Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: Crilu_98    19/07/2016    1 recensioni
François Marchand, appartenente ad una famiglia della media nobiltà francese, è alla disperata ricerca di sua sorella Amélie, sparita senza lasciare traccia; ancora non sa di essere diventato il bersaglio di un manipolo di congiurati e che per venire a capo dell'enigma dovrà ricorrere all'aiuto di una giovane ladra, Claire, dal passato misterioso. Amélie, invece, nel tentativo di riconquistare la propria libertà incrocia la strada di James MacMallon, un bandito scozzese in esilio perennemente diviso tra il profitto materiale e la propria coscienza.
Nel frattempo, a Parigi, il Cardinale Richelieu indaga sulle voci che girano a palazzo, avendo tra le mani un unico indizio: il simbolo del Giglio Scarlatto.
Tra briganti onesti, affascinanti contesse, spie, sicari e pedine si dipana la storia di una congiura che potrebbe mettere fine al regno di Francia...
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


La porta finemente intagliata e dipinta si aprì con un cigolio e François si alzò, conscio che in pochi minuti avrebbe dovuto sostenere l'interrogatorio serrato di Richelieu. Prima, però, si ritrovò a fissare con uno sguardo gelido Claire.
Non la vedeva dalla sera precedente, da quando, invece di gettarli nelle prigioni o giustiziarli, i soldati del Cardinale li avevano accompagnati al suo palazzo e fatti accomodare in lussuose e comode stanze per gli ospiti.
La ragazza, rivestita con un prezioso abito di broccato e con i capelli acconciati secondo la moda, chinò il capo imbarazzata e il rumore dei passi del moschettiere fu l'unico suono che ruppe il silenzio.
-Perdonami, ti prego. Non posso reggere i tuoi occhi che mi guardano accusatori!- sibilò Claire, voltandosi all'improvviso verso di lui. Gli occhi verdi di François luccicarono di biasimo:
-E come dovrei guardarvi, mademoiselle? Mi avete mentito ed ingannato nel peggiore dei modi, avete guidato i miei passi per farmi finire in trappola!-
-Non è così, te lo giuro! Non avevo nessuna intenzione di rivelare a mio padre la mia esistenza, l'hai visto anche tu che ieri sera era esterrefatto!- esclamò lei affannata.
-Non l'ho mai incontrato prima...- continuò poi a voce più bassa -Mi ero tenuta alla larga perché essere figli illegittimi di uno degli uomini più potenti di Francia può essere molto pericoloso e questo tu lo sai... Ma avevo sempre desiderato conoscerlo. Poi la mia vita ha preso la via che sai e ho perso le speranze: come poteva una ladra arrivare al cospetto del Cardinale Richelieu per mostrargli dei semplici ed innocui orecchini d'ambra, dono al suo amore di gioventù?-
-Poi avete incontrato me...- mormorò François -Siete venuta a sapere della congiura. E avete capito che era la vostra occasione per arrivare a vostro padre!-
Claire scosse i boccoli scuri, frustrata:
-No, te lo ripeto. Ero solo preoccupata per lui. Volevo vederci chiaro...-
-Monsieur Marchand! Sua Grazia vi attende!-
Senza risponderle, François imboccò la porta dello studio del Cardinale, che si chiuse alle sue spalle con un tonfo. Con gli occhi pieni di lacrime di rabbia, Claire corse verso il giardino interno del palazzo, incurante degli sguardi sbigottiti dei servi, alla ricerca dell'unica persona che, ne era sicura, non avrebbe considerato il suo comportamento un tradimento.
 
