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Autore: YukiWhite97    09/08/2016    2 recensioni
Quando tutto sembra essere tornato alla normalità, ecco che Voldemort ricompare misteriosamente. Quest'ultimo ha in mente di lanciare un sortilegio che manderà tutti i nostri amati personaggi in un mondo senza magia e senza possibilità di ricordare nulla.
Harry e Draco vorrebbero impedirglielo, ma di fatto non c'è nulla che loro o gli altri possono fare. Vi è infatti una profezia: Soltanto l'Erede potrà spezzare il sortilegio.
.
Lily in compenso, ragazzina che vive nei tempi odierni, vive una vita disastrata, a partire proprio dalla sua famiglia.
Sarà l'incontro con un vecchio signore un pò matto a dare una svolta alla sua esistenza. Lily capirà che a volte credere nella magia non è del tutto sbagliato.
Capirà che lei è molto più di una semplice "nessuno".
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Inutile che io lo dica, storia ispirata a "Once Upon a Time". Ero molto restia dal pubblicarla, ma visto che ormai sono qui, spero che vi piaccia C:
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Draco/Harry, James/Lily, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg, Triangolo | Contesto: Altro contesto, Da Epilogo alternativo
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Harry vide Tom muovere la mano libera verso una direzione che non riuscì a cogliere. Solo dopo si era reso conto di ciò che l'uomo gli stesse tenendo puntato sul viso: una bacchetta. Inizialmente il ragazzo ebbe l'istinto di ridere, ma poco dopo si rese conto che quello non doveva essere uno scherzo. Non sapeva perché , eppure il vederlo minacciarlo in quel modo all'apparenza così assurdo, lo inquietava e lo terrorizzava particolarmente.
"Sono quindici anni - disse Tom con fare minaccioso - quindici anni che sono costretto a sopportare te i tuoi amichetti. Quindici anni che sono costretto a questa vita, tutto ciò solo per ucciderti.  Vuoi sapere perché, Harry? Perché voglio ucciderti? Perché è così che deve essere. Mi hai già eliminato una volta. Adesso la storia avrà un finale diverso"
Harry ascoltò ogni parola, mentre cercava nel frattempo di liberarsi dalla sua presa. Pareva quasi che Tom stesse delirando, ciò che diceva non aveva affatto senso.
"Io - gemette - io non capisco"
"Non c'è niente da capire! - esclamò - mi hai davvero..."
"Hey, tu!" - esclamò ad un tratto una voce. Tom si voltò e nello stesso istante, Harry spalancò gli occhi, sentendosi mancare il respiro, e non perché il suo collo fosse avvolto nella stretta morsa dell'uomo.
Draco non era certo famoso per il suo coraggio, eppure adesso era lì davanti a lui. Tom alzò gli occhi al cielo.
"Solo tu potevi rendere Malfoy un eroe - sbottò - peccato che c'è una brutta notizia per voi. Gli eroi questa volta non vinceranno"
"Lascialo stare! - esclamò il biondo - oppure..."
"Oppure che cosa? - domandò l'altro, mellifluo, agitando la bacchetta - vedrai cosa vorrà dire metetrsi contro di me. Crucio!"
Per il corvino fu naturale chiudere gli occhi mentre l'altro gli puntava la bacchetta sulla cute. Sia lui che Draco si aspettavano che accadesse qualsiasi cosa, così come Tom. Ma la verità fu che non accadde niente.
L'uomo in quel momento mollò la presa. Era stato così precipitoso che aveva dimenticato un piccolo dettaglio: la magia non vi era in quel mondo, almeno non ancora.
"Beh? - domandò Draco - cos'è, uno scherzo?"
"Silenzio! - esclamò lui - ve ne pentirete, tutti voi! Quando riacquisterò i miei poteri, tremerete!"
"Cavoli... e sarei io poi quello che non può stare con Lily perché è pazzo?" - domandò Harry tossendo.
Tom fece nuovamente per dire qualcosa, ma fu nuovamente interrotto questa volta da una voce femminile alle sue spalle.
"Tom.. cosa stai facendo?"
Egli si voltò. Si trattava di Bella. Proprio il momento adatto.
"Ciao Bella - disse nervosamente - nulla di che, stavo solo avendo una discussione con... questi due..."
