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Autore: anarchist    14/08/2016    4 recensioni
Castiel Novak, sedicenne complessato e problematico, viene trascinato dal fratello maggiore Gabriel in un campo estivo dove trascorre le vacanze. Al Camp Chitaqua le matricole non se la passano benissimo; i più grandi tendono a riservargli sempre un'ospitalità sgradita- ma alla fine è questo il compito del campo, insegnare ai più deboli ed ai più piccoli come sopravvivere. E Castiel si trova avvantaggiato per la prima volta in vita sua perchè, a differenza degli altri, lui ha imparato a sopravvivere da un pezzo.
[nda: in questa storia Camp Chitaqua è un campo estivo per adolescenti dai 15 ai 19 anni ]
|Pairing Destiel/ Side!Sabriel|
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessuna stagione
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note:  sono tornata! Mi scuso per l'enorme ritardo ma sono in vacanza e sono parecchio occupata (spero mi capiate), inoltre sono due cazzo di settimane che lavoro a questo capitolo e  sono riuscita a finirlo solo stasera. Roba da matti. Comunque aggiornerò molto a caso quindi potrei sparire per altre due settimane o, chi lo sà, tornare prima. Detto questo vi lascio al capitolo che come al solito spero vi piaccia, a presto! (Come al solito ringrazio la mia beta di fiducia)
p.s il capitolo riprende dalla fine del capitolo scorso. 

I pensieri di Dean sono quelli in neretto (l'unico pensiero è quello alla fine ma comunque volevo avvisarvi per i capitoli futuri)

 

 

"Sai cosa posso farti, vero?" Sente un sussurro nel suo orecchio ed il bambino chiude gli occhi, li stringe così forte da farsi male. 

"Ti farò male così lentamente che dovrai pregarmi di smetterla." E Castiel smette di opporsi, smette di lottare- perchè sa che è del tutto inutile, e quindi si fa torturare da quel mostro.
 

"Cas tutto bene?" Dean, terrorizzato, lo scuote leggermente e lo richiama a gran voce. Il ragazzino riapre gli occhi blu- e Dean le nota, nota le lacrime che inondano gli occhi di Castiel. 

"I-io sto bene." Castiel non cerca neanche di sorridere perchè sa che, da un po' di tempo a questa parte, non sa più come si fa; Dean apre la finestra e getta sia la sua che la sigaretta del corvino. Muore dalla voglia di chiedergli cosa si sia ricordato ma non vuole forzarlo, anche perchè se fosse una cosa grande non la direbbe mai a lui- Dean è solo un semisconosciuto per lui. 

"Non voglio forzarti, ok? Se non vuoi dirmi la provenienza di quei lividi non importa. Basta che tu ora stia bene." Ed il biondo accenna un sorriso sincero che Castiel apprezza. 



Dean accompagna Castiel al dormitorio delle matricole, il ragazzino zoppica e lui non se la sente proprio di mandarlo da solo.  Castiel è appoggiato alla porta ed accenna un sorriso, leggermente forzato, verso Dean; il biondo lentigginoso si gratta la nuca imbarazzato ed alza gli angoli della bocca, poi riprende a parlare. 

"Ti auguro una buonanotte." E proprio mentre sta per andarsene Dean si blocca. 

  "Grazie Dean." Lo avevo ringraziato. Dean si sente così strano dopo quel grazie, si sente leggero e con un peso in meno sullo stomaco- forse perchè sa di aver fatto del bene per qualcuno.  Sì è sicuramente per quel motivo. 

Castiel si chiude la porta alle spalle con una sensazione nuova , sente questo piacevole fastidio allo stomaco che lo fa spaventare. Alla fine, però, decide di ignorare tutto e si mette a dormire. 

"Buonanotte anche a te, Dean." 

'Un attimo...Dean mi ha chiamato Cas?'

 

Qualche giorno dopo 

"Pronto?"

-Bobby hey, sono Sam.-

"Oh ciao Sam. Va tutto bene lì?"

-Uhm beh sì. Dean sta bene, o almeno a me sembra che stia bene.- 

"Stai attento che non faccia stronzate."

