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Autore: Becky_wizard    25/04/2016    1 recensioni
4 ragazze, 4 amiche, 4 compagne, prigioniere di un mondo oscuro conosciuto troppo prematuramente, esperimenti, torture, una mutazione oscura, Shredder e i suoi oscuri piani, ma tutto sembrò svanire quando 4 tartarughe di nostra conoscenza riuscirono a salvarle, ma sarà davvero così? Lisanna, Kathleen, Daphne e Mizuki riusciranno mai a fuggire dal loro passato? riusciranno mai a dimenticare? tra nuove amicizie, una nuova famiglia, nuovi combattimenti e scoperte?
Dal testo:
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 13

MAI FIDARSI

 

Dopo minuti di imbarazzante silenzio Kathy sospirò, “Che casino...” disse dopo, “Già...spero solo di non dover assistere di nuovo...sembrava si dovessero scannare fra di loro fra un momento all'altro!” continuò Lisanna alzandosi e avvicinandosi alle sorelle, Kathleen rimase un attimo in silenzio, poi si alzò e si avviò verso la cucina, “K-Kathleen? Dove stai andando?” le disse confusa Daphne, “Vado a capire!” disse senza voltarsi e continuando per la sua strada, Daphne guardò le altre due ragazze che le fecero spallucce, arrivata in cucina si affacciò cautamente, Mikey era seduto sul tavolo con delle carte in mano, e davanti a lui posizionata in una ciotola c'era IceCream Kitty che aveva delle carte a sua volta...aspetta!...Mikey stava giocando a carte con un gatto? Va bene che Ice Cream Kitty è una gattina molto più intelligente della norma, ma...vabbhè continuiamo, si fece coraggio e entrò, “...Hey...” disse incrociando le braccia dietro la sciena, lui si voltò verso di lei poi le sorrise “Hey!” disse con entusiasmo, “...em...che state facendo?” chiese avvicinandosi al tavolo, quelle carte erano strane ma buffe, “Giochiamo a carte! E io modestamente stavo per vincere!” disse lui sicuro di se per poi prendere una carta e metterla sul tavolo dicendo il nome improbabile dell'animale rappresentato su di essa, e con lo sguardo che diceva “Te l'ho fatta!” guardava Ice Cream Kitty, che senza esitare mise sul tavolo una carta, e a giudicare dalla faccia sconvolta di Mikey doveva aver vinto lei, “Non è possibile! Hai imbrogliato! Come facevi ad avere quella carta?!” disse infastidito, la gattina miagolò qualcosa tipo “Tu dormi tu perdi”, sapete, essere per un terzo gatto significa anche comprendere cosa dice un gatto, più o meno, i due iniziarono a contendersi la carta quando una suoneria invase la stanza, era il cellulare di Mikey, il quale rispose subito, “Hey Donnie!” rispose allegro, Kathy aguzzò le orecchie, “Hey Mikey! Sono con April da Murakami! Ha preparato della pizza gyoza solo per noi e te! Vieni subito ma non dirlo agli altri!”, Mikey si voltò guardando Kathleen, lei ricambiò guardandolo dubbiosa, “Mhee...non lo so Donnie! Mi fa sentire in colpa!” continuò lui voltando lo sguardo, lei continuava a non capire, stava lì con le braccia appoggiate al tavolo, Mikey sembrò fermarsi a riflettere un attimo, “Ok! Mi hai convito! Arrivo!” saltò giù dalla tavola e si avviò fuori dalla cucina senza neanche degnare di uno sguardo Kathy, la quale continuava a non capire, “Dove vai?” gli chiese titubante, come se non le fosse permesso chiedere, lui si fermò di colpo, si voltò lentamente con un sorriso imbarazzato, “Io?....em...da nessuna parte....a no aspetta tu eri in cucina, hai sentito tutto...” cominciò a dire, sembrava che quella situazione lo mettesse sotto pressione, “Mikey...” incominciò lei, “No no! Vedi...mi ha chiamato Leo per andare a dare una mano fuori....a no aspetta Leo è al rifugio...” continuò lui “Mikey” cerco di fermarlo lei, “No ecco vedi ci sarebbe questo ENORME mutante gelatinoso nelle fogne e devo cacciarlo via prima che ci infesti il rifugio e e-”, “Michelangelo!” disse lei alzando leggermente la voce in modo che lui si zittisse, e così fu, poi gli sorrise “Se non vuoi che io venga con te non c'è bisogno di inventare scuse! Va bene!” finì continuando a sorridere, le era sembrata una cosa tanto carina il fatto che lui cercasse una scusa pur di non dirle semplicemente che lei non doveva andare, lui la fissò, di sicuro Kathleen credeva di rendergli le cose più facili, ma non era stato così, anzi ora Mikey si sentiva ancora più in colpa, aveva cercato di andarsene e fare finta di niente ma non aveva funzionato, allora aveva provato a cercare delle scuse ma non aveva funzionato nemmeno quello, ed ora dopo quella frase si sentiva ancora più maledettamente in colpa, allora visto che, a quanto dicevano gli altri, il ragionamento non era il suo forte, decise di agire d'impulso, le prese la mano e si avviarono fuori, in quel momento arrivò Leo “Mikey dove-” “Scusa Leo ma noi dobbiamo andare da Donnie e April ciao!” disse tutto d'un fiato senza lasciare a il fratello la possibilità di rispondere, il quale li guardò andare via attonito “Delle volte essere il Leader di una squadra è completamente inutile...” sentenziò rassegnato.
