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Autore: fri rapace    20/06/2016    8 recensioni
Grimmauld Place: Remus cerca di distogliere l'attenzione di Tonks dal fascinoso cugino Sirius con argomenti inattaccabili. (Ma ce n'era davvero bisogno?)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ufficialmente uno sciocco

Ufficialmente
uno sciocco









La sala da pranzo di Grimmauld Place quella sera era molto affollata.

Buona parte dei membri dell'Ordine della Fenice avevano accettato l'invito a cena di Molly e i ragazzi si godevano una delle ultime serate d'ozio prima della fine delle vacanze natalizie.
Gli ospiti, ormai sazi, scostarono le sedie dal lungo tavolo di legno e si aggregarono in gruppetti di due-tre persone per chiacchierare un po'.
Tonks sedeva tra Ginny e Hermione e ogni tanto gettava un'occhiata nella sua direzione.
Che illuso, pensò Remus, era sicuramente Sirius ad attrarre lo sguardo della giovane Auror.
Felpato, seduto accanto a lui, era troppo felice di avere tanta gente attorno per rammaricarsi dell'imminente ritorno a scuola del figlioccio. I capelli gli erano ricresciuti e gli coprivano parte del volto come quando era un adolescente, ed erano ancora lucidi, neri e folti come allora, nonostante l'età e la reclusione ad Azkaban. Sirius ne sviò una ciocca dagli occhi con un movimento elegante della testa e Remus vide che Tonks intercettava il gesto del cugino.
Roso dalla gelosia, Remus serrò i denti fino a farli scricchiolare. Non capiva se Sirius lo facesse apposta, se il suo scopo era sedurre qualcuno... e se quel qualcuno era Ton...
La voce dell'amico lo raggiunse da molto, molto lontano.
“Remus?”
“Mpf?”
“Stai digrignando i denti.”
Remus rilassò la mascella.
“Nervosetto, eh?” gli chiese Sirius, riempiendogli il calice di Whisky Incendiario. “Toh, manda giù.”
“E questo a cosa dovrebbe servire?”
“A rilassarti. Bevi.”
“È così che approcci le donne?” commentò piccato.
Sirius pensò si riferisse all'alcol.
“No. Non ho bisogno di farle ubriacare, io, lo sai benissimo,” rispose e, perplesso dalla piega assunta dalla discussione, aggiunse: “E neppure tu. Siamo i Malandrini, per Merlino, non dei Mocciosus qualunque! Chi altro potrebbe cadere tanto in basso, a parte lui?” ridacchiò, abbozzando con un dito il naso adunco di Severus.
Remus non riusciva a credere che l'amico fosse tanto ingenuo, pensava davvero che lui avesse qualche possibilità in più con le donne, rispetto a Severus? Qualsiasi mago era mille volte meglio di un lupo mannaro!
“Comunque, 'fanculo le donne. Ho altre priorità,” asserì Sirius, osservando di sottecchi Harry.
“Meglio così,” tagliò corto Remus.
Tonks si era alzata e aveva lasciato la sala da pranzo dopo un veloce saluto: quella sera era di turno al Ministero della Magia.
Remus si affrettò a seguirla: temeva che si Smaterializzasse prima che riuscisse a parlarle e nella fretta le andò a sbattere contro, minando il suo già precario equilibrio. La afferrò per un braccio prima che ruzzolasse a terra.
“Razza di zampa di Troll...!” gli urlò contro lei e quando lo riconobbe arrossì leggermente. “Ops. Non pensavo fossi tu.”
“Pensavi a Sirius,” grugnì Remus, arretrando di un passo.
Tonks aggrottò la fronte.
“Veramente no.” Attorcigliò una ciocca di capelli rosa acceso attorno al dito. Era dannatamente carina. “Ooookay. Io dovrei proprio andare...”
Remus si rese conto di averla osservata troppo a lungo muto e con un'espressione ebete.
“Ci hanno messo in coppia,” le disse. Voleva trattenerla ancora per qualche minuto.
La ragazza, confusa, alzò le sopracciglia.
“Domani dovremo ispezionare Nocturne Alley. Assieme,” le spiegò. “Non l'ho deciso io,” chiuse velocemente, spaventato da un suo possibile fraintendimento.
“Lo so, controllo spesso i turni di Malocchio, sono così contenta quando capito con te.”
Qualcosa sfarfallò nello stomaco di Remus.
Tonks infilò la variopinta ciocca tra i denti e la mordicchiò, le guance contratte come se stesse trattenendo una risatina.
“Ma io non ci metto becco, eh, sia chiaro,” precisò. “Mai fatte pressioni a Malocchio in questo senso.”
Remus ripiombò coi piedi per terra: si stava rendendo ridicolo, povero stupido che non era altro, se lei non gli era scoppiata a ridere in faccia era solo perché gli faceva pena.
“Hai passato tutta la sera a parlottare con Sirius,” cambiò discorso la ragazza.
Il cuore di Remus si pietrificò: quindi i suoi timori erano fondati!
Disse la prima cosa che gli passò per la testa.
“Io sono più giovane di lui, sai?” Era probabilmente l'unico, microscopico vantaggio che avesse rispetto a Sirius. “Un anno in meno.”
In realtà avevano solo quattro mesi di differenza, ma Sirius era nato l'anno precedente al suo, quindi tecnicamente non era una menzogna.
Tonks si immobilizzò per un istante, poi spalancò la bocca.
“Cosa-cosa? Sul serio? Ma è in-cre-di-bi-le!”
Remus avvampò. Era preparato a una reazione di blanda sorpresa, non all'esternazione di un tale sconcerto, che lo ferì profondamente.
“Sapevo che non l'avresti mai detto,” mormorò, sforzandosi di abbozzare un tiepido sorriso.
Un pugno gli sfiorò l'avambraccio.
“Ma dai, stavo scherzando, quanto sei sciocco!” rise Tonks, e per un attimo sembrò sul punto di accarezzargli il viso, invece ritrasse goffamente la mano. Probabilmente si era immaginato tutto, ma era così sollevato che la delusione lo sfiorò appena.
“Stavo pensando che allora non mi sono persa il tuo compleanno.”
Remus batté le palpebre.
“Come?”
“Sirius l'ha festeggiato a novembre, tu, invece...”
“Io sono nato in primavera... Magari la sera del mio compleanno saremo di turno assieme.”
Che bel regalo, sarebbe stato!
Tonks sorrise.
“Se vuoi, potremmo trascorrerlo assieme anche se Malocchio non ci accoppia.”
Remus era troppo felice per risponderle.
“Quanti anni compirai?” domandò quindi lei.
“Trenta... trentasei.”
Tonks fischiò.
“Troppi, vero?” le chiese.
“Sei ufficialmente uno sciocco. Sarà un bel compleanno. Beh, ora devo proprio scappare, a domani.”
Lo lasciò lì, impietrito dalla gioia.
“A domani,” replicò, quando lei se n'era già andata da un pezzo.






Remus e Tonks mi sono mancati moltissimo in questi mesi, ritorno con questa piccola storia, spero vi piaccia. Mi scuso per la long che ho abbandonato, è stato un anno difficile. Sono ripiombata nello straordinario mondo delle malattie infantili, e non è stato proprio il massimo XD



*Ringrazio Isidar per i suggerimenti*


   
 
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