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Autore: riccardoIII    24/04/2016    9 recensioni
Questa è la storia di Sirius Black, dei Malandrini, di una generazione cresciuta nella guerra e che ha fatto la guerra. Questa è la storia di un bambino che diventa uomo, passo dopo passo, scelta dopo scelta, fino ad arrivare a un momento della sua vita in cui tutto cambierà, per l'ennesima volta, quella più importante. Fino a giungere alla Chiave di Volta.
"-Sirius Black, è un piacere conoscerti-
-Io sono James, e non credo che i cognomi siano importanti, tantomeno tra amici; e dimentica pure tutte quelle manfrine. Non sono mica tuo nonno, io-
Sirius sghignazzò apertamente sedendosi di fronte a lui.
-E così, io e te saremmo amici?-
-Io e te, mio caro Sirius, saremo amici. Me lo sento che sei un tipo forte-"
Rating e avvertimenti sono relativi a scene di maltrattamento di minore e di guerra.
I personaggi appartengono a J. K. Rowling; scrivo senza scopo di lucro.
Genere: Angst, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlus Potter, Dorea Black, Famiglia Black, I Malandrini, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Chiave di Volta - Other Voices'
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Prima, era stato leggero e solido come una certezza.

-Pads-

-Sir-

-Sirius-

-Dannazione, Sirius, non possiamo arrivare in ritardo il primo giorno di scuola!-
Un mugolio di protesta si levò dal ragazzo seminudo sdraiato sul letto, a cui erano state bruscamente strappate le coperte.
-Moony, hai già indossato la tua spilla da Perfetto?-
-Smettila di farneticare e alzati da quel letto. La McGrannitt consegnerà gli orari esattamente tra sette minuti, se non ci muoviamo…-
-Va bene, va bene! Mi sto alzando!-
Con gli occhi ancora semichiusi si diresse in bagno, ma la porta era chiusa.
-Perché mi hai svegliato se il bagno non è libero?-
-Godric, dammi la forza! Wormtail, muoviti ad uscire di lì!-
Uno scalpiccio e qualche secondo più tardi Peter sgusciò fuori dal bagno lanciando un’occhiata di scuse a Sirius, a cui lui rispose con un mugugno; appena oltrepassò la soglia comprese il pieno significato di quell’occhiata.
-Pete! Sembra che siano esplose una dozzina di Caccabombe qui dentro!-
-Scusa, Padfoot, ma lo sai che il primo giorno… Mi agito!-
Sirius richiuse la porta alle sue spalle imprecando.
-È l’ultimo dannato anno! Non sei più un primino!-
-SIRIUS BLACK, MUOVI QUELLE REGALI CHIAPPE!-

