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Autore: Alucard97    25/08/2016    2 recensioni
Gotham City. Una metropoli oscura vigilata dal cosiddetto Cavaliere Oscuro. Una guerra tra due criminali: il Joker e Johan Liebert, detto "Il Mostro"
Johan Liebert e Joker, i due criminali e serial killer più spietati del mondo stanno per incontrarsi. Cosa nascerà tra loro? Una rivalità? O un'alleanza? E chi è Rin? La ragazza che ha attirato misteriosamente le attenzioni di Batman?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alfred Pennyworth, Altri, Batman, Joker, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Rin
Quel giorno, alla Batcaverna, il famigerato Cavaliere Oscuro Batman stava esaminando il caso dei mafiosi tedeschi morti. La sua tuta era corazzata, fibra di titanio, e il suo volto era scoperto, mostrando quello di un affascinante uomo dai lineamenti virili e dai corti capelli neri. In quel momento, un uomo piuttosto anziano e vestito da maggiordomo portò un vassoio di tè al supereroe
 
“E dunque signorino Bruce? Ha scoperto qualcosa?” Chiese Alfred Pennyworth, fedelissimo maggiordomo della famiglia Wayne
 
“Nuovi omicidi Alfred. E guarda caso sono morti a causa della tossina del Joker… mmh, c’è qualcosa che non mi quadra però” disse Bruce Wayne, playboy filantropo a capo della Wayne Enterprise. Ed anche la vera identità di Batman
 
“C’è mai stato qualcosa che quadrasse nei piani del Joker?”
 
“Questo è vero ma ha puntato ad un covo di mafiosi tedeschi. Gli stessi mafiosi a cui davo la caccia, incolpati di vari omicidi. Già stavo seguendo le loro tracce ma ora... Perchè mai il Joker ha deciso di puntare a queste bande? Cosa cerca? Devo scoprire di più. Io mi dirigo sul posto. Alfred, svolgi delle ricerche approfondite su questi capibanda. Deve esserci un indizio” concluse Bruce indossando il cappuccio di Batman e salendo sulla Batmobile
 
“Sarà fatto Sir” disse infine Alfred, osservando l’auto del suo padrone sfrecciare a tutta velocità fuori da un passaggio segreto
 
Lo stesso giorno, alla Gotham City High School, una giovane ragazza dai lunghi capelli rossi che le arrivavano fino a metà schiena, occhi verdi e chiare lentiggini, usciva dalla classe in cui si era tenuta la lezione.
 
“Accidenti, il prof oggi era più palloso del solito, meno male che ho saputo rispondere alla domanda su Edipo anche se non avevo ripassato...” disse lei ripensando alla piccola interrogazione avvenuta poco fa
 
In quel momento una ragazza castana, dai lunghi capelli raccolti in una cosa di cavallo e occhi verdi, si diresse a tutta velocità verso Rin
 
“Ohi! Rin!” La chiamò lei
 
“Ciao Sofia” la salutò l’amica
 
“Come è andata la lezione?”
 
“Me la sono cavata. Come sempre” Disse Rin strizzando l’occhio e sorridendo all’amica
 
“Già... beata te. Io l'ennesimo 4 uffaaaaa! La prof di diritto mi ha fatto domande che non erano nel programma. Buaaaah! Non è giusto!” Si lamentò lei con le sue solite scenate da anime giapponese
 
“Diritto... urgh... Non vorrei essere al tuo posto proprio per niente”
 
“Comunque... c'è anche  una buona notizia. Una stupenda notizia”
 
“Sarebbe?”
 
“Nella nostra facoltà si è iscritto un nuovo ragazzo. Viene dalla Germania ed è così fico”
 
“Sof, ci risiamo. Possibile che devi perdere la testa per ogni tipo bello che passa?” Fece la rossa alzando gli occhi al cielo
 
“Questo non è bello. è fichissimo! Pensa che oggi quella puttana della nostra prof ha voluto testare la sua preparazione e ha preso 30. Ti rendi conto! Nessuno aveva mai preso 30 con la Professoressa Samantha Bitch”
 
“Questo è vero. Cavolo, è bravo allora”
 
“Secondo me è anche più intelligente di te ehehhehe... è ancora in classe. Vieni con me, te lo presento” disse infine Sofia prendendola per il braccio e trascinandola con sè
 
