedo sorridere, mostrando i senti sporchi per metà di sangue rosso e denso.
"Ora..p-piangi per m-me? Ti stai...rammollendo amico..."
"Ah, fottiti Brian...", ridacchia provocandosi da solo un colpo di tosse e un gemito prima di tornare a guardarmi.
"E' stato bello...essere tuo fratello..."
"Bri..."
"Ti voglio bene"
"Ti voglio bene anch'io"
Sorride prima di chiudere gli occhi, la presa sulla mia mano sparisce e la testa si abbandona alla mia mano.
"Brian?"
Nessuna risposta.
"No no no no, Brian svegliati, apri gli occhi dai"
Nulla.
Un singhiozzo mal trattenuto da parte di Johnny mi fa tremare, lascio Brian sul pavimento e mi alzo sulle ginocchia posizionandogli le mani sul torace per fargli un massaggio cardiaco.
"Non ti permetterò di morire, non lo farò"
Inizio a fargli il massaggio cardiaco e inizio a pregare che si svegli e che questo sia solo uno scherzo organizzato da lui stesso, rimane immobile.
"So che puoi sentirmi bastardo! Brian svegliati, torna indietro!"
"Jimmy, lascia stare", mi scosto dalla mano di Matt e inizio a dare dei pugni sul torace a Brian.
"Svegliati! Figlio di puttana, svegliati cazzo!"
"James! James basta!", Matt mi avvolge le braccia intorno alle spalle e mi allontana dal corpo di Brian di poco, scoppio a piangere sulla spalla di Matt mentre vedo di sfuggita Zacky e Johnny dietro di lui piangere in silenzio.
"Non può essersene andato...non così"
"E' successo, non possiamo farci nulla"
Mi separo malamente da Matt come se avesse appena bestemmiato e riprendo il corpo di Brian, sentendolo più pesante, lo abbraccio e affondo il viso sul suo petto sperando di sentire di nuovo il battito cardiaco, nulla, non sento nulla...
"Non puoi farmi questo...e ora che farò? Che farò ora che te ne sei andato? Ti ho amato come un fratello, Brian, sei il mio tutto, non puoi lasciarmi in questa merda da solo...", gli passo una mano tra i capelli e gli lascio un bacio sulla fronte, chiudo gli occhi e appoggio la fronte alla sua.
"Resterai per sempre nel mio cuore Brian, come migliore amico e soprattutto fratello. Non ti dimenticherò mai", chiudo gli occhi e sento un calore avvolgermi.


