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Autore: 6t2r    25/06/2016    4 recensioni
Dramione
Dal testo:
Hermione sapeva che i suoi pensieri erano pericolosi, sapeva che stava impazzendo e che, se solo Ron l'avesse saputo, me sarebbe stato distrutto, ma c'era qualcosa di terribilmente invitante nello sguardo di Draco Malfoy, qualcosa che prometteva avventura, emozioni forti e trasgressione.
Negli occhi di Malfoy c'era una delle poche debolezze di Hermione: Draco Malfoy stesso.
Buona lettura :D
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 15

23:00, torre Grifondoro
Hermione spalancò la porta della sua camera da Caposcuola e sfrecciò nel corridoio deserto fino alla Sala Comune. Erano pochi i Grifondoro ancora svegli e quelli rimasti erano troppo immersi nei compiti o nelle chiacchiere per notare la sua aria inquieta.

Nel cervello della ragazza i pensieri fluivano svelti: ripassava il piano, calcolava i minuti, cercava Harry e Ginny e si sforzava il più possibile di non pensare a Draco... Non voleva stare a rimuginare sulle sue condizioni o su cosa gli sarebbe successo se avessero fallito, doveva tenere le emozioni lontane o avrebbe perso la concentrazone e rischiato di rovinare tutto.

Harry e Ginny la raggiunsero di corsa; non si dissero nulla, si fissarono e, insieme, si diressero verso il buco dietro al ritratto. Una volta sul pianerottolo, davanti alla Signora Grassa, si diedero una significativa occhiata e si diressero verso l'ingresso.

"Va bene" disse Hermione, una volta arrivati di fronte all'immenso portone di quercia
"Sdraiati a terra Harry, farò l'incantesimo di morte apparente e poi ti farò levitare fino alla Foresta Proibita, ditemi quando siete pronti"
I due si scambiarono un bacio veloce e il moro si sdraiò.
"Vai Herm, in bocca al lupo"
"Anche a voi"
La strega fece l'incantesimo e il suo migliore amico cadde in un sonno molto simile alla mortre
"Levicorpus" sussurrò e il corpo si sollevò a mezzaria. La ragazza bussò forte al portone e qualcuno, dall'altra parte, lo spalancò.
"Poi mi spiegherai perchè lo sai aprire da fuori ma non da dentro"
"E' una lunga storia ricciolina, se salviamo Draco te la racconterò, adesso muoviamoci"
"Ginny fa attenzione" la rossa annuì e si avviò verso la Stamberga Strillante.
Blaise si mise il mantello dell'invisibilità di Harry e si diressero verso il margine della Foresta. Secondo l'orologio di Hermione erano le 23:19, altri cinque minuti e avrebbero raggiunto la loro meta.

"Eccoci, vedo una luce"
"Bene bene bene!"
Hermione si voltò, spaventata. Una figura evanescente era appena sbucata dalle fronde nodose degli alberi; Lucius Malfoy era esattamente come se lo ricordava, con quei suoi lunghi capelli, il naso adunco e uno sguardo freddo e calcolatore che era rimasto anche nel suo fantasma.
"Ma mia cara Hermione, sbaglio o quello è il cadavere di Harry Potter? Tutta questa fatica con il Signore Oscuro e poi bastava chiedere a te!" sghignazzò
Hermione guardava in basso, accigliata e disgustata da chi gli stava davanti
"Seguimi, ti porto nel luogo del rito, ricordatelo bene perchè domani e dopodomani ci dovrai tornare con altri due cadaveri" ghignò il fantasma
Hermione non rispose, si limitò a seguirlo e, mentre era voltato, prese svelta una boccetta dalla tasca, bevendola senza farsi vedere; il sapore era terribile, sembrava erba marcia, ma era grazie a quella che non sarebbe morta. Sfiorò brevemente il pugnale che teneva sotto il maglioncino pesante e, stranamente, quel contatto la tranquillizzò, permettendole di continuare ad inoltrarsi nella Foresta.

"Aspetta qui"
La ragazza si fermò di fronte ad uno spiazzo tra gli alberi su cui la terra era stata smossa per disegnare un cerchio pieno di simboli in Rune Antiche, Hermione le lesse con facilità, era un incantesimo complicato di cui aveva sentito parlare all'inizio di quell'anno durante la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, era magia nera di prim'ordine, per cui molto difficile, non si capacitava che Malfoy avesse trovato qualcuno capace di eseguirla.

Il fantasma era sparito nell'oscurità ma lei ne sentiva la voce bassa parlottare con qualcuno, non capì cosa dicesse ma sperava che anche Draco fosse lì con lui.

