Libri > Il diario del vampiro
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Autore: wale83    24/07/2016    2 recensioni
Bonnie scopre che l'unica persona di cui si è sempre fidata non ha fatto altro che mentirle, si sente tradita, delusa e sola. L'unica cosa che può fare è ricominciare una nuova vita contando solo su di se, non vuole altro che restare sola, non si fida più e come darle torto? Ma sarà così facile restare ai margini senza essere coinvolta da nuovi amici e soprattutto da un certo ragazzo moro? Poco ma sicuro lei non ne vuole sapere niente.. per una volta Damon non avrà il suo uccellino servito su un piatto d'argento!! Tutti umani
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO XVI

 

POV E

 

“Non mi vuoi proprio far dormire stanotte, eh?”
Non faccio altro che rigirarmi nel letto senza sosta.. beh.. almeno quanto mi è possibile con questo pancione!
Negli ultimi giorni la bambina si sta muovendo tantissimo, caspita sembra stia ballando il tip-tap ed il risultato è che sono completamente indolenzita.
Solitamente se mi accarezzo il ventre si calma ma questa volta non c'è verso.
Sono appena le due del mattino, uffa..
Mi decido ad alzarmi cercando di non svegliare Stefan ma dovevo immaginare di non essere più così furtiva nei miei movimenti
< Cosa fai? Non dormi? >
< Non ci riesco, scendo a prendere un bicchiere d'acqua >
< Aspetta, vado io > il mio amore premuroso!
< Torna a dormire domani hai la sveglia presto. Ho bisogno di sgranchirmi un po' le gambe >
< Mm.. ok.. >
Con tutta calma mi sono diretta in cucina, accidenti il poco sonno che avevo è scomparso del tutto, strano però non ho mai avuto problemi d'insonnia, soprattutto da quando sono incinta.. anzi! Non credo di aver mai dormito così tanto!
Senza fretta torno verso la camera da letto ma passando davanti alla nursery non posso fare a meno di entrare un attimo, tanto è inutile che mi infili a letto se le possibilità di dormire sono nulle.
Adoro entrare qui dentro, mi piace controllare per l'ennesima volta che tutto sia a posto, probabilmente sembrerò pazza ma mi da sicurezza, mi fa sentire pronta a questo epocale cambiamento di vita!
Questa sedia a dondolo è stato un regalo del futuro nonno e non poteva avere idea più azzeccata! Prima di sedermici carico il carillon, che invece è un pensiero di Bonnie, sperando che la sua musica mi faccia rilassare.
“ La zia Bonnie ha avuto davvero un'idea dolce, vero piccolina?” finalmente ha smesso di scalciare come un'ossesso.
“ Ti stiamo tutti aspettando principessa! Non vediamo l'ora di averti fra le braccia. Sei la cosa più importante per tutti noi! Il tuo papà non sta più nella pelle, ti assicuro che sarà il padre migliore del mondo. Ma non ci siamo solo noi.. c'è il nonno Giuseppe che è già pronto a viziarti con ogni mezzo, lo zio Damon che farà anche tanto il duro ma appena ti vedrà gli si scioglierà il cuore che ha appena scoperto di avere grazie alla zia Bonnie, ti garantisco che ha la pazienza di una santa per sopportarlo. Ti piacerà da matti! È un po' sbadata ma ha un cuore grande ed ha un sorriso contagioso. Posso scommettere che sarà la tua preferita.. beh dopo di me certamente! Ti potrai sempre fidare di lei. Ho sempre desiderato una grande famiglia, purtroppo non posso assicurarti che avrai altri fratellini con cui crescere, tu sei il nostro miracolo! Ma se ho ragione, e ricorda la mamma ha sempre ragione, non dovrai aspettare troppi anni prima di avere intorno dei cuginetti.. ma resti fra noi ok?”
Wow sto parlando alla mia pancia da più di mezz'ora, i calcetti si sono calmati potrei andare a dormire se non fosse per queste fitte che non sono proprio un vero dolore ma di sicuro fastidiosissime. La dottoressa mi ha avvisata durante l'ultima visita, è il modo che ha il mio corpo di prepararsi al travaglio. Non mi resta che farmi cullare ancora un po' dal dondolio della sedia per rilassarmi del tutto prima di alzarmi. Scivolo in un leggero dormiveglia ma non serve a farmi riposare e queste fitte continuano.. a quest'ora non dovrebbero essere finite ormai? Accidenti sembra quasi che aumentino di intensità, inizio a preoccuparmi.
Dovrei chiamare Stefan? Ma forse sono io che mi agito per nulla, è inutile svegliarlo non farebbe altro che renderlo ancora più paranoico poverino! Devo solo aspettare e passeranno..
Ok.. ora passa..
Diamine non passa!
È meglio che vada a svegliarlo, mi alzo lentamente e a piccoli passi arrivo alla porta della nostra camera da letto, ormai sento un fastidio continuo al ventre
< Stefan – mormoro – svegliati > per fortuna apre gli occhi immediatamente
< Che c'è? Ti senti male? > è subito accanto a me all'erta
< Non lo so, mi sento strana.. ahi! - faccio un respiro profondo – e ho qualche fitta >
< Andiamo subito in ospedale > in un balzo si infila un paio di jeans
< Aspetta, è inutile correre la non sto così male. La dottoressa Smith ci aveva preparato, è normale. Piuttosto scendiamo a preparare un po' di camomilla? >
< Mm.. - mi scruta attentamente per capire se gli stia dicendo tutto – Ok, ma se continui a sentirti così andiamo senza tante storie >
< Affare fatto amore > posa protettivo un braccio intorno alla vita
< Ti amo > lo sussurra chinandosi a baciarmi la punta del naso
< Ti amo > quanto sono fortunata?
Neanche tre passi che mi coglie una nuova fitta, altri due e mi blocco sentendo un liquido caldo scivolare giù lungo le gambe.. ho perso un battito per poi avere il cuore che mi galoppa nel petto
< Oddio! Mi si sono rotte le acque! > stringo forte il suo braccio, sono terrorizzata e dal suo sguardo non sono l'unica
< Cavoli! Cavoli cavoli!! Calma.. ragioniamo! Cristo! - si guarda intorno frenetico cercando di capire che fare per prima cosa – All' ospedale di corsa!! > quasi mi trascina di peso
< Rallenta! Ti stai dimenticando la valigia che abbiamo preparato > qualcuno deve mantenere il sangue freddo o almeno fingere di averlo..
< Giusto.. la valigia.. vado a prenderla. Non muoverti da qui – crede che possa andare a fare una passeggiata? - Dove diavolo è? Non c'è! Non la trovo! > meglio fare un respiro profondo
< Stefan calmati per l'amor di Dio! È dentro la prima anta dell'armadio sulla destra >
< Presa. Andiamo! >
< Devi avvertire tuo padre >
< Sant'iddio! > corre sulla rampa di scale saltando gli scalini due a due, lo sento sbattere i pugni sulla porta, di questo passo gli verrà un infarto – Elena! La bambina! In ospedale! Adesso! > poverino neanche riesce a formare una frase di senso compiuto.
Oddio ecco un'altra fitta!
Il tempo vola un attimo fa ero in camera nostra e adesso sono in macchina con mio marito sull'orlo di una crisi di nervi e mio suocero che cerca di tranquillizzarci entrambi più che può!
 

