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Autore: lady_sayuri    29/06/2016    1 recensioni
Una misteriosa ragazza di nome Rose appare nella ormai tranquilla cittadina di Satan City per portare a compimento una missione importante. Incontrerà i Saiyan, con i quali restaurerà un bel rapporto; essi infatti sono fondamentali per portare a compimento il suo compito. Qualche tempo dopo, però, grazie soprattutto all'aiuto di Junior, Goku e gli altri Saiyan riusciranno a scoprire la sua vera identità. Infatti, la ragazza non è quello che sembra: sembra avere una correlazione con uno dei Saiyan. Riuscirà Rose a portare a termine il suo compito? E, soprattutto, chi è realmente?
La storia è ambientata tra la fine della Saga di Super C-17 e la saga dei draghi malvagi, dunque esattamente un anno dopo l'inizio della storia di Dragon Ball GT e poco prima della dipartita di Goku.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Goten/Valese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

Rose, non pensandoci troppo su, istintivamente colpì l’onda con il braccio e la mandò via: non era poi così potente.

Tutti, nel frattempo, la fissavano ad occhi sgranati. Come era possibile che un' umana avesse il potere di resistere ad un’onda energetica?

«Vegeta, ma che cosa fai?!» gli rimproverò subito Bulma, sconcertata.

«Lo sapevo» esclamò Vegeta, sedendosi di nuovo ma mantenendo lo stesso ghigno beffardo di prima. «Lo sapevo che non ce la raccontavi giusta»

Tutti guardavano Rose esterrefatti, attendendo una risposta da parte sua. Però prima intervenne Goku:

«Lo avevo sospettato anche io che c’era qualcosa che non andava. Ho percepito subito la tua aura quando sei arrivata. E non è quella di un comune umano. Chi sei realmente?»

Rose si sentì messa alle strette. Non avrebbe voluto rivelare la sua identità così presto, ma d’altra parte era inevitabile. Avrebbe dovuto immaginarsi che Vegeta (e, evidentemente, anche quel curioso ragazzino) avrebbe scoperto facilmente la sua identità. Non aveva altre chance, ma all’improvviso notò una cosa: mancava una persona tra di loro. Pensò che la cosa fosse a suo vantaggio, per cui decise di rivelare loro la verità:

«E va bene, vi dirò tutto. Come vi ho già detto mi chiamo Rose e… vengo dal futuro»

Nessuno si aspettava questa risposta, men che meno Vegeta, che, per la prima volta, la fissò sgranando gli occhi. Si aspettava che la ragazza dicesse di venire da un altro pianeta, ma mai che venisse da un altro tempo. Improvvisamente, a lui come a Bulma e a Goku, ritornò in mente il Trunks del futuro che parecchi anni prima era venuto da loro per cercare aiuto. Possibile che la ragazza appartenesse a quello stesso futuro?

«Che cosa?» intervenne Mr. Satan, scoppiando in una risata nervosa, che subito dopo si trasformò in un’espressione preoccupata. Avrebbe tanto voluto che quello fosse uno scherzo, ma, osservando le facce stupite ma nello stesso tempo serie degli altri, capì che la cosa poteva essere vera. D’altronde, nel corso degli anni aveva imparato che da quelle due famiglie non poteva che aspettarsi cose strane... «Se questo è uno scherzo non è per niente…»

«O mio Dio!» esclamò Chichi, interrompendo Mr. Satan «Non ci posso credere! Esattamente come parecchi anni fa quando venne Trunks dal futuro!»

«Per caso vieni da quel tempo lì?» chiese Bulma, un po’ preoccupata.

«I-io… non vengo da quel futuro lì» rispose la ragazza «Vengo da... 17 anni più avanti rispetto a questo tempo»

«Anche lui veniva da un futuro di circa 17 anni più avanti rispetto al nostro tempo» osservò Chichi «Era venuto per chiedere aiuto per combattere gli Androidi»

Rose aveva già sentito questa storia, ma non ricordava bene i dettagli. Qualcuno gliel’aveva raccontata, quando era piccola; subito girò lo sguardo per osservare tutti i presenti, e notò che non mancava solo una persona, ma ben due. Stava per chiedere dove fossero quei due, ma fu distratta dalla voce di Goku, che le domandò:

«Ma quindi sei parente di qualcuno di noi?»

La ragazza non rispose subito. Osservò per qualche istante quel ragazzino dall’aria spensierata seduto a capotavola, che la guardava con le braccia alzate e le mani dietro la testa, con la tipica espressione curiosa di un bambino.

