Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: shinepaw    10/04/2016    3 recensioni
L'amore circonda John in ogni modo possibile ed immaginabile: quello segreto del suo migliore amico Beau verso di lui, quello appena sbocciato tra suo fratello e un certo sfrontato ex militare... e come non citare l'amore di suo nipote (il quale ha finalmente messo da parte la propria cotta per lo zio!) verso il proprio ragazzo, Christopher? Insomma, l'amore è ovunque, ma non nel suo cuore. Si reputa troppo impegnato con la propria squadra di basket, nella quale gioca nel ruolo di playmaker, per l'amore. Ma si sa, esso non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ai giocatori di basket super impegnati. Soprattutto a loro. E chissà che, con un po' di fortuna e una stella cadente...
-
Sequel di 'Stray Heart'.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Virginia's point of view

Sono appena tornata dal lavoro e sono esausta. Adoro interagire con i clienti, finché non si tratta di vecchiette indecise e brontolone. Vado in cucina, sbuffando, e bevo un po' d'acqua.

La casa è inquientantemente silenziosa senza Bella e John, rifletto. È strano che lei non sia ancora tornata da scuola, a quest'ora è già qui da un sacco. Forse sono alla villa e hanno dimenticato d'avvisarmi.

Proprio mentre sto per controllare il cellulare, la porta d'entrata sbatte, richiudendosi alle spalle di qualcuno.

- Bella? Sei tornata?

- Sì - è la sua debole risposta. Sembra il suo tono arrabbiato. Non furioso, ma comunque arrabbiato.

Quando arriva in salotto, realizzo che forse la situazione è lievemente peggio di un'arrabbiatura. Ha la faccia scura come un temporale, però gli occhi lucidi.

Un flashback mi colpisce inaspettato e immediatamente rammento quando ho già visto quest'espressione, per fortuna solo una volta. E non era un'occasione allegra, come avrete intuito.

- Tesoro... - sussurro, avvicinandomi a lei. Ha le guance tutte rosse e pare sudata, quasi avesse corso o camminato parecchio. Bella guarda altrove, stringendo le labbra. Non ho la minima idea di cosa possa essere successo, e temo di saperlo. - Eri alla villa?

Annuisce, deglutendo. La noto torturarsi il labbro inferiore coi denti. Ebbene, la prima e unica volta in cui l'ho vista in questo stato, è stata quando le ho detto la verità su suo padre.

- Dov'è John? - chiedo dolcemente.

- Non lo so - risponde. La sua voce è roca e tremante, prova inconfutabile di un enorme nodo di lacrime. - Ci sono andata e tornata a piedi.

- Perché?

- Volevo vedere Akira - confessa. M'impongo di non saltare alle conclusioni finché non mi dirà di più. Mia figlia mi abbraccia forte, affondando il viso nel mio petto ed iniziando a singhiozzare. Le accarezzo i lunghi capelli castani.

- Cos'è successo? - bisbiglio, stringendola ulteriormente a me. Mi fa male, malissimo vederla così. La mia Bella, la mia piccola guerriera, sempre seria, sempre così forte...

- L'ho baciato. E lui mi ha respinta - dice, tirando su col naso. Le appoggio le labbra sul capo.

- Oh tesoro - sospiro, accompagnandola sul divano. Ci sediamo, e io le permetto di sfogarsi, di piangere finché ne ha bisogno.

Non abbiamo mai parlato di ragazzi... sì, diciamo, marginalmente... non sono certo stata ad indagare se ci fosse qualcuno nel suo cuore, sebbene avessi intuito che negli ultimi tempi fosse particolarmente interessata ad Akira e forse provasse qualcosa di più di semplice affetto, per lui.

Mi dispiace che questo suo primo amore si sia rivelato una tremenda delusione. D'altronde, anche se tutto è possibile, dubito che le cose sarebbero potute andare in altro modo.

Ne abbiamo parlato, io e John. Era preoccupato per Bella, perché suo nipote è fidanzato e gli sembrava che per mia figlia la cosa stesse sfociando in qualcosa di più dell'amicizia. E, a questo punto, non si sbagliava.

- Stasera mangiamo la pizza - annuncio, cercando di consolarla un po'. Tira su col naso.

- Davvero? - domanda, alzando la testa dalla mia spalla. Le arruffo affettuosamente i capelli.

- Sì. Viene John a cena e ci porta la pizza.

Torna a sistemarsi su di me, abbozzando un sorriso piuttosto stanco. Perlomeno ha smesso di piangere. Le do un bacio sulla fronte.

- Tesoro... ti ricordi quella mia amica col pastore australiano?

I suoi incredibili occhi grigi cercano i miei, cauti.

- Sì...

- La sua cagna ha avuto i cuccioli e... be', mi ha detto che me ne regala uno, se lo vogliamo. Ovviamente non subito, adesso sono ancora piccoli, ma tra un po'...

E ho a malapena il tempo di finire la frase che Bella già si è dimenticata del suo dramma con Akira e le si è illuminato il viso. Mia figlia adora i cani, ma non abbiamo mai potuto prenderne uno perché nessuno aveva il tempo di prendersene cura.

- Mamma... davvero possiamo? - chiede, adorabilmente eccitata.

- Se ne troverai uno che ti piace...