"Oh, adorabili - disse con fare disgustato - Tom, credo che tu abbia cose più importanti di cui preoccuparti. Devo parlarti"
"Sì... va bene allora" - concluse lanciando una malevole occhiata ai due, segno che di certo non sarebbe finita lì.
Harry, ancora con la mano sul collo dolorante, si avvicinò a Draco.
"Dico, sei pazzo o cosa? - esclamò il biondo - volevi farti ammazzare?"
"Ammazzare? Come? A colpi di bacchetta? Quello è pazzo"
"Proprio perché è pazzo devi stare attento! Mi chiedo perché debba preoccuparmi tanto per te!"
"Beh, dopo la scorse notte mi sembra il minimo - borbottò offeso - non ti sei neanche preso la briga di dirmi nulla"
"Che avrei dovuto dirti?"
"Magari il perché l'hai fatto. Sei innamorato di me?"
Quella domanda a bruciapelo immobilizzò del tutto Draco, il quale, messo adesso davanti alla realtà dei fatti, non poteva tirarsi indietro.
"Beh... amore è una parola grossa"
"Anche fare sesso è una cosa grossa. Guarda che non sono un oggetto"
"Io non l'ho mai detto. Non lo so, ok? Ho... seguito il mio istinto... il mio cuore, credo.."
"Questo vuol dire che provi qualcosa per... per..."
"Anche se così fosse non potremmo stare insieme - borbottò - insomma, io e tu insieme? Non farebbe bene a nessuno dei due"
"Forse non farebbe bene a te!"
"Senti, non mi va di litigare..."
"Va bene, d'accordo, come vuoi! - esclamò - allora la prossima volta evita di salvarmi, così non ti creerò problemi"
Il biondo sospirò. Andargli dietro sarebbe stato inutile. 
Harry rientrò a casa furioso. Non avrebbe però pianto per dignità personale. Si gettò sul materasso, con le dita intente a massaggiarsi le tempie. Quello stupido di Malfoy, era inutile, i difetti rimanevano più dei pregi e ciò non sarebbe mai cambiato!
E poi avrebbe potuto cavarsela benissimo da solo conto una minaccia del genere!
Si rigirò da un lato. Effettivamente trovava assurdo il modo incui Tom l'avesse attaccato, eppure era sembrato così convinto. Poi si ricordò di quella volta in cui Silente aveva mandato lui e Lily a recuperare delle bacchette, dicendo che sarebbero state utili al momento opportuno. Perché Tom le possedeva? A un tratto questo pensiero andò a collegarsi con tutto ciò che lui aveva detto, le sue minaccia, quella strana parola che somigliava ad un incantesimo...
Si mise seduto: aveva già sentito quella parola. Immediatamente si precipitò nella sua libreria, dove teneva una copia dei tomi che aveva regalato a Lily. Si mise a sfogliare e a cercare a lungo. Ad un tratto fu tutto chiaro... più o meno.

George aveva praticamente trascinato con sé Fred. Quest'ultimo, a parte l'amnesia, sembrava perfettamente sano e anche piuttosto allegro. Il primo era convinto che i due dovessero essere gemelli separati alla nascita, poiché erano identici. E visto che il secondo non aveva a quanto pare nessuno, aveva pensato che un pò d'aria familiare gli avrebbe fatto bene.
"Vedrai, ti piacerà la mia famiglia - disse - ho la sensazione che ti ci troverai molto bene"
"Non so perché ma ho la stessa sensazione anche io" - ammise.
Poco dopo i due arrivarono all'allegra dimora  Weasley, molto umile ma circondata da un'aura calda. George fu felice di vedere come a Fred gli si fossero illuminati gli occhi.
"Aspetta - disse quest'ultimo - e se non piaccio loro?"
"Ma che dici! - esclamò - tu sei uno di noi! Mia madre ti adorerà, seguimi!"
Lo trascinò verso la bassa porta d'entrata e quando il resto della famiglia si accorse della loro presenza, rimasero a bocca aperta. Ron in particolare, con lo bocca spalancata, piena di pezzi di pollo, dovette esprimere il suo stupore.
"Cavoli - bofonchiò - adesso che ti vedo in piedi mi fai ancora più impressione"
"Non badare a Ron. Loro sono i miei genitori, Arthur e Molly"
"Oh, ciao caro!  esclamò la donna - allora è vero, sei la copia di mio figlio, è incredibile! Com'è che ti chiami?"
