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Autore: YukiWhite97    29/07/2016    2 recensioni
Quando tutto sembra essere tornato alla normalità, ecco che Voldemort ricompare misteriosamente. Quest'ultimo ha in mente di lanciare un sortilegio che manderà tutti i nostri amati personaggi in un mondo senza magia e senza possibilità di ricordare nulla.
Harry e Draco vorrebbero impedirglielo, ma di fatto non c'è nulla che loro o gli altri possono fare. Vi è infatti una profezia: Soltanto l'Erede potrà spezzare il sortilegio.
.
Lily in compenso, ragazzina che vive nei tempi odierni, vive una vita disastrata, a partire proprio dalla sua famiglia.
Sarà l'incontro con un vecchio signore un pò matto a dare una svolta alla sua esistenza. Lily capirà che a volte credere nella magia non è del tutto sbagliato.
Capirà che lei è molto più di una semplice "nessuno".
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Inutile che io lo dica, storia ispirata a "Once Upon a Time". Ero molto restia dal pubblicarla, ma visto che ormai sono qui, spero che vi piaccia C:
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Draco/Harry, James/Lily, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg, Triangolo | Contesto: Altro contesto, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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Voldemort era su tutte le furie. Qualcosa o anzi, per meglio dire, qualcuno, si era messo in mezzo ai suoi piani. Si trattava di qualcuno che non era ancora nato ma la cui venuta al mondo sarebbe stata per lui un problema. Era a causa di una profezia, la quale premuniva l'arrivo di una cosiddetta Salvatrice, che lo avrebbe salvati.
"Quindici anni - ripetè - e la Salvatrice, in qualche modo a me sconosciuto, riuscirà a salvare gli altri, sconfiggendomi e donando loro un lieto fine. Profezia più assurda di questa non ne ho mai sentite. Come se potessi preoccuparmi poi di una bambina non ancora venuta al mondo"
Lucius stava in silenzio. Lui sapeva bene, così come lo sapeva anche il Signore Oscuro, chi fosse quella bambina premunita dalla profezia. Una bambina legata a lui da un legame di sangue, il frutto del vero amore tra Harry Potter e Draco, il figlio che aveva brutalmente allontanato. Nonostante ciò, sapeva che Voldemort l'avrebbe uccisa non appena ne avrebbe avuto la possibilità. Non sapeva come ciò lo facesse sentire, forse indifferente, forse in parte un pò preoccupato. Non era mai stato troppo per la famiglia, ma adesso si stava parlando di mettere in pericolo una creatura innocente dal destino già segnato.
"Mi occuperò di lei quando saremo nel nuovo mondo - dichiarò Voldemort - Ma mi serve sapere il nome. E tu, Lucius Malfoy, mi aiuterai"
Ovviamente, chi avrebbe potuto aiutarlo se non proprio lui?
L'idea non lo allettava del tutto. Sin da quando lo aveva riportato in vita sapeva che avrebbe dovuto fare cose assai spiacevoli, ma il solo pensiero di aiutarlo a distruggere quella che era fatto la propria famiglia, gli metteva i brividi.
Non poteva però tirarsi indietro.
"Cos'è che devo fare, mio Signore?"- domandò.
"Molto semplice. Devi farti catturare.Una volta che ciò sarà accaduto, tuo figlio ed Harry Potter vorranno delle informazioni da te. Bene, tu gliele darai e parlerai loro della profezia. Ma il prezzo per quest'informazione dovrà essere proprio il nome della bambina, d'accordo?"
Lucius annuì debolmente. Non era tranquillo: non poteva tirarsi indietro e allo stesso tempo non voleva rivelargli quello che sarebbe stato un nome per lui prezioso.
Ed inoltre c'era anche un altro pensiero che lo tormentava. In un mondo nuovo, dove neanche Voldemort avrebbe avuto la magia per un periodo di tempo, sarebbe stato facile ingannarlo, piegarlo al suo volere, magari prendere il suo posto e divenire uno dei maghi più potenti mai esistiti, passare, insomma, dal lato oscuro. Quest'idea lo impauriva e lo allettava allo stesso tempo. Dopotutto aveva sempre parteggiato per Voldemort ed il pensiero di potergli essere superiore non gli dispiaceva troppo.