“Mikey dove stiamo andando? Non sei obbligato a portare anche me!” disse Kathleen all'arancione, non aveva ancora proferito parola da quando erano usciti dalle fogne, “Lo so! Infatti sono io che ho deciso che ti voglio portare!” disse lui voltandosi e sorridendole, “O-ok!...ma non mi hai ancora detto dove stiamo andando!” continuò lei, “Stiamo andando da Murakami! Un cuoco giapponese che prepara dalla pizza gyoza da urlo!” disse lui tutto eccitato, “Pizza gyoza?” disse lei confusa, cosa era una pizza lo sapeva, gyoza? No quella cosa le mancava, “Si, hanno la forma di qualche tipo di raviolo giapponese...ma hanno il sapore della pizza!” continuò a spiegare lui, non che ciò le avesse chiarito particolarmente le idee, ma apprezzava il gesto, “Sei pronta? Il ristorante di Murakami non è lontanissimo da qui, ma dovremo passare dai tetti!” disse lui voltandosi verso di lei, lei annuì, ormai aveva imparato, bastava affinare le potenzialità feline, iniziarono la loro corsa, balzare da tetto in tetto durante la notte era come volare, era una sensazione bellissima, continuava a saltare e ogni tanto faceva qualche ruota per aria, per enfatizzare la sensazione del volo, “Sei particolarmente contenta o ti piace il rischio?” chiese Mikey dubbioso guardandola fare l'ennesima ruota “Diciamo entrambe!” rispose lei ridendo, poco dopo si fermarono, Kathy guardò la struttura, dall'esterno sembrava un posticino semplice, Mikey la invitava a seguirlo, entrarono all'interno, il ristorane aveva l'aria umile e accogliente, ma c'era qualcosa che non andava, una strana sensazione la faceva stare all'erta, non sapeva dire bene cosa fosse, ma si dette della stupida appena vide il signor Murakami, un signore dall'aria tranquilla e per di più cieco, quella sensazione doveva essere solo frutto della sua immaginazione, “Hey Murakami! Come va?” chiese Mikey entrando e sedendosi perfettamente a suo agio, “Oh! Michelangelo! Amico mio finalmente sei arrivato!...c'è qualcuno insieme a te?” disse leggermente perplesso, wow nonostante la cecità era riuscito a percepire la sua presenza, “Emm...si...so che Donnie aveva detto di venire da solo...ma mi dispiaceva mentirle...quindi l'ho portata con me! Murakami lei è Kathleen! Kathleen, Murakami!” disse tutto contento indicando prima lei e poi il proprietario del locale, “Piacere di conoscerla signore! Spero che la mia presenza non le sia di alcun fastidio!” disse lei inchinandosi leggermente, “Lo vede?..volevo dire..lo sente? Come si fa a dirle di no?” disse lui a bassa voce all'uomo, “Tranquilla cara! Prego sedetevi ho qui della pizza gyoza per voi!” disse l'uomo buonamente, si sedettero, Mizuki ne prese uno guardandolo, allora questa sarebbe la pizza gyoza? Non sembra tanto male, si voltò verso Mikey, naturalmente lui aveva già divorato le altre cinque, le scappò una risatina, “Cosa stai aspettando cara? Forza mangialo!” disse il Signor Murakami, lei lo guardò confusa, era irritazione quella che aveva percepito nella sua voce? Bho forse se lo era immaginato, fece per dare il primo boccone quando Mikey cadde a terra, lei scattò, “Mikey! Mikey cos'hai?” disse in preda al panico, “Ugh! Ma che diavolo c'era dentro quei cosi?” poi perse i sensi, “MIKEY!” continuò lei cercando di farlo rinvenire, “Signor Murakami! La prego faccia qualcosa!” disse lei rivolta verso il signore con le lacrime agli occhi, “Tranquilla cara! Starà benissimo! Ora mangia anche tu!” disse l'uomo con una tranquillità inquietante mentre si avvicinava a lei con una padella in mano, lei che era rimasta paralizzata fino a quel momento con uno scatto fece volare via la padella dalle mani dell'uomo, cercò di buttarlo a terra, ma non appena si buttò su di lui ci passò attraverso “Cosa sei? E cosa hai fatto a Michelangelo? PARLA!” disse lei furiosa, l'uomo si mise a ridere e qualcosa la colpì da dietro sulla testa, cadde a terra, e mentre tutto diventava buio udì le risate del signor Murakami affievolirsi, poi il buio, in che guaio si erano cacciati.