“O-Okay, va bene...” fece semplicemente l’amica mentre veniva trascinata via
 
“Mi raccomando, quando lo vedrai, non saltargli addosso” scherzò l’amica facendole la linguaccia
 
“Sof! Lo sai che i ragazzi non mi interessano! Viva  l'essere single!” esclamò Rin fiera
 
In quel momento Sofia spalancò la porta della classe
 
“Yuuuuhuu! Hey Karl! Ho portato un'amica! Era ansiosa di conoscerti” esclamò lei interagendo con un ragazzo seduto in prima fila, il cui volto era coperto da un libro che stava leggendo. Il ragazzo abbassò il suo viso e, vedendo l’amica di Sofia, disse semplicemente:
 
“Ciao”  Il suo volto… capelli biondi, occhi azzurri, lineamenti fanciulleschi. Altri non era se non il ragazzo che nella Germania era conosciuto come “Il Mostro” Johan Liebert… ma ahimè, le povere ragazze non potevano saperlo
 
“Sof, ma che dici? Non ero ansio..” In quel momento Rin si fermò, rimase imbambolata qualche secondo a guardare la faccia del ragazzo. Arrossì in maniera impressionante e, con un insolito tono di voce alto disse “C-C-Ciao!”
 
In quel momento, il ragazzo si alzò e andò davanti alle ragazze per presentarsi alla sua nuova conoscente:
 
“Molto piacere. Mi chiamo Karl-Heinz Rummenigge. Vengo dalla Germania e dirigo la Rummenige Corp. Tu sei?” chiese lui, sfoggiando  un nome falso
 
“Clarinda Esperanto. La Rummenige Corp hai detto? La famosa azienda tedesca?” Chiese lei stringendogli la mano
 
“Proprio quella. Mio padre è morto recentemente, quindi tocca a me dirigerla. Intanto è affidata ad un amico stretto di papà mentre io sono venuto qui per studiare la facoltà di economia. Così da occuparmi meglio dell'azienda”
 
“Ho sentito che sei già parecchio brillante come studente”
 
“Beh, sì, è una dote naturale, che ho fin da quando ero bambino”
 
“Capisco…” Disse lei annuendo
 
“La tua amica mi ha parlato di te, anche tu sei una studente modello”
 
“Be', diciamo che me la cavo…” Rispose lei un poco imbarazzata “…Ogni tanto ho qualche lacuna”
“Facoltà di psicologia, vero?” Chiese lui interessato
 
“Sì, esatto” Rispose lei
 
“Interessante. Ascolta Rin... posso chiamarti Rin? La tua amica mi ha detto che è questo il tuo soprannome”
 
“S-Sì... certo che puoi. Lo preferisco di gran lunga al mio nome”
 
“Ok... in ogni caso, se ne hai voglia, volevo sottoporti ad un piccolo test di psicologia. Non esistono riposte giuste o sbagliate, vorrei solo conoscere la tua opinione. Ti va di fare questo piccolo gioco?” Chiese lui sorridendo
 
“Certamente!” Esclamò semplicemente la ragazza
 
“Cominciamo allora... Recentemente, dei mafiosi tedeschi sono stati trovati morti nel distretto di Gotham Sud. Le loro morti sono... come dire... particolari ecco. Sono morti con un inquietante sorriso sul volto, non ti voglio mostrare le foto, sono inquietanti dico davvero. E non solo, accanto al loro corpo c'era questa…” Disse porgendo a Rin una carta da gioco, raffigurante un Joker “Secondo te cosa può significare? Perchè l'assassino sembra divertirsi? E perchè lasciare delle carte Jolly come biglietto da visita? Cosa vuole ottenere?”
 
La studentessa ci riflettè per qualche secondo, dopodiché rispose: “Oh cavolo... che cosa agghiacciante... mmm... hai detto che ha colpito dei mafiosi tedeschi? Beh, magari facendo così forse vuole intimorirli in un certo senso, dimostrare che chi si mette contro di lui fa una brutta fine...”
 
