CAPITOLO 4
Passò quasi un’ora, e le
squadre speciali faticavano non poco a respingere l’avanzata Jaffa.
D’un tratto l’autodistruzione della base si attivò.
Mancavano 30 minuti, e tutto sarebbe saltato in aria.
-Carter ce
l’hai fatta?-
-Ancora qualche minuto
Signore. Dovremmo andare nella sala controllo e
immettere il programma dal mio computer al sistema centrale!- spiegò.
-Sì, ma ci faremo coprire
le spalle dalle squadre speciali, e poi disattiveremo l’autodistruzione!-
-ECCO! Ho finito, possiamo
andare!!-
-Bene, io vado avanti, tu
stammi dietro!-
-Sì Signore!-
I due uscirono dal
laboratorio e si diressero verso il Colonnello Reese.
-COLONNELLO! Dobbiamo entrare nella sala controllo!- ordinò Jack.
-Sarà molto difficile dato
che è nelle mani dei Jaffa. Mi dispiace
Signore!- rispose Reese.
-COOOOOOOSAAAA?!?!?- urlò Jack in preda ad una crisi di nervi.
-Abbiamo perso il
controllo della sala circa 20 minuti fa!!-
-Generale che facciamo?
Tra 22 minuti salterà tutto per aria!- disse Sam
sperando che qualcuno avesse un piano.
-Dobbiamo rischiare!
Colonnello Reese….lei e le sue squadre mi coprirete
fino alla sala controllo. Da lì in poi me la caverò io, mentre voi lascerete il
complesso della base prima dell’eventuale esplosione. Ha capito?-
-Bene Generale! SQUADRA 1
E 2 CON ME!!!-
-Sam, spiegami come si installa il programma!-
-Lo installerò io!-
-NO, tu salirai in
superficie e ti metterai in salvo come tutti gli altri!-
-Non se ne parla Signore!-
-Stai disobbedendo ad un
ordine?- chiese retorico Jack, pur sapendo in anticipo
la risposta.
-Si Signore! E non me ne pento affatto!-
-È troppo rischioso è non
è necessario che andiamo in due, e dato che la responsabilità di ogni membro della base è mia, DEVO andare io Sam!-
-Non sono d’accordo, e comunque io verrò con lei!!- replicò decisa.
-Noto che non riesco
neanche a far eseguire più gli ordini che impartisco!- disse
facendo finta di essere offeso.
-Non se la prenda!-
sorrise lei.
-Va
bene, andiamo!-
Le squadre speciali
avanzarono, ma appena raggiunsero i portelloni del sottolivello 28, si
bloccarono.
-Grazie Colonnello Reese,
da qui continuiamo noi!- disse Jack stringendogli la
mano.
-Buona fortuna Generale. Anche a lei Colonnello Carter!- fece Reese con il saluto
militare.
-Grazie!!-
gli sorrise Sam.
-Speriamo proprio che la
fortuna sia dalla nostra parte!!- sussurrò O’Neill
facendosi sentire solamente da Sam.
O’Neill passò per primo mentre Carter lo seguiva a ruota, con in spalla, ben
protetto, il computer contenente il programma di resettaggio dei sistemi.
All’improvviso Sam udì dei
passi provenire nella loro direzione.
-Sta arrivando qualcuno.
Entri in questa stanza!!- disse velocemente Sam
bisbigliando.
Jack fu letteralmente scaraventato dentro la stanza, la
quale porta era stata lasciata socchiusa.
Jack a causa della spinta di Carter, cadde a terra e Sam, nel tentativo di non
farsi vedere dai Jaffa, gli cadde praticamente in braccio.
Dopo aver udito il suono
metallico degli stivali dei Jaffa allontanarsi, i due
si accorsero della loro posizione.
Sam era visibilmente
imbarazzata.
-Mi scusi Signore, non era
mia intenzione farla cadere e tantomeno caderle addosso.-
-Non ti preoccupare
Carter, è tutto apposto!-
-Mi scusi!!-
-Non è necessario che
continui a scusarti, sono contento che siamo finiti così!!-
-Come Signore??- chiese, non credendo a quello che aveva sentito.
-Bè, almeno abbiamo
evitato di farci sparare da quelle teste di serpente, non credi!!- provò Jack, tentando di rimediare alla frase precedente.
-Certo Signore!-
I due dopo essersi
rialzati, uscirono dalla stanza e ripresero ad avvicinarsi alla sala comando.
ANGOLO
DELL’AUTRICE:
Un grazie particolare va a 23jo che ha la pazienza di recensire ogni mio
capitolo e mi permette di conoscere le impressioni che suscitano nei lettori,
quindi GRAZIE!!!