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Autore: Giuls_BluRose    28/08/2016    0 recensioni
Fiabe dei Fratelli Grimm rivisitate in chiave moderna con i nostri amati attori | Principalmente CrissColfer |
Capitolo uno - "Il Principe Ranocchio"
Dal testo:
“Ehi ragazzo, hai bisogno di una mano?”
Come per magia apparse accanto a lui un ragazzo di bassa statura, con i capelli scuri ricci e due occhi enormi di un colore indescrivibile, ma sembrava sciatto e uscito da chissà dove.
“Ah perfetto, adesso ci mancava solo un ranocchietto!”
Il ragazzo, il cui nome era Darren, fece finta di non aver sentito.
“Piacere, Darren.”
“Chris.”
“A me non interessa la tua camicia nuova, ma solo un'uscita con la tua bellissima presenza.”
Chris sospirò pesantemente e pensava in cuor suo:
“Che va mai blaterando questo ragazzo? Bhe, sarà anche simile ad una rana, ma io non ho la minima intenzione di perdere i miei amati occhiali e se può darmi una mano...”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cappuccetto rosso
 

“Sei sicuro che quel coso ti regga?”
Chris si voltò di scatto a quelle parole, riconoscendo immediatamente la voce di qualcuno che non avrebbe dovuto essere lì in quel momento.
“Si, sta tranquillo Dare, lo abbiamo testato prima.”
Darren guardò con aria sospetta prima il ragazzo che aveva di fronte, poi il cavo che lo avrebbe dovuto far volare su tutto il palcoscenico.
Ryan aveva dato la possibilità a Chris di scrivere un episodio della serie e il ragazzo, preso dall'eccitazione del momento, non se lo era fatto ripetere due volte.
Ci aveva passato le notti davanti al PC con il foglio di scrittura davanti, poi alla fine aveva optato per un copione che mettesse in luce l'importanza degli amici nei momenti del bisogno.
Tutti sapevano la fissa del ragazzo per le fiabe e non aveva potuto resistere alla tentazione di trasformare il suo Kurt in Peter Pan per una sera; aveva parlato con i tecnici e insieme avevano trovato il modo per farlo sollevare da terra e farlo volare per il set in qualche modo.
Darren, tuttavia, non era sicuro che quel metodo che avevano escogitato funzionasse davvero, il gancio gli sembrava poco resistente e aveva il timore che si potesse slacciare da un momento all'altro, facendo così cadere Chris durante le riprese.
“Io gli farei dare un'altra occhiata prima di girare, così, giusto per essere più sicuro.”
Chris lo squadrò per un attimo, poi ridacchiò tra sé.
“Hai paura per me, Criss?”
Il moro lo squadrò: come poteva venirgli in mente una tale domanda? La risposta non era forse ovvia?
“Secondo te? Ci tengo al mio compagno di scena e non vorrei che Blaine dovesse andare un'altra volta all'ospedale perchè il suo ragazzo è un completo idiota.”
No, quello Chris non lo poteva tollerare e Darren lo sapeva benissimo.
“Non parlare in questo modo del mio Kurt, occhio a te hobbit!”
Il castano sembrò fulminarlo con lo sguardo mentre Darren ridacchiava tra sé: certo che alle volte Chris sapeva veramente essere permaloso.
“Dimmi, posso vedere il costume che indosserai?”
Il mezzo soprano annuì piano e fece cenno di seguirlo.
“Si, la costumista dovrebbe averlo messo nel mio camerino, vieni con me e vediamo insieme che cosa hanno combinato, almeno ho anche la mia occasione per provarlo!”
“Non lo hai ancora messo?”
Chris scosse la testa.
“No, quindi sono un po' nervoso che non sia della taglia giusta.”
“Andiamo allora.”
Darren sorrise al ragazzo e si avviò verso il suo camerino, seguito a ruota dal castano, che nel mentre pensava a quello che gli aveva detto il ragazzo e che forse prima di girare era meglio dare un'ultima occhiata alle attrezzature.