< Bene bene, come stanno andando le cose? >
< Deve dircelo lei dottoressa! La pressione di mia moglie è giusta o troppo alta? È normale che le contrazioni siano ancora così distanziate nonostante la rottura delle acque? Come sta la bambina? Sta soffrendo? É tutto nella norma? >
< Ehi paparino fa un paio di bei respiri profondi, ok? Non vogliamo vederti svenire – per fortuna la ginecologa è abituata ai futuri padri stressati e non ne è infastidita! - Ora diamo un'occhiata, ok Elena? > annuisco
< Ok > non mi sembra ancora vero e invece eccomi qua in una camera d'ospedale con una flebo inserita nell'avambraccio, la dottoressa che mi visita e Stefan che mi stringe la mano come se temesse di vedermi svanire
< Considerando la tua storia passata la pressione va più che bene, la temperatura anche – mi sorride rassicurante – Nonostante ti si siano rotte le acque non sei ancora molto dilatata, solo un paio di centimetri. Le contrazioni hanno un intervallo di dieci minuti – solo? A me sembrano una dietro l'altra! - Quindi ancora troppo distanziate. Sembra proprio che la vostra piccolina si farà aspettare ancora un po'! Tranquilli è comune soprattutto con i primi figli – sembra rivolgersi più che altro a Stefan – Torno fa un'ora per ripetere il monitoraggio. Se ti senti di camminare fallo altrimenti resta a letto, come più ti senti a tuo agio. Per qualunque richiesta o bisogno l'infermiera è a vostra disposizione. Al minimo cambiamento torno >
< Grazie mille dottoressa >
Nei minuti successivi ci siamo goduti un po' di calma, entrambi seduti sul letto a gambe stese, le spalle appoggiate alla testiera e abbracciati. Questo momento di pace è interrotto solo da una contrazione ogni tanto. Stefan sorveglia da vicino ogni mia minima espressione e ad ogni mia smorfia si tende come una corda di violino
< Tutto bene amore? Ti serve qualcosa? Acqua? O magari vuoi provare ad alzarti? >
< Amore sto bene giuro – meglio provare a distrarlo – Hai chiamato Damon e Bonnie? > sono gli zii devono essere qui il prima possibile!
< Se ne è occupato papà, dovrebbero essere qui da un momento all'altro >
< Bene – mi volto leggermente per poterlo guardare bene in viso – Posso chiederti qualunque cosa in questo momento, vero? - esibisco i miei occhioni dolci a cui non può far altro che annuire convinto – Quando tuo fratello sarà qui approfittane per prenderti una pausa. Starà Bonnie qui con me >
< Cosa?! No! Io non mi muovo da qui! Voglio starti vicino! >
< Amore ragiona.. l'hai sentito anche tu ci vorranno ancora ore, stai diventando sempre più pallido di minuto in minuto.. voglio che tu possa prendere un po' d'aria, fare due passi, bere un bel caffè. In questo modo sarai in piena forma quando avrò bisogno di te al mio fianco >
< Elena.. - è combattuto ma capisce cosa sto cercando di dire – Va bene – sospira – ma al minimo cambiamento mi fai chiamare immediatamente > sorridendo torno ad accoccolarmi nel suo abbraccio.

 

POV D

 

