Amanda si rivelò essere una brava persona ed una volenterosa
lavoratrice. Daveigh non ebbe troppa difficoltà nel impartirle
ordini e darle dritte a livello stilistico nella stesura degli
articoli. Le due si spartirono le varie richieste di articoli che
arrivarono; Amanda si occupava della stesura degli articoli più
semplici, Daveigh a tutto il resto. La stagista provò anche
l'emozione di vedere il frutto del suo lavoro pubblicaro sul giornale
online.
- Non mi aspettavo nulla del genere, credimi. - le disse Amanda tre giorni dopo il suo arrivo allo "Spokane Gazette", mentre entravano in ufficio.
- Del resto io non mi aspettavo che farti da insegnante fosse stato così semplice e divertente. - le rispose la giornalista.
La mattinata sembrava procedere per il verso giusto, quando alla porta si presentò Sasha, la centralinista.
- Daveigh, è arrivato questo pacco per te. - disse, appoggiandolo sulla scrivania.
- Da parte del Colfax Journal? - .
- Mi sembra di sì. - .
- Potresti mandarmi qui Ellen? - .
- Certamente. - .
La donna uscì. Un minuto dopo la storica collega di Daveigh e compagna di viaggi faceva il suo ingresso nello studio.
- Buongiorno. - fece, sbadigliando.
Poi guardò Amanda.
- Lei chi è? L'ho vista qualche volta, ma mi sono sempre dimenticata di chiedertelo. - chiese.
- Amanda Foley, stagista. Studia alla Westwood University. - rispose la giornalista.
- Ellen Clark. - fece la fotografa, allungando la mano.
La giovane universitaria ricambiò il gesto.
- Amanda, continua a scrivere quel pezzo. Io ed Ellen dobbiamo lavorare su un'altra vicenda. - ordinò la Carroll.
- Sì, Daveigh. - rispose Amanda.
Fotografa e giornalista si sedettero alla scrivania di Daveigh.
- Perchè mi hai chiamato? - domandò quest'ultima ad Ellen.
- Hai da fare, di sotto? - .
- Nulla di particolarmente urgente. - .
La ragazza aprì il pacco.
- Che cos'è? - chiese Ellen.
- L'ultimo regalo di Kristen. - rispose Daveigh.
- Stai scherzando? - .
- No, affatto. - .
- Sai di cosa si tratta? - .
- Il suo fascicolo di informazioni sulle vicende di Farmington. - .
Ellen osservò preoccupata il mucchio di carte sulle mani della giornalista.
- E' finita. Chloe è morta. Non abbiamo più motivo di tornare sull'argomento. - disse, con tono spaventato.
- Non è tutto quello che sappiamo su Villa Floyd. - riprese Daveigh. - Probabilmente gran parte dei documenti sono carta straccia, visto che molte cosa che sapeva lei le sapevamo anche noi. - .
- Cosa dovremmo fare? - .
- Cercare i documenti importanti, e metterli da parte. Tutto ciò che io e te non abbiamo scoperto. - .
Le due ragazze iniziarono a sfogliare i vari documenti che si ritrovavano tra le mani.
Kristen era stata meticolosa nel suo lavoro. Aveva suddiviso i fascicoli in periodi. Il primo periodo andava dal 1980 al 1995, ovvero il periodo di attività dei satanisti. Daveigh ne lesse i titoli.
Setta satanica avvistata nei pressi di Farmington
Tamburi nella notte svegliano i cittadini di Farmington
Trovate braci vicino alla villa abbandonata dei Floyd
Ingenti furti di bestiame tra Spokane County e Whitman County
Cinque bambini scomparsi ad Oaksdale
Continuano i rapimenti di minorenni
Villa Floyd fa sempre più paura
Avvistati movimenti sospetti intorno a Farmington
Riprendono i rapimenti
- Trovato nulla, Ellie? - domandò la giornalista.
- Ancora nulla. - .
Daveigh riprese la lettura, finchè non giunse al numero del Colfax Journal che si aspettava di vedere.
Altra bambina scomparsa a Farmington
In prima pagina campeggiava una foto di Chloe Morrell sorridente. L'articolo narrava sostanzialmente quanto le era stato detto da Kristen sei mesi prima: Era stata prelevata nottetempo dai satanisti, mentre stava dalla nonna, il 24 febbraio 1995. Aveva dieci anni.
E' incredibile che da una bambina qualunque sia nata una specie di maledizione. pensò Daveigh. Tutto per colpa di un pugno di esaltati.
Mentre finiva l'articolo, però, rimase a bocca spalancata.
Chloe lascia la madre Ingrid, il padre Jason e la sorella Charlotte, che non era con lei, di 5 anni.
Daveigh rilesse la riga. Prese l'articolo e lo sbattè in faccia ad Ellen.
- Dobbiamo tornare a Farmington. - disse.
La fotografa guardò l'articolo che stava leggendo, e lo mostrò alla collega.