Esattamente sei minuti più tardi i tre fecero il loro ingresso in una vociante e chiassosa Sala Grande, piuttosto trafelati. Conoscevano un sacco di passaggi segreti, certo, ma restavano comunque un bel po’ di piani a separare la torre di Grifondoro dal pianterreno.
-Ragazzi! Ehi!-
Al tavolo dei Grifondoro la mano di James era scattata in aria per richiamare la loro attenzione, come se ce ne fosse bisogno; se non fossero bastati quei cosi che spuntavano dalla sua testa a renderlo identificabile, i capelli fiammanti di una certa Rossa seduta al suo fianco lasciavano pochi dubbi sulla posizione attuale del loro migliore amico.
Ah, certo, e anche le narici frementi della McGrannitt, in piedi accanto ai due Capiscuola.
-In ritardo sin dal primo giorno, vedo, Signor Black. Lupin, mi meraviglio di lei-
Il collo di Remus divenne più o meno della stessa sfumatura di capelli di Lily.
-Ci scusi, Professoressa, ma ieri sera siamo stati costretti a restare alzati fino a tardi-
-Costretti, Black? Non riesco ad immaginare nulla che possa averti obbligato a passare la notte insonne-
Dovevamo controllare la Mappa, e lei lo sa. Che grandissima…
-Ha ragione, Professoressa, è colpa nostra- intervenne Remus dopo avergli lanciato un’occhiataccia.
Cosa, ora riusciva a capire anche quando le usava nella sua testa, le parolacce contro gli insegnanti?
-Be’, almeno qualcuno che ha conservato la sua maturità c’è. Per oggi lascerò correre, ma nei prossimi giorni potrei non essere così clemente. Ecco i vostri orari, comunque-
Sirius si lasciò cadere accanto a James dopo aver afferrato la pergamena, senza nemmeno dargli un’occhiata. Afferrò il vassoio del bacon e si riempì il piatto in silenzio mentre la Professoressa lasciava il tavolo.
 -Sei più gentile del solito oggi, Pads. A cosa dobbiamo questo meraviglioso umore?-
 Sirius guardò James così male che per poco quello non scoppiò a ridere.
 -Siamo stati svegli fino alle quattro di notte senza poter bere nemmeno un goccio di Burrobirra perché qualcuno ha insistito a restare sobri, come se fossimo degli Elfi che si ubriacano perfino col succo di zucca; e passare le notte insonne non solo non è servito ad alcuno scopo socialmente utile, ma nemmeno ad sbronzarmi, cosa che implica il fallimento più totale. Stamattina quello stesso qualcuno mi ha svegliato togliendomi le coperte e mi sono alzato dopo quattro ore di sonno solo per ritrovarmi ad entrare in un bagno puzzolente come una fogna sigillata da almeno cento anni. Arrivo qui e non solo mi becco la paternale dell’arp…-
 -Sirius!-
-… Arpeggiatrice di Dulcimer, ma tu sei qui che sprizzi energia da tutti i pori. Il primo dannatissimo giorno di scuola. E hai dormito meno di me. Come diavolo fai, spiegamelo!-
 Lily, senza un briciolo di riguardo, cominciò a ridere come se le avesse scagliato un Incantesimo di Solletico; James sputò il suo caffè in faccia a Mary alle parole “arpeggiatrice di Dulcimer”, ma lei invece di offendersi seguì l’amica nella sua grassa risata. Peter, che era arrossito alla menzione della puzza temenda, forse che il suo nome sbucasse fuori, prese un sospiro di sollievo. Perfino Remus non riuscì a resistere e la sua maschera di severità si sciolse in uno sbuffo divertito.
 
Quando, dieci minuti e un paio di uova fritte dopo, si diressero alla lezione di DifesaContro le Arti Oscure Sirius era molto meno musone. Entrò in aula chiacchierando con Lizbeth Quirke, una delle compagne di Dormitorio di Lily, e si diresse allo stesso banco che lui e James avevano occupato in quella classe fin dal primo anno curioso di scoprire chi gli sarebbe toccato quell’anno.
Da quando erano arrivati ad Hogwarts il professore di Difesa Contro le Arti Oscure era cambiato ogni anno; uno si era ammalato gravemente, uno aveva mollato il posto per andare a cercare Lethifold in Africa, uno era stato coinvolto in una della stragi perpetrate dai Mangiamorte e le ferite riportate l’avevano convinto al prepensionamento, un ex-Auror era stato richiamato in servizio attivo quando la situazione politica era peggiorata. L’unica donna che aveva gestito la cattedra in quegli anni si era ritirata per maternità, e tutti avevano tirato un sospiro di sollievo perché era proprio una gran bastarda, mentre il Professor Clancy al termine dell’anno passato aveva rassegnato le sue dimissioni prima che la Maledizione che si diceva aleggiasse sul suo posto colpisse anche lui.
Silente aveva presentato il nuovo docente al Banchetto della sera prima, ma evidentemente egli non era ancora arrivato; Sirius non si stupì nel notare che, come anche l’anno precedente, quello era il corso più seguito tra quelli da lui frequentati. Erano tempi duri e tutti volevano essere preparati al peggio. Che poi il peggio fosse già arrivato, be’, era un dettaglio.
 