"E come farò a dirvi il nome se non ricorderò nulla?" - chiese.
"Ovviamente tu sarai immune, proprio come me. Ti ricorderai tutto, così potrai dirmi quello che sai. Ma bada bene, se provi a mentirmi, io lo saprò"
L'altro annuì nuovamente. Il Signore Oscuro gli stava offrendo una possibilità di essergli superiore, senza neanche saperlo.
Avrebbe fatto sì che quella situazione giocasse a proprio vantaggio.


Lily aveva la mascella spalancata. Non poteva credere di aver udito bene.
"Che-che-che cosa? - domandò - stiamo scherzando vero? Non vi conoscete neanche!"
"Lily - la rimproverò Bella - che maniere, dovresti essere contenta"
"Ma, ma, ma io, io non capisco!" - esclamò portandosi una mano sulla testa.
"Non preoccuparti Lily, andrà tutto bene - intervenne Tom - e inoltre adesso potrai venire a vivere qui"
La ragazza ebbe l'impressione di sentirsi male. Non era quello che voleva, non voleva quel tipo di famiglia che non le apparteneva, voleva essere libera, voleva continuare a vivere con Harry. Così compì qualche passò, tremante e con le lacrime agli occhi.
"No! - esclamò - io non voglio, non voglio! Non vi ascolterò!"
Dicendo ciò si indirizzò verso la porta di casa, scappando chissà dove,
"Lily!"- la chiamò la donna.
"Ferma Bella - fece Tom, con uno sguardo particolarmente inquietante - stai tranquilla, sapevamo che avrebbe reagito così. Vedrai che una volta sposati, saprò come raddrizzarla.
Lily era corsa fuori, tanto  veloce che quasi le mancava l'aria. Non aveva intenzione di fare quella vita nè di vivere con quei due, pertanto sarebbe scappata nuovamente.  Silente però la scorse correre nel buio, così le andò dietro.
"Lily! - la chiamò afferrandola per un braccio  - Lily, dove stai andando?"
"Vado via! - esclamò - non ho intenzione di rimanere qui un secondo di più"
"Aspetta, fermati"
"No! - rispose  - mia madre e Tom si sposeranno ed io non voglio far parte di quella famiglia. Quindi me ne vado"
"Lily, non te ne puoi andare - le disse quasi supplicandola - tu sei la Salvatrice"
Nel sentirsi chiamare in quel modo così strano, ella si calmò ad un tratto, guardandolo.
"Cos'è che sono io?"
"La Salvatrice - sospirò -E' per questo che ti ho portata qui. Sei tu quella che salverà tutti noi da Tom RIddle, lui in realtà è un mago oscuro ed ha in mente di elimnarci tutti"
"Cosa sta dicendo? Questa è una follia!"
"So che per te è difficile da credere, ma pensaci, tu sei speciale, basta vedere i tuoi poteri"
"I miei non sono poteri" - disse mestamente.
"Sì che lo sono. C'è una guerra da combattere e solo tu puoi guidarci"
"Io non combatterò nessuna guerra!"
"Lily! - la chiamò ancora - è necessario che tu rimanga. Voldemort vuole averti sotto controllo, per questo ha deciso di sposare tua madre. Ma devi stare attenta, non farti abbindolare. E poi pensa ad Harry e a Draco"
"Eh no, questo è giocare sporco!"
"Però ti sei legata a loro, non è vero? Non è un buon motivo per rimanere?"
"Oh, e va bene! - borbottò - ma mi spiega come dovrei sopravvivere con quei due?"
"Voldemort  non può farti nulla finchè è senza magia. Lui vuole portarti a non credere"
"Ancora con questo Voldemort? - domandò - d'accordo va bene, ascolterò il suo consiglio. Tanto non ho fatto altro fin'ora"
Lily non poteva crederci. Le cose che Silente aveva detto erano assolutamente senza senso, come sempre del resto. Forse però era vero che non poteva andare via, ma sicuramente doveva esserci un altro motivo dietro. E cosa più importante doveva trovare un modo per sopravvivere a quella situazione.

