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Autore: vero_leowonny3    15/08/2016    2 recensioni
Lui, un sicario silenzioso e spietato
Lui, un ladro scaltro e veloce
Lui, Jung Taekwoon
Lui, Kim Wonshik
Appartenenti a due bande diverse ma con lo stesso destino: incontrarsi e amarsi, lottando per stare insieme fino alla fine...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Leo, Ravi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4 Amare La mattina seguente Leo si svegliò molto presto. Non aveva chiuso occhio quella notte: le parole di Ravi gli risuonavano nella testa come campane il giorno di Pasqua. Continuava a cambiare posizione nella speranza di riuscire ad addormentarsi ma era tutto inutile. Si fermò a guardare il soffitto. Era dai tempi della morte di suo padre, quando il potere passò a Rap Monster, che Leo non si fermava a pensare se stava facendo la cosa giusta per se stesso. Lo sapeva che suo fratello abusava del privilegio ottenuto con la Promessa ma per ora non poteva fare niente. Non aveva nessuna voglia di andare al magazzino. Pensò di fingersi malato ma rinunciò: Kim NamJoon non è tanto stupido. Doveva riconquistarsi la fiducia del fratello. Era obbligato ad andare. Quando arrivò, gli altri erano già tutti riuniti. C'erano due ragazzi nuovi. Probabilmente erano le “riserve”. Da quando persero N e Zelo, Rap Monster non volle più rischiare così teneva quando uno moriva era subito sostitiuto dalla “riserva”. Un po' come a calcio. Solo che lì si giocava per la vita. -Ah eccoti. Cominciavo a preoccuparmi.- disse il leader quando Leo entrò. Il ragazzo osservò il suo sorriso falso come la pelliccia che portava. In tutta la sua vita passata insieme Leo non ricordava di aver mai visto un sorriso vero sul viso di suo fratello. -In ritardo come sempre.- il sorriso scomparve lasciando il posto a uno sguardo sprezzante, come fanno i ricconi che guardano i poveracci chiedere l'elemosina agli angoli delle strade. Leo si sedette con gli altri. Rap Monster prese parola. -Come alcuni di voi avranno notato, seduti tra noi ci sono le nuove riserve. Pronte per essere addestrate. Ragazzi alzatevi.- i due giovani si alzarono e andarono di fianco al capo che li strinse in segno di approvazione. -Sono Song MinHo e Park JaeBeom. Ma per noi saranno semplicemente Mino e J.Park. Benvenuti ragazzi.- concluse in bellezza con uno dei suoi sorrisi migliori. Leo non gli tolse per un secondo gli occhi di dosso. Riusciva a vedere l'avidità e la falsità sul suo viso e si stupì di quanto fosse scarso a nasconderli. Tutti applaudirono alle nuove riserve complimentandosi con loro. Sembravano molto felici del loro incarico. “Cari ragazzi, vi accorgerete presto di come è fatto realmente Rap Monster.” pensò tristemente. Il capo alzò la mano in segno di silenzio. -Mino. J.Park. Il vostro addestramento incomincia ora. Sarete sottoposti a una prova. Una cosa molto semplice. Quasi banale. La prova consiste nel rubare la cassaforte di una banca senza riportare segni di scassinamento, senza farvi vedere né sentire ma soprattutto, senza farvi ingannare. Sarete accompagnati da due veterani, se così si può dire. Ken, mitragliatrice e Leo, sicario.- appena sentì il suo nome il ragazzo si alzò. Aveva scelto lui? Rap Monster gli aveva affidato un incarico? -Conoscete la strada.- poi per ultimo disse rivolto ai due novelli:-Stupitemi.- Ken faceva strada. Prima che potesse uscire Rap Monster afferrò il braccio di Leo e lo fece avvicinare.-Non farti troppe illusioni. Sto mettendo alla prova pure te. Non deludermi.- *** -Quando vi spostate allo scoperto è sempre meglio mascherare la propria identità: non sapete mai chi avete davanti.