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Autore: Damon_White    27/08/2016    1 recensioni
Le persone cambiano? Oh no! Sono gli altri a cambiare le persone, volendo o meno.
Mi sono bastati 5 minuti e una semplice conversazione per entrare nella mente della ragazza più sveglia ed intelligente e farla diventare quella che non è mai stata.
Che sia colpa del destino? Nah, troppo facile dare la colpa al fato, oramai tutti danno la colpa a questo povero disgraziato. La colpa? Solo mia. Se me ne pento? Ahahaha.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscito dalla biblioteca mi imbatto in Didi Smith, mia amica fidata, pazza almeno quanto me, se non un filo di più.

-Dove eri finito? A lazione ti cercavano.-una cosa seccante, dal mio punto di vista, è la voce acuta  che ha. Certe volte è anche divertente e spassosa ma altre volte ti viene voglia di puntargli la pistola contro e sparare.

Alzo un sopracciglio.-Da quando tu vai a lezione?-

Mi sorrise e allegramente lancia lo zaino alle sue sorti, si siede nel prato di fronte a noi e iniza a mettersi il rossetto.

Sospiro e mi stendo di fianco a lei. Mi girava l'idea di andare a lazione, magari prendo ancora 3 ore di apprendimento e forse an...

-Prima di venire sbattuta fuori dalla classe ho sentito che George organizza un'uscita per andare fuori in città stasera.-

Chiudo gli occhi.-Vuoi che ci andiamo anche noi, giusto?-

Si posa sopra di me e con quel suo sorrisetto sexy ma folle mi da la risposta che sapevo avrebbe detto.-Propio così.-

Uscire? Forse farei meglio a restare qui e prendermi gli appunti di oggi, dovrei pensare più seriamente all'idea di studiare invece di fare cazzate, eppure non ci riesco.

Di nascosto Didi fa scivolare la sua mano dentro la mia giacca, estraendo la pistola. Questa ragazza con una pistola in mano è una delle cose più pericolose.

Improvvisamente si alza saltellante in piedi.-Ho un regalino per te.-dice contenta.

La guardo e questo mi basta per capire che ne ha combinate un'altra delle sue. A prima vista può sembrare carina e stupida ma dentro è molto più sadica e schizzofrenica, non esiterebbe nemmeno un istante a legarti e torturarti per il solo gusto di farlo...per questo andiamo così d'accordo.

Sospiro e la seguo senza dire niente, voglio solo che questa cosa finisca, non mi va di entrare in un altro casino.

Entriamo nella cantina della scuola, buio pesto, nemmeno l'ombra di luce. 
Accende un interruttore e la cosa che mi salta subito all'occhio è la persona legata alla sedia sistemata in mezzo alla stanza.

-Chi è?-chiedo andando incontro alla vittima.

Ragazzo della mia stessa età, capelli bianco platino e con tratti asiatici.

Didi si mette di fronte a lui e con il rossetto disegna sulla sua faccia un largo ed inquietate sorriso.-Non pensi che ora sia più divertente?-

La sposto bruscamente e rivolgo le mie attenzioni al ragazzo, ha paura...molta paura, suda e trema...lol.

Sorrido e mi ci siedo in braccio.-Allora, dimmi: cosa hai fatto alla mia principessa per essere ridotto così?-

Nessuna risposta.

Mi alzo e lo guardo deluso, pensavo fosse un chiacchierone non una mummia.

Ritento con le maniere buone, magari se insisto mi parlarà.-Non essere timido, non ti uccido mica, al massimo ti farò molto male.-

Didi conferma le mie parole annuendo. Lei sa meglio di chiunque quello che sono in grado di fare se una cosa non è come la voglio, sono pazzo ma riesco ad essere anche peggio.

Il ragazzo non apre nemmeno bocca, resta legato e si guarda intorno cercando una modalittà di uscire e scappare propio come un topo in gabbia.

Vedere quel bambolotto di stoffa stare lì e non parlare, ridere o urlare mi fa salire il nervoso, è preferibile cambiare visuale e chiedere delle informazione in più a Didi.

-Perchè mi hai portato da questo pupazzo?-mi sto innervosendo e questa non è una buona cosa.

Smette di scrivere al telefono per parlarmi.-E' figlio di un militare, l'anno scorso ha mandato 20 ragazzi all'ospedale in una rissa...pensavo che ti potesse interessare un tipo del genere...ma...-si ferma per fare la melodrammatica pur sapendo quanto lo odio.

Con uno sguardo la faccio continuare.-Ma ha deciso di smettere di lottare.-

La felicità mi assale, amo quelle persone cattive che si convincono di poter diventare in qualche modo buone per avere uno spazio in paradiso con Dio. Ooh, mi divertirò a portare alla realtà questo smarrito.

-Quindi vuoi fare il buono...-mi tolgo la giacca buttandola per terra, cammino lentamente sotto lo sguardo terrorizzato del ragazzo e mi fermo dietro la mia vittima posando aggresivamente le mani sulle sue spalle, facendolo sussulare.-Sarai il mio piccolo giocattolo. Ti guarirò per farti tornare come prima.-al solo pensiero del divertimento che mi aspetta inizio a ridere così forte da versare lacrime.

   
 
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