Ingrid Morrell: Mia figlia non è mai morta
Daveigh sbiancò, guardando la foto di fianco all'articolo.
Ingrid Morrell era la donna che aveva intervistato sei mesi prima durante la sua prima visita a Farmington.
- Non mi aspettavo nulla del genere, credimi. - le disse Amanda tre giorni dopo il suo arrivo allo "Spokane Gazette", mentre entravano in ufficio.
- Del resto io non mi aspettavo che farti da insegnante fosse stato così semplice e divertente. - le rispose la giornalista.
La mattinata sembrava procedere per il verso giusto, quando alla porta si presentò Sasha, la centralinista.
- Daveigh, è arrivato questo pacco per te. - disse, appoggiandolo sulla scrivania.
- Da parte del Colfax Journal? - .
- Mi sembra di sì. - .
- Potresti mandarmi qui Ellen? - .
- Certamente. - .
La donna uscì. Un minuto dopo la storica collega di Daveigh e compagna di viaggi faceva il suo ingresso nello studio.
- Buongiorno. - fece, sbadigliando.
Poi guardò Amanda.
- Lei chi è? L'ho vista qualche volta, ma mi sono sempre dimenticata di chiedertelo. - chiese.
- Amanda Foley, stagista. Studia alla Westwood University. - rispose la giornalista.
- Ellen Clark. - fece la fotografa, allungando la mano.
La giovane universitaria ricambiò il gesto.
- Amanda, continua a scrivere quel pezzo. Io ed Ellen dobbiamo lavorare su un'altra vicenda. - ordinò la Carroll.
- Sì, Daveigh. - rispose Amanda.
Fotografa e giornalista si sedettero alla scrivania di Daveigh.
- Perchè mi hai chiamato? - domandò quest'ultima ad Ellen.
- Hai da fare, di sotto? - .
- Nulla di particolarmente urgente. - .
La ragazza aprì il pacco.
- Che cos'è? - chiese Ellen.
- L'ultimo regalo di Kristen. - rispose Daveigh.
- Stai scherzando? - .
- No, affatto. - .
- Sai di cosa si tratta? - .
- Il suo fascicolo di informazioni sulle vicende di Farmington. - .
Ellen osservò preoccupata il mucchio di carte sulle mani della giornalista.
- E' finita. Chloe è morta. Non abbiamo più motivo di tornare sull'argomento. - disse, con tono spaventato.
- Non è tutto quello che sappiamo su Villa Floyd. - riprese Daveigh. - Probabilmente gran parte dei documenti sono carta straccia, visto che molte cosa che sapeva lei le sapevamo anche noi. - .
- Cosa dovremmo fare? - .
- Cercare i documenti importanti, e metterli da parte. Tutto ciò che io e te non abbiamo scoperto. - .
Le due ragazze iniziarono a sfogliare i vari documenti che si ritrovavano tra le mani.
Kristen era stata meticolosa nel suo lavoro. Aveva suddiviso i fascicoli in periodi. Il primo periodo andava dal 1980 al 1995, ovvero il periodo di attività dei satanisti. Daveigh ne lesse i titoli.
Setta satanica avvistata nei pressi di Farmington
Tamburi nella notte svegliano i cittadini di Farmington
Trovate braci vicino alla villa abbandonata dei Floyd
Ingenti furti di bestiame tra Spokane County e Whitman County
Cinque bambini scomparsi ad Oaksdale
Continuano i rapimenti di minorenni
Villa Floyd fa sempre più paura
Avvistati movimenti sospetti intorno a Farmington
Riprendono i rapimenti
- Trovato nulla, Ellie? - domandò la giornalista.
- Ancora nulla. - .
Daveigh riprese la lettura, finchè non giunse al numero del Colfax Journal che si aspettava di vedere.
Altra bambina scomparsa a Farmington
In prima pagina campeggiava una foto di Chloe Morrell sorridente. L'articolo narrava sostanzialmente quanto le era stato detto da Kristen sei mesi prima: Era stata prelevata nottetempo dai satanisti, mentre stava dalla nonna, il 24 febbraio 1995. Aveva dieci anni.
E' incredibile che da una bambina qualunque sia nata una specie di maledizione. pensò Daveigh. Tutto per colpa di un pugno di esaltati.
Mentre finiva l'articolo, però, rimase a bocca spalancata.
Chloe lascia la madre Ingrid, il padre Jason e la sorella Charlotte, che non era con lei, di 5 anni.
Daveigh rilesse la riga. Prese l'articolo e lo sbattè in faccia ad Ellen.
- Dobbiamo tornare a Farmington. - disse.
La fotografa guardò l'articolo che stava leggendo, e lo mostrò alla collega.
Ingrid Morrell: Mia figlia non è mai morta
Daveigh sbiancò, guardando la foto di fianco all'articolo.
Ingrid Morrell era la donna che aveva intervistato sei mesi prima durante la sua prima visita a Farmington.