< Da quando ti conosco questa è la prima volta che non ti lamenti della mia guida spericolata > sei minuti netti dal mio appartamento all'ospedale, decisamente un record!
< Considerati fortunato! Dai muoviti! Non perdere tempo o quando arriveremo in reparto la bambina sarà già nata! >
< Nah sa di dover aspettare lo zio figo >
Mano nella mano entriamo nella sala d'attesa di ostetricia che a quest'ora della notte è deserta, solo mio padre che non riesce a stare fermo dall'agitazione. In trent'anni non l'ho mai visto in queste condizioni: pantaloni della tuta, t-shirt e spettinato. Per la fretta è praticamente venuto in pigiama! Quanto vorrei fargli una foto!
< Eccovi ragazzi! > vedendoci si alza per venirci incontro, abbraccia Bonnie e da una pacca sulle spalle a me
< Pronto a essere nonno Giuseppe? >
< Pronto come non mai! Speriamo solo che il travaglio non duri troppo, temo non riesca a sopportarlo >
< Elena? >
< No Stefan! Dovevate vederlo com'era agitato! Elena doveva ripetergli le stesse cose almeno due volte prima che capisse! Quasi mi dimenticava a casa! Sono stato sul punto di dargli una sberla per farlo riprendere! Ahhahh! >
< Deve essere stato uno spettacolo poveretto! Mi sembra di vederlo nel panico totale! Ahhhahha!!! >
< Smettetela di prenderlo in giro! Dovreste vergognarvi – con uno scappellotto sulla nuca da parte del mio pettirosso mi convinco a non infierire oltre ma glielo leggo negli occhi che sotto sotto è un po' divertita anche lei – Piuttosto non si sa ancora niente? Notizie dalla dottoressa? >
< Mi hanno solo detto che la bambina se la sta prendendo comoda. Dobbiamo armarci di pazienza >
Seguendo il suo consiglio ci sediamo in queste scomodissime sedie.
Fortunatamente con noi c'è Bonnie perché siamo entrambi preoccupati anche se cerchiamo di nasconderlo. Diamine l'ultima volta che siamo stati in ospedale ad aspettare notizie Elena è rimasta in coma per giorni! Non devo pensarci ora, andrà tutto bene e fra poco conosceremo la nostra bellissima nipotina!
Perso nei miei pensieri stringo la mano del mio uccellino, gioco con le sue dita sottili. In sottofondo la sento chiacchierare con mio padre del più e del meno. Alzando lo sguardo incrocio il suo sguardo, mi guarda un po' preoccupata, mi conosce troppo bene e sa dove la mia mente sta andando però mi basta uno dei suoi sorrisi per farmi rilassare. È riuscita a farmi innamorare senza accorgermene e così tanto da star male, non riesco ancora a spiegarmi come posso essere così fortunato da averla accanto a me. L'avvolgo nel mio abbraccio per sentirla più vicina, ogni tanto le lascio un bacio sulla tempia.
Per una decina di minuti resta tutto uguale, chiacchiere senza senso ma appena scorgiamo Stefan saltiamo tutti in piedi come molle
< Calma calma, siamo ancora in alto mare > mi ributto sulla sedia a peso morto: sarà una lunga nottata
< Come sta Elena? E tu? >
< Elena sta andando alla grande ma le contrazioni sono ancora distanziate, almeno il dolore non è ancora troppo. Io sto cercando di tenere a bada i nervi! > sorride agitato
< Fammi indovinare le stai mettendo così tanta ansia che ti ha sbattuto fuori? > non posso crederci l'ho detto a battuta ma dalla faccia che ha fatto ho ragione! Si passa imbarazzato una mano fra i capelli
< Beh non esattamente.. vuole che Bonnie mi dia il cambio per un po' >
< Perfetto. Vado da lei. Tu bevi qualcosa di caldo e stai sereno, fra poco le tue donne avranno bisogno di te paparino! >
< Grazie mille Bonbon! - lo abbraccia prima di allontanarsi e sparire dietro la porta verde – Adoro la tua ragazza Damon > a chi lo dice.
E inizia l'attesa.
Due ore e tre tazze di disgustoso caffè dopo siamo sempre ad aspettare senza che nessuno si degni di venirci a dire niente! Mio fratello continua a camminare avanti e indietro senza fermarsi mai, ogni tre passi fa un sospiro, scuote la testa, si sfrega gli occhi ansioso e via così all'infinito. Quando usciremo da qua ci faranno ripagare il pavimento!
< Abbi pietà e siediti due minuti! >
< Non riesco a stare fermo >
< Beh provaci! > dopo l'ennesima occhiataccia riesco a farlo sedere, più che altro si è accasciato come un sacco di patate ma è il risultato che conta, no?
< Smettetela di fare i bambini! >
< È colpa sua >
< Cosa starà succedendo? >
< Probabilmente il dolore avrà iniziato a farsi sentire, starà minacciando le infermiere per farsi dare un po' di anestesia e scommetterei che starà maledicendo il giorno in cui si è anche solo fatta sfiorare da te >
< Oddio.. > è visibilmente impallidito, ops..
< Damon sta zitto! Elena sta bene > dallo sguardo di papà sta per metterci in punizione entrambi
< .. mm.. ma come faccio a saperlo fratellino.. potrei sbagliarmi.. > uffa cercavo solo di fare un po' d'ironia, sono un incompreso.
< Non ce la faccio più ad aspettare qui fuori!! > con un gesto frustrato passa per l'ennesima volta la mano fra i capelli
< Se non ti hanno ancora chiamato è perché non c'è nessuna novità >
E dopo questa perla di saggezza di papà passa un'altra ora e mezza.
< Papà.. e se non ce la faccio? > il tono spaventato mi riscuote ma ciò che mi sconvolge davvero è la reazione di nostro padre
