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Autore: The LoonyBlogger    10/09/2016    3 recensioni
Dopo A Tutto Reality: All Stars in Tour finito in tragedia, con la morte di Ezekiel e la distruzione dell'aereo militare, le ultime AStars rimaste si affronteranno sull'isola di Pahkitew per vincere 10milioni di dollari. Chi tra: Alejandro, Dawn, Duncan, Gwen, Harold, Jo, Lindsay, Mal, Scott, Trent, Zoey e Dakota vincerà l'ambito premio? Ora Pahkitew è diventata una foresta tropicale e solo uno di loro sopravviverà alle angherie firmate McLean. Questo è A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew.
Dal testo:
Quello che trovò lo lasciò senza parole.
Era una delle vecchie gabbie in cui Chris teneva le bestie, bloccata dalle macerie dell’aereo.
Carcasse di vecchi pesci in putrefazione si trovavano lì intorno, evidenti segni di morsi percorrevano i loro corpi squamosi.
Qualcosa sbatté contro le sbarre, spaventando il ragazzo.
-Oh, merd*!-
---
STORIA CONCLUSA
[Continuo di ATRASTour e Le Origini di Pahkitew]
Genere: Avventura, Comico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Assistente, Chef Hatchet, Chris McLean, Fang/Zanna, Un po' tutti | Coppie: Trent/Gwen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga All Stars'
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Quando leggerete i due ** aprite questo link https://www.youtube.com/watch?v=64P3vmACupA


Episodio 3. La legge di Darwin

 

Chris si avvicinò alla telecamera in compagnia di Eva e Chef, che ormai non lo lasciavano più solo. Sembrava raggiante, pronto a una nuova giornata di torture.

-Salve, telespettatori! Bentornati su A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew! Nella scorsa puntata abbiamo visto…- Mentre parlava partì una videoclip sugli avvenimenti dell'episodio precedente.

-...le due squadre si sono trovate un rifugio per la notte, ma ciò non ha risolto i loro problemi. Trent era a terra per colpa di Gwen, anche lei risentita dal suo stesso problema, Zoey in completa crisi sociale, Alejandro in cerca di alleati nella sua squadra e il conflitto tra Scott e Duncan non faceva che minare ancora di più l'equilibrio già instabile del loro team. In più uno pseudo assassino si aggira tra le squadre. Così all’alba sono stati costretti a tornare alla scogliera, stanchi ed affamati, in vista della nuova sfida.- Continuò, facendo avanti e indietro nella sua camera.

-Sfida che si divideva in due parti: una affrontata dai componenti dei team e l'altra dai loro capitani. In entrambe è stata messa a dura prova spirito e corpo dei ragazzi, in un percorso a ostacoli mortale. Alla fine i Lupi di Zucchero, grazie a Trent, sono riusciti ad aggiudicarsi la vittoria, proclamando le Vipere del Venerdì le grandi perdenti della giornata. Il team, stanco dei continui battibecchi tra Duncan e Scott, hanno votato per l'eliminazione del primo, che è stato sparato via dal cannone. Cosa succederà oggi? Dawn riuscirà a parlare con Zoey? Le Kinepik Petak avranno risolto i loro problemi? E come andranno a finire le alleanze di Alejadro? Scopritelo rimanendo su A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew!-


 

-Sigla-


 

Era passato un giorno dalla sfida precedente, Chris sembrava aver lasciato le due squadre a riprendersi dal percorso ad ostacoli che avevano dovuto affrontare. I Mahihkan Kashiuasht si trovavano accanto a una cascata, che si affacciava su un bellissimo lago avvolto dalla natura.

-Tsk, credete veramente di riuscire a battermi?- Jo ghignò un attimo, guardando il capitano del team e l'argentino. Tutti e tre erano in costume da bagno, pronti a tuffarsi dalla parete rocciosa.

-Beh, non ci resta che scoprirlo.- Alejandro sorrise, sicuro di poter fare il tuffo migliore.