- il gruppo era sul tetto di una casa. Ken estrasse dalla tasca due maschere e le diede ai novelli. -Usate queste o dei foulard. Quando è giorno dovrete spostarvi a terra invece di notte sui tetti. La fortuna è che la magior parte dei tetti è piatto e con un po' di allenamento riuscirete anche a saltare da un tetto all'altro come faccio io. Siate naturali. L'ultima cosa che dovete fare è dare nell'occhio. Chiaro? Se vi beccano sono cavoli amari sia con la polizia che con il capo. Quello non scherza. Vero Leo?- Lui fece una smorfia e voltò il viso dalla parte opposta. Ken si avvicinò ai due e disse sottovoce:-Anche lui non scherza. Non fatelo arrabbiare se non volete finire con il sedere per terra.- i ragazzi arrivarono al luogo deciso. Mino e J.Park cominciarono la missione mentre Ken e Leo, che non li dovevano aiutare in alcun modo, si sedettero sopra una casa di fronte alla banca. Leo aveva lo sguardo perso e Ken se ne accorse. -Che hai hyung? Sembri distante.- -Non ho niente.- rispose lui abbassando la testa. Ken non se la bevve. -Sei forse innamorato?- chiese avvicinandosi con un sorrisetto furbo. Leo lo guardò e lo spinse indietro facendolo cadere. Ken rise e rimase sdraiato a osservare le nuvole. -Guarda che puoi dirmelo. Sono il tuo migliore amico dopotutto.- l'altro lo guardò chiedendosi se poteva davvero fidarsi di lui. -Be...in realtà un problema ce lo avrei.- Ken si sedette di scatto come azionato da una molla e si avvicinò. -Ti ascolto.- -Ecco...immagina. C'è questo ragazzo. Solitario, riservato, timido...insomma, ci sono io. Una sera, questo ragazzo incontra una persona. L'ultima che si aspettava di incontrare. Praticamente...questa persona gli sconvolge la vita. Il ragazzo è confuso, non sa che fare. In un qualche modo...è...attratto da questa persona. La ascolta. Tanto che le sue parole non lo fanno dormire la notte. Ebbene...se tu fossi in questa situazione cosa faresti?- Ken mostrò un sorriso che andava da un orecchio all'altro. -Amico mio. Sei innamorato!- Leo abbassò la testa imbarazzato. -No...non è vero...- -Ma ti sei visto? sei tutto rosso! Caro Taekwoon, sei cotto!- esclamò Ken ridendo. -Posso sapere chi è questa persona?- -Non la conosci.- rispose in fretta Leo. -é bella?- insistette Ken. l'altro non rispose subito. l'amico aveva dato per scontato che la persona in questione fosse una femmina. come glielo spiegava che quella persona...era Ravi? -Oh sì. lo è.- rispose alla fine guardando il cielo. in quel momento Mino e J.Park, che avvano terminato la missione, li chiamarono e insieme tornarono di corsa alla base. Quando entrarono Rap Monster esclamò:-Ah, siete qui. avete compiuto la prova?- Mino alzò una sacca contenente i soldi della cassaforte della banca. il leader sorrise soddisfatto.-Molto bene. Avete superato la prima prova. Siete pronti per la seconda: Sorvegliare un ostaggio per una notte.- con un cenno della mano ordinò a Gdragon di fare avvicinare il prigioniero. -Ecco la nostra cavia.- disse Rap Monster mostrando un ragazzo legato a una sedia, coperto di sangue e a testa bassa. -Ma è una comparsa?- chiese Mino, impressionato da quanto fosse realistica la scena. -No, mio caro. Questo è un vero prigioniero.- afferrò il giovane per i capelli e lo costrinse ad alzare la testa. Tutti sgranarono gli occhi. Nessuno voleva credere a quello che stava vedendo. Per poco Leo non svenne nel vedere legato a quella sedia Ravi. Il cuore prese a battergli a mille nel petto. Le gambe gli tremavano. -é con immenso piacere che vi presento Ravi, uno dei nostri nemici giurati. Avrete l'onore di sorvegliare una leggenda nella storia dei furti.- Mino e J.Park si fecero timidamente in avanti. Erano eccitati da questa prova. Rap Monster alzò la mano per fermarli.-Ora vi mostro come estorcere informazioni a un ostaggio.- detto questo cominciò a girare intorno a Ravi che si guardava intorno sconcertato. posò lo sguardo su Leo che però voltò la testa da un'altra parte. Non sopportava quella vista. -Allora Ravi. Tu lo sai dove è intenzionato a colpire YongGuk non è così? tu sai come vuole sfruttare i nostri punti deboli e ora tu mi dirai tutto ciò che ti ha detto quel bastardo.