< Ahhhahh!!! Ahhhhahhhh!!! > sta ridendo come un pazzo, è letteralmente piegato in due, batte la mano sulla coscia cercando di riprendere fiato ma non serve a nulla e ricomincia da capo.. forse dovremmo fare sedare lui però ci limitiamo a guardarlo allibiti, almeno ha smesso di piagnucolare
< Stefan mi fai morire! Ahhahh. Se sono sopravvissuto con voi due senza troppi danni ce la farai anche tu, anche perché non c'è l'opzione del fallimento! Ahh! >
Senza il minimo dubbio sono rimasto l'unico sano di mente qui dentro.
Passano altri tre quarti d'ora.
< Stefan! Ci siamo! Corri da Elena! > Bonnie ci fa saltare tutti sull'attenti, quasi increduli che questo momento sia arrivato dopo tanta attesa
< Oddio! Ci siamo.. >
< In bocca al lupo figliolo! >
< Che aspetti?! Sbrigati! > un ultimo giro di incoraggiamenti e corre verso la solita porta verde.
Alla fine Bonnie è proprio dove dovrebbe essere: abbracciata a me.
< Allora come sta? Cosa dice la dottoressa? >
< Data la situazione sta benissimo, è la solita Elena che noi tutti amiamo.. forse le infermiere un po' meno.. Non si sta facendo prendere dal panico, è calma anche se sta facendo impazzire il personale con le sue richieste, prima ha sete, poi vuole il ghiaccio, poi a freddo.. Comunque l'ultimo monitoraggio ha confermato che i parametri sono perfetti, la bambina sta bene ed è nella giusta posizione, non c'è nessun segno di sofferenza fetale. Ormai dovremmo esserci quasi perché Elena ha raggiunto i nove centimetri di dilatazione >
< Stop! Troppe informazioni, non ho bisogno di sapere nulla sulla sua dilatazione >
< Scemo – mi becco pure una gomitata – sii serio! >
< Speriamo che almeno ascolti te Bonbon >
< Ma ce l'avete tutti con me?! > sbuffando torno a sedermi su queste cose che hanno il coraggio di chiamare sedie. Trascino la streghetta in braccio a me così posso affondare il viso nell'incavo del suo collo e respirare il suo profumo di fragola per potermi almeno rilassare anche io.
L'orologio alla parete segna le otto del mattino e mio padre che batte il piede a ritmo delle lancette dei secondi mi sta facendo impazzire!
Cos'altro potevo aspettarmi dalla figlia di Elena se non di farsi aspettare per ore ed ore?
< È nata! È nata! È bellissima! Assolutamente perfetta!! > uno Stefan felice all'inverosimile e commosso corre verso di noi. Tutti e quattro ci stringiamo in un abbraccio, dobbiamo sembrare degli idioti a ridere e saltare così.. ma chi se ne frega! È il momento di festeggiare!!
< È nata venti minuti fa, pesa 2 chili e otto etti. È piccolissima ma perfetta! Dieci dita alle mani e dieci ai piedi. Ho già detto che è bellissima?! Oddio non mi sento più la faccia a forza di ridere >
< Elena? >
< Spossata ma sta bene >
< Possiamo vederla? >
< Certo! Andiamo >
Mano nella mano io e Bonnie entriamo nella stanza di Elena. Non ho mai visto mia cognat così esausta e con i capelli tutti arruffati, ma non l'ho neanche mai vista con un sorriso più grande e lo sguardo più adorante. Fra le braccia stringe un piccolo fagotto rosa: mi nipote.. wow..
< Eccovi finalmente! >
< Angelo come stai? >
< Mai stata meglio! Venite a conoscere la vostra nipotina: Elisabeth Anne Salvatore >
< Bellissima come la madre! > non è tanto per dire, per carità non mi intendo per niente di bambini ma è uno spettacolo. La testolina tonda con una leggere traccia di capelli chiari ha la forma di una mela, due belle guanciotte rosse, la piccola bocca a forma di cuore, gli occhi grandi sono addormentati. Se tanto mi da tanto dovrò aiutare mio fratello a cacciare gli spasimanti!
< Assomiglia tantissimo a te appena nata. I tuoi genitori sarebbero davvero orgogliosi! > per la prima volta vedo mio padre veramente commosso, ha gli occhi lucidi mentre ammira la sua nipotina
< Bonnie vuoi tenerla? >
< Certo! - senza esitazioni la prende sistemandola fra le sue braccia sorridendo da un orecchio all'altro – Ragazzi avete fatto un vero capolavoro! Sei uno splendore lo sai vero? - prosegue dolcemente rivolgendosi direttamente alla bimba – Guarda che occhioni! Non è una meraviglia Damon? >
< Per sua fortuna ha preso dalla mamma >
< Che simpatico fratellone. Piuttosto dimostraci quanto sei bravo a fare lo zio, su! >
E cosa ci vorrà mai? Ho visto come hanno fatto Bonnie e papà, non mi è sembrato difficile. Anche se sballotata da una persona all'altra si muoveva a malapena continuando a dormire.
Appena la tengo resto per un attimo senza parole. Oddio ho un groppo in gola, non posso crederci rischio di commuovermi pure io!
< Uuuèèè!!!! Ueèèè!! > che le prende?! Aiuto.. si è rotta! Strilla a pieni polmoni, non ci pensa proprio a smetterla! Basta ora non ti ho fatto niente!
< Ok riprendetevela! >
Grazie al cielo si calma del tutto appena tornata da sua madre
< Cosa ti ha fatto lo zio principessa? >
< Damon l'hai spaventata >
< Papà non è colpa mia è lei che è nervosa > ridono tutti a mie spese, almeno Bonnie mi consola stringendosi a me sorridendo comprensiva.
Siamo interrotti dall'infermiera
< C'è troppa gente qui dentro. La neonata e la sua mamma devono riposare – si avvicina ad Elena per prendere la bambina – Ora porto questa piccolina nella nursery, per precauzione starà qualche ora nella culla termica. Se più tardi te la senti puoi venire a vederla, se no te la porto per la poppata di mezzogiorno. Per qualunque cosa suona il campanello. Voi salutate e tutti fuori, l'orario di visite è affisso all'entrata del reparto >