L'ultima cosa che Voldemort ricordava era  il denso fumo verde causato dal suo sortilegio. Quando si risvegliò capì di trovarsi in una casa sconosciuta. Un pò stordito si alzò, guardando fuori dalla finestra. A quanto pare  il  sortilegio era ben riuscito ,perchè adesso si trovava in una graziosa città. I suoi occhi si posarono immediatamente sulla torre dell'orologio: il tempo non scorreva, le lancette erano ferme.  Decise di scendere in strada. Una volta lì si rese conto che tutti i suoi nemici, come fa programma, non ricordavano nulla, nè di se stessi nè degli altri. Essi lo salutarono cordialmente mentre svolgevano le più svariate mansioni, tranquillamente, come se quella fosse la loro vita da sempre.
Era tutto perfetto, a questo pensò mentre camminava. Ad un tratto si scontrò con qualcuno.
"Ah, emh, mi scusi..." - disse una voce.
Egli chinò lo sguardo. Davanti a lui vi era un ragazzo che conosceva molto, molto bene.
"Harry Potter?"- domandò con disgusto.
"Sì, sono io signor Riddle" - rispose timidamente.
"Ah ma certo, certo che sei tu - disse fingendo un sorriso - Incredibile"
"C'è qualcosa che non va forse?"
"Va tutto bene. Va, va pure" - lo congedò.
Sarebbe stato difficile fingere di essere una persona qualunque, ma era certo che alla fine ne sarebbe valsa la pena. Scorse ad un tratto il suo fidato aiutante Lucius, il quale passeggiava, così gli andò dietro.
"Lucius" - lo chiamò. L'uomo si voltò, sorridendo cordialmente.
"Salve, signor Riddle"
"Non c'è bisogno che mi chiami in quel modo. Ci sono riuscito, siamo in un mondo senza magia"
"Beh, questo mi sembra più che normale"- rispose.
"Sì, certo. Piuttosto, dimmi il nome della Salvatrice?"
"Salvatrice? Non so di cosa stia parlando"
"Scherza poco con me - disse furioso - Avevamo un accordo"
"Ripeto, non so di cosa parla" - rispose voltandosi.  Voldemort a quel punto capì che Lucius lo stesse prendendo in giro. Non poteva non ricordare,  lui aveva fatto sì che mantenesse vivi i suo ricordi per suo conta torno personale. E la cosa più terribile era l'essere senza magia.
"Non osare voltarmi le spalle - lo minacciò - So molto bene che ricordi chi sei, chi sono io e qual'è il tuo compito. Solo che non vuoi ammetterlo. Cos'hai in mente, bastardo!"
"Non ho in mente nulla - rispose sorridendo - non si preoccupi"
Voldemort fece per lanciargli un incantesimo mentre si allontanava, ma ovviamente ciò non funzionò. La sua bacchetta era diventata inutile.
"E' abbastanza fastidioso essere senza magia, vero?"
Egli si voltò. Dinnanzi a lui cera la figura di Silente.
"Tu - fece indicandolo - cosa fai qui, tu sei morto"
"Vuoi dire che ero morto. Sarai il Signore Oscuro, ma il tuo sortilegio ha avuto degli effetti collaterali. Per qualche motivo a me sconosciuto, hai portato qui non solo i vivi, ma anche i morti. Come se non bastasse, molti di quest'ultimi non ricordano nulla, come se fossero stati colpiti, ma allo stesso tempo non si trovano qui. Io invece ricordo  esattamente, ho ricordato tutto nel momento in cui mi sono risvegliato al confine di questa... città"
"Ridicolo. stai mentendo"
"Questo lo vedrai da te. Così è questo il tuo obiettivo, vuoi distruggere Harry Potter senza magia, vuoi vendicarti"
"Oh ma la magia arriverà, solo non ora. E tu non potrai fare niente per impedirmelo"
"Infatti non sarò io ad impedirtelo. Ci penserà la Salvatrice. E  tu... dovresti fare attenzione con chi stringi i patti"
Voldemort a quel punto lo fulminò con lo sguardo. Se solo avesse potuto avrebbe messo fine alle sue chiacchiere in quello stesso istante.