Amélie stava leggendo un libro seduta sulla panca di pietra ed immersa nel rilassante ambiente del curato giardino di Richelieu: nonostante fosse riposata, pulita e rivestita come conveniva al suo rango, i suoi pensieri erano tormentati ed inquieti e si aggiravano tutti attorno alla figura di James MacMallon. Un fruscio di gonne e un singhiozzo soffocato la spinsero ad alzare gli occhi e a posarli su Claire che si avvicinava con espressione tirata.
-Buongiorno, mademoiselle Gaillard... O dovrei chiamarvi in un altro modo, adesso? Perdonatemi, sono rimasta un po' confusa dai recenti avvenimenti!-
-Innanzitutto, sono stanca del voi che mi rivolgono tutti, ti prego almeno tu, se mi sei amica, di trattarmi con lo stesso tono confidenziale con cui ti sei buttata tra le mie braccia per parlare dello scozzese!-
Amélie sussultò ed arrossì al ricordo.
-E fai bene ad essere confusa, mi dispiace per avervi mentito ma era il mio segreto, la mia vita da proteggere... Tuo fratello l'ha presa molto peggio.-
-François odia i bugiardi, non perdona facilmente un tradimento. Ma è affezionato a voi... Cioè, a te, e vedrai che con il tempo capirà che ciò che hai fatto aveva un buon fondamento.-
Claire sospirò:
-Spero proprio che sia così...-
Amélie chiuse il libro e le fece spazio sulla panca.
-Che cosa ti ha detto Sua Grazia?-
-Ha voluto sapere la storia della mia vita, dov'era mia madre... Ha quasi pianto quando ha scoperto che era morta. Mi ha offerto protezione e mi ha assicurato che pur non potendo riconoscermi come sua erede farà in modo di procurarmi una dote cospicua e un buon marito.-
-E tu cosa hai risposto?-
-La verità: che non avevo mai pensato al matrimonio e che l'unico marito che ritenevo giusto per me fosse François Marchand.-
-Sacre bleu! Gliel'hai detto veramente!?-
-Certo. Mio padre ha sorriso dolcemente e mi ha raccontato della sua storia con mia madre...
"Farò di tutto perché tu non debba rinunciare a ciò che ami", ha proclamato... Ma io ci credo poco, François mi odia!-
-Non è vero, Claire, smettila di dire sciocchezze! Piuttosto, io ti consiglierei di parlare con un altro uomo delle sue intenzioni...-
-Intendi Mouchoir Rouge?-
-Esatto.-
Claire sospirò e si passò una mano tra i riccioli, scombinando un po' l'acconciatura.
-Temo di non averne la forza, in questo momento. Tu, piuttosto, dovresti parlare con Monsieur MacMallon!-
La chiara pelle di Amélie si coprì di macchie rosse mentre la ragazza tormentava le pagine del libro che aveva abbandonato in grembo.
-Sono due giorni che mi sfugge. Questa mattina, incrociandomi di fronte alla sua camera, si è chiuso dentro!-
Claire sbuffò:
-Gli uomini! Se vuoi metterò io una buona parola per te...-
-Davvero lo faresti?-
-Certo! Ma François non ne deve sapere nulla: ci sono già abbastanza motivi d'attrito tra noi, non c'è bisogno che sappia anche che sto spingendo la sua adorata sorella tra le braccia di uno straniero!-
 