Tornò dopo poco con un'espressione accigliata.
"Posa Potter al centro del cerchio" le disse, secco
"Prima voglio vedere Draco"
Il fantasma assottigliò lo sguardo, ma non disse nulla, fece un gesto a chi c'era alle sue splle; dal fitto della Foresta uscì un uomo, era alto e accigliato, con baffi e capelli neri, screziati appena di grigio, i suoi occhi mandavano lampi, diedero ad Hermione una sensazione di pericolo imminente, nelle mani grandi e abbronzate teneva una corda sdrucita che, all'altra estremità, era legata ai polsi sanguinanti di un Draco Malfoy estremamente pallido e magro, le occhiaie gli solcavano il volto e i capelli erano scompigliati e attaccati alla fronte imperlata di sudore.
Il cuore di Hermione si fermò per un istante vedendo il ragazzo che amava in quelle condizioni pietose, si guardarono negli occhi e, in quello sguardo, vide tutto il sollievo e la paura che provava, sorrise, cercando di incoraggiarlo, ma era certa di non esserci riuscita per niente.

"Procedi adesso"
Hermione sorrise, c'era un solo uomo e loro erano in tre, avevano davvero delle speranze di vittoria.
"Non farò quello che mi chiedi, brutto schifoso! Rinnerva!"
Harry spalancò gli occhi e si liberò dell'incantesimo di levitazione, bacchetta alla mano e pronto alla lotta
L'uomo fece una risata bassa, Hermione fece appena in tempo a voltarsi verso Draco che le lanciò uno sguardo sofferente, scuotendo la testa con disperazione, poi almeno dieci uomioni uscirono dal fitto della Foresta e iniziarono a lanciare schiantesimi.

Hermione si fece indietro e tirò fuori la bacchetta, urlando incantresimi di protezione insieme ad Harry.
Nella confusione della battaglia Lucius Malfoy ghignava soddisfatto.
"Non avrai certo pensato che credessimo alla tua messa in scena, stupida di una mudblood!"
Hermione si sentì persa, era stata una sciocca a portare i suoi amici nel mezzo a quel putiferio.

All'improvviso una luce azzurrina si levò alle spalle degli scagnozzi di Lucius e li fece volare in aria per qualche metro per poi farli schiantare violentemente a terra. Era stato Blaise, che, col mantello dell'invisibilità, era riuscito a raggirare gli avversari e affrontarli alle spalle.
"Hermione adesso!"
Hermione fece per raggiungere il fantasma e iniziare l'incantesimo, ma un uomo le lanciò uno schiantesimo che la fece cadere a terra; tra gli uomini che si erano ripresi dall'incantesimo di Blaise e i tre ragazzi ricominciò la battaglia, a colpi di schiantesimi e anatemi proibiti, avevano un disperato bisogno di rinforzi o non sarebbero mai riusciti a vincere.
Hermione venne colpita da una Pastoia e cadde a terra, qualcuno le puntò la bacchetta contro; si sentiva finita, non aveva più scampo, la bacchetta le era sfuggita di mano e i suoi amici erano troppo impegnati per salvare lei.
Dalle dietro le sue spalle si sollevò un grido
"Expelliarmus!"  
Hermione prese al volo la bacchetta dell'uomo che la stava minacciando e gli lanciò uno schiantesimo che lo fece volare lontano
"Stai bene Herm?"
"RON!"
Il ragazzo la aiutò ad alzarsi
"Ginny mi ha accennato qualcosa riguardo al muovere il culo e raggiungervi, quindi.. eccomi..."
"Stupeficium!" lo gridarono insieme, liberandosi di altri due uomin
L'arrivo di Ron riaccese la speranza nella ragazza, si sentiva di nuovo come alla battaglia dell'anno prima: spaventata, ma sicura che ci sarebbero sempre stati i suoi due migliori amici a coprirle le spalle.
"Grazie Ron, davvero.. Adesso coprimi! Devo raggiungere Malfoy!"
Ron iniziò a lanciare incantesimi per permettere ad Hermione di arrivare a Lucus; schivò un paio di anatemi che uccidono e rotolò a terra, esattamente ai piedi del fantasma di Lucius Malfoy, vicino al figlio e al suo rapitore.
"Ciao cara, grazie per essere venuta. Procedi."
L'uomo con i baffi le puntò la bacchetta contro, ma Hermione fu più svelta, con gli occhi puntati in quelli grigi di Draco estrasse il pugnale da sotto il maglioncino e si pugnalò allo stomaco.