“Niente male! Se continui così presto sarai al nostro stesso livello!” disse Leo con un leggero sorriso, “Già! Ma io continuo a non trovarlo giusto!” continuò invece Raph atterrando poco lontano dal fratello, Leo Mizuki e Raph si stavano allentando, o meglio, Leo e Raph stavano insegnando delle nuove tecniche a Mizuki, quando improvvisamente Lisanna entrò come una furia dentro il dojo, e doveva sembrare sconvolta perché le espressioni di tutti e tre mutarono in preoccupazione, “Lisa che cosa succede? Sembra che hai visto un fantasma?” disse Miziki preoccupata, da dietro la ragazza apparve April, “S-salve!” disse leggermente confusa, “April?!” dissero all'unisono i fratelli, “Dice che non è stata lei a chiamare Donatello...e che non è mai stata da Murakami oggi...” disse Lisanna con un tono che metteva i brividi, tutti sbiancarono, Raph fu il primo a parlare “Come sarebbe a dire? E allora Donnie ? E Mikey? E-” “Kathleen!” finì la frase Mizuki, realizzando che la sorella era andata con Mikey da Donnie e April, ma se April era lì...dove erano gli altri? Lisanna e Mizuki si guardarono negli occhi entrambe stavano provando le stesse identiche cose, ansia, paura e rabbia, chiunque si fosse azzardato a torcere di nuovo anche solo un capello alla loro sorellina se la sarebbe vista molto brutta, “Dobbiamo andare a cercarli!” disse Raph furioso, anche a lui l'idea che i suoi fratelli potessero essere in pericolo lo mandava in bestia, “Raphael ha ragione! Dobbiamo andare a cercarli!” scattò Lisanna infuriata, Leo sapeva che avevano ragione, posò lo sguardo su tutti i presenti nella stanza, aveva scorto il panico di Lisanna sotto la maschera dura che stava mostrando, si voltò verso Raphael, annuì “Andiamo!” si avviarono verso l'uscita, “Aspettate! Io vengo con voi!” disse April bloccandoli, “No April! Tu rimani qui! E' stoppo pericoloso!” le rispose Leo, “Sono allenata! E poi avrete bisogno di rinforzi!” disse lei con un tono che non ammetteva repliche, il blu ci pensò un' po su, “E va bene...” proferì avviandosi verso l'uscita.
Lisanna si stava preparando per uscire, milioni di pensieri per la testa, chi potesse essere stato, il professore Wright le aveva rintracciate? Le stavano facendo del male? Se solo avessero osato glielo avrebbe fatta pagare molto cara, ma...mentre lei si perdeva nei suoi pensieri Daphne entrò nella stanza, sapeva cosa era successo e cosa stava per succedere, “...Lisa...” disse con un filo di voce, la ragazza sobbalzò e si voltò verso di lei, “Daphne tu resterai qui!” disse come se le avesse letto nella mente, “Ma io voglio dare una mano! Anche io sono preoccupata!” disse stringendo i pugni e alzando leggermente la voce, “Non voglio essere una zavorra! Voglio contribuire! So che non sono stabile o forte come voi ma...ma...” tremava come una foglia, “Accidenti!” disse sotto voce voltando lo sguardo, odiava questo lato di se, si metteva a piangere per niente, lo aveva sempre fatto, e la cosa era umiliante, con una mano si asciugò una lacrima prima che scendesse sulla guancia, e in quel momento Lisanna l'abbracciò, “Lo so Daphne! Ma prima di farti correre pericoli inutili vogliamo essere sicure che tu possa controllarlo...e sono certa che un giorno ce la farai ma...” si staccò per guardarla negli occhi “Fino ad allora ho bisogno di sapere che nei momenti di pericolo almeno tu sia al sicuro!” Daphne ebbe un brivido lungo la schiena, non sapeva bene cosa fosse, ma quell'espressione negli occhi di Lisanna...sembrava un misto di preoccupazione, dispiacere e sicurezza insieme, “Va bene...” rispose abbassando lo sguardo, Lisanna la guardò lieta che avesse capito, le dispiaceva vederla così, e ancora di più le dispiaceva trattarla così, anche lei avrebbe odiato essere trattata come una ragazza da proteggere, ma non c'erano alternative, cosa sarebbe successo se fossero state catturate tutte di nuovo? Sarebbero tornate punto a capo, in un vortice oscuro dove non c'era spazio per i sorrisi o la tranquillità, no non lo avrebbe permesso, Kathleen, Mizuki, Daphne...no non lo meritavano, si era promessa di salvarle costi quel che costi, avevano faticato tanto per tornare a sorridere, e adesso non avrebbe permesso a niente e nessuno di rendere vani i loro sforzi, si avviò verso l'uscita dove la stavano aspettando, si guardarono senza proferire parola, e scattarono di corsa per le fogne verso la superficie, chiunque avesse fatto del male a Mikey o a Kathleen sa la sarebbe vista molto brutta.