Lily era tornata a casa di Harry, con gli occhi arrossati per il pianto. Quando Harry l'aveva vista, si era ovviamente preoccupato.
"Lily, Lily - la chiamò - ma che è successo?"
"E' successo che mia madre e Tom... si sposeranno!"- esclamò sedendosi.
"Beh, è davvero così brutta come cosa?"- domandò incerto.
"E' orribile. Non voglio vivere con loro. Io voglio restare qui. Con te mi sento.. insomma... in famiglia"
Ella non fece neanche troppo caso alla frase estremamente sdolcinata che aveva riservato al ragazzo, il quale sorrise.
"Lily, vorrei tanto che rimanessi, ma Tom Riddle non lo permetterà mai"
 "E non è giusto, perchè doveva capitare a me?"
"Coraggio - sussurrò abbracciandola - vedrai che troveremo una soluzione"
Lei ricambiò l'abbraccio, avvertendo un calore e una protezione mai provati in vita sua.
In quel momento entrò Sirius.
"Oh, scusate, interrompo qualcosa?"
"Non preoccuparti, Sirius"- lo rassicurò Harry.
"Bene, allora, vorrei presentarvi un mio caro amico, il suo nome è James"
A seguire Sirius fu un uomo dai capelli scuri e con degli occhiali. Harry sussultò immediatamente, trovando nello sconosciuto un non so che di familiare.
"Questi sono i tuoi coinqulini, Sirius?"- domandò James.
"Sì... sono Lily ed Harry" - li presentò Il primo a farsi avanti fu proprio il ragazzo.
"Piacere di.. conoscerti" - sussurrò stringendogli la mano. Era strano, quell'uomo gli dava le stesse sanzioni che gli procurava anche Lily Evans.
"James viene fuori da Hogwarts e siccome se la cava a scrivere ho pensato che avrebbe potuto darmi una mano" - spiegò Sirius.
"Beh.. buona permanenza allora " - disse Harry, staccandosi con difficoltà da quella presa.
"Grazie, ragazzino" - rispose l'altro sorridendo.
Quando i due adulti se ne andarono, la ragazza poggiò una mano sulla spalla di Harry.
"E' simpatico - costatò Lily - e ti somiglia, non è che magari...?"
"Io non ho parenti, sono morti tutti" - sospirò tristemente.

Malgrado tutto, il giorno del matrimonio di  Bella e Tom era arrivato solo otto giorni più tardi. Lily, stretta nel suo abito color rosa confetto che la madre aveva appositamente scelto per lei, era furiosa. Mentalmente non avrebbe retto,  e mentre quei due si dicevano sì sul'altare, lei sperò solo che quella relazione durasse poco. Fin ora aveva fatto quello che voleva, ma dubitava che adesso sarebbe stato lo stesso.
Era così confusa, non sapeva cosa l'aspettasse.
Quando la cerimonia finì, Tom andò di corda fuori dalla chiesa, scorgendo Lucius che stava fumando.
"Beh congratulazioni" - disse il biondo, senza neanche guardarlo.
"Tsk, grazie"
"Una scelta molto affrettata direi, non avrei immaginato che un tipo come te fosse un sentimentale"
"Ti prego, è inutile che continui a fingere. Non hai voluto dirmi il nome, ma l'ho comunque scoperto. Adesso che so che Lily è la Salvatrice, la terrò ben stretta a me"
"Ma per favore, lei non ti ascolterà mai"
"E dovrebbe ascoltare te forse?"