Ma chi era? Faceva fatica a riconoscerlo…


«Io…» cominciò a dire lei, titubante. Non sapeva se fosse il caso di rivelarsi così presto. Tuttavia, era molto tentata di dirlo davanti a tutti, visto che il diretto interessato non c’era.

«Te lo dico io, Kakarot» intervenne Vegeta all’improvviso, rivolgendole lo stesso ghigno beffardo che non aveva mai lasciato il suo volto da quando aveva lanciato l'onda energetica «Sicuramente non sei umana, o comunque, se lo sei, non lo sei al 100%. Quindi, le cose sono due: o vieni da un altro pianeta nel futuro oppure sì, sei parente di qualcuno di noi.»

Seguì qualche secondo di silenzio, mentre i presenti muovevano la testa da Vegeta a Rose e viceversa, in attesa di qualche chiarimento.


Ancora una volta, la ragazza non aprì bocca. Il ragionamento di Vegeta la incuriosiva e avrebbe voluto vedere dove sarebbe arrivato.

«Allora» riprese Vegeta «tu potresti avere all’incirca quindici anni o poco più, quindi, se vieni da un tempo di 17 anni avanti, vuol dire che tra qualche anno nascerai. Per cui, facendo due calcoli, potresti essere figlia o di Trunks oppure di Goten. Non penso tu possa essere figlia di Pan o di Bra, perché sono ancora troppo piccole» Pan, dall'altro capo del tavolo, alzò un sopracciglio «e sinceramente voglio anche evitare di pensare a questa ipotesi. Tuttavia potresti anche essere la figlia di Gohan e Videl, non è da escludere»

Ora tutti osservavano la ragazza per cercare di captare qualche somiglianza a qualcuno dei presenti.

«Beh» intervenne Bulma «ha i capelli castani. Non puoi averli presi da Gohan e Videl»

«Ma non è vero!» intervenne Pan «Guarda, abbiamo gli stessi occhi! Potremmo benissimo essere sorelle! Sei mia sorella?»

Rose sorrise di fronte all'entusiasmo della ragazzina, ma non rispose.

«E quindi di chi sei figlia?» chiese Videl.

«Io… preferirei non dirlo. Insomma, il Supremo mi ha esplicitamente avvertita di non rivelare la mia identità… soprattutto alle persone direttamente interessate.» 

Rose preferiva non dirlo, a meno che non fosse strettamente necessario. Come le aveva chiaramente spiegato il Supremo, rivelare ai suoi genitori la sua vera identità avrebbe potuto mettere a rischio il presente.

Junior, che fino a quel momento era stato in disparte a meditare in giardino, comparve improvvisamente alle spalle di Bulma, che sussultò dallo spavento. Rivolgendosi alla ragazza, chiese: «Il Supremo ti ha mandato qui?» Mostrava un evidente interesse, cosa che non sfuggì a nessuno dei presenti. Junior era un po’ come Vegeta: non mostrava mai interesse nei confronti di nessuno, a meno che non si trattassero di guerrieri o nemici dal potenziale molto forte…

Rose non si aspettava l’arrivo improvviso di Junior. Lo guardò attentamente: nel suo tempo non lo conosceva così bene, anzi non lo conosceva affatto, solo di vista. Anche lui, d’altronde, nel suo tempo non esisteva già più..

«Sì. Diciamo che mi ha aiutata a compiere questo viaggio» rispose.

La curiosità e l’interesse di Junior parvero aumentare. Guardò intensamente la ragazza, dopodiché, accennando un leggero sorriso, disse: «Molto strano»

«Perché?» chiese subito Rose, mostrando un certo stupore.

«Perché viaggiare nel tempo non è concesso a nessuno, ma soprattutto, né Dei né Supremi aiuterebbero mai qualcuno a farlo, anche perché è una cosa che va contro tutte le regole del Cosmo»

Vi fu un breve silenzio, nel quale tutti rifletterono per un attimo sulle parole appena pronunciate da Junior: se gli esseri dall’alto non potevano permettere a nessuno di viaggiare nel tempo, perché avevano aiutato proprio quella ragazza? E se lei stesse mentendo? Se in realtà fosse qualcun altro venuto per tentare di ingannarli? La ragazza dall’apparenza sembrava sincera, ma se c’era una cosa che avevano imparato nel corso del tempo era che niente è mai ciò che sembra…

Subito dopo, Junior riprese a parlare: «Comunque, immagino che ti abbiano mandata qui per un motivo di estrema importanza. Vuoi dirci che cosa è successo nel tuo futuro di tanto grave?»

Era giunto il momento di dire tutto. Rose era pronta a questo momento, ma soprattutto era pronta a chiedere il loro aiuto, senza il quale la situazione non si sarebbe mai risolta.

   
 
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