Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: LaVampy    01/07/2016    4 recensioni
Un piccolo Max Lightwood alle prese con la magia, con la famiglia e con l'arrivo di un nuovo fratello. *spoiler* delle Cronache dell'Accademia. e spoiler " La signora della mezzanotte"
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Max Lightwood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Malec's family'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Max Michael Lightwood-Bane” tuonò il padre, osservando il figlio incapace di muovere un solo passo. “ Per Lilith cosa hai combinato?”
Era raro vedere lo stregone perdere la pazienza, o come in quel caso essere sull’orlo di una crisi di nervi, ma questa volta il danno era di proporzioni epiche, la piaga delle locuste lo avrebbe scosso di meno. Si appoggiò al muro cercando sostegno e sentendo le gambe molli. Solitamente lui era il “ buono” dei papà, anzi spesso riprendeva Alec per la sua durezza, Anni ed anni a non infrangere le regole, e soprattutto a far in modo che nessuno le infrangesse lo avevano forgiato dentro. E spesso usciva fuori la parte del “ Dura Lex, Sed Lex”, che era assopita nel cacciatore. Ma adesso, adesso era impensabile pensare di scusare il bambino.

Ora che ci pensava in casa c’era troppo silenzio, ma mai avrebbe pensato ad una cosa del genere. Si doveva sedere, ne aveva bisogno. Maryse lo aveva avvertito “Magnus, quando hai un bambino e senti troppo silenzio, preoccupati”, ma non credeva di dover prendere alla lettera quella frase.
Dov’era Alexander quando ne aveva bisogn?. Questa era tutta colpa sua. “ Per Lilith” sospirò lo stregone, tornando a guardare il figlio, che gli sorrise felice agitando le mani,  ignaro del dramma del padre.

“Max Michael Lightwood-Bane, questa volta sei nei pasticci! In grossissimi pasticci ragazzino!” ripetè lo stregone con una nota più acuta nella voce. Aveva bisogno di un cocktail, forte, fortissimo. Anzi ripensandoci bene, aveva bisogno di un’intera scatola di Vodka.  Quel piccolo traditore blu!!

Magnus si fece forza e prese il telefono, senza staccare gli occhi dal piccolo stregone. Al primo squillo la voce allegra di Alec lo raggiunse “ Magnus ti mancav…”ma non ebbe il tempo di terminare la frase perché  un Magnus sbrigativo lo blocco’.
“ Alexander è successa una tragedia” disse piagnucolando lo stregone.
“Max Micheal Lightwood-Bane, Tuo figlio…”  ed Alec,che aveva trattenuto il respiro fino ad allora, lo rilasciò. Quando Magnus si rivolgeva a Max con il nome intero o specificando tuo figlio, aveva combinato sicuramente qualche guaio.
“Magnus, amore, tra meno di un’ora sono a cas….” e di nuovo lo stregone non gli lasciò il tempo di terminare la frase bloccando con un urlo, tanto che il cacciatore fu costretto ad allontanare l’apparecchio dal suo orecchio.  “Alexander Gideon Lightwood , A. CASA. ORA” e chiuse la telefonato, lasciando interdetto Alec.

Alec guardò ammutolito il telefono, poi si girò verso la madre e disse “Scusa Mamma devo salire a casa, Max ne ha combinata una delle sue, e Magnus mi sembrava abbastanza in difficoltà”. Evitando di menzionare uno stregone che sembrava sull’orlo di una crisi di nervi.
“Torno subito” E detto ciò si avviò verso il suo appartamento.
“Alec, tranquillo” disse comprensiva la madre, “Ci vediamo domani. Dai un bacio a Max”.

Titubante aprì la porta  aspettandosi di vedere l’appartamento a soqquadro. Invece il loft era all’apparenza tranquillo.
“Magnus” chiamò Alec,ma non ottenne risposta. Allora si avvio verso la sala, ove risaltava al centro un bellissimo divano blu elettrico.