"Io... Fred..." - rispose.
"Gran bel nome! - esclamò Arthur - se mai dovessi avere un altro figlio penso proprio che lo chiamerei così"
"Sì, d'accordo. Mio fratello Ron lo conosci già. Loro sono Ginny, quello la giù è Percy. Poi ho altri due fratelli, ma non vivono qui. E lei è Hermione, era con noi in ospedale"
La ragazza, la quale si ritrovava ormai a frequentare spesso casa Weasley, in quanto migliore amica di Ginny, si alzò, salutandolo.
Fred sorrise, guardandosi intorno.
"E'... davvero meraviglioso tutto questo..."
"Lo so! Mamma, Fred può rimanere qui per sempre?"
"Mio caro, non sai quanto mi piacerebbe, ma insomma... la tua famiglia come potrebbe prenderla?"
"Io... io non ho una famiglia... credo. Sento come se ce l'avessi ma non ricordo nulla"
"Giusto, l'amnesia! - esclamò - sono mortificata. Se è così rimani qui quanto vuoi"
"Visto Fred? - domandò afferrandolo per mano - vieni, ti mostro dove puoi dormire"
Nello stesso momento in cui si allontanarono, qualcun'altro prese a battere contro la porta.
"Ragazzi! - esclamò Harry con il fiatone -  è successa una cosa sconvolgente!"
"Harry - cercò di tranquillizzarlo Hermione - calmati, che è successo?"
"Oggi.... Tom Riddle... ha cercato di attaccarmi, con una bacchetta. So che sembrerebbe assurdo, però sembrava molto serio e..."
"Wow, che notizia - sbuffò Ron a braccia conserte - a quanto pare le notizie importanti sono riservate solo a Malfoy. Tu e lui siete diventati inseparabili ultimamente"
"Grazie per avermelo ricordato! - sbottò - allora, volete ascoltarmi sì o no?"

Alla fine Lily era stata rimessa dall'ospedale, sotto le cure "amorevoli" di Lucius. Quando uscirono, quest'ultimo non esitò dall'invitarla a casa propria.
"E' proprio a due passi da qui - disse - sempre meglio che tornare a casa con Tom che ha provato a farti male"
"Beh - fece l'altra - magari posso rimanere... un pochino"
"Bene, eccellente" - disse sorridendo. I due arrivarono poco dopo. Lily era già stata a villa Malfoy, ma anche allora non aveva avuto occasione di visitarla come si deve. Si guardò intorno, un po' incerta. Tutto sembrava pieno di segreti eppure non se la sentiva di toccare nulla.
"Fa come se fossi a casa tua" - disse l'altro. Ella annuì. 
Prese a passeggiare per il lungo corridoio. Notò qualcosa appeso al muro, come una sorta di piccolo arazzo, i cui, in quattro colori differenti vi erano un corvo, un leone, un serpente ed un tasso. Incuriosita, lo prese tra le mani. Dopodiché, compì qualche passo, con il risultato di cadere a terra, come se fosse inciampata su qualcosa. Alzandosi, si rese conto che il tappeto rosso sul pavimento non era del tutto piatto. Tastò con le mani , per poi togliere il tappeto. Vi era una botola! Forse non era il caso di curiosare ancora. Ma sarebbe stato inutile provare a darsi dei divieti. Così allungò il capo, per vedere se Lucius fosse nelle vicinanze.
Via libero. Piano si inginocchiò, afferrando il gancio che teneva la botola e sollevandola. Essa si aprì, facendo intravedere ciò che vi era al suo interno: il buio più totale. Dopo essersi chinata ulteriormente, la ragazza prese a scendere la scala. Si rese conto che quella doveva essere una cantina. Camminava con una mano in avanti, sperando di trovare un interruttore, cosa che poi trovò. Ma non appena la luce illuminò l'ambiente circostante, Lily spalancò gli occhi, costretta a trattenere un urlo. Davanti a lei vi era una donna, tenuta legata dalle braccia e con la bocca imbavagliata. Quest'ultima , infastidita dalla luce, aveva poi sollevato lo sguardo, incrociando quello della ragazzina, la quale aveva preso ad indietreggiare.
Che cosa ci faceva una donna prigioniera lì e soprattutto perché? Che fosse stato Lucius a catturarla e a tenerla in ostaggio per torturarla?
