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Autore: Osage_No_Onna    26/06/2016    1 recensioni
Una semplice raccolta di personaggi del Furioso trasportati nella nostra epoca e un tantinello(?) ringiovaniti, senza troppe pretese.
Il numero originario di Flash-fic è trentacinque, ma potrebbe variare nel tempo.
Ho tenuto relativamente conto delle origini dei vari personaggi, quindi alcune ricostruzioni(?) potrebbero non essere accuratissime.
Enjoy!
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ritratto n˚4: La volontaria



Prima di uscire di casa legava il suo caschetto rosso in due codini che le davano un’aria più infantile di quanto non lo facessero già il viso rotondo, le guance colorite e il suo corpo pienotto avvolto in vestitini dai colori pastello. Erano in pochi a non vedere, almeno una volta o di sfuggita, quel visetto lentigginoso e sorridente che porgeva volantini con gesti affabili, si occupava degli esseri a quattro zampe del vicinato o, quasi novella netturbina, aiutava a ripulire le strade.
Tutti provavano un grande affetto per lei in modo del tutto spontaneo ed anche solo vederla lavorare alacremente, accompagnata dal ritmo di semplici filastrocche o motivetti da carillon, infondeva nell’ animo un gran senso di simpatia e calore umano.
Chi avrebbe mai potuto dire che quella figuretta delicata e gentile soffrisse tanto?
La sera, esausta dopo un’ intera giornata di lavoretti e stremata dalle urla, dai capricci, dalle richieste di una nidiata di sorelline e fratellini, si buttava stremata sul letto e piangeva.
Piangeva tutte le lacrime che poteva versare fuori dagli occhi grigi chiedendosi perché mai sua madre fosse morta così presto, perché suo padre non rientrasse mai all’ ora giusta, cosa avesse fatto di male per essere trattata in quel modo orribile da colui che riteneva la sua anima gemella.
Tanti punti interrogativi e come al solito nessuna risposta.
E se non piangeva da sola ci pensava la musica a riportarle alla mente che in fondo camminava sola in un viale di sogni infranti, che la Verità appartiene al passato e che la Speranza e il Futuro in fondo erano solo fiabe crudeli narrate da chissà quale bardo sadico.
Ma forse era proprio per questo che ogni mattina si alzava con la voglia di diventare lei stessa il cambiamento che avrebbe voluto avvenisse…

 
 
   
 
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