- Ravi rise.-Non è con le belle parole che otterrai quello che vuoi.- Rap Monster non se lo fece ripetere due volte e iniziò a colpirlo. -DIMMI QUELLO CHE SAI!- gli mise una mano intorno al collo e lo avvicinò. -Avanti. Uccidimi. Puoi anche continuare a picchiarmi ma io non ti dirò niente. Su, che aspetti? Fammi vedere le stelle.- disse Ravi con aria beffarda. Rap Monster lo lasciò andare. Sapeva che non poteva ucciderlo subito. -Ti ucciderò, se è questo che vuoi. Ma non subito.- poi disse rivolto a Mino e a J.Park. -Voi due. Sorvegliatelo. E cercate di tirargli fuori quelle informazioni che si ostina a nascondermi. Questa è la vostra prova.- detto questo se ne andò seguito da tutti gli altri. Ravi diede un ultimo sguardo a Leo che, come gli altri, seguiva il leader. La notte arrivò in fretta. Al magazzino Mino e J.Park tentavano in tutti i modi di far parlare Ravi. erano ancora molto giovani (avranno avuto sedici, diciassette anni) e ancora non avevano sviluppato la cattiveria e il senso omicida che rendeva Rap Monster un capo rispettato e temuto. -Devi dirci tutto! altrimenti...- -Altrimenti cosa?- chiese Ravi divertito dai due che erano tutto fuorchè violenti. -Mi date del cattivo bambino?- -Altrimenti il capo te la farà pagare.- disse Mino gonfiando il petto nella speranza di sembrare più minaccioso. Ravi scoppiò a ridere. -Sinceramente ragazzi, non siete tagliati per questo genere di cose. non siete affatto credibili.- -Zitto! parla solo se interpellato!- disse J.Park turando fuori la pistola. Ravi lo guardò con pietà.-é scarica.- i due si guardarono chiedendosi come fare per farlo parlare. Alla fine Mino, stufo di tutta quella storia disse:-Oh senti, se non vuoi parlare non parlare. Io ne ho le scatole piene. Vado fuori a prendere un po' d'aria.- E se ne andò seguito dal suo compagno. Ravi rimase solo e approfittò dell'occasione per cercare di liberarsi. in quel momento si sntirono due spari. Il ragazzo tese l'orecchio vigile. La porta del magazzino si aprì ed entrò Leo. Gli occhi di Ravi si illuminarono nel vederlo. -Leo!- quello lo raggiunse di corsa, prese un coltello dalla tasca e tagliò le corde che lo tenevano stretto. -Perchè sei tornato? Pensavo che dopo la discussione di ieri sera tu non volessi più vedermi. Perchè mi hai liberato?- Leo non rispose. Lo guardò negli occhi e d'impulso, senza esitare premette dolcemente le labbra contro le sue. Ravi fu colto di sorpresa ma dopo due secondi di incredulità si stava già laciando andare a quel bacio appassionato. Restarono così per cinque minuti buoni. -Ti amo.- sussurrò Leo accarezzandogli la guancia. Ravi sorrise -Ti amo anch'io.- Si guardavano intensamente. Ognuno trovava riparo negli occhi dell'altro e per la prima volta si sentirono davvero felici. -Penso di aver capito perchè non mi hai ucciso quella notte.- disse ravi passandogli una mano nei capelli. -Per questo e per altri mille motivi.- Ravi lo abbracciò. -Grazie. Per tutto.- -Grazie a te. Per essere entrato nella mia vita.- Leo si sciolse delicatamente dall'abbraccio. -Scusami ma devo andare. Potrebbero vederci.- -Certo. ma che ne hai fatto dei due idioti che mi sorveglivano?- Leo divenne serio.-Li ho liberati.- -Li hai uccisi?- -Non potevo fare altro. Quando Rap Monster si sarebbe accorto della tua fuga se la sarebe presa con loro. Di sicuro avrebbe fatto di peggio. è stato meglio così.- Ravi annuì. -Allora a presto. Le porte di casa mia sono sempre aperte.- -Idem. A presto.- si diedero un bacio veloce e ognuno andò per la sua strada. Nel tragitto per tornare a casa Leo non smise un secondo di ringraziare l'universo per avergli fatto incontrare una persona come Ravi. Per la prima volta in tutta la sua vita si sentì realizzato. Amato. E di questo gli era infinitamente grato.
   
 
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