 

 


--- angolo dell'autrice ---

...CHIEDO PERDONO! CHIEDO UMILMENTE LA VOSTRA PIETA'!

….anche questa volta ci ho messo una vita ad aggiornare! T^T

Dovete scusarmi! Ma davvero, ho avuto un calo di ispirazione orribile, mai avuti così!

Donnie: Si chiama blocco dello scrittore!

...si si va bene! È lo tesso!...tornatene via sciò sciò!

Donnie: Era per precisare! Se non accetti le critiche costruttive non è colpa mia! * se ne va*

...uffa...vengono sempre per darmi dell'idiota! Comunque!

Per fortuna oggi mi è tornata l'ispirazione! E ho scritto tutto d'un fiato! Probabilmente ci sarà qualche errore di battitura.........che correggerò! ^_^'

Insomma....spero che questo capitolo vi piaccia! a me non tantissimo ma ok...

Cavoli siamo già al 13...OMO
Speriamo di rivederci presto con in capitolo 14...non vi prometto nulla! Ci avviciniamo a Maggio e ciò vuol dire compiti e interrogazioni che piovono a fiotti dal cielo! TAT
se trovate degli errori o se volete dirmi cosa ne pensate lasciate una recensione! ;)
Eeeeee niente...ci vediamo alla prossimo capitolo!

Byee!

 

Baci. Becky

 

 

 

 

 

 

   
 
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