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Autore: bluemermaid1999    14/06/2016    1 recensioni
L'Istituto è quello di sempre: statuario e magnifico, con il suo via vai di Cacciatori da tutto il mondo. Ma cosa succederebbe se i ruoli fossero invertiti? Se Clary e Simon fossero i cacciatori e i Lightwood e Jace i mondani? Scopriamolo...
Buona lettura
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Jace Lightwood, Simon Lewis, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Magnus si era alzato con fatica dal pavimento. Era debole. La testa sembrava essere in procinto di scoppiare. Andò zoppicando fino in cucina. Prese dallo scaffale della credenza una boccetta con un denso liquido bluastro e se la portò alla bocca. Un paio di sorsi furono sufficienti per fargli riprendere le forze.

Sentì un rumore provenire dalla stanza accanto. Andò a vedere e trovò Simon intento a cercare di mettersi in piedi, con scarsi risultati.

< Sei anche più pallido del normale >, disse Magnus cercando di alleggerire l’atmosfera.

< Ah ah ah, molto spiritoso. Mi passi una sacca di 0 negativo per favore. Mi sa che ne ho bisogno >, rispose Simon con un fil di voce. 

Lo stregone gli fece apparire tra le mani la sacca di sangue. < Appena raccolto dall’ospedale, ancora caldo >, disse Magnus.

Simon ci si avventò, finendola in un secondo. Alzò la testa verso Magnus con gli occhi iniettati di sangue e la bocca un po’ sporca.

< Non c’è di che >.

< Mi spieghi che le è preso! >, disse Simon alzandosi in piedi.

< C’è una cosa che non sai. Clary non ha in circolo semplice sangue demoniaco, altrimenti non sarebbe in grado di controllare le arti magiche come me e non avrebbe gli occhi impari >, incominciò Magnus.

< E quindi di che cosa si tratta? >, chiese Simon ripulendosi i lati della bocca sulla camicia.

< Lei ha sangue di Lilith in corpo >.

< Ma questo è impossibile. Non credo proprio che un demone del suo rango sparga il proprio sangue in giro >.

< Infatti. Ma come puoi ben comprendere Valentine non si accontentava di certo. Il suo piano non era solo quello di creare Cacciatori con doti straordinarie, ma anche imbattibili >

< Scusami, Cacciatori? Quindi lei non è l’unica a… >, disse Simon con voce scioccata.

< No, affatto. Clary non era la sola ad essere prigioniera. Aveva raccattato anche altre bambine, figlie di famiglie che aveva sterminato. Ha creato tanti ibridi diversi. Ma i suoi figli sono stati i più ben riusciti. I maschi hanno proprietà angeliche l’uno e demoniache l’altro perché Valentine faceva bere a Jocelyn sangue angelico e demoniaco, Clary per altri motivi che ben conosciamo >, rispose Magnus sospirando.

< Hai idea di dove sia adesso? >, chiese Simon preoccupato. 

< Forse ho un presentimento, ma ho bisogno dei tuoi sensi da vampiro >, disse lo stregone guardandolo bene negli occhi. 

< Perché? >

< Perché sospetto sia con una mezza lupa >, disse Magnus prendendo da uno scaffale della libreria un libro dalla copertina in pelle nera e aprendolo sul pavimento.

< Non è sicuro stare con i licantropi!! Dobbiamo andare subito! >, disse Simon spaventato. Inutile dire che i lupi non erano esattamente la razza di Nascosti preferita del ragazzo. Niente di personale, ma non era mai andato molto d'accordo con quei cani dall’odore fetido, e la cosa era reciproca.

< Stai buono Sangue Freddo . Lei è un’eccezione. Si conoscono bene quelle due. Da ancora prima che conoscesse me e te >, lo rassicurò lo stregone continuano a sfogliare il libro alla ricerca frenetica di un incantesimo di localizzazione che aveva collaudato tempo prima appositamente per la natura particolare di Clary e delle altre cavie di quel pazzo di Valentine.

< Trovato!! >, disse ad un certo punto. Si sedette a gambe incrociate chiudendo gli occhi. Attorno a lui si sprigionò un fumo bluastro dove apparivano luoghi: una casa con un grande portone in legno vicina ad un albero dalle lunghe fronde, con delle finestre molto grandi che davano sul retro.

< Conosci questo posto Simon? >

< Penso di sì, l’ho già visto. Ci mandavano spesso in missione lì quando eravamo all’Istituto. Ci abita qualche lupo solitario >.

< Bene, proprio quello che stavamo cercando >.

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< Ora mi sa che ci dovete delle spiegazioni >, disse Jace alzandosi dal divano. Quando si era svegliato aveva visto i ragazzi a terra, mentre Maryse, Robert, sua madre e suo fratello stavano discutendo animatamente.