In quel momento una miriade di pensieri le attraversarono la mente e subito dopo provò paura. Lei si trovava lì, da sola, avrebbe potuto farle lo stesso. Nello stesso momento si accorse di come la donna le stesse parlando con lo sguardo, quasi a chiederle aiuto, quasi a supplicarla Quest'ultima, a furia di muoversi, aveva fatto sì che la benda le cadesse.
"Lily, scappa!" - esclamò.
"Cosa? - sussurrò - come... come fai a sapere il mio nome?"
"Questo non ha importanza! Devi scappare, non fidarti di Lucius, lui vuole ucciderti!"
"Ma cosa.... uccidere me? Perché?"
"Perché sei tu la sua più grande nemica! Adesso va, vattene via, scappa e non tornare!"
Frastornata dalle sue parole, tremando, Lily indietreggiò fin quando le sue gambe non decisero di intraprendere una corsa verso l'esterno.
Più veloce che che poté  uscì da quella casa, con una paura in corpo mai provata fino ad ora.

"Vi dico che c'è qualcosa in questi libri collegata a noi! - esclamò Harry - è inutile che continuate a darmi del pazzo!"
"Harry - sbuffò Ron - stiamo parlando di libri fantasy, come fanno ad avere a che fare con noi, con della gente normale?"
"Beh, magari non siamo poi così normali, non credi?"
Il ragazzo smise di parlare quando si accorse che qualcuno stava bussando alla porta.
"Vado io" - disse Hermione.
"Vedi, quello che oggi Tom ha provato a lanciarmi è una maledizione - disse il ragazzo ignorandola - ed inoltre, in quest'opera, Harry Potter e Voldemort sono nemici giurati"
"Magari è solo un fanatico che si è ispirato a questo libro. Davvero Harry, stai prendendo questa situazione troppo sul serio!" - esclamò il rosso.
"Ragazzi - li chiamò Hermione - guardate chi c'è"
Nel voltarsi, Harry ebbe quasi un infarto. Davanti a lui c'era Draco, l'ultima persona che avrebbe sperato di vedere.
"Oh - sbuffò - e a questo qui chi l'ha invitato?"
"L'ho invitato io, Harry" - fece notare la ragazza.
"Bene, che gioia" - cantilenò.
"Va bene così - sbuffò Draco - voi continuate pure con le vostre teorie, io mi metto in quell'angolino e faccio finta di niente"
Hermione lo guardò allontanarsi, per poi lanciare un'occhiataccia ad Harry. Forse non era la persona migliore per dare consigli in amore, ma era palese che vi fosse un legame tra quei due, che continuavano a complicarsi la vita.
Si sgranchì la voce, andandosi a sedere accanto a Draco.
"Allora - esordì - come vanno le cose?"
"Tu che dici?" - sbottò.
"Beh, m i dispiace, sto solo cercando di aiutarti - rispose - guarda che qui l'abbiamo capito tutti che tu ed Harry avete problemi"
"E dove sarebbe la novità?"
"Nella motivazione. Quella è diversa. Avanti, dì la verità, cosa c'è tra di voi?"
Il biondo sbuffò, distogliendo lo sguardo.
"Abbiamo.... fatto sesso..."
Hermione batté le ciglia ripetutamente.
"Oh... emh.. beh, questo non me lo aspettavo. Quindi voi... siete una coppia o qualcosa del genere?"
"Non siamo nulla in realtà. Non so neanche perché l'ho fatto. Io e lui non dovremmo stare insieme"
"E chi lo dice? C'è forse una regola che lo vieta?"
"No, però... Insomma, è difficile!"
"Oh! - borbottò - non ho mai visto una persona così complessata!"
"E tu allora? A te piace Weasley ma fai finta di niente!"
"Come.. come fai a saperlo?" - domandò a braccia conserte, arrossendo.
"Perché lo sanno tutti tranne lui, ecco perché"
Mentre Harry continuava a tormentare Ron con le sue teorie, Fred e George erano comparsi insieme.
"Oh, quanta bella gente - disse il secondo - cosa state facendo?"
"Sto facendo da psichiatra ad Harry - sospirò il fratello minore - è convinto che la storia dei personaggi di quel libro sia collegata a noi. Assurda, vero?"
"Posso... posso vedere di che libro si tratta?" - domandò Fred.