-Buongiorno a voi-
Un uomo piuttosto giovane, forse sotto i trent’anni, fece il suo ingresso nell’aula avvolto da una veste verde scuro; alto e imponente, gli occhi castani e profondi e i capelli biondi legati in una coda sulla nuca, dava l’impressione di essere autoritario in modo giusto.
-Io sono il Professor Fenwick e, come vi ha annunciato il Preside ieri sera, sarò il vostro insegnate di Difesa Contro le Arti Oscure per quest’anno.
Vedo che siete piuttosto numerosi, cercherò di imparare i vostri nomi abbastanza in fretta-
James rifilò una leggera gomitata a Sirius per attirare la sua attenzione e gli rivolse un mezzo ghigno derisorio. 
-Non credo che a loro importerebbe davvero che conosca i loro nomi- 
Sirius seguì la direzione indicatagli da James e anche a lui scappò un sorriso sghembo: metà delle ragazze della classe stavano per sbavare. 
-Ora, questo per voi è l’anno dei M.A.G.O., quindi dovremo lavorare sodo. Il Professor Clancy mi ha lasciato i suoi appunti sul livello della classe al termine dello scorso anno e ovviamente ho qui anche i risultati dei vostri esami finali, oltre ai programmi che avete seguito durante tutto il vostro corso di studi.
Fatture e Controfatture, Maledizioni minori e relative Contromaledizioni, Creature Oscure, basi di duello con qualche accenno ai livelli più avanzati. Credo che fino a questo punto si può dire che tutti siate al passo. Il mio programma, dunque, è di potenziare le vostre abilità di duellanti e di completare la vostra istruzione con gli Incantesimi più potenti; pertanto le ore settimanali saranno divise tra teoriche e pratiche. 
Impiegheremo le due ore del venerdì mattina e quella del lunedì dopo l’intervallo nella teoria, perché si suppone che siate più svegli e reattivi; le due ore del martedì pomeriggio saranno dedicate a esercitazione pratica e duelli. Il mercoledì prima di pranzo lo useremo una volta ogni quattro settimane per la valutazione teorica e per il resto del mese come ora di esercitazione pratica. Sapete quindi quando occorrerà che portiate con voi il libro di testo e quando non sarà necessario-
Sirius per poco non spalancò la bocca; dire che quell’uomo era ben organizzato era un eufemismo.
Nemmeno la McGrannitt aveva mai curato ogni cosa fin nel minimo dettaglio come lui.
 Il professore probabilmente si rese conto che il suo discorso aveva provocato un certo sgomento, perché gli angoli delle sue labbra si piegarono leggermente all’insù.
-Sono piuttosto meticoloso, si. Questo vi dovrebbe dare un’idea dello standard che mi aspetto da voi. Non tollero ritardi nelle consegne dei compiti e mi aspetto che tutti siate perfettamente preparati e in grado di seguirmi-
I sorrisini estatici erano presto scomparsi dalle labbra delle ragazze.
-Ora credo che possiamo cominciare. Questo mese faremo un ripasso molto rapido delle vostre conoscenze sulle Creature Oscure, ovviamente compiendo i debiti approfondimenti soprattutto per quel che riguarda il controllo pratico da tali Creature. So per certo, ad esempio, che sapete occuparvi di Creature di classe XXX e che avete studiato nei dettagli le caratteristiche e la teoria difensiva di quelle classificate come XXXX e perfino XXXXX. Ovviamente nessuno vi chiederà di imparare ad uccidere praticamente una Chimera, perciò ci limiteremo alle XXXX. Qualcuno può farmi un esempio…-
 
-Quello è completamente fuori di testa!- 
L’occhiata che James ricevette da Remus non fu sufficiente a spegnere la sua filippica, nonostante in realtà paresse piuttosto contento del nuovo insegnate.
Non era l’unico a parlottare della lezione appena conclusasi: la maggior parte dei loro compagni erano radunati in piccoli capannelli a scambiarsi impressioni su Fenwick.
Certo, era piuttosto impostato e la sua tendenza a catalogare ogni cosa con esasperante cura dava un po’ alla testa e poi sembrava severo e pretenzioso nonostante fosse giovane e avvenente, come Caroline Brocklehurst non riusciva a smettere di sottolineare, però sapeva il fatto suo. E aveva un qualcosa che affascinava, un carisma che impediva di distogliere l’attenzione da lui quando spiegava.
Esattamente come Ruf, in sintesi.
-… Non posso credere che martedì proveremo a evocare un Patronus!-
-Nemmeno io- fece eco Sirius ad una eccitata Caroline, che non si rese conto del fatto che il ragazzo la stesse palesemente deridendo. James, che invece aveva colto il sarcasmo con la stessa abilità con cui coglieva perfino un capello in più sulla testa di Sirius, scoppiò a ridere e Lily gli tirò un coppino col sorriso sulle labbra.
-Sai qual è la cosa migliore di questo primo giorno, Prongs?- chiese Sirius a James mezz’ora dopo, mentre raggiungevano la classe di Trasfigurazione dopo l’intervallo. Gli occhi dell’amico brillarono.
-Che è venerdì. Ah, no, dimenticavo una cosa- 
Si voltò verso di lui, interrogativo. 
-Ho un impegno, per domani. Indovina chi mi ha chiesto se ero libero per un pomeriggio nel parco?-
Sirius concentrò la propria attenzione su James, vide le sue spalle tese e il mento alzato, le labbra tirate in un sorriso sincero e entusiasta, gli occhi furbi illuminati da quella luce che aveva negli occhi solo quando vedeva…
-Signor Black, dopo il ritardo di oggi non credo le sia concesso restare sulla soglia della mia aula e impedire il passaggio dei suoi compagni senza che le vengano tolti cinque punti. Farebbe bene a riprendersi dallo stato catatonico in cui si trova prima che mi decida a metterla in punizione-
 