-Non ti preoccupare. Ci sono io qui.-

"Lo s- io lo so che ci sei tu lì, Sam. Ma sai com'è tuo fratello, no? Tende a tenersi tutto dentro mentre il dolore lo lacera.  Ti chiedo solo di tenerlo d'occhio. Tutto qui."

-Lo farò, te lo prometto.- 

"Sam io- ti voglio bene ragazzo."

-Te ne voglio anche io, Bobby.-

Bobby attacca, dopo averlo salutato, e Sam sospira appena. Delle volte pensa che sia lui il maggiore e Dean il minore- i ruoli si scambiano a seconda delle situazioni critiche che vivono o hanno vissuto, e Sam pensa sia frustrante. Frustrante per il fatto che non si sta godendo del tutto l'adolescenza ma sa che, alla fine, gli va bene così; perchè sa che farebbe di tutto pur di far stare bene suo fratello. 

Il ragazzo picchietta un dito sul mento cercando qualcosa da fare e poi, annoiato e stufo di starsene in camera, va alla postazione di tiro con l'arco. Il moro ha sempre desiderato imparare quindi quale modo migliore per non farlo adesso?

 

Dean passeggia indisturbato per il Campo canticchiando qualche canzone, esce dall'enorme edificio in legno e sorride appena vede il fratellino allenarsi a tiro con l'arco. 

"Winchester." Quel rompipalle di Novak, il maggiore dei due, gli sorride sghembo e lo saluta con un cenno del capo.

"Gabriel. Qual buon vento ti porta qui?" 

"Mh sai ho appena messo gli occhi su un bocconcino niente male." Dean ridacchia ed inarca le sopracciglia curioso, non è la prima volta che Gabriel Novak punta qualcuno a Camp Chitaqua- anche lui, come Dean, preferisce le matricole. Maschi però. 

"E chi sarebbe il fortunato?" E Gabriel lo indica con il capo. E' suo fratello Sam. Dean sbianca e spalanca gli occhi. 

"S-sam." 

"Lo conosci?"

"E' mio fratello minore." E lo sguardo che gli rifila Dean non promette nulla di buono. 

 

Castiel zoppica fuori dalla sua camera, il viso pallido e le occhiaie marcate, che sembra un mostro. Ha passato una nottata da incubo, è rimasto sveglio fino alle sei immerso nei spiacevoli ricordi di un passato non troppo lontano. Castiel si odia perchè pensa troppo e, purtroppo, quell'enorme flusso di pensieri lo soffoca sempre. Dovrebbe divertirsi di più ma proprio non ce la fa. 

"Ciao." Castiel, ovviamente preso dai suo pensieri, non si accorge del ragazzino che gli si è piazzato davanti. 

"Mh ciao." Castiel non è molto bravo a socializzare- non lo è mai stato in realtà. Una volta, in prima elementare, ha provato a socializzare con un bambino che poi ha fatto piangere; da quel giorno si è sempre sentito in colpa nei confronti di quel poveretto. 

"Mi chiamo Samandriel, e tu?" Il biondino, leggermente più piccolo di lui, gli sorride raggiante e lo fa sentire leggermente a disagio. Non è molto abituato a fare amicizie ma, per una volta, vuole comunque tentare. 

"Sono Castiel." 

"Ti va di cercare qualche attività?" Gli propone Samandriel e Castiel  gli sorride appena, in fondo avere un amico non gli farebbe male. 
 

"Ciao Cassie. Sei qui da qualche giorno e già ti sei dimenticato di tuo fratello?" Gabriel gli fa il solletico e lo abbraccia di slancio. In quei giorni sono stati entrambi impegnati, chi per un motivo chi per un altro ed a Gabriel è mancato stare un po' con il fratello. 

"Gabe lasciami!" Urla Castiel con urla ed il fratello sorride sghembo continuando, imperterrito, a dargli fastidio. 

Di lì a poco inizia il falò che Chuck organizza, ogni singolo anno, per i nuovi arrivati. Castiel si siede vicino a Samandriel e suo fratello. Nell'altra parte del cerchio che si è venuto a creare ci sono degli amici di Gabriel, Dean Winchester ed il fratello. Castiel sorride a Dean ma quest'ultimo non lo nota- Dean è troppo occupato a flirtare con una veterana, Lisa Braeden. 

'Perchè mi sento così strano? Che sia gelosia quella che provo?' 

