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Autore: Vago    19/08/2016    2 recensioni
Libro Secondo.
Dall'ultimo capitolo:
"È passato qualche anno, e, di nuovo, non so come cominciare se non come un “Che schifo”.
Questa volta non mi sono divertito, per niente. Non mi sono seduto ad ammirare guerre tra draghi e demoni, incantesimi complessi e meraviglie di un mondo nuovo.
No…
Ho visto la morte, la sconfitta, sono stato sconfitto e privato di una parte di me. Ancora, l’unico modo che ho per descrivere questo viaggio è con le parole “Che schifo”.
Te lo avevo detto, l’ultima volta. La magia non sarebbe rimasta per aspettarti e manca poco alla sua completa sparizione.
Gli dei minori hanno finalmente smesso di giocare a fare gli irresponsabili, o forse sono stati costretti. Anche loro si sono scelti dei templi, o meglio, degli araldi, come li chiamano loro.
[...]
L’ultima volta che arrivai qui davanti a raccontarti le mie avventure, mi ricordai solo dopo di essere in forma di fumo e quindi non visibile, beh, per un po’ non avremo questo problema.
[...]
Sai, nostro padre non ci sa fare per niente.
Non ci guarda per degli anni, [...] poi decide che gli servi ancora, quindi ti salva, ma solo per metterti in situazioni peggiori."
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Fato'
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- È un peccato. – disse il Fato passando il suo sguardo tra gli dei minori. – Mi dispiace per voi che non tutti i vostri prescelti abbiano superato la prova, ma soprattutto mi duole ammettere che il demone, essendo riuscito ad avvicinarsi così tanto a quei ragazzi, ha guadagnato un vantaggio su di noi. –
Gli dei primigeni rimasero in silenzio ad osservare la scena, seduti sui loro scranni.
Natura era rimasta in disparte, in pena per i suoi fratelli e le sue sorelle che temevano più di chiunque altro nella Volta che le loro scelte potessero portare alla vittoria del demone.

Cosa diavolo mi sono perso?
Cosa è successo? Si sono accorti che Seila non era all’altezza? Però perché hanno parlato del demone? Qualcosa mi sfugge e io detesto non sapere tutto.

- Non possiamo fare nulla per loro? – chiese Oscurità, gettando un rapido sguardo in direzione della finestra della Volta che dava sulle Terre – Non possiamo avvertirli in qualche maniera? –
- Non è il caso. – le rispose il Fato. – Il demone potrebbe approfittare di una nostra materializzazione nel Creato e allertare i nuovi prescelti li allontanerebbe solo dalla loro meta. Possiamo solo rimanere in disparte a guardare. Il compito dei cinque degni si è fatto ora più arduo.–
- Ma, genitori! Dobbiamo dirgli che uno di loro è stato scelto dal demone! In questo momento potrebbero anche non giungere mai alla loro meta! – si infervorò Tempo, facendo qualche passo avanti, in direzione degli dei primigeni.

Vi prego! Fermatevi tutti un attimo!
Cosa sta succedendo? Ditemelo! Sono io quello che deve tenerli d’occhio, quindi ho il diritto di sapere a quale pericolo sono stati messi.
Avanti! Sapete tutti che ci sono anch’io qua!

- Cinque di loro hanno superato la vostra prova. A loro avete lasciato un compagno e un potere unico. Ora abbiate fede nelle loro capacità e rimanete in disparte, così come dovreste sempre fare.-
- Il Fato ha ragione. – disse Acqua alzandosi dal suo posto. – Quello che dovevate fare lo avete fatto. Ritornate a vegliare sul Creato e sui vostri protetti e non abbiate paura per loro, perché i mortali hanno l’abitudine di rialzarsi rafforzati dopo ogni ostacolo. Li avete scelti, ora guardateli splendere. –
Gli dei minori se ne andarono uno dopo l’altro, silenziosi, assorti nei loro pensieri. Svanirono facendo sembrare la Volta troppo vuota.
Natura diede un ultimo sguardo ai genitori, indecisa se parlare o meno. Poi, senza fiatare, scomparve, lasciando dietro di sé solo un vago profumo floreale.

- Commedia. Seguimi. – disse il Fato, uscendo dall’anello candido della struttura per avviarsi verso il Parco delle Anime.

Quel nome mi perseguiterà in eterno.

- Ti ho portato qui per metterti al corrente di cosa sta succedendo. –

- Avevo inteso qualcosa del genere. E ricordati che non sono più il tuo Commedia da millenni, oramai. Se proprio devi chiamarmi con un nome, fammi il piacere di utilizzare Viandante. Ora dimmi il perché di quel consiglio. –

- Le prove si sono tutte concluse e solo cinque dei sei prescelti si sono rivelati adatti. Il demone ha colto l’opportunità, intercettando quello non degno e presentandosi a lui come essere divino. Il non adatto probabilmente non sa di esserlo, come non sa che verrà portato a tradire gli altri, ma è comunque il più grande pericolo che si porrà sulla strada di quei ragazzi. –

- Avvertiteli. Lo avete già fatto in passato, che problema c’è? Oppure dimmi chi è il ragazzo che non ha superato la sua prova, ci penserò io a renderlo inoffensivo. Ho le mani talmente tanto sporche di sangue che non si vedranno questi schizzi. –

- Non possiamo avvertirli direttamente. Il demone potrebbe sfruttare la confusione che si creerebbe per metterli uno contro l’altro, o per renderli inermi. No, non dobbiamo lasciargli questa possibilità. E tu hai un altro compito che ti attende, non devi in nessun modo sapere cosa avverrà ora. –

- Quindi io dovrei aiutarli a proseguire, perché questa è la mia missione là, sapendo che uno qualunque di loro un bel giorno si sveglierà in fiamme, con ali nere e voce cavernosa, il cui unico obbiettivo è quello di sterminare qualunque creatura vivente sulle Terre. Ottimo. Sai, stavo cominciando ad annoiarmi della mia vita. Quindi, riassumendo, perchè sarei qui, ora? –

- Devi essere pronto ad ogni evenienza. La trama del reale freme, il mio libro si è fatto incerto. Nemmeno io so predire cosa succederà da adesso in avanti. Abbi cura di quei ragazzi anche per noi. –

- Quindi avete interrotto i pochi giorni al secolo in cui non ho una missione per dirmi di continuare a fare la badante. Bene. Bel lavoro. Ora, Fato, se non ti dispiace ho degli anni di schiavitù da scontare per liberare un altro dei tuoi preziosi servitori. Ci si vede. –
Quando è troppo, è troppo.
Io me ne vado da qui. Non bastava tutto il carico che Loro mi hanno buttato addosso, ora ci si mettono anche gli dei. Mai una volta che quei dannati servitori si sporchino le mani.
Terre, sto arrivando. Abbiamo un po’ di lavoro da portare a termine.
E mi devo pure continuare a sorbire quell’impiastro di Seila. L’unica nota positiva è che, se è lei la traditrice, il demone ha già perso. Quella ragazza è più pericolosa per gli alleati che per i nemici.

Angolo dell'Autore:
E rieccomi qui dopo la pausa estiva, spero quantomeno di essere tornato con il botto. Da adesso in avanti dovrei riuscire a continuare con il solito ritmo del capitolo il venerdì mattina.
Bene, mi sono dilungato abbastanza come al mio solito. grazie a tutti quelli che leggeranno queste parole per la fiducia, buona lettura e buoa continuazione.
Vago

   
 
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