C’era decisamente qualcosa che non andava in tutto quel silenzio. Finalmente scorse Magnus. Aveva la faccia sconvolta , era in piena crisi di nervi. Le lacrime a stento trattenute. “Magnus, cosa succede? dov’è Max?” chiese il compagno e Magnus indicò, tetro, il bagno.  
“Tuo figlio è la!” e detto questo si fece comparire in mano un cocktail, che aveva l’aria di essere molto alcolico ,e si diresse in sala, borbottando su quanto fosse bella la vita dei single senza figli.

A lui avrebbe pensato dopo , pensò Alec entrando in bagno e bloccandosi vedendo Max.
“Per L’angelo” esclamò Alec. Max era multicolor, un po’ come il bagno.  Era riuscito a raggiungere i trucchi dello stregone e vi aveva dipinto ogni parete. Compresa la tazza, la doccia e il povero Presidente Meow. E non contento aveva esaurito tutta la collezione di glitter. Max ne aveva su tutto il corpo. Un piccolo faro da discoteca blu. Tutto brillante.

“ Max, ma cosa hai combinato?”chiese Alec, avvicinandosi al bambino e togliendogli dalle mani il flacone contenente gli ultimi glitter. Il piccolo stregone attirato dalla voce del padre si voltò e indicando i suoi capelli colorati disse “Papà Agnus!!”.
Alec lo sollevò da terra e gli chiese “Sei come papa’ Magnus?”.
Il piccolo ci pensò un attimo e poi colpendo Alec con le manine piene di glitter rispose “ Tiiiiiiiiiiiiiii”.
 Passo una buona mezz’ora a  pulire Max, che alla fine crollò addormentato sulla sua spalla. Posò un bacio tra i capelli ricciuti, accarezzando le piccola corna che si intravedevano e lo mise a letto.
Di Magnus nemmeno l’ombra. Forse era uscito. Certamente vedere tutti i suoi trucchi e i glitter buttati via era stato un duro colpo.

Si diresse in cucina per prendere l’occorrente per pulire il bagno e passando davanti alla camera di Max si fermò, per controllare che andasse tutto bene.
Poi torno’ in bagno ed iniziò a pulire per terra, maledicendo più volte quei cosini piccoli che sembravano moltiplicarsi, più ne buttava e più ne uscivano. SI fermò un attimo e tese l’orecchio perché gli sembrava di aver sentito piangere Max. Rimase immobile un paio di secondi, ma non giunse alcun suono. Quindi completò l’opera, pulendo anche il povero gatto, che in risposta gli addentò un dito.

Stava andando in cucina per riposare tutta il materiale con cui aveva pulito. Quando, fermandosi davanti alla cameretta di Max, gli si riempì il cuore. Magnus si era addormentato sulla poltrona avvolgendo protettivo le braccia intorno Max  che era sul petto e gli stringeva la maglia. Estrasse dalla tasca il cellulare e scattò una foto. Erano troppo belli per non essere fotografati.

Lentamente si avvicinò e passò le dita tra i capelli dello stregone che si riscosse. “Mirtillo stava piangendo” biascicò lo stregone. “Mirtillo? Quindi Adesso non è più solo mio figlio?” ridacchiò Alec, facendo arrossire lo stregone.

Una volta rimesso Max nel lettino, Magnus si fiondò tra le braccia sicure del cacciatore. “I miei glitter”  mormorò sulla maglia del compagno. Era come osservare un bambino a cui si era rotto il gioco preferito. “Dai Magnus, non fare così” disse Alec, passandogli la mano sulla schiena. Poi sentendo che il compagno non proferiva parola disse “Facciamo così. Domani andiamo insieme a ricomprarli, va bene!?”.
Magnus lo guardò negli occhi e scorrendogli le mani tra i capelli gli disse “ mi accompagni veramente? Shopping insieme?”.

“ So già che me ne pentirò, ma si. Domani ti accompagno. Promesso” disse Alec tornando a baciare lo stregone
.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: LaVampy