Per i primi momenti restarono tutti e tre immobili, senza capire cosa era appena successo, mentre Hermione si accasciava di fianco; poi Draco diede uno strattone alla corda che gli legava i polsi, ritrovando una forza che non credeva di avere, strappò la bacchetta di mano all'uomo che lo aveva torturato per giorni e gliela puntò contro.
"Sectumsempra!" l'uomo si accasciò a tesrra sanguinantre, ma Draco non ci badò "Diffindo" le corde si spezzarono e il biondo raggiunse la sua ragazza sanguinante

"Hermione! Ma cos'hai fatto!?"
gli salirono le lacrime agli occhi e la vista gli si appannò, lei tese una mano e gli carezzò il viso con dolcezza
"Ti...amo" chiuse gli occhi, sfinita e si accadsciò tra le sue braccia
"NO! Non è così che dovevi dirmelo! Hermione! HERMIONE!"
Draco la abbracciò  teneramente, cullandola sulle ginocchia
Il fantasma si mise a ridere in modo sguaiato
" stupido! Le persone che ami finiscono sempre per..."
Draco alzò la testa di scatto, sopra di lui c'era come un portale azzurrino che stava risucchiando lo spirito di suo padre
"NO! schifosa Mudblood! Non puoi farlo! Verrai anche tu con me! NOOO!"
Il fantasma venne completamente risucchiato e il portale si chiuse, lasciando la foresta silenziosa.
Gli scagnozzi se la diedero subito a gambe, sparendo nel fitto della Foresta e lasciando soli i cinque ragazzi.
Appena Harry, Blaise e Ron li raggiunsero Draco alzò il volto e li guardò schifato.
"Cosa avete fatto!?"
"Amico, stai calmo" intervenne Blaise "Starà bene, dobbiamo portarla alla Stamberga"
"Perchè? Perchè le avete permesso di fare una cosa del genere?"
"Per una volta sono d'accordo col Serpeverde!" intervenne Ron "Le avete permesso di sacrificarsi per lui!?"
"Ma certo che no! Diventerà un sacrificio se stiamo qui a perdere tempo! Muoviti Malfoy dobbiamo andare da Claire"
"Come fai a conscere-
"NON C'E' TEMPO!"
Draco prese in braccio Hermione ed iniziarono a correre verso la Stamberga; dentro di sè il biondo sperava con tutte le sue forze che quei due avessero ragione o gli avrebbe uccisi con le sue mani, anche se avevano aiutato a salvarlo.

Arrivarono al portone di legno e si fermarono, ansanti.
"Ci penso io" si fece avanti Blaise, chinandosi sulla fessura tra le ante e sussurrando qualcosa.
Il portone di aprì e Harry fece strada su per le scale diroccate, correndo a più non posso; inforcò un corridoio polveroso ed entrò in una stanza con la porta divelta, gli altri lo seguirono
"Muoviti Malfoy, falla stendere qui"
Draco posò Hermione su un divano stranamente integro e pulito; spalle e braccia gli urlavano di dolore, ma lui non riusciva a distogliere lo sbuardo dal volto esangue della ragazza
"Un po' di spazio! Arriva la pozione!"
Ginny spuntò da un angolo della stanza con una boccetta piena di un liquido ambrato e la versò sulla ferita dell'amica
"L'ho appena finita di preparare, spero funzioni..."
Passarono dei secondi interminabili, tutti smisero di respirare, sperando che andasse tutto bene.
Poi accadde, Hermione aprì lentamente le palpebre e tossicchiò, ancora intontita e dolorante, ma viva.
"Herm! Che sollievo! Bene adesso togliamo il disturbo"
Ginny spinse gli altri fuori dalla stanza e sparirono al piano di sotto, lasciando soli Hermione e Draco.

"Sei proprio una stupida.." sussurrò il ragazzo, con le lacrime agli occhi e, senza lasciarle tempo di replicare, la baciò con passione, con urgenza; le mise una meno sulla nuca, per aumentare il contatto e le accarezzò piano la guancia, quasi con reverenza, come per farsi perdonare della sua irruenza.
Si baciarono a lungo e, quando finalmente si guardarono, Hermione soffiò una risata.
"E' bello rivederti"
"Ti amo da morire Hermione Granger"

Si sorrisero e si baciarono di nuovo, come per lasciarsi alle spalle tutti quei giorni di sofferenze e di ansie, come per non pensare al futuro o agli altri: erano solo loro due, su un divano, a comunicarsi tutta la fiducia, il sollievo e l'amore che due persone possono provare l'una per l'altra.



Note dell'autrice:
Beh si, un po mi faccio schifo... Quanti saranno? Quattro mesi che non pubblico? Mamma mia sono davvero una pessima persona... Non so come scusarmi, spero che questo ultimo capitolo valga le attese... Comunque la storia si conclude qui, ho deciso di non mettere un'epilogo perchè secondo me è più bello immaginarsi da soli come continuerà, senza bisogno di "rassicurazioni" da parte dell'autore.
Che dire, è stato bello condividere questa mia ff con voi, grazie mille per aver a chi ha recensito e anche a chi ha solo letto
un bacione grande
vostra (come promesso) Ginevra
  
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