Riapro gli occhi ritrovandomi nella stessa spiaggia in cui mi trovai qualche ora fa, con la differenza che ora ci sono anche Matt, Zacky e Johnny. Si guardano intorno spaesati e poi abbassano lo sguardo su loro stessi notando di non aver più nè una goccia di sangue nè altro, si voltano verso di me per chiedermi spiegazioni, ma io mi sento vuoto e terribilmente solo.
"Ma dove siamo?"
"E' questo il posto di cui ci hai parlato?"
"Si...è questo"
"Benvenuti ragazzi", la voce cristallina e calda di Angel mi arriva come una ninna nanna, alzo lo sguardo e lei è li, nel suo abito bianco, a pochi passi dalla riva.
"Angel?"
"No, Zacky, è il mio fantasma", subito dopo i ragazzi e lei scoppiano a ridere e si stringono in un abbraccio, felici di essersi ritrovati e di essere ancora tutti insieme, quando si separano Angel si volta verso di me e mi raggiunge con gli altri.
"Ehy"
"Non ce lo fatta, ho fallito", abbasso lo sguardo affranto.
"No, no, sei stato bravissimo invece, hai fatto quello che dovevi e li hai salvati"
"Non tutti"
Una sua mano mi si posa sotto il mento e mi fa alzare lo sguardo, sorride radiosa e rassicurante.
"Non ti ricordi cosa ti avevo detto?"
"Si, che avevo solo una possibilità, e lo sprecata, Brian è morto, il mio migliore amico è morto per colpa mia"
"Non è morto"
"Non venirmi a dire che lui non è morto finchè sarà nei nostri cuori, ti prego risparmiatelo, io non lo voglio nel mio cuore, lo voglio qui con me"
Noto i ragazzi sorridere insieme a Angel e inizio davvero ad innervosirmi, possibile che non capiscono cosa sia successo? Vogliono farmi credere che a loro non importi nulla?!
"Mh, fammi pensare, da dove posso iniziare, da 'Resterai per sempre nel mio cuore Brian' può andar bene?"
Oh fantastico, sto impazzendo, ora sento anche la sua voce...ti prego non posso iniziare così, come andrà a finire? Ah lo so, andrà a finire che perderò la testa e mi dovranno richiudere in una camicia di forza...
"Ehy, potresti almeno degnarmi di uno sguardo, stronzo"
Mi volto scazzato e incrocio quegli occhi nocciola che mi sembrano così reali e vivi da far male.
"Senti non so se hai capito che tu sei morto, morto chiaro? E i morti non parlano, nè tanto meno respirano...e...e...Brian sei un grandissimo figlio di puttana"
Scoppia a ridere prima di avvicinarsi a me e stringermi in un abbraccio che ricambio con forza sorridendo come un ebete.
"Che bello sapere che mi riconosci"
"Ma com'è possibile?"
"Non ti ricordi più? La punizione! Jimmy bastava un atto d'amore", ride come un coglione
"Ha ragione, piangendo sul suo corpo e ammettendo ad alta voce che lo hai amato come un fratello, hai scontato la punizione, Jimmy", afferma anche Angel.
"E c'era bisogno di inscenare la tua morte per farmelo dire?! Bastava che me lo dicessi e lo avrei fatto!", ribatto indispettito, "Mi hai quasi ucciso!"
"Si si...quando hai finito di insultarmi magari mi abbracci?"
"Vieni qua, coglione!"
"Ehy veniamo anche noi!!"
In meno di due secondi ci ritroviamo tutti sdraiati sulla sabbia in un abbraccio di gruppo, colti da uno dei nostri momenti di bambinite acuta ci prendiamo in giro insultandoci nei peggio modi possibili sotto lo sguardo divertito di Angel. Quando ci separiamo ci rialziamo e ci ripuliamo dalla sabbia.
"Ora si che sono felice!"
"E ci mancherebbe Zacky"
"Ciao Brian"
Un'altra voce femminile, calma e bellissima ci arriva alle orecchie, mi volto verso Brian che si è immobilizzato e ha sbarrato gli occhi. Si volta verso quella voce e noi ci giriamo con lui, vicino ad Angel c'è un'altra ragazza, una ragazza dai capelli castani lunghi, gli occhi ambrati, labbra sottili e a cuore, stretta in un abito turchese, mi volto verso Brian che presenta una faccia da pesce lesso e gli lascio una pacca sulla spalla.
"Non è un sogno, vero?", mormora piano Brian senza togliere gli occhi dalla figura.
"No amico, non lo è"
"Eve..."
La ragazza sorride e i due si corrono incontro raggiungendosi a metà strada, la ragazza si lancia tra le braccia di Brian e lui la stringe forte come non mai, le porta una mano tra i capelli mentre la ragazza gli stringe le spalle, si guardano negli occhi sorridendo e ridendo prima di baciarsi, i ragazzi urlano di gioia mentre io mi aggiungo a loro, stringo Angel in un abbraccio baciandole la fronte.
"Dio, quanto mi sei mancata", afferma Brian sulle labbra di Evangeline.
"Anche tu, amore mio"
"Ora rimarremo per sempre insieme?"
"Si, si per sempre", Brian si volta verso di noi, "Resteremo per sempre"
"Ehm, ragazzi, non per rovinare il momento di romanticismo, ma io ho fame"
"Zacky...sei un caso perso"
"Non è colpa mia, sono tre giorni che non mangio!"
"Angel, Eve, voi che siete qui da più tempo, sapete se c'è da mangiare?", chiedo sorridendo alle due.
"Tecnicamente questo è un vero e proprio mondo parallelo, solo più bello, quindi si, andiamo a mangiare!", afferma Eve sorridendo senza separarsi da Brian.
In un battito di ciglia io, i ragazzi ed Angel spalanchiamo le ali.
"Uh, questa è nuova", dice Matt sorpreso nel vedere di nuovo le bianche ali di Angel.
"Anche questa è nuova!", urla Johnny rivolto a me e Brian, tutti si girano lasciandoci uno sguardo sorpreso.
"Che c'è?", chiediamo all'unisolo
"Le vostre ali, sono diverse"
"Ma che..", mi volto e vedo le ali di Brian, è vero l'ala sinistra non è più completamente nera, bensì ora presenta delle striature argentate molto belle.
"Bri, che hai fatto all'ala sinistra?"
"E tu che hai fatto all'ala destra?"
Mi volto notando che la mia ala destra è identica alla sua, ci guardiamo e facciamo spallucce.
"Ora si può dire che siete davvero due faccie della stessa medaglia", afferma Matt.
"Bene, direi che ora possiamo andare, si?"
"Si Zacky, andiamo prima che questa porchetta mangi noi!", scherzo e spicco il volo insieme a Matt e Johnny, seguiti da Angel e Brian che tiene stretta a se Eve.
"Stronzi se vi prendo vi uccido!"
Zacky ci raggiunge e voliamo nel cielo, oltre il mare, oltre ogni cosa.
Insieme, verso una vita migliore.



 SPAZIO AUTRICE
E' finita ragazzi! Che ne pensate di questa storia? A me sinceramente è piaciuta tantissimo scriverla e vi ricordo che potete seguirmi anche su Wattpad!
Ringrazio chi a seguito questa storia e chi l'ha commentata e votata.
Ci rileggiamo nella prossima fanfiction e per il momento voglio un abbraccione di gruppo!
Un bacio dalla vostra...


Maraforevergates
   
 
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