 

 

< Siamo ancora in tempo per andarcene > mi rifiuto tassativamente di entrare là dentro. Me ne resto a braccia incrociate davanti al portone della villa
< Deciditi a suonare il campanello o lo faccio io > non so se Bonnie è più infastidita o più annoiata
< Non vedo il motivo di sottopormi ancora a questa tortura >
< Mm.. vediamo.. Innanzitutto è mercoledì e come ben sai la cena del mercoledì è tassativa, inoltre ci sta aspettando la piccola Elisabeth che non vediamo l'ora di vedere >
< Parla per te. Quella piccoletta mi odia >
< Non essere ridicolo > sbuffa spazientita
< È colpa sua non mia! Ogni volta che entro nel suo campo visivo inizia a piangere e strillare come un'indemoniata! Perché lo fa solo con me? Non con te né con papà o chiunque altro! Dovresti farla a lei la predica non a me. Non mi sottoporrò a questa umiliazione per l'ennesima volta! > no, no e ancora no! Dopo una settimana di tentativi e prese in giro non ne posso più
< Il fatto è che non sei abituato ad avere a che fare con dei neonati. Ogni volta che la tieni in braccio sei teso come una corda di violino e lei lo percepisce, praticamente vi innervosite a vicenda. Devi rilassarti quando sei con lei. Non ti puoi aspettare di zittirla con un'occhiataccia delle tue o un'alzata di sopracciglio. Usa tutto il tuo fascino >
< Ho un'idea migliore, ascoltami. Ci riproviamo fra tre o quattro anni quando potrò comprarla corrompendola con fantastici regali che le faranno capire che sono lo zio figo. Intanto stasera ti porto a cena in quel nuovo ristorante giapponese che ti piace tanto solo noi due > tento di scioglierla con il mio miglior sorriso ma mi accorgo che è una causa persa
< Suona il campanello. Adesso. > altro che sfoderare il mio fascino, mi sa che l'ho esaurito!
Neanche il tempo di lamentarmi ancora un altro po' che vengo trascinato in casa.
Come sempre l'allegra famiglia è riunita in salone. Per il momento la piccoletta se ne sta tranquilla con la madre, certo ancora non mi ha visto! Stefan si sta rendendo ridicolo cercando di intrattenerla con dei pupazzetti e smorfie orrende, andiamo come fa a non strillare davanti a questo spettacolo? Mah!
< Ecco il mio raggio di sole! > il mio pettirosso si fa avanti tutta sorridente, la prende in braccio come fosse la cosa più normale e facile del mondo e inizia a coccolarla. Naturalmente la piccola peste si gode tutte queste attenzioni, non le toglie gli occhi di dosso mentre la sente parlare con quel tono che per me è un po' ebete però sembra funzionare. È il suo di fascino che colpisce e non fa mai cilecca altroché!
Per sicurezza preferisco restarmene in disparte bevendo in pace il mio whisky, i miei timpani non sopporterebbero un altro round di urla!
Certo però che Bonnie è davvero a suo agio mentre la culla, lo fa sembra così semplice, si vede che le viene naturale dal sorriso sereno che sfoggia. È uno spettacolo da guardare, non riesco a toglierle gli occhi di dosso, guardo rapito ogni suo movimento. Appena si accorge di essere osservata arrossisce, il sorriso diventa ancora più smagliante e mi strizza l'occhio, mi fa cenno di avvicinarmi a loro ma scuoto il capo, perché rovinare questa quiete? Sto bene dove sto!
< Non farti venire strane idee – mio padre mi sorprende alle spalle – È ancora troppo giovane, accontentatevi di fare gli zii per ora >
< Fossi matto! Stiamo benone noi due da soli. Non ho ancora la minima intenzione di condividerla! - continuando a guardarla aggiungo – Magari fra qualche anno.. >
< Ahhahh! > con una pacca sulla schiena mi fa quasi andare di traverso il sorso che stavo bevendo. La sua risata fragorosa risuona forte, ma quanto sono divertente stasera? Qui sono tutti fuori di testa!
Accidenti con tutto questo casino la piccoletta si è voltata verso di noi, appena mi vede il labbro inferiore ha iniziato a tremare.. no.. ti prego non piangere, non mi avvicino. Giuro che appena mi ha visto ha lanciato uno sguardo di sfida!
< Seguimi nel mio ufficio, dobbiamo parlare > anche se non ne ho voglia colgo la palla al balzo, qualunque cosa pur di allontanarmi
< A cosa devo questo tete a tete? >
< Bando alle ciance, lo sai: il contratto “Mode Universal” > di bene in meglio, speravo di dimenticarlo almeno per un paio d'ore. Mi sfrego il viso con le mani sospirando frustrato
< Non mi pare che ci sia altro di cui discutere. Sei stato tu a ribadire quanto sia importante come cliente >
< Vero ma l'ho detto prima di sapere che la modella in questione fosse Katherine – la smorfia viene spontanea ad entrambi – Non ti biasimerei se ti sentissi a disagio >
< Temi che non sappia essere professionale? >
< Sinceramente? - sembra incerto se proseguire o no – Hai fatto molta strada negli ultimi mesi, hai ripreso in mano la tua vita, non ti sei più cacciato nei guai. Ammettiamolo gran parte del merito va a Bonnie, è per lei che tiri fuori il meglio ti te quasi quanto davi il peggio di te con “quella”. Lo sappiamo bene che “quella” non porta altro che guai. Ha già provato una volta a distruggere questa famiglia e non le permetterò di fare un nuovo tentativo >< Credi che non sappia anche io tutto questo? Sto cercando di essere oggettivo papà: è un contratto milionario, stiamo parlando di uno di quei clienti per cui hai voluto comprare l' “MC&S” ad ogni costo e non possiamo rischiare di perderlo proprio ora. Credi che non mi dia sui nervi che “quella” pretenda che sia io ad occuparmi dei suoi interessi?! Non voglio averci niente a che fare ma sono sicuro di me, sono sicuro del mio rapporto con Bonnie e non c'è pericolo che si possa mettere fra noi due – spero di avergli fatto capire quanto sono serio – È tutto? > preferisco i pianti di mia nipote a questo discorso
< Bonnie lo sa? >
< Non ancora, ma ho intenzione di parlarle stasera appena arriviamo a casa. Non accetterò il cliente se non è d'accordo >
< Bene – finalmente si alza dalla scrivania sancendo la fine della discussione – Vedi di non sputtanare tutto > la realtà è che tanto per cambiare mio padre non ha fiducia in me.

 

POVB

 