"Sicuramente è molto più ben disposta"
"Che intenzioni hai? - domandò andandogli contro - Perchè hai continuato a fingere? Qualsiasi cosa tu abbia in mente è una pessima idea. Nessuno si è mai messo contro di me in questo modo, tanto meno uno sporco traditore che prima mi riporta in vita e poi si tira indietro"
"Ma io non mi sono tirato indietro. Semplicemente ho cambiato i miei  piani. Sono un pò stanco di fare l'aiutante"
"Non vorrai farmi credere che vuoi il potere?"
"E anche se fosse, Signore Oscuro? Non puoi impedirmelo"

Purtroppo l'incubo della povera Lily si era avverato. Il giorno del matrimonio era finito in fretta e adesso che era sera, aveva portato le poche cose che aveva in quella che sarebbe stata la propria camera. Troppo grande, troppo sfarzosa. Sarebbe stato mille volte meglio continuare a vivere in quel minuscolo appartamento insieme ad Harry e Sirius. Non sarebbe rimasta lì per molto, avrebbe trovato un modo per svignarsela. L'unione di Tom e Bella non poteva costringerla a fare quello che loro volevano.
Doveva però ammettere di avere paura, si sentiva così sola.
In quel momento le arrivò un messaggio, da parte di Harry, che diceva:
"Stai su, vedrai che troveremo una soluzione, te l'ho detto. Non perdere la speranza. Cerca di dormire adesso, noi ci vediamo domani"
Ella sospirò, sorridendo.
"Oh Harry" - sussurrò.
"Suppongo che tu stia parlando con Harry Potter"
Lily sussultò per lo spavento. Tom era apparso come un fantasma alle sue spalle, senza neanche fare rumore e ciò la inquietava abbastanza.
"S-sì, in realtà sì" - ammise.
"Capisco - disse avvicinandosi - sai Lily, so molto bene che questa situazione è molto complicata per te. Ma se farai come ti dico io, sarà una convivenza piacevole, vedrai. Ed il primo divieto che ti do è quello di smettere di parlare con Harry Potter"
"Cosa?! - esclamò - no! Perchè non posso parlare con lui?"
"Credimi, è soltanto un pezzente che ti porterà solo guai"
"Non mi interessa, io non intendo smettere di..."
Non riuscì a terminare la frase, poichè adesso l'uomo la stava praticamente uccidendo con lo sguardo.
"Non hai intenzione di smettere di fare che cosa? Ti avverto, è molto meglio se non mi fai arrabbiare, non ci sono mai andato leggero con le punizioni"
La ragazza strinse i pugni, trovando la forza per ricambiare lo sguardo.
"Tu non sei mio padre" - sibilò a denti stretti.
"Oh, ma adesso sì - gli rispose - ti ho riconosciuto e i tuoi documenti parlano chiaro. Da questo momento il tuo nome è Lily Riddle"
"Eh? - sussurrò flebilmente - no..."
"Invece sì. Quello che ci vuole per te è una famiglia come si deve e qualcuno che sappia importi delle regole. Mi prenderò io il disturbo. Ora, se non ti dispiace, vado a godermi la mia prima notte di nozze. Buonanotte"
Lily rimase immobile nel letto mentre Tom usciva e chiudeva la porta a chiave. Non solo le era stata tolta la libertà, ma anche il suo nome. L'ultima cosa che voleva era portare il cognome di qualcuno che era sembrato tanto gentile ma che invece si era dimostrato essere maligno.
Si lasciò cadere con la testa sul cuscino, soffocando un gemito.


Angolo mio
Lily jr. : o-o Ma.. ma che bastardo, mi ha chiusa in camera per andare a s***e con quella pazza, ma in che famiglia sono capitata? 
Io: In una famiglia mooolto particolare. Allora, Bella e Tom si sono sposati, quale sarà il destino della ragazza? Harry e Draco faranno qualcosa  per aiutarla?
Lily jr.: io lo spero tanto ...
Draco: fammi capire tu fai i guai e noi li dobbiamo risolvere?
Io: guarda che se continui così ti faccio morire male, tanto ci ero già vicina
Draco: *abbassa la testa*  Va bene, sto zitto ...
Io.: Bravo! Ci vediamo al prossimo capitolo, baci e abbracci! ^^
   
 
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