Arrivati di fronte alla stanzetta Chris la aprì e accese la luce, constatando che il costume per le scene era proprio sulla sedia: si era fatto preparare un costume verde che richiamasse il più possibile quello di Peter Pan, con delle foglie attaccate e una cintura dove poter attaccare i fili per volare. La donna aveva lasciato anche un paio di occhiali neri da sole, per “modernizzare” un po' il look.
“Allora?”
Darren ridacchiò vedendo che il ragazzo non si muoveva di un millimetro e lo spinse leggermente verso il costume.
“Allora cosa?”
Chris lo guardò senza capire.
“Lo provi si o no? Voglio vedere come ti sta, sono curioso.”
Il castano annuì e lo prese per poi sparire dietro alla tenda che stava loro dietro, facendo sbuffare divertito Darren.
“Potevi cambiarti anche di fronte a me eh. Certo non mi sciocco, so come è fatto un corpo maschile.”
“Si, ma non si sa mai che ti venisse la voglia di saltarmi addosso vedendomi con solo gli slip addosso.”
Il castano fece capolino dalla tenda per fare la linguaccia al suo amico, per poi sparire nuovamente subito dopo, lasciando che Darren si sedesse sulla sedia ridendo, aspettando che avesse finito di cambiarsi.
Il moro sapeva benissimo quanto Chris tenesse a quella puntata, aveva insistito tanto per poterla scrivere e certamente non si era fatto scappare l'occasione, inoltre aveva scritto anche una tenerissima scena Klaine, cosa che aveva fatto intenerire tutti sul set.
“Chris?”
Lui rispose mentre si cambiava, armeggiando per far entrare i pantaloni attillati.
“Dimmi.”
“Posso farti una domanda sulla puntata?”
“Si, certo.”
Darren pensò un attimo a come poter formulare la domanda, ma alla fine decise che la schiettezza era la miglior cosa.
“Perchè Blaine dà un bacio sulla guancia a Kurt e non sulle labbra?”
Chris avvampò leggermente a quella domanda, era l'ultima cosa che si aspettava che gli venisse chiesta da Darren. Il bacio sulla guancia non era stata una scelta casuale, sapeva bene che i fan forse avrebbero preferito un bacio sulle labbra, ma lui aveva i suoi buoni motivi per aver fatto in quel modo.
Rispose mentre usciva da dietro la tenda per andarsi a vedere allo specchio dietro la porta del camerino.
“Bhe, Kurt e Blaine stanno insieme da tanto e credo che ultimamente non stiano facendo vedere la coppia delle origini, quella che si supportava a vicenda in ogni occasione. Credo che un bacetto in quel modo sia molto più intimo in quella circostanza e che dimostri quanto Blaine tenga alla felicità di Kurt.”
Darren rimase un attimo a bocca aperta a quelle parole e annuì in silenzio: aveva ragione, Chris aveva studiato la scena in ogni minimo dettaglio e aveva pensato molto alla psicologia dei due personaggi. Ecco cosa amava di quel ragazzo: l'attenzione e l'amore con i quali faceva tutto quello che gli veniva commissionato, dai suoi libri per ragazzi a quella semplice puntata di Glee.
“Il gatto ti ha mangiato la lingua? Non mi sembra di vedere Brian nei dintorni.”
Chris ridacchiò appena, soddisfatto di aver fatto centro, un'altra volta.
Si specchiò, dovendo riconoscere a sé stesso che non era niente male stretto in quella tutina verde, metteva in mostra le sue gambe affusolate e il petto appena appena accentuato.
“Si, sono proprio uno schianto!”
Darren rise alle parole del ragazzo, beccandosi così un'occhiata indagatrice del suo amico.
“Cosa Dare? Non ti piaccio?”
“No, non è per quello, solo che stia diventando molto poco umile con il tuo nuovo aspetto.”
Il castano fece spallucce e vide dallo specchio che Darren si stava alzando dalla sedia e stava andando verso di lui, cingendogli appena la vita da dietro e posando la testa sulla sua spalla.
“Che fai?”
“Mi metto comodo.”
Chris ridacchiò a quelle parole: il suo amico sapeva essere davvero molto infantile alle volte, ma a lui andava bene così.
“Peter Pan eh? La tua passione per le fiabe non scemerà mai.”
“Esatto Everett.”