“Mmmh interessante. Ma... come mai scegliere la figura di un giullare?” Chiese il ragazzo interessato dalla deduzione di Rin
 
“Forse... Si diverte? O magari è una sorta di firma...” Concluse lei
 
“quello che penso anche io... bene, ho concluso, grazie per il tuo tempo Rin. Deduzione molto arguta” Disse infine lui colpito dalle argomentazioni della sua nuova amica
 
“Come mai tutto questo interesse?” Chiese curiosa
 
“Beh vedi, fin da piccolo ho sempre avuto una predilizione per i gialli e gli enigmi. Dovuto al fatto che mio padre, sovente, organizzava per i dipendenti cene con delitto. Per me era un divertimento prenderne parte. Nel mio paese ho contribuito anche a risolvere dei casi e quando ho saputo di questo crimine al mio arrivo in città, non ho resistito alla tentazione” Spiegò lui
 
“Nel tuo paese... in Germania? Ho sentito che ci sono stati vari casi di omicidi di coppie di mezza età...”
 
“Già. Uno strano serial killer denominato "Il Mostro". Mi ero interessato anche a quel caso, ma la mia iscrizione all'università di Gotham ha dovuto interrompere le mie indagini. Ora per distrarmi, provo a risolvere qualche caso di Gotham”
 
“Capisco... Ora posso farla io una domanda sempre a carattere psicologico?” Chiese la ragazza con tono serio
 
“Certamente”
 
“Secondo te, una persona che vede qualcosa che gli altri non possono né vedere né sentire... è pazza... o ha una dote particolare?”
Lui sorrise sincero, esibendosi in un caldo sorriso e rispose: “Secondo me è una persona dotata, non pazza. La pazzia comporta un vero e proprio disturbo mentale, a volte accompagnato anche da sociopatia... per farla breve la definizione di follia è: "Fare e rifare la stessa cosa, ancora e poi ancora. Nella speranza che cambi qualcosa" Questa è follia” Spiegò lui
 
“Sì… sembra legittimo” Disse semplicemente lei strabuzzando gli occhi
 
“Ultima domanda: Ho sentito di un vigilante mascherato qui a Gotham. Che tipo è? Ne hai idea?”
 
“Vigilante mascherato? Batman, il Cavaliere Oscuro?”
 
“Proprio lui. Che tipo è? La sua figura mi affascina”
 
“Be'... a parte la mia credenza folle che sia un vampiro per come si muove (disse con un piccolo sorriso) Credo che sia una brava persona perché dopotutto lotta per garantire l'ordine qui a Gotham combattendo il crimine”
 
“Già.... molto bene, vi lascio. Torno nella mia stanza, devo elaborare una tesina. è stato un piacere. Rin” disse baciandole la mano “Sofia” baciò la mano anche a lei “A domani” disse andandosene
 
“A-A D-D-D-Domani” disse lei arrosenndo
 
“eeeeeeh, sei tutta rossa. Che ti dicevo?” fece Sofia accorgendosi della cotta di Rin
 
“Ma cosa vai a pensare!”
 
“Puoi mentire agli altri ma non a me. Ti piace vero?”
 
“Ma insomma! L'ho appena conosciuto! Sì, è carino e intelligente, ma...” Esitò “Maaaa... per prima coss come ho detto lo conosco appena e poi andiamo perché dovrebbe piacergli una come me!?”
 
“A me è sembrato ve la intendeste, e poi è l'unico che può competere intellettualmente con te”
 
“Sì questo è vero ma andiamo! Ti fai troppe fantasie”
 
“Che esagerata. È carino...” disse attorcigliandosi una ciocca di capelli intorno al dito indice
 
“Mmmh, certo certo... andiamo a prenderci qualcosa da bere?” Chiese l’amica
 
Detto questo le due andarono alla caffetteria dell’università, ignare di aver appena parlato con Johan Liebert. Ma ora da qualche altra parte a Gotham, un altro criminale è venuto a sapere quanto è accaduto recentemente…
 
CONTINUA
 
Note dell’Autore
Eccoci qua. Il secondo capitolo… dal prossimo entra in scena il Principe Clown del Crimine. Ci tengo a precisare che il personaggio di Rin è stato ideato dall’autrice Rory Drakon, ergo i suoi dialoghi sono stati scritti da lei. Mi ha dato un grande aiuto per questa fan fiction. Ah, per vostra informazione, il nome falso di Johan "Karl-Heinz Rummenige" non me lo sono inventato. Bensì è un nome reale, una citazione... Era il nome di un calciatore, Karl-Heinz Rummenige detto "Il Kaiser", poiché tirava delle cannonate in porta. Ah, che devo fare con questi giovani? Bene… che dire… Alla prossima ;)
 
   
 
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