< È incredibile quanti cambiamenti faccia Lizzy da un giorno all'altro! Visto come riconosce le diverse voci? Senza contare i passi avanti che hai fatto anche con te: stasera non ha mai pianto! Ehi mi stai ascoltando? > da quando siamo usciti da casa dei suoi ha risposto a monosillabi, ora siamo in ascensore una sua mano sulla mia vita mentre assente fissa i numeri che salgono e con l'altra giochicchia con le chiavi
< Certo.. certo. Non ha pianto. Non te l'ho detto? Siamo giunti a un compromesso: io tengo le distanze e lei non sclera appena entro nel suo raggio visivo. Sono bravo eh? > il solito scemo ma è il mio scemo. Mettendomi sulla punta dei piedi gli do un bacio a stampo sulle labbra, cogliendomi alla sprovvista mi spinge con le spalle allo specchio della cabina baciandomi come un affamato, le sue mani prima affondano fra i miei ricci e poi scendono decise sui fianchi sollevandomi per farmi allacciare le gambe intorno ai suoi fianchi. Sono a un millesimo di secondo dal fregarmene del mondo esterno e schiacciare il tasto “stop” per approfittare del mio ragazzo qui e adesso quando le porte dell'ascensore si aprono e veniamo interrotti da un colpo di tosse, ci ritroviamo di fronte il suo anziano vicino di casa
< Ah i giovani e gli ascensori! > mai stata più in imbarazzo! A testa bassa riporto i piedi a terra, auguro la buonanotte e a passi svelti mi rifugio nell'appartamento. Anche senza guardarlo so che Damon ha il suo solito sorrisetto soddisfatto stampato in faccia.. beh almeno sembra più rilassato.
< Vuoi qualcosa da bere? Magari ti aiuta a spegnere l'incendio che hai in viso pettirosso. Ahhahh! >
< Acqua grazie. Alla fine ce l'ho fatta a vedere un tuo sorriso. Sei stato tutta la sera distante, si vede lontano un miglio che hai qualcosa che ti frulla in testa – ho tutta la sua attenzione – Come mai tu e Giuseppe vi siete chiusi in ufficio per quasi mezz'ora? Sbaglio o è tassativamente vietato parlare di lavoro durante le cene del mercoledì? >
< Non ti sfugge niente eh.. vieni sediamoci sul divano. Dovevamo finire di discutere di una questione – si sfrega gli occhi prima di continuare – Si tratta di uno dei clienti che era nel portfolio di tuo padre, “Mode Universal”. Vogliono che sia io a seguire il loro caso ma non ho ancora accettato, voglio prima parlarne bene con te >
< Devi andare di nuovo a New York? > odio stare lontana da lui
< Non credo. Probabilmente saranno sufficienti un paio di video conferenze, non dovremmo impiegarci troppo tempo >
< Perché sei così preoccupato allora? >
< Vogliono assumere una modella che al momento però è legata a un contratto di esclusiva con un'altra agenzia la “Fashion Now”. Dobbiamo trovare il cavillo per liberare la modella e farla firmare con il nostro cliente. Hanno chiesto esplicitamente che sia io ad assisterli altrimenti non se ne fa niente >
< Wow! È un bene no? Vuol dire che sanno quanto vali! Sono fiera di te amore! - il mio entusiasmo si scontra con la sua espressione sempre più grave – Oppure no.. >
< La modella è Katherine > cristo santo.. una modella, la sua ex è una modella.. una modella contesa da due agenzie di moda pergiunta.. figurarsi..
< Fammi indovinare è stata lei a volere te > mi sembra di non respirare più quando annuisce
< Già – prende le mie mani fra le sue – Non ho ancora accettato. Se non vuoi che lo faccia rifiuto l'incarico senza alcun problema. Anche mio padre sarà d'accordo con qualunque decisione prendiamo noi due insieme >
Il mio primo pensiero è di puntare i piedi e dire “assolutamente no! Manda tutto all'inferno!” ma purtroppo stiamo parlando del suo lavoro.. accidenti.. mi tocca fare la superiore?
< Mentirei se ti dicessi che non ho il minimo problema sapendoti a stretto contatto con la tua ex che solo pochi giorni fa ti ha ricontatto. Non mi piace per niente >
< Lei non è niente. Io amo te, solo te. Per me non c'è nessun'altra se non te. Domani avvertirò il cliente che rifiuto, problema risolto – con un movimento veloce mi solleva per farmi sedere sulle sue gambe – Possiamo andarcene a letto ora > inizia a lasciarmi una scia di baci sul collo
< Aspetta – in fondo lui ha ingoiato il rospo con Zander, no? Di certo è un incarico importante, non accettarlo potrebbe portare problemi allo studio. Sono sicura del suo amore per me, non ho niente da temere, giusto? Certo a parte la sua ex super modella.. ok devo smetterla di pensare così o impazzisco! - Stiamo parlando del tuo lavoro devi accettare. Se dici che è un caso come un altro non mi preoccupo. Mi fido di te >
< Niente e nessuno si metterà mai fra noi, tanto meno uno stupido incarico o una sciaquetta da quattro soldi – mi prende il viso fra le mani – Sei mia e io sono tuo, non mettere mai in dubbio questo >
< Bene >
< Bene > vengo abbagliata con il primo vero sorriso della serata, uno di quelli che gli illuminano gli occhi neri e rendono le mie gambe di gelatina ogni volta. Gentilmente mi fa sdraiare sul divano, lui sopra di me, affondo le mani fra i suoi capelli
< Basta discorsi seri.. voglio passare la notte a fare l'amore con la mia bellissima fidanzata >

 

( Tre settimane dopo)

 