-Allora Dawn, pronta a farci da arbitro?- Trent guardò la ragazza, che nella posizione del Loto meditava sul da farsi. Non era riuscita a parlare con Zoey, non avendo la minima idea di dove si trovasse la sua squadra. Annuì alla domanda del chitarrista, alzandosi e andandosi a sedere sullo strapiombo. Intanto, Mal era sdraiato in disparte a sorvegliare i loro zaini. Come al solito sembrava annoiato da tutta quella calma apparente.


 

-Odio stare qui, oltre le sfide non succede nulla di interessante. Almeno durante la pausa del programma ho potuto combinare un po' di guai. Sono quasi finito in prigione... due volte.- La personalità rise, malefico, ripensando alle sue malefatte.


 

-Tuffo a bomba!!- I tre concorrenti si buttarono dalla parete rocciosa, catapultandosi in acqua. Fecero un gran baccano, infatti la maggior parte degli uccellini della foresta volarono il più lontano possibile dal lago. Quando riemersero si rivolsero alla bionda.

-Avete fatto un ottimo tuffo tutti e tre!- Gridò, ma i compagni di squadra non sembravano averla sentita. Allora si espose un po' di più dallo strapiombo, prendendo più fiato possibile.

-Avete fatt- aaaah!- Il terreno sotto di lei franò, con il rischio di farla scivolare troppo vicina alle rocce!

-Dawn!!- Trent e gli altri sembravano terrorizzati, stava per farsi male sul serio! Fortunatamente una mano le afferrò il polso, riportandola indietro.

-G-grazie.- La bionda guardò Mal, che, non degnandola di uno sguardo, tornava a sedersi accanto agli zaini.


 

-Ogni giorno percepisco di più il suo cambiamento. Devo avvertire Zoey e fare qualcosa, ora tocca a me entrare nella sua testa.- Disse la lettrice di aure, se stava diventando umano doveva capire a tutti i costi se Mike era ancora vivo.


 

Mentre le ragazze delle Kinepik Petak erano andate al fiume a lavarsi, Scott e Harold andarono a cacciare.

-Sono così felice dell'uscita di Duncan! Finalmente niente più smutandate, insulti e scherzi idioti!- Il nerd era contentissimo! Aveva i capelli legati a un codino, per colpa dell'afa sentiva troppo caldo.

-Anch'io sono entusiasta! Sapevo che sarei riuscito a batterlo, alla cerimonia! Finalmente gli ho dimostrato chi è il più forte!- Ghignò il contadino, vantandosi anche troppo.

-Ma era solo una votazione, non una sfida…- Puntualizzò l'altro, non capendo il punto di vista dell'alleato.

-Lascia perdere, non puoi capire.- Lui alzò le spalle, facendosi strada nella foresta.


 

-''Non puoi capire''... proprio lui lo dice.- Harold scosse la testa, esasperato.


 

Improvvisamente qualcosa di altro, grosso e scuro, sfrecciò davanti ai due, che balzarono indietro, terrorizzati.

-Che diavolo era quello?!- Scott aveva gli occhi iniettati di puro terrore, non era riuscito a distinguere la cosa che gli era passata davanti al naso.

-Ti pareva Bruiser??- Harold gli era inavvertitamente saltato tra le braccia, impaurito come pochi.

-Ma secondo te un gatto è alto quasi due metri?- Il contadino alzò gli occhi al cielo, aveva proprio una fobia verso quel piccolo animale.

 

 

-Voi non potete capire, quel coso era enorme! Da come ci è sfrecciato davanti mi ha ricordato tanto mia nonna. Quando andavamo a casa sua preparava sempre leccornie incredibili, ma se ci sentivamo pieni e non mangiavamo altra roba tornava in cucina, furiosa. E tu, dalla sala, la vedevi sfrecciare avanti e indietro dalla porta, con la sua mole incredibile! Da piccolo avevo paura che rientrasse in sala e ci picchiasse tutti con il cucchiaio di legno!- Scott deglutì a vuoto, ricordando la nonna paterna, ormai defunta. -Aaah. Quanto mi mancano i suoi topi caramellati.- Sospirò, nostalgico di quei tempi.