"Buonasera a tutti." Chuck sorride a quelli che con gli anni considera figli- quasi tutto ovviamente, qualcuno gli sta sulle palle e, a quanto pare, la cosa è reciproca. 
"Hey grande capo non è che ci devi fare uno dei tuoi discorsi?" Scherza uno dei veterani, Benny Lafitte, ed un paio dei suoi amici gli ridono dietro. Chuck rotea gli occhi al cielo- ecco lui è tra quelli che non sopporta e la cosa, come ho già detto in precedenza, è reciproca. 
"Sentite divertitevi e basta."

"Qual è il tuo fumetto preferito?" Gli chiede Samandriel mentre si trovano in riva al lago, Castiel fa spallucce ed addenta un marshmallow.
"Non ne ho uno. Sono più un appasionato di musica, sai amo da morire il punk." 
Si erano allontanati dal baccano generale per avere un po' di pace così si erano diretti sulla riva del lago, completamente al buio, a mangiare marshmallows.
Samandriel annuisce ed addenta, anche lui, un marshmallow. Passano un po' di tempo a ridacchiare ed a scherzare e Castiel, che non si è mai sentito così, pensa che gli faccia proprio bene ad avere un amico.

"Hey frocetti, andate da qualche altra parte." Esordisce una voce maligna alle loro spalle. Castiel si volta verso l'interlocutore e si alza in piedi, non tollera che qualcuno gli parli in quel modo.
"Come scusa?" 
"Oh hai capito benissimo, frocetto." E da lì non ci vede più, si avvicina al tizio e gli tira un pugno al viso ma l'altro, per sua sfortuna, lo precede e gli tira un destro dopo l'altro e lo stende.
"Castiel!" Samandriel urla terrorizzato e si fionda sull'amico sanguinante. Castiel fa qualche smorfia e geme dal dolore.

'Oh ma che bello, altri lividi.'
È tutto quello che pensa prima di perdere i sensi. 

 

"Cassie, tesoro." 
"Ma cosa cazzo è successo?" Castiel si sveglia di colpo e scatta a sedere sul materasso. Si trova su una brandina dell'infermeria e ci sono un po' di occhi puntati su di lui, questa cosa lo destabilizza e non poco.
"Castiel, ciao. Ti ricordi di me?" E l'infermeria di qualche giorno prima, Abaddon, gli punta una luce negli occhi. 
"Spegni quel coso!" Sbotta il corvino ricadendo sulla brandina. Ora, ordinando i suoi pensieri, ricorda cosa è successo la sera prima. I vari flash dell'accaduto emergono nella sua mente.
"Che ore sono?" 
"Sono le dieci del mattino. Cassie mi hai fatto preoccupare, anzi ci hai fatto preoccupare." E Castiel inarca le sopracciglia confuso. Chi avrebbe dovuto far preoccupare se li dentro lo conosco, si e no, due persone? 
"Oh amico! Ti sei svegliato." Un meraviglioso e sorridente Dean Winchester entra nell'infermeria e si avvicina alla sua brandina. Dean, dopo aver sentito la notizia, ha abbandonato Lisa ed è corso in infermeria; qui ha vegliato su Castiel insieme a Gabriel, Chuck ed Abaddon. 
 

"Io e tuo fratello abbiamo vegliato su di te. Ci hai fatto prendere un colpo, Cas!

'Mi ha chiamato Cas, di nuovo.'

"Mi dispiace tanto ma un tizio ha infastidito me ed un mio amico e- aspettate! Dov'è Samandriel?" Castiel si agita e prova a scendere dalla brandina, il ragazzino è preoccupato per il suo amico- Samandriel è un tipo fragile, se gli avessero fatto del male Castiel non se lo perdonerebbe mai. 

"Samandriel sta bene, non devi preoccuparti." Chuck lo ferma e gli fa cenno di rimettersi sulla brandina. 

"Chi è Samandriel?" Chiede Dean con un pizzico di gelosia nella voce che, per sua sfortuna, non passa inosservata ai presenti. 

"E una matricola." Ma a Dean quella risposta non basta, ha bisogno di molto ma molto di più per sentirsi tranquillo. 

'E se non fossero solo amici? E se fossero molto di più?'

 

 

 

 

   
 
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