-Andiamo, smettila di ridere!-
-Non… Non ci posso credere!-
-Potrei offendermi, sai?-
-Dopo anni, anni che le sbavi dietro, dopo che le hai chiesto di uscire almeno una ventina di volte, è stata lei a chiedere a te un appuntamento?!- 
-Siamo negli anni settanta, è normale che le ragazze invitino i ragazzi a uscire!- 
-Sei un Grifondoro! Audacia, fegato, cavalleria! E ti fai invitare da una ragazza! Dì la verità, ti stai rammollendo!- 
-Non mi sto affatto rammollendo! Rispetto il suo desiderio di uguaglianza tra i sessi!- 
-Accetterai anche i suoi fiori, allora? Potrei suggerirle le peonie-
-Io odio le peo… Lei non mi regalerà dei fiori! E poi non è detto che sia un appuntamento, è solo una passeggiata nel parco da amici-
Sirius sbuffò sonoramente, mentre Remus faceva scacco matto a Peter cercando di trattenere una risatina.
-Certo. Quando partorirà un piccolo Potter tu crederai ancora che siate amici. Oh…. Oh Godric benedetto! Ti ho appena immaginato a letto con lei! Lei è la mia sorellina!- 
James aveva raggiunto la stessa tonalità bordeaux delle tende del baldacchino dietro la sua testa. 
-Non puoi immaginarti lei a letto con nessuno! Nessuno può immaginarsi lei… Non farlo mai più, Sirius!- 
A quel punto Remus scoppiò a ridere definitivamente, mentre Peter si soffocava con la Cioccorana che aveva addentato per tirarsi su il morale dopo l’ennesima sconfitta; e Sirius, a quella vista, non poté far altro che unirsi ai suoi amici e la sua ilarità trascinò infine anche James, che pur non dandolo a vedere era evidentemente estatico.
 
Nemmeno dieci minuti dopo James e Remus li salutarono per la riunione di coordinamento tra Prefetti e Capiscuola. Sirius, a differenza di Peter che era schizzato in Biblioteca appena i due amici si erano congedati, non aveva alcuna intenzione di seguire il suggerimento di Remus e di cominciare i compiti che Fenwick, McGrannitt, Sprite e Lumacorno non avevano esitato a rifilargli, nonostante fosse il primo giorno, con la scusa dei M.A.G.O. imminenti.
Imminenti un ca…
-Ciao, Sirius-
Mary prese posto accanto a lui sul divano più sgangherato e comodo della Sala Comune. 
-Buonasera mia dolce Mary. Qual buon vento ti porta?- 
Lei fece spallucce e gli offrì un Topoghiaccio che Sirius accettò con molto piacere. 
-Lily e Sarah, come immagini, sono alla riunione e io non ho la minima voglia di studiare. Scacchi? O preferisci volare?- 
Sirius ghignò con un certo compiacimento. 
-Te l’ho mai detto che sei proprio una ragazza interessante, Mary McDonald?-
Lei ammiccò. 
-Adulatore. A proposito, James ha già in mente una data per le selezioni?-
 