< Scusa il ritardo! - una Elena tutta trafelata mi raggiunge al bar dove avevamo appuntamento, sistema la carrozzina accanto al nostro tavolo e si siede riprendendo fiato – Il traffico a quest'ora è atroce! > sembra esausta ma non per questo meno bella, anzi! In un solo mese ha perso i chili di troppo della gravidanza, in poco tempo è tornata a fare invidia a qualunque star da copertina, senza contare il sorriso splendente e quell'aurea di felicità che irradia
< Non preoccuparti sono appena arrivata anche io. Piuttosto dov'è il mio raggio di sole? - mi sporgo verso la carrozzina e la vedo con quegli occhioni enormi, sveglia e pimpante mentre muove i pugnetti per farsi notare – Posso? > chiedo il permesso prima di prenderla, è inutile non si può resistere alla tentazione di strapazzarla di coccole!
< Certo! Anzi se ti va puoi anche darle il biberon >
< Eccoti qua splendore – le sistemo bene la testolina nell'incavo del gomito – Ma che bella tutina tutta rosa che hai, sembri un confettino! - magari è solo la mia immaginazione ma sono convinta che ormai mi riconosca, sembra quasi che mi sorrida mentre le faccio le smorfie e le parlo, la adoro! - Come è andato l'appuntamento dal pediatra? >
< Benissimo! Tutti i parametri sono pienamente nella media di un neonato di un mese. Stefan ci ha accompagnate e come al solito ha sommerso il medico di domande però si sta calmando, mi aiuta tantissimo – non ne dubito se c'è qualcuno che sembra nato per avere figli è proprio lui, è così dolce e premuroso specie ora che non è più preoccupato che possa succedere loro qualcosa di brutto - Tu che ci racconti? >
< Niente di che. Nell'ultima settimana sto tirando un po' il fiato ed era ora! Ho davvero rischiato un esaurimento nervoso cercando di stare dietro a tutto. Avendo finito il corso ho molto più tempo per concentrarmi sullo studio per gli esami, su Damon e sul nostro fantasmagorico viaggio in Italia. Non vedo l'ora! >
< Ti capisco, ne avete davvero bisogno voi due! Magari il prossimo anno, con Lizzy più grande, potremmo andare in vacanza tutti insieme >
< Approvo appieno! >
< Scommetto che il mio caro cognatino sarà al settimo cielo sapendo che quel sexy pasticcere non ti gironzola più intorno – mi mordo il labbro incerta – Cosa non mi hai ancora detto? >
< Beh alla fine dell'ultima lezione, dopo il test finale, potrebbe avermi offerto uno stage per quest'estate presso un suo ristorante a Parigi > l'ho lasciata senza parole
< Non ci credo! E tu?! >
< Che potevo dire? Ho gentilmente declinato la generosa offerta, ho ammesso che ne ero lusingata ma non potevo accettarla perché ho già dei programmi con il mio fidanzato. Una volta tornata a casa l' ho detto a Damon senza pensare che fosse una gran problema.. naturalmente ha dato di matto > intanto Elisabeth si è addormentata dopo aver fatto il ruttino e la rimetto nella sua carrozzina
< Posso solo immaginare la sua reazione.. Ma dimmi la verità ti costa tanto rinunciare alla sua offerta? Se non ci fosse Damon avresti accettato? >
< Non lo so.. forse.. Ma infondo non è una grande perdita. Certo imparerei molto, soprattutto potrei fare esperienza di una pasticcera che è completamente diversa dalla nostra. Ma mentre ho considerato il corso fondamentale per il mio lavoro futuro, non vedo così rilevante questo stage nell'ottica di un mio negozio. Senza contare che io e Damon abbiamo davvero bisogno di un po' di tempo solo per noi, non ci rinuncerei per nulla al mondo. Inoltre non ho davvero bisogno di alimentare ne la sua gelosia ne le sue insicurezze! Dovevi sentirlo ieri sera, non la smetteva più di blaterare cose tipo “quel botolo vuole portarti via da me” intervallato dal classico “gli cambio i connotati”. Ho passato ore a rassicurarlo che non vado da nessuna parte.. infondo però è dolce quando fa il geloso > ancora meglio quando cerca di farsi perdonare..
< Nessun'altra nube all'orizzonte? > strano che ci abbia messo così tanto ad arrivare al punto che le rode. Da quando ha saputo la situazione con Katherine è sempre all'erta ed ha rimesso gli artigli!
< Non direi. È stanco, lavora tanto per terminare quel maledetto incarico il prima possibile ma sembra che salti fuori sempre qualcosa di nuovo. Dal mio punto di vista non finirà mai abbastanza presto ma cerco di non pensarci, mi fido del mio fidanzato >
< Fai bene ma non commettere l'errore di fidarti di quella tr..mm.. troll! Gode nel rovinare la vita alle persone! >
< Troll? Ahh!! - fantastico sentirla auto censurarsi così! - Comunque non ci penso neanche! Troll.. carino.. Ahhahh! >
Un'ora dopo siamo lanciatissime nel nostro giro di shopping, nonostante la presenza di una neonata riusciamo a non perdere nessuno dei nostri negozi preferiti. Probabilmente aiuta che questa bambolina sia la più brava del mondo!
< Bonbon quel vestito è fatto apposta per te! Devi prenderlo assolutamente, non è bellissima Lizzy? > mi guardo critica allo specchio. È di seta blu notte, ha una linea semplice con una gonna un paio di centimetri sopra il ginocchio, aderente al punto giusto per non essere sfacciato, due sottili spalline e un profondo scollo sulla schiena.. mi fa sentire sofisticata e anche un po' sexy
< Beh se me lo consiglia Elisabeth.. >
< Quando Damon ti vedrà con questo indosso non saprà cosa l'ha colpito! Non riuscirà è tenere le mani per se! - strizza l'occhio complice – Ti ci vedo in una cena a lume di candela in uno di quei bei ristorantini italiani. Non pensarci e compralo. Mentre sei alla cassa noi ti aspettiamo fuori >
Mi basta un'occhiata per capire che nei miseri cinque minuti che mi sono serviti per pagare ed uscire dalla boutique l'atmosfera è decisamente cambiata.
A qualche metro di distanza c'è una Elena decisamente infastidita, non le ho mai visto quello sguardo duro che rivolge a una donna che mi dà le spalle, con una mano gesticola arrabbiata e con l'altra dondola la carrozzina.
Mi avvicino velocemente cercando di capire cosa stia succedendo, quando sono a pochi passi da loro sento solo “vattene, nessuno qui ti vuole..” prima che la mia amica mi veda e si blocchi con un'espressione fra il dispiaciuto per me e la rabbia per la sconosciuta. È in quel preciso momento che so senza ombra di dubbio chi ho davanti: Kathrine.