< Vieni con me Jace >, disse Jocelyn andando verso lo studio dei Lightwood, seguita da suo fratello.

Jace la seguì dentro la stanza. Jonathan chiuse la porta e vi si appoggiò con la schiena. Sua madre gli fece cenno di sedersi sulla sedia vicino alla scrivania. Così fece.

Jocelyn prese un bel respiro e iniziò < Ascoltami bene, figliolo. So che tutto questo sembra strano >.

< Tu dici?! Mi sono appena ritrovato svenuto per terra, l’ultima cosa che ricordo è Magnus che creava una bolla di fiamme intorno a noi e parlava di una notte in discoteca, Simon aveva gli occhi iniettati di sangue e due canini da vampiro e Clarissa che teneva sospesi a mezz'aria Robert e Maryse. Si mamma, direi che c’è qualcosa di strano >, la interruppe Jace. Non ci capiva più niente, la testa gli girava e delle immagini confuse di una serata al Pandemonium che non ricordava neanche di aver vissuto gli comparivano nella mente come dei flash. Voleva capirci di più. Gli sembrava di essere dentro a uno di quei romanzi fantasy in cui il protagonista si scopriva avesse qualche sorta di potere.

< Mi dispiace che tu sia confuso, avrei dovuto dirtelo prima, ma tu eri al sicuro con i Lightwood e non pensavo che questo momento sarebbe mai arrivato. Il mondo non è come te lo immagini Jace. Ti ricordi quelle storie che vi raccontavo da piccoli: storie di lupi mannari, vampiri, creature malvagie e cacciatori buoni che alla fine li sconfiggevano. Ecco tutte quelle storie sono vere >, disse Jocelyn guardandolo negli occhi con sguardo serio.

< Quindi mi stai dicendo che Magnus dovrebbe essere una specie di stregone alla Bidibi-Bodibi-Bu, Simon una copia di Twilight e Clary… >.

< E’ proprio la rossa che ci ha stupito >, disse Jonathan, che in tutto questo tempo era rimasto zitto. < Dovrebbe essere una Cacciatrice come noi, ma in realtà ha delle potenzialità non comuni a degli Shadowhunters >.

< Frena, tu sapevi tutto? >, disse Jace guardandolo incredulo.

< Quando è partito con me dopo poco siamo stati assaliti da dei demoni e gli ho dovuto raccontare tutto >, rispose Jocelyn.

< Capisco >, disse Jace. Era stanco, la testa gli pulsava. Cosa gli stavano dicendo? Che tutte le storielle raccontate intorno al fuoco al campeggio, erano tutte vere? Che i suoi amici erano solo dei  mostri. < Ora che avete intenzione di fare con i miei amici? >, chiese.

< Li troveremo e gliela faremo pagare per essersi comportati così >, disse Jocelyn lanciando una rapida occhiata a suo fratello prima di rispuntare gli occhi su di lui. < Ora è meglio che tu vada a riposare, troppe emozioni tutte in una volta >.

< Va bene >, disse Jace alzandosi e raggiungendo a porta, mentre suo fratello si sistemava comodamente su una poltroncina di velluto posta a lato della scrivania.

Ma prima di uscire al ragazzo venne in mente una frase che Simon aveva detto, una specie di flash. Si voltò verso la madre e chiese < Mamma, cosa poteva intendere Simon dicendo che i Lightwood gli avevano tolto qualcosa e avevano conoscenze che avevano fatto male a Clary? >.

Jocelyn sgranò per un millisecondo gli occhi, ma fu abbastanza perché Jace lo notasse < Non so di cosa stia parlando amore, i Lightwood sono sempre state brave persone >.

< Se c’è qualcuno di cui non ci si può fidare qui, sono i tuoi amichetti fratellino >, aggiunse John.

Jace uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle. Salì fino in camera sua. Si stese sul letto. Notò che la finestra era aperta, ma non ci fece molto caso. In fondo una finestra che si apriva da sola era forse la cosa più normale che gli era capitata quel giorno. Ma quando si girò su un fianco notò che forse non era aperta a caso. C’era un biglietto sul suo cuscino, accanto ad una piuma nera.

Diceva:               Abbiamo tante cose di cui parlare io e te angioletto <3

 

 

 

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Ciao a tutti <3 grazie per aver letto anche questo capitolo. Siete fantastici e sono sempre contenta di leggere le vostre recensioni, anche se qualche volta non riesco a rispondere. Questo messaggio a fine capitolo è per ringraziarvi per tutto l’appoggio che mi date, ma anche per dirvi che tutta l’estate e il mese di settembre sarò via e non avrò il computer con me quindi non so se e/o con che frequenza riuscirò a aggiornare. Vi prego di portare pazienza. 

Bacioni e Buone Vacanze a tutti!!!

   
 
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