3.Al peggio non c’è mai fine (1981)

Ogni tanto credi che peggio di perdere il fratello del tuo migliore amico, la sua fidanzata e rispettiva famiglia, la tua fidanzata e due tuoi amici torturati fino alla pazzia – Frank e Alice, non ne comprendo ancora bene il motivo – sia il massimo della sfiga. Ma poi capisci che non è così.
C’è stato un periodo piuttosto positivo – estate 1980 – quando nacque il figlio di James e Lily. Aveva ragione la madre: era un bambino e già da piccolo adorava i manici di scopa e il Boccino, che inseguiva per tutta la casa.
Lily e James se lo sono goduti per un anno il loro bambino. Harry, così l’hanno chiamato.
Harry, figlio di Lily.
Harry, protetto di Sirius.
Harry, vincitore di Voldemort.
Harry, colpevole solo di essere nato il 31 luglio.
Harry, salvatore del mondo magico.
Harry, l’eroe.
Harry, costretto a vivere con i Babbani.
Harry, orfano a causa dell’avidità di potere di un essere meschino e disumano.
E James e Lily? Morti.
E questo fosse il peggio. No, non solo.
Dopo aver perso i tuoi genitori, la tua fidanzata, la ragazza del tuo migliore amico e famiglia, il fratello di quest’ultimo e i tuoi due migliori amici, credi di aver toccato il fondo. Invece no. Scopri che colui che ha spento James e Lily ha ucciso anche Peter.
Così rimani senza i tuoi genitori, senza Emmeline, senza Mary e la sua famiglia, senza Lily, senza James, senza Regulus, senza Marlene, senza Peter, con Frank e Alice torturati fino alla pazzia. Solo tu e Sirius.
E dici: «Peggio di questo? Impossibile!»
E invece quello stronzo scrittore che è il Fato, ha deciso che James, Lily e Peter sono morti a causa di Sirius. Già, quello che consideravamo nostro amico. Traditore. Vile codardo. Vigliacco. Mangiamorte. 
Il lato positivo – se si può ancora trovare un minimo di ottimismo – è che è stato arrestato e portato ad Azkaban.
Ma anche questo pensiero “positivo” cade sotto il mio egoismo: sono solo. E non per modo di dire.
I miei genitori, i miei amici e i loro parenti sono tutti morti.
Quelli vivi o sono pazzi ricoverati al San Mungo, o sono pazzi rinchiusi ad Azkaban.
E tu, senza di loro, sei solo uno stupido Licantropo Mezzosangue che non ha diritto di vivere quando tutta questa gente si meritava più di te di essere al tuo posto.
E pensi a Harry, come farai a guardarlo in faccia e dirgli che il suo  padrino ha ucciso i suoi genitori, che tu sei un Licantropo e che siete soli?
E non posso non pensare a quanto sia ingiusta la vita.
Non sono nessuno.
Non sono niente.
Non senza loro.
Anzi, sì, qualcosa lo sono: sono solo, solo adesso e per tutta la vita.