CAPITOLO 3
Qualche ora dopo il
Generale O’Neill era intento a informare i suoi
superiori al Pentagono sulla situazione, mentre Sam ancora in abiti civili
lavorava al nuovo programma di chiusura dello Stargate nel suo laboratorio.
All’improvviso scattò l’allarme
di apertura dell’iride.
Ahtle’sh era riuscito ad aggirare i sistemi e Sam non aveva
ancora terminato il nuovo programma.
Non restava che
combattere!
O’Neill diede
l’ordine agli scienziati e al personale non indispensabile di lasciare
la base mentre le squadre speciali si posizionavano.
Jack si precipitò in sala controllo per verificare la
situazione reale nella quale si trovavano.
-Walters….dov’è
il Colonnello Carter?-
-è nel suo laboratorio per
creare il programma Signore! Vado subito ad aiutarla-
-no, devi lasciare la
base. Andrò io!-
-Bene Signore! Buona
fortuna!-
Detto ciò, dopo aver
osservato Walters che saliva in superficie, O’Neill uscì dalla sala di
controllo, proprio nello stesso istante in cui i primi Jaffa mettevano piede
sulla rampa della sala d’imbarco.
Nel frattempo le squadre
speciali iniziavano a coprire i corridoi e le uscite, nel tentativo di arginare
l’avanzata dei Jaffa.
Jack fece una breve sosta in armeria, giusto il tempo
per prendere un fucile, le munizioni e due pistole.
Successivamente raggiunse il laboratorio di Sam, dove però trovò
la porta chiusa; dovette bussare più volte prima di vedersi aprire la porta.
-Carter! Finalmente!
Pensavo fossi in pausa!- disse scherzando.
-Purtroppo no Signore!-
rispose Sam che non riusciva a spiegarsi come il senso dell’umorismo del suo
superiore riusciva sempre a venir fuori anche nelle situazioni più difficili.
-Quanto manca per il nuovo
programma di controllo dello Stargate e dell’iride?- chiese
infine speranzoso.
-Più o meno due ore, ma
posso ridurre ad un’ora e mezza!- rispose gia
conoscendo la reazione di Jack.
-Due ore?- strillò
O’Neill. –Carter, i Jaffa sono nella sala d’imbarco e
non stanno certo mettendo gli addobbi per la festa Natalizia!-
-Lo so Signore! E pensare
che non dovrei neanche essere qua.- l’ultima frase
uscì più o meno come un sussurro che però fu percepito da Jack.
-Hai ragione Carter.
Scusa, non volevo incolparti. Hai avvertito tuo padre?-
-Sì, gli ho detto che avevamo un PICCOLO problemino!-
-Un piccolo problemino? Io
direi che è una CATASTROFE!!!- disse Jack sprofondando
su una sedia.
-La risolveremo Signore!
Ne sono sicura!- Sam cercò di incoraggiarlo. Sapeva
quante responsabilità aveva Jack dopo esser diventato
Generale, ed esser stato messo a capo della base SGC non aiutava, ma del resto,
lui era il migliore per poter svolgere questo compito!
-Ho fatto evacuare la base
al personale non indispensabile. Siamo rimasti noi e le squadre speciali!-
-Mi rimetto
subito al lavoro!- disse Sam chinando nuovamente la testa verso il suo
fidato pc.
-Grazie Carter!- fece Jack con stampato in volto un sorriso pieno di
gratitudine.
-Di cosa Signore?- chiese
Sam incuriosita da quello stesso sorriso.
-Di essere qui!-
-Non potevo mancare alla
festa!- rispose dopo aver capito cosa voleva dirgli Jack.
-Già!- disse tornando alla
realtà. –Io intanto vado a stappare lo champagne! Ci vediamo dopo!- disse infine Jack uscendo dal laboratorio.
O’Neill si diresse verso il capo delle squadre speciali,
un certo Colonnello0 Reese.
-Lei è il Colonnello Reese?-
-Si Signore!-
-Bene, io sono il Generale
Jack O’Neill, capo della base. Avete già un piano per
ricacciare indietro quei parassiti?-
-Noi abbiamo ricevuto
l’ordine di controllare l’avanzata dei Jaffa, tentando
di limitare i danni-.
-Quindi, non attaccherete
se non strettamente necessario, giusto?-
-Esatto Signore!-
-Che bel piano!-
-Non è colpa delle mie
squadre. Noi eseguiamo solamente gli ordini!-
-Lo so Colonnello. Faccia
del suo meglio e grazie in anticipo dell’aiuto!-
-SQUADRE 5 e 6 SUL LATO
NORD……AVANTI VELOCI VELOCI!!!!- gridò il Colonnello ai
soldati alle sue spalle.
Jack fece ritorno al laboratorio di Sam immerso nei
pensieri. Non potevano lasciare la base in mano ad Ahtle’sh.
Sarebbe stata la fine, e per adesso quelli dei piani alti non sembravano
rendersene conto.
Una voce
lo riscosse dai pensieri che gli affollavano la mente e lui prontamente
gli spiegò la situazione.
-Ma noi come faremo ad
inserire il programma nei sistemi di controllo?-
-Non lo so! Ma troveremo una soluzione! Ne sono certo!-
ANGOLO DELL’AUTRICE:
Grazie
a tutti coloro che hanno recensito o che hanno anche
solo letto i capitoli precedenti. Spero che anche questo sia
stato di vostro gradimento. Al prossimo capitolo allora……CIAO!!!