Avvertendo la mia presenza alle sue spalle si volta. Dannazione! Sono di fronte alla versione umana di Barbie. È perfetta.. ma perché mi meraviglio fa la modella.. ho già detto dannazione?!
Il colpo fatale alla mia autostima lo sferra squadrandomi da capo a piedi con quel suo sorriso smagliante ma di ghiaccio, fa venire i brividi, senza contare la derisione nello sguardo che mi rende fin troppo consapevole del mio aspetto.. dei semplici jeans, ballerine e t-shirt, struccata e con i ricci che come al solito vanno dove vogliono loro. Al contrario lei è pronta per una passerella.. ha un abito rosso, corto ed aderente, senza spalline, tacchi alti e non ha un capello fuori posto, una cascata bionda leggermente ondulata.. oddio.. è così che la vede sempre Damon?! Sto per sentirmi male, ho il cuore in gola che batte all'impazzata e lo stomaco sottosopra sceso fino ai piedi. Darei qualunque cosa per teletrasportarmi in un qualunque altro posto al mondo, non sarebbe male neanche un campo di battaglia.. ma temo di esserci già..
< E questa chi sarebbe la baby-sitter? > suolo inghiottiscimi adesso ti prego
< Non che siano affari tuoi ma lei è Bonnie la fidanzata di Damon. Bonnie ti presento la strega dell'est > è in totale assetto da guerra, grazie al cielo ho Elena dalla mia parte!
< Ahhhahh! Sii seria, non ci credo, ahhahh! Damon non può aver abbassato così tanto i suoi standard, ahhahh!! Non è altro che una povera ragazzina, ahhahh! > in una semplice frase ha dato voce a tutti i miei dubbi
< Non ti azzardare brutta.. > devo farmi valere, in fondo è la mia guerra no?
< Lasciala dire Elena, tanto sappiamo tutte che sarò io quello da cui Damon tornerà a casa stasera. Vuole me non lei > trovo il coraggio di fissarla dritta negli occhi e il lampo d'ira che attraversa la troll mi dà soddisfazione
< Sarà.. nel frattempo però passerà tutto il pomeriggio con me, nel suo ufficio, da soli, lavorando fianco a fianco. Come ieri e come domani.. ops.. forse non te l'ha detto > ho un'improvvisa voglia di strapparle tutti i capelli
< Non c'è problema non mi hai detto niente che già non sapessi. Fra me e il mio fidanzato non ci sono segreti. Credi che non mi abbia raccontato del vostro incontro al ristorante, di come ti abbia piantato in asso appena ti sei gettata su di lui? Mi dice sempre tutto >
< Ma quanto sei dolce o forse sei solo stupidamente ingenua. Ma probabilmente è meglio così, Damon si accorgerà prima che sta perdendo il suo tempo con te dal momento che può avere me e riprenderemo proprio dal punto in cui ho lasciato > sarebbe così dannatamente bella anche con un occhio nero, ma perché limitarsi a uno facciamo tutti e due!
< Cioè dal punto in cui tenti di portarti a letto suo fratello senza riuscirci? - pare proprio che abbia colpito un nervo scoperto – Pensi davvero che, anche senza la mia presenza, Damon vorrebbe avere a che fare con te? Temo andrai incontro a una grande delusione – con la coda dell'occhio vedo Elena gongolare – Sei davvero convinta che costringerlo ad assisterti per la recessione del contratto serva per tornare con lui? Credi davvero che non ne abbia parlato con me prima di accettare? >
< Damon non permette a nessuno di mettere bocca nei suoi affari >
< Se gli avessi detto di rifiutare lo avrebbe fatto senza battere ciglio. Ma mi fido di lui. Noi due ci amiamo e non sarà di certo la tua presenza a darci problemi > cerco di dimostrarmi il più risoluta possibile
< Sei tu che ti illudi tesorino, Damon ama solo se stesso. Ti do un consiglio da amica: lascia il campo prima che il tuo piccolo e patetico cuoricino innamorato si spezzi in mille piccoli pezzi > pensandoci meglio sarebbe meglio un bel pugno sul naso rifatto
< Ti correggo: Damon non amava te. Ma ama me e ti garantisco che me lo ripete di continuo, da quando ci svegliamo una accanto all'altro a quando ci addormentiamo abbracciati, soprattutto quando mi chiede di andare a vivere insieme > non trattengo un sorriso di soddisfazione vedendola diventare livida, da quello che so Damon non ha mai permesso che neanche lasciasse lo spazzolino da danti da lui
< Stai mentendo miseramente. Lo conosco più che bene, odia dividere i suoi spazi >
< Forse una volta ma non più. Lui ama vedere le mie cose fra le sue, sapere che sono lì ad aspettarlo al suo rientro. Ora se vuoi continuare a renderti ridicola continua pure quello che stai facendo, non mi fai paura. Anzi sappi che io e il mio fidanzato ci ridiamo sopra. Basta avere ancora un po' di pazienza e non ti rivedremo più. Ora se vuoi scusarci abbiamo ancora spese da fare da Victoria Secret's – faccio per superarla ma ci ripenso – Dal momento che vedrai Damon fra poco puoi dirgli da parte mia che lo aspetto a casa con una sorpresa? > wow ormai sono lanciatissima quasi non mi riconosco più! Devo essere posseduta non c'è altra spiegazione!
Senza degnarla di un altro sguardo ce ne andiamo lasciandola in mezzo al marciapiede con l'espressività di un pesce rosso. Dio che soddisfazione!
Sento l'adrenalina che inizia a calare, la pressione sanguigna che era alle stelle sta crollando, le gambe mi tremano.. mi viene da ridere ma credo si tratti di una risata isterica.. Santo cielo non è che ho esagerato? Sento il panico salire..
< Vedi Elisabeth è per questo che amiamo tanto la zia Bonnie! Hai visto la sua faccia? Non la dimenticherò mai! Sei stata grande! Sei il mio nuovo eroe! - con una mano spinge la carrozzina e con l'altra mi abbraccia – Ero pronta a intervenire per darti man forte ma non ce ne è stato bisogno, è stato meglio che vederla presa a calci! Avrei dovuto filmare tutto per rivederlo all'infinito! >
Cavoli sembra proprio che sono sopravvissuta a questo maledetto incontro/scontro.. chi l'avrebbe mai detto..
< Ho ragione vero? Damon ama me.. >
< Più della sua vita Bonbon >



Lo so lo so... dico sempre che aggiornerò presto e poi sono in ritardo come al solito.. giuro ci ho provato a fare prima ma il tempo passa senza quasi accorgermene.. magari potrei essere più veloce con qualche recensione in più? mah.. vedremo.. :-)
Spero che questo capitolo sia valso l'attesa! che ve ne pare della piccola Elisabeth? e della nostra Bonnie agguerrita?
Fatemi sapere e come sempre ogni suggerimento è bene accetto!
Al prossimo capitolo!
Bacioni

Valentina
  
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