Quella sera a cena si riempì il piatto di pasticcio di carne e rognone, pietanza che Sirius adorava probabilmente perché in casa Black non era mai stata servita. Troppo plebea.
James e Lily arrivarono in ritardo, chiacchierando con enfasi, al seguito dai Prefetti di tutte le Case. Evidentemente la riunione era stata più estenuante di quanto si aspettassero, perché Lily pareva lievemente irritata e James, invece, sfoggiava un ghigno soddisfatto talmente tanto Malandrino che Sirius immaginò ne avesse combinata una delle sue. 
-… Per il puro gusto di contraddire!- 
-Dalle loro facce si capiva benissimo che non hanno ancora digerito che io sia diventato il loro capo e abbia soffiato il posto ai Prefetti del settimo anno- 
-Se ti può consolare non vado a genio alla maggior parte di loro nemmeno io, sarà colpa del mio sangue- 
James alzò gli occhi al cielo lasciandosi cadere sul posto che Sirius aveva tenuto libero per lui, al suo fianco; Lily si sedette con maggiore grazia di fronte a Remus, impegnato a chiacchierare con Sarah.
-Dai vostri discorsi deduco che abbiate trascorso le ultime due ore a divertirvi proprio come me e Mary- 
Lily lo guardò con un ghigno, per poi fissare la sua amica.
-Spero che la fonte del vostro divertimento sia stata lecita e casta- 
Lui fece spallucce e Mary ridacchiò.
-Niente che non includa un bel palo tra le gambe-
Gli occhi di Remus si posarono su di lui a una tale velocità che il suo collo provocò un rumoroso crack mentre scattava per includerlo nel suo campo visivo. 
-Sirius!-
-Ehi, calma, abbiamo solo volato un po’! Siamo maliziosi, Lupin?- concluse con la sua migliore espressione innocente, facendo scoppiare il suo pubblico a ridere sonoramente.
James batté una pacca sulla spalla di Sirius, asciugandosi le lacrime. 
-Ucciderai il nostro Remus, così, lo sai? Comunque mi sono divertito un mondo a rimettere qualcuno al suo posto- 
Gli occhi di Sirius si posarono in automatico verso i posti dei Serpeverde, all’altro capo della Sala Grande; Piton distolse immediatamente lo sguardo dal loro tavolo con un gesto di stizza, se per essere stato scoperto o per la rabbia di vedere Lily ridere insieme a loro non poté capirlo. Regulus, a un paio di posti di distanza, fissava con ostinazione il piatto di  cavoletti di Bruxelles che aveva davanti. Non aveva preso il pasticcio. 
Si affrettò a riportare l’attenzione sui suoi amici stampandosi un sorrisino posticcio sulla faccia.
-Che hai combinato senza di me?- 
James finse di non accorgersi del cambiamento d’espressione sul suo viso. 
-Be’, credo avessero progettato una specie di ammutinamento nei miei confronti. I più anziani non hanno gradito la mia nomina, ma questo era stato abbondantemente chiarito ieri sul treno, e hanno cercato di sabotare i nostri programmi- 
-Non che qualcuno gli abbia consentito di farlo, comunque. E siamo stati fin troppo magnanimi, considerato che ognuno di loro avrà un unico turno di ronda settimanale visto che noi due ci sobbarchiamo da soli un giorno qualsiasi a loro scelta- 
La voce di Lily era suonata così soddisfatta che Sirius ritrovò il buonumore. Ogni cosa che testimoniasse la sua ripresa dopo la morte di suo padre era per lui motivo di sollievo e quel tono combattivo era meglio di qualunque altra cosa. 
-Bravi ragazzi, sono fiero di voi. Rimettete al loro posto quei piccoli bast…- 
-SIRIUS!- 
-Lasciatelo dire, Rem, stai diventando ripetitivo-
 
Quella notte, come la precedente, rimasero alzati fino a tardi ancora una volta per controllare che non ci fossero movimenti strani in giro per il Castello e soprattutto nella Sala Comune dei Serpeverde, pronti ad attivare la connessione tra Penna e quadro in caso di necessità. Per la seconda volta non ricavarono nulla dalla loro attività di spionaggio, cosa che li spinse a farsi qualche domanda. 
-Perché secondo voi non si sono ancora riuniti?- fece Peter, alquanto preoccupato. 
-Forse semplicemente è troppo presto. Probabilmente prima di tornare a scuola avranno fatto un summit col loro Capo e ora sanno già come comportarsi- rispose Remus, ragionevole e ironico al tempo stesso. Peter sembrò rilassarsi un po’. 
-Non pensate abbiano scoperto del quadro, quindi?- 
James mosse la sua torre dopo essersi grattato una guancia, pensieroso. 
-Dubito che potremmo capirlo, se non torneranno a parlare in Sala Comune. Ma comunque da qualche parte, prima o poi, dovranno pur incontrarsi. Basterà controllare più spesso la Mappa- 
Remus spinse i capelli via dagli occhi e Peter sospirò, continuando a scrutare la pergamena. 
-Ragazzi, forse ha ragione Remus, è solo troppo presto. Ma potrebbe anche darsi che qualcuno abbia intuito che il fallimento pressochè costante dei loro piani possa significare che qualcuno li spia- 
Alle parole di Sirius seguì il silenzio, rotto dal tonfo provocato dal suo cavallo bianco mentre spazzava via la torre sacrificale di James. Dopo un’altra ora buona, in cui cominciarono a progettare il Grande Scherzo Inaugurale per non addormentarsi, all’alba delle quattro del mattino si decisero a ficcarsi finalmente a letto.