François si guardò intorno circospetto: lo studio del Cardinale era arredato in modo raffinato ma sobrio. L'alta e secca figura del prelato si stagliava contro la finestra e gli dava le spalle; il moschettiere si irrigidì, non sapendo bene come affrontare le domande che sicuramente sarebbero arrivate di lì a poco. Il Cardinale Richelieu era conosciuto per essere un sottile stratega ed un abile manipolatore...
"Come la figlia." pensò amaramente il ragazzo. Il tradimento di Claire - perché sì, lo vedeva proprio come un tradimento - aveva riaperto nel suo animo la cicatrice dell'amore per Madie e lo aveva tormentato senza sosta per tutta la notte. Neanche il corteggiamento non troppo velato di Mouchoir Rouge l'aveva smosso così nel profondo, forse perché François nutriva la segreta speranza che Claire non lo ricambiasse.
"Ma tutto questo non ha importanza ora! Claire è ben al di sopra di me o di Mouchoir Rouge. Hai capito, François? Fuori. Dalla. Tua. Portata."
Continuava a ripetersi che non gli importava, che era stato ferito troppo profondamente perché potesse di nuovo pensare a lei in quei termini... E invece la sua immagine gli si stagliava di fronte agli occhi ancora e ancora...
-Venite avanti.- ordinò Richelieu, ponendo fine ai suoi pensieri sconnessi.
Si voltò a guardarlo, soppesandolo come quando si erano incontrati nelle camere private del Re.
-Mia figlia mi ha raccontato di come siete rimasto sfortunatamente coinvolto in questa faccenda, Monsieur Marchand. Una faccenda alquanto pericolosa e problematica.-
François si limitò ad annuire, circospetto: le settimane di fuga in compagnia di ben tre criminali l'avevano reso ancora più schivo e soprattutto meno avvezzo alla sottile e subdola cortesia degli ambienti aristocratici.
-Fortunatamente per voi, mi avete fatto un dono meraviglioso... Avete idea di chi fosse la madre di Claire?-
Il moschettiere sollevò un sopracciglio, stupito dalla strana piega presa dalla conversazione e deciso a non abbassare la guardia:
-Fino a ieri sera, Eminenza, non sapevo neanche chi fosse suo padre.-
Richelieu piegò le labbra in un imitazione di sorriso, ma era chiaro che non era rivolto a lui:
-Era una donna bellissima, Claire è la sua copia. Io all'epoca ero poco più che vent'enne, ma già avevo ottenuto una buona posizione all'interno della gerarchia ecclesiastica: so che molti prelati miei pari non si fanno remore ad avere amanti e figli illegittimi, ma credetemi, Monsieur Marchand, che io ho amato solo lei, solo Sophie, in tutta la mia vita. Il mio sangue, la mia stessa famiglia, mi ha tradito, allontanandola da me e quella è stata l'unica volta in cui ho subito una sconfitta, ma che sconfitta! L'ho sognata per anni, sono arrivato anche al punto di farla cercare, ma adesso so che Nostro Signore l'aveva già chiamata a sé da diverso tempo...-
François non riuscì a rimanere impassibile davanti al tono accorato del Cardinale: il suo pensiero corse a Claire, all'eventualità di non vedere più i suoi disordinati riccioli scuri e le labbra invitanti, di non poter più ascoltare le sua battute pungenti e la risata squillante... Chiuse gli occhi e scosse la testa, infastidito: non poteva avere certi pensieri su di lei, sulla figlia dell'uomo che aveva di fronte.
"Se sapesse cosa le ho chiesto appena due giorni dopo averla conosciuta mi ucciderebbe seduta stante!"
Richelieu si ricompose e assunse di nuovo il cipiglio severo che lo contraddistingueva:
-Quindi, come vi ho già detto, l'aver condotto Claire da me, proteggendola da innumerevoli pericoli, vi fa onore e vi gratifica della mia riconoscenza e benevolenza.-
-Ciò significa che io e mia sorella potremo tornare alla nostra vita e che la taglia sulla mia testa sarà revocata?-
-Non così in fretta, Monsieur Marchand. Ho ancora bisogno del vostro aiuto, per sventare la congiura del Giglio Scarlatto.-
-Ah sì? Beh, allora vi chiedo anche la grazia per Monsieur MacMallon, che ha salvato la vita di mia sorella, e per il bandito Mouchoir Rouge e il suo compagno!-
La voce di François trasudava sarcasmo e sdegno. Forse si era espresso con troppa arroganza, ma era stanco di sotterfugi, fughe e congiure: desiderava solo ritirarsi nei suoi possedimenti lontano da Parigi e condurre una vita serena e ritirata.
"Senza donne!" aggiunse irritato.
-Accordato.- esclamò il Cardinale senza battere ciglio o lasciar trasparire alcuna sorpresa -Ora, so chi ha ordito questa trama, ed è un nemico molto più pericoloso della vostra contessa Lefevre!-
-Sapete di Madie? Allora perché...-
-...Non l'ho ancora messa agli arresti? E' la moglie di uno dei nobili più fedeli e vicini alla corona, il Re sarebbe quantomeno scettico. E poi la Francia versa in un periodo delicato: le finanze risentono della guerra e siamo pressati su entrambi i nostri confini, dagli Spagnoli sempre più infidi e dagli Austriaci che vogliono i nostri territori... Non posso dividere la corte adesso, l'intero Regno crollerebbe nel caos! No, no, dobbiamo agire d'astuzia, sfruttando le informazioni in nostro possesso. Una mia spia ha origliato un'interessante conversazione nella chiesa di Notre-Dame, che mi ha fornito il luogo e l'obiettivo dei sicari.-
-E sarebbe?-
-Sua Maestà Luigi XIII sarà attaccato durante il ballo in maschera in onore dell'anniversario della nascita della sua... Amata consorte, la regina Anna!-
Il tono velenoso del Cardinale riportò vagamente alla mente di François l'astio reciproco tra i due.
-E' un obiettivo impegnativo...-
-L'unico capace di far piombare totalmente la Francia nel caos e offrirla ai suoi nemici su un piatto d'argento, prima ancora che io possa pensare ad una reazione efficace: anzi, forse io sarei il primo a perire, dopo il re. I congiurati ci credono ancora alla vostra ricerca, Marchand, non sanno del vantaggio che abbiamo acquisito su di loro. Inoltre, grazie all'intervento di Padre Giuseppe, che conoscerete sicuramente di fama, so anche che la mente della congiura sarà presente al ballo!-
Il moschettiere strinse i pugni e sbraitò:
-Per amor di Dio, Cardinale, non tenetemi sulle spine! Voglio sapere chi è che ha cercato di rovinare la mia famiglia!-
-Sua Grazia George Villers, primo duca di Buckingham.-
 
 
Angolo Autrice:
E anche questa è un'altra bella patata bollente: il Duca di Buckingam, controversa figura del Seicento, sospetto amante della Regina Anna, spia inglese e molto altro... Ma ci tornerò in seguito.
Sì, perché nei prossimi capitoli i nostri protagonisti si prenderanno una pausa dalla congiura per risolvere le loro questioni in sospeso: ci vuole, altrimenti la compagnia scoppierebbe per la rabbia repressa!
Purtroppo non so quando potrò riaggiornare, spero presto
 
Crilu
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Crilu_98