- Sììì! - esclama, buttandomi le braccia al collo e stritolandomi. Suonano al campanello.

- Sarà John - dico io. Bella è già alla porta.

- Pizza! - annuncia il mio fidanzato, entrando con il cartone in mano. Mia figlia gli salta praticamente in braccio.

- John! Prendiamo un cane! La mamma ha detto di sì! - lo informa immediatamente, euforica. Lui la sorregge con un braccio e cerca di non far cadere la nostra cena, sorpreso.

- Oh - dice, cercando il mio sguardo. - Ma è fantastico!

Bella torna con i piedi saldamente a terra, riacquistando la sua consueta espressione indecifrabile. John poggia la pizza al sicuro e io lo raggiungo per un bacio veloce. Mia figlia scompare in cucina.

- Cos'è questa storia del cane? - bisbiglia, baciandomi nuovamente sulla guancia.

- Voglio solo che sia felice, e questo è il momento giusto - rispondo, accarezzandogli i ricci. - Dopo ti devo parlare di Akira.

- Okay.

Mi ruba un altro bacio. Bella fa capolino dalla cucina.

- Mamma! John! Mangiamo sì o no? Ho fame!

Ci scambiamo un'occhiata eloquente, dopodiché la raggiungiamo. Mentre ceniamo parliamo del più e del meno, scuola, lavoro... ma soprattutto del nome del nostro futuro cane.

Fra i 'però se sarà una femmina' e 'mi piacerebbe di più un maschio', mi ritrovo a pensare che sembra stiamo parlando di un bambino. La sensazione di essere una normale famiglia che cena è meravigliosa.

Dopo aver sparecchiato e lavato i piatti io e John andiamo ad accomodarci sul divano, mentre Bella scompare nella propria camera. John mi convince a sedermi sulle sue gambe.

- Parliamo - bisbiglia, accarezzandomi i capelli. - Cosa dovevi dirmi di Akira?

- Bella oggi è andata alla villa. Da sola. Questa cosa non mi piace, ma non è questo il problema.

Lui inarca un sopracciglio, restando in silenzio.

- Lei vede Akira come qualcosa di più di un amico, però la cosa non è reciproca.

Sospira.

- Mi fa male saperla con il cuore spezzato, per quanto fosse inevitabile - aggiungo.

- E per questo le prendi un cane?

Per un attimo resto confusa, domandandomi cosa gli passi per la testa.

- Ovvio che no. Voglio solo che sia felice e... è okay. È una responsabilità che posso, possiamo assumerci. Non comportarti come se fossi il genitore che disapprova. Non sei suo padre, John.

E appena lo dico me ne pento, ma è troppo tardi per ritirarlo. Lui si adombra, abbassando il capo.

- Non intendevo... - inizio, invano.

- Hai ragione. Hai perfettamente ragione. Non sono suo padre, né tuo marito. Sono solo un estraneo che è entrato nella tua - vostra - vita e vorrebbe restarci.

- John... lo sai che io ti amo!

Mi dona un'occhiata mesta.

- Lo so. Ti amo anch'io. E... mi scuso se la domanda era inappropriata. Ma... ma a volte non posso fare a meno di chiedermi cosa farò se tu non dovessi più aver bisogno di me.

Gli accarezzo i ricci, cospargendogli il viso di baci.

- Avrò sempre bisogno di te, sciocchino - lo rassicuro. Lui mi stringe forte a sé.

- Virginia... - sussurra, in un tono così triste da provocarmi un fremito. È perché l'ho ferito, lo so. Ricambio l'abbraccio.

- Bella ti adora - esordisco, anche se ho qualche dubbio di riuscire a risollevargli il morale. - E nonostante la delusione con Akira è felice che tu ci abbia introdotte alla tua famiglia. È felice anche tu sia qui, con noi, e non solo con me. John... è tutto molto più bello con te, e non è la stessa cosa se non ci sei.

Mi sistemo a cavalcioni su di lui, giusto per essere più comoda. Torna ad abbracciarmi e io inspiro a fondo il suo profumo incredibilmente dolce, quasi di biscotto.

- Davvero? - bisbiglia contro il mio collo, posandoci un milione di baci delicati.

- Davvero - rispondo, affondando una mano nei suoi ricci scuri. Sono bellissimi, selvaggi e affascinanti. Li adoro. Prendo il suo viso tra le mani. - Io ti amo, e voglio che anche tu sia felice con noi. Con me.

- Oh Virginia - sospira, guardandomi con espressione talmente intensa ed adorante da farmi tremare. - A me basta vederti per essere felice.

Dopodiché regna il silenzio. Mi adagia sul divano e io vorrei dirgli che mi dispiace rovinare il momento ma non possiamo, non qui e non ora, c'è Bella, eppure taccio e mi limito ad assaporare le sensazioni che probabilmente nessun altro all'infuori di lui mi farà mai provare.

-

Note dell'autrice:
oggi è stata un'ottima giornata. Spero anche per voi. Be'... mi scuso per non aver ancora risposto alle recensioni. Rimedierò al più presto. Comunque, come dicevo su Wattpad, la storia dedicata a Bella s'intitolerà Juliet & Juliet. E con ciò, ho detto tutto. A domani! Baci
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: shinepaw