Fu probabilmente per questo motivo che Sirius si svegliò alle dodici, quel primo sabato trascorso a Hogwarts, e ci mise poco a capire che in realtà non aveva aperto gli occhi perché ne aveva abbastanza di dormire. 
La faccia di James era sopra la sua, un sorriso ebete a illuminarla. 
-Buongiorno Pads!- 
-Prongs, cazzo, stavo dormendo!- 
Lui agitò la mano con noncuranza. 
-Sciocchezze, è quasi ora di pranzo, non puoi continuare a dormire! Abbiamo del lavoro da fare-
Gli bastò il tono che il suo migliore amico usò per cacciare fuori la testa da sotto il cuscino. 
-Perché ho la sensazione che stiamo per fare qualcosa che un morigerato Caposcuola rompipluffe non dovrebbe fare?- 
Il ghigno di James era così malefico che Sirius sentì l’adrenalina invadergli il sangue e saltò giù dal letto.
-Perché Moony è con Peter in Biblioteca e non potrà fermarci, e perché Mocciosus ieri ha osato insinuare che non mi merito questa spilla. E io ovviamente da perfetto gentiluomo non ho risposto alle sue provocazioni, comportandomi da persona superiore quale sono. Ma ora Mister Capelli Fritti è rintanato dietro ai cespugli, al lago, da solo, e penso che per una volta potrei abbassarmi ai suoi livelli. Giusto un memorandum su quanto io in realtà sia scaltro, intelligente e capace di fronteggiarlo senza temere la competizione-
Sirius ghignò. 
-Vuoi dire che ora che Lily non è lì per poter vedere vuoi Maledire Mocciosus?- 
-In realtà non pensavo a una Maledizione, potremmo solo ricordargli quali sono i suoi terribili difetti… Che ne so, allungargli il naso di una decina di centimetri- 
Prima che James finisse la frase lui aveva già infilato la porta del bagno, lasciandola aperta per continuare la conversazione. 
-E credi davvero che lei non penserebbe che tu possa essere coinvolto? Non mi sembra di buon auspicio per il vostro appuntamento di oggi pomeriggio-
-Non è un appuntamento, ho detto! Abbiamo già passato un sacco di pomeriggi insieme senza doppi fini e questo non ha l’aria di essere nulla di diverso, di sicuro nessuno ha accennato al romanticismo, quindi non è un appuntamento! E comunque, genio del male, tu che suggerisci allora?- 
Sirius rientrò nella stanza e lo guardò con un luccichio pericoloso negli occhi.
-Be’, suppongo che la Serpe sia lì per studiare. Potremmo, inavvertitamente, Trasfigurare i suoi compiti già svolti in fumetti satirici sulla McGrannitt, ovviamente senza rendercene conto, mentre siamo nel parco a fumare nascosti sotto il Mantello perché la nostra Capocasa disapprova le sigarette- 
-Vedi? È esattamente per questo che non posso fare a meno di te- 
E nonostante l’ilarità e la presa in giro insita in ogni parola di quella frase, entrambi sapevano che quella era una delle cose più serie che James avesse mai detto.
 
 
 Note:
il Dulcimer è uno strumento a corda usato nella musica tradizionale scozzese e irlandese; Minerva McGrannitt, come la sua passione per il tartan ci ricorda, ha natali scozzesi.
Le Creature Magiche sono state classificate a seconda della loro pericolosità; XXX sta per "Un mago capace dovrebbe cavarsela", XXXX per "Pericoloso, serve un mago esperto", XXXXX per "Noto ammazzamaghi, impossibile da addestrare o addomesticare".
Qualcuno avrebbe dovuto dirlo ad Hagrid, vero?
In questo capitolo vengono nominate alcune delle compagne di Dormitorio di Lily e Mary, anche se non è la prima volta che saltano fuori; credo, tuttavia, che sia doveroso farvi un elenco:
Sarah Caldwell, che sostituisce Lily come Prefetto dopo che lei diviene Caposcuola;
Lizbeth Quirke;
Caroline Brockelhust.
Se qualcuno di voi ritiene che Fenwick sia un cognome noto, ebbene ha ragione.
Per ultimo, ho una piccola sopresa per voi. Sto lavorando a un progettino che mi permetterà di ampliare un pò il punto di vista sulla storia, perciò a breve potrebbe comparire la parola "Serie" accanto a "La Chiave di Volta".
Grazie per aver letto!

 
   
 
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