 

Improvvisamente tre urla interruppero il discorso tra i due.

-Le ragazze!- Scott, con ancora in braccio Harold, si mise a correre verso il corso d'acqua, forse quell'essere era andato da loro!

-State bene!? Vi ha attaccate?!- Chiese il contadino, mettendo i piedi sulla spiaggia di sassolini del fiume. Quello che videro... non avrebbero mai dovuto vederlo. Gwen, Zoey e Dakota erano fuori dall'acqua, completamente nude!

-Brutti idioti!!- Tutti e cinque urlarono, Harold con una mano coprì gli occhi dell'amico, visto che era occupato a sorreggerlo, e con l'altra i suoi. Le tre donzelle si nascosero dietro una roccia, raccogliendo i loro vestiti.


 

-Che. Pervertiti.- Dakota scandì bene ciò che disse, con i capelli rossi dalla rabbia.


 

-Eravate voi in acqua?!- Domandò Gwen, con un tono che sembrava più un'affermazione che una domanda.

-Cosa? Certo che no! Non vorrei mai vederti nuda!- Si difese Scott, quasi schifato dal pensiero.

-Idiota, mi hai appena vista!- Sbraitò l'altra, furiosa per la scena appena accaduta.

-Beh, mi chiedo come mai non abbia ancora vomitato!-

 

 

-Noi ci siamo solo preoccupati per loro, che abbiamo fatto di male?- Harold sbuffò, puntando gli occhi verso il basso, Poi, si riprese, sorridendo in modo ebete alla telecamera. -Ehehe, Sam, vecchio mio... niente male, davvero niente male.- Ghignò sotto i baffi, ammiccando verso lo schermo.


 

-Noi non avremmo mai voluto vedervi... cioè, non che facciate schifo, anzi! Siete molto belle e sex... ma non intendevo questo!- Il nerd non fece altro che incasinare le cose, mentre il contadino e la dark litigavano ancora.

-Questa la prendo come un'ammissione di colpevolezza!- Urlò Dakota all'occhialuto, che subito provò a spiegarsi, senza successo.

-Statevi un attimo zitti!!- Gridò Zoey, provocando un silenzio tombale.

-Qualcosa, in acqua, ha provato ad attaccarci, ma non siamo riuscite a capire cosa!- Disse, informando i due mentre si rimetteva il reggiseno.

-Anche a noi nel bosco qualcosa ci è sfrecciato davanti. Quando vi abbiamo sentite urlare pensavamo vi stesse attaccando.- Continuò Scott, con gli occhi ancora coperti dal compagno, spiegando il motivo per cui erano lì.

Dal sottobosco arrivò anche la squadra capitanata da Trent, preoccupata per le grida che avevano udito.

-Che cosa sta succedendo?- Jo aveva stretto nella mano il machete, pronta a usarlo contro qualsiasi pericolo.

-Gwen stai bene?- Il chitarrista si avvicinò alla dark, mentre lei e le altre due ragazze andavano incontro al gruppo, rivestite e bagnate.

-Trent, sei tu?- Scott muoveva la testa spaesato, non lasciando parlare la pallida, con ancora gli occhi coperti.

-Potete toglierle le mani.- Li avvertì la rossa, seccata per quello che era successo.

-Si può sapere perché stai portando in braccio Harold?- Dakota li guardò, perplessa e ancora arrabbiata con loro.

-Oh, già.- Il contadino lasciò andare l'altro, che, imbarazzato, ridacchiò.

-Qualcosa ha provato ad attaccarci in acqua, mentre Scott e Harold erano a caccia.- Spiegò Gwen al suo ragazzo, abbracciandolo.