Chris ci pensò un attimo, poi decise di iniziare uno strano gioco, che sperava venisse riconosciuto dall'amico: lo guardò in volto dallo specchio e iniziò a recitare parte di una delle sue fiabe preferite.
“Che occhi grandi che hai!”
Darren inizialmente rimase interdetto, non capendo a che cosa alludesse il ragazzo, poi però, vedendolo ridacchiare sotto i baffi, capì che forse stava citando la fiaba di Cappuccetto Rosso, che sapeva essere una delle sue preferite. Decise quindi di restare al gioco.
“Per vederti meglio, piccolo mio.”
Il castano rise appena, felice di vedere che il moro aveva capito a che gioco stava giocando, continuò così la sua recita.
“Che orecchie grandi che hai.”
“Per sentirti meglio, piccolo mio.”
I due si sorrisero dallo specchio: se qualcuno li avesse visti avrebbe certamente capito male la situazione, ma loro erano così: si divertivano con poco e la loro amicizia si basava sulla spontaneità.
“Che mani grandi che hai!”
Darren a quelle parole strinse più forte Chris per i fianchi e iniziò a fargli il solletico, facendolo ridere e dimenare: odiava il solletico e Darren lo sapeva benissimo, era uno dei suoi punti deboli.
“Per afferrarti meglio, piccolo mio.”
Continuò a solleticarlo per qualche minuto, tra le risate e le suppliche del più piccolo affinché smettesse di torturarlo a quel modo; alla fine, vedendo che il moro non dava segni di resa, continuò ridendo la piccola recita.
“Che bocca grande che hai!”
“Per divorarti meglio, piccolo mio!”
Darren a quel punto rise forte di gusto e iniziò a mordicchiare Chris sul collo, tenendolo stretto a sé dalla vita per non farlo scappare.
“Dare no! Dare ti prego dai.”
Il mezzo soprano rideva, cercando in tutti i modi di dimenarsi per fargli perdere la presa, ma sembrava che il moro non avesse la minima intenzione di lasciarlo andare.
“Mi arrendo, mi arrendo!”
Darren scosse la testa, continuando a ridere.
“Mi spiace, ormai devo mangiarti piccolo Cappuccetto!”
Tra le risate non si accorsero che la porta si era aperta e che Ryan li stava fissando allibito, non sapendo se ridere o piangere per la disperazione davanti a quella scena.
Erano ormai a tutti gli effetti due uomini, ma alle volte si comportavano come dei bambini e lui non credeva possibile che a loro bastasse così poco per ridere e scherzare senza pensieri.
“Ragazzi!”
La voce del produttore fece zittire immediatamente i due, che si staccarono e lo guardarono imbarazzati, come per scusarsi, non sapendo che sguardo leggere nel volto di Ryan.
“Non accetto sveltine nei miei camerini, muovetevi tra dieci minuti vi voglio sul set.”
Detto ciò se ne andò, lasciando Chris e Darren in camerino, visibilmente paonazzi in volto per le parole dell'uomo.
Peccato che quel momento di imbarazzo passò immediatamente, spezzato da un Darren che fece il verso del ringhio del lupo a Chris, che per tutta risposta iniziò a ridere scappando per il corridoio, rincorso ovviamente dal suo amico che cercava di prenderlo.
No, sarebbero cambiati molto difficilmente quei due.


Note dell'autrice:
Ciao ragazzi!
No, per vostra sfortuna non mi sono dimenticata di questa raccolta, solo che non riuscivo a trovare una storia che potessi trovare carina per essere riadattata.
Oggi per caso mi sono imbattuta in questa e niente, ecco qua l'idea: anche se, inizialmente, avrei dovuto alzare il rating se avessi scritto la mia prima idea su questa fiaba, ma vabbè (?)
Ho voluto riprendere anche la 5x19 di Glee perchè la amo, penso che Chris abbia fatto un copione tenerissimo, scena Klaine compresa.
Spero che il capitolo vi piaccia e che non vi deluda.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e se avete da consigliarmi qualche fiaba dei Grimm per il prossimo capitolo, ne sarei felice.
Buona Lettura!

Giulia Pierucci

 

   
 
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