Un po' sorpreso, il corvino gli porse il tomo. Il rosso lo osservò a lungo, per poi dire qualcosa.
"Un fantasy... quindi magia. Non so perché, ma ho la netta sensazione che il posto da cui vengo vi fosse la magia. Anzi, ne sono più che sicuro"
"Oh, vi prego, non dategli corda" - sbuffò Ron.
"Tu cosa pensi? - domandò Harry - potrebbe essere come dico io?"
"Beh... forse, dovresti leggerlo con più attenzione per capirlo. Le parole scritte possono nascondere più di quello che si crede. Non è che potresti prestarmelo... sono per un po'..?"
"Oh.. emh, ma certo, prendilo pure"
In quel momento qualcun'altro prese a bussare alla porta.
"Io questa volta non ho invitato nessuno" - proclamò Hermione.
Harry scosse il capo, andando ad aprire. Quando fece ciò, fu completamente travolto.
"Lily?!"
La ragazza aveva uno sguardo stralunato ed il fiato corto, come se avesse corso per chissà quanto.
"Voi due! - esclamò - come avete potuto dimenticarvi di me?"
"Non ce ne siamo dimenticati - disse Draco - abbiamo solo avuto degli imprevisti"
"Imprevisti?! Ti dico io quali sono i veri imprevisti. Sono stata portata a casa tua da tuo padre e sai cosa ho scoperto?! Che ha una cantina segreta in cui tiene nascosta una donna"
"Aspetta.... che?! Una donna?!" - esclamò il biondo.
"Sì! E questa donna mi ha detto di scappare, perché l'intento di Lucius è uccidermi! Tu ne sapevi qualcosa, Draco?"
"Io non ne sapevo niente, che diamine, sono sconvolto quanto te!"
"Sì, beh, sta di fatto che ci sono un po' troppe persone che vogliono farmi fuori. Ma prego, continuate a fare finta di niente..."
"Lily, dove stai andando?" - domandò Harry, afferrandola per un braccio.
"A casa mia - disse scostandosi - tanto non sono al sicuro comunque!"
Harry la lasciò andare, capendo di non poter fare molto. Non solo aveva problemi con Draco, ma adesso anche Lily lo metteva in difficoltà.
Quest'ultima s'incamminò verso casa sua, borbottando a bassa voce.
"Adesso basta, mi difendo da sola, non conterò più sugli altri! Volete uccidermi? Bene, fatevi sotto!"
Dopo poco era rientrata, sparando di non trovare nessuno. Ma ovviamente, accadde tutto il contrario. Bella era in piedi, in soggiorno, quasi come se la stesse aspettando. Tom invece era seduto, con una mano sul viso. Pareva abbastanza seccato.
"Oh, ciao Lily cara, arrivi giusto in tempo, c'è un annuncio importante che devo farti"
"Fammi capire bene, ti ricordi di me solo quando devi dirmi qualcosa? Per il resto la mia assenza non pesa affatto" - fece lanciando un'occhiataccia all'uomo
"Ma questa è una cosa molto importante, ne sarai contenta!"
Lily si sedette, sbuffando. Non era molto sicura che Bella avesse ragione. L'ultima volta aveva ricevuto la notizia che si sarebbe sposata con Tom, adesso cosa avrebbe potuto dirle?
"Ebbene? Qual'è questa cosa importante?"
La donna sorrise.
"Beh - sussurrò - io e Tom avremmo presto un bambino"
Lily spalancò gli occhi, saltando in piedi.
"COSA?! E' UNO SCHERZO, VERO?"



Angolo mio
Questo è il capitolo in cui Tom/Voldemort è stato trollato
Tom: Ma io cosa ho fatto di male? Tutti ti prego, ma non anche questo.
Lily jr : Tu taci. Tanto sono io la Cenerentola della situazione.
Io: Eh oh, che ci posso fare, al Signore Oscuro è piaciuto s***e come un coniglio? Si prendesse le sue responsabilità u_u
Harry: Tutto ciò mi ricorda qualcosa...
Io: Credimi ci sono tante cose che dovrestti ricordare. A parte ciò, questa notizia non sarà affatto buona per Lily, per niente :D
Inoltre ora sa anche che Lucius vuole ucciderla. Questo comporterà ad un intreccio ancora più complicato ^^
   
 
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