-Certo, mentre erano a caccia... o dietro il primo cespuglio.- La bionda delle Kinepik Petak guardò trucemente i due, non fidandosi del loro alibi.

-E non vi ha ucciso? Peccato…- Ghignò Mal, appoggiato al tronco di un albero. Zoey lo guardò male, per poi alzare gli occhi al cielo, sbuffando.

-L'importante…- Alejandro lanciò un'occhiataccia al malvagio, -...è che nessuno si sia fatto male.-


 

-E' meglio tenerseli stretti quelli dell'altra squadra, siamo rimasti in pochi e sono certo che tra due o tre eliminazioni ognuno giocherà per se'. Questo vuol dire essere il nemico di tutti, e io non devo di certo esserlo se voglio vincere. Meglio giocare d'anticipo e battere il ferro finché è caldo.- Spiegò l'argentino, che sorrise spavaldo alla telecamera, sempre sicuro delle sue mosse.


 

Un tuono squarciò il cielo, portando tutti a guardare in aria. Si erano addensate nuvole di tempesta.

-Merda.- Imprecò Jo, -Dobbiamo trovare un rifugio, sta per piovere.-

Dawn guardò la sua amica rossa, aprendo bocca per chiamarla, ma la voce meccanica di Chris la interruppe.

-Buon pomeriggio, branco di inutili esseri umani! Vi voglio alla scogliera tra quindici minuti- La voce dell'uomo era euforica. Sembrava contento, pronto a torturarli per bene. Se il tono di McLean era spaventoso da arrabbiato, da felice era ancora peggio!

Le due squadre si diressero insieme verso la scogliera, trovando l'uomo ad aspettarli dando le spalle all'oceano. Dietro di lui il mare sembrava agitato, mentre fulmini e tuoni si propagavano nel cielo, rendendo il presentatore ancora più spettrale.

-Ragazzi benvenuti alla seconda parte di questa stagione!- Disse, mentre dei mini cannoni sparavano coriandoli per tutta la zona.

-Seconda parte? Siamo qui da appena tre giorni!- Gwen incrociò le braccia al petto, trovando abbastanza ambigua quella storia.

-Tre giornate in cui vi siete dovuti abituare alle meccaniche di questa nuova location, interagendo con lei e le sue mutazioni. Ed era la prima parte. Nella seconda parte vi troverete costretti a combattere contro gli abitanti della foresta!- Iniziò a spiegare, raggiante in volto, -Abbiamo liberato sull'isola nove animali-robot feroci, non necessariamente di questo tipo d'ambiente. Quei cosi con cui le Vipere del Venerdì hanno avuto un ''incontro'' ravvicinato.- Continuò, mettendosi a ridere. La smise quando vide tutti guardarlo male.

-Quanto siete pesanti.- Borbottò, alzando gli occhi al cielo, per poi ricominciare a parlare. -Quest'oggi dovrete disattivarli tutti in una prova estrema! Non preoccupatevi, massimo vi potrebbero balzare addosso, o graffiarvi, ma non vi uccideranno.-

-Questo dovrebbe essere rassicurante?- Trent deglutì a vuoto, mentre l'uomo faceva un cenno affermativo con la testa.

-Sono stati dislocati in vari punti dell'isola, dove li affronterete solo con l'ingegno e le cose raccattate da quando siete qui. Le persone che riusciranno a battere il loro avversario entro la fine della tempesta vincono l'immunità, mentre alla cerimonia ci andrà chi non sarà riuscito a eliminare l'animale assegnato. Esatto, ragazzi. Da oggi le squadre sono sciolte!- Sospiri sorpresi si levarono tra i dieci concorrenti, di cui molti si guardavano già con nostalgia. Da quel momento erano rivali.

-Perciò la produzione vi ha dedicato questo.- Accanto a McLean si alzò un televisore, da dove partì un grande riassunto delle puntate precedenti, con in sottofondo la base di una canzone scelta appositamente dalla produzione.


 

**Fu mostrato il loro arrivo all'aeroporto di Toronto, la caduta di Zoey sull'asfalto, appena le porte del pulmino che li aveva portati lì si aprirono, insieme a Cameron e Mike, lo spintone di Chef a Courtney, che finì dritta dritta a terra su Scott. O la folle corsa della rossa, di Trent e Duncan per portare via dal perfido cuoco Bridgette, Katie e Blaineley, in Grecia. Le litigate tra Jo, Heather e Alejandro nel corso degli episodi, lo scontro tra Dawn e Scott sulle gondole e il volo delle canoe quando passarono la cascata del fiume Colorado, nel Gran Canyon. Poi venne mostrato il trio originale delle Chris Angel's, ovvero Chef, Eva e Sierra, in bikini a Chicago. La corsa delle squadre sulla Mulholland Drive, mentre cercavano di schivare i macigni rotanti, a Hollywood, l'indigestione di Lindsay, il fatidico incontro tra Bruiser e Harold e le prime carezze fra Trent e Gwen sul set cinematografico. Venne mostrato anche il rapimento di Chris sull'isola dei teschi e il suo salvataggio da parte dei ragazzi. I Colibrì Combattenti mentre fuggivano dall'orso, sulle Montagne Rocciose, e i balli imbarazzanti dei tre team a Mumbay. La trasformazione di Mike in Mal e le prime parole di B nello show, prima di essere eliminato. Infine venne mostrata l'esplosione dell'aereo, le prime peripezie a Pahkitew e Trent che trionfava nella palude.


 

I concorrenti, tranne Mal, applaudirono al video, Zoey, Dawn e Harold parevano persino commossi.

 

 

<< Ne abbiamo passate di tutti i colori per arrivare qui, fino allo scioglimento dei team... >> Incominciò Gwen, << ...certo, avrei preferito avere altre persone accanto a me, come LeShawna e Courtney, ma sono contenta di avercela fatta insieme a Trent. Ora non ci resta che vincere! >> Sembrava pronta a tutto per arrivare fino in fondo, nulla l'avrebbe fermata!

 

-Contento di esserti stato al fianco in queste ultime sfide.- Alejandro mise una mano sulla spalla di Trent, sorridendogli amichevolmente. Jo pareva innervosita dalla scenetta patetica dell'argentino, sapendo benissimo che era solo in cerca di alleati, si girò verso Chris.

-E le cose nello zaino? Come il machete e l'accendino?- Chiese, non stupendolo affatto.

-Visto che sono quattro, ovvero: pentolino, retino, accendino e machete, sarà Trent a dividerli, essendo il vostro caposquadra.- Spiegò l'uomo.

-Non me ne vogliate, ma il machete me lo tengo, vista la sfida.- Lo speaker afferrò l'arma, per poi rinfilarla nella federa. L'argentino gli sorrise cordialmente.

-Non preoccuparti, capiamo benissimo.-


 

-Che. Lecchino.- Sbuffò Jo, tutto quel teatrino la stava facendo veramente innervosire.


 

-Era una scelta prevedibile quella di tenersi l'arma. In verità spero che mi consegni il pentolino. Avere acqua potabile è essenziale in questo posto. Se sono più idratato degli altri allora avrò più possibilità di vincere, no?- Alejandro ghignò alla telecamera, sicuro dei suoi piani.

 

 

-Non sono stupido, lo so che fa così per tenermi buono. Vuole l'accendino e un voto dalla sua alla cerimonia. Devo parlare con Dawn per vedere se stare ancora al suo gioco o no.- Trent allentò il nodo della cravatta, sudando come pochi.


 

-L'accendino lo do a te, Dawn. Jo tu tieni il retino e Alejandro il pentolino. Mal, mi dispiace, ma non ho nulla per te, oltre lo zaino.- Il chitarrista consegnò i vari oggetti ai quattro ex compagni. Non notò il sorriso soddisfatto del latin-lover.


 

-Uno zaino, eh? Poveri ingenui.- Mal sembrò si passò da una mano all'altra l'oggetto, finché non intravide qualcosa. Sfilò dal tessuto il fil di ferro, pronto da usare contro la sua bestia.


 

-Io, per ovvi motivi mi terrò il machete. Zoey a te la spillatrice, Harold e Dakota, voi avrete rispettivamente il retino e il pentolino. Scott per te lo zaino… o, se proprio vuoi, il vaso che Dakota ha trovato nella scorsa sfida.- Gwen sorrise nel vedere l'espressione imbronciata del rosso. Tutto si aspettava, tranne di rimanere a bocca asciutta.

Proprio in quel momento Chris riportò l'attenzione su di se, richiamandoli con un battito di mani. Indicò delle piattaforme ovali accanto al cannone.

-Ora, miei cari, scegliete il vostro destino! Salite casualmente sulle piattaforme, che vi porteranno dai vostri temibili rivali! Tranne te, Harold. Tu avrai una piccola sorpresa, quindi mettiti sull'ultima a sinistra.- Il ghigno malefico dell'uomo spaventò a morte il ragazzo, che titubante si avvicinò al suo piedistallo. Quando tutti si furono posizionati Dakota alzò un braccio.

-Sì, ma come verrem-aaaaaah!- Fu così che le piattaforme sotto i loro piedi si aprirono, lasciandoli scivolare di sotto. Intanto, le nuvole di tempesta avevano raggiunto Pahkitew.


 

Lo scivolo di Jo terminò sul tronco di un albero, infatti si ritrovò in quello che pareva un fitto bosco di pini.

-Che diavolo?- Si guardò intorno, spaesata, non sembrava nemmeno essere più su quell'isola. Intorno a lei albergava la nebbia, rendendo ancora più tetra l'atmosfera. Alle sue spalle una figura scusa e slanciata si mosse tra i cespugli, sembrava pronta ad attaccarla.


 

Trent si rialzò in un altro luogo, sembrava essere finito in una grande prateria. La pioggia aveva iniziato a martellargli sulla testa e il vento a scompigliare i fili d'erba accanto a lui. Tuttavia, non sapeva di essere osservato da due grandi occhi gialli.


 

Alejandro, invece, si trovava in un posto a lui conosciuto. Il lago in cui lui, l'ex capitano e la personal trainer si erano tuffati. Era bagnato fradicio, visto che il suo scivolo finiva in acqua. Quando tornò a riva si girò un attimo verso essa, sentendosi osservato. Non poté dire se c'era qualcos'altro là dentro, visto com'erano agitate le acque. Il vento aveva iniziato a farsi forte. Eppure, lui sentiva di non essere solo. Sensazione corretta, visto il grosso animale acquattato sul ramo spesso di un albero, pronto a saltargli addosso.


 

Dakota era sbucata da una roccia, scoprendo di essere finita in quella che pareva la classica steppa africana. Intorno a lei c'era alta erba secca, che sembrava poter nascondere qualsiasi pericolo. Era sola, arrabbiata, con solo un pentolino tra le mani. L'essere androide probabilmente l'aveva notata subito, anche se era ancora parecchio distante da lei. I suoi capelli accesi di rosso la rendevano un bersaglio facile.


 

Mal riemerse dal fiume di una palude, ricoperto di liquidi che perfino lui avrebbe fatto a meno di sapere la provenienza. Un tuono accompagnò il suo ritorno a riva, insieme allo sguardo indagatore del suo nemico, che lo osservava sul pelo dell'acqua.


 

Zoey stava in quella che pareva una foresta di bambù. Tuttavia, il suo avversario non sembrò pronto ad aggredirla. Fece pigramente un passo avanti, facendo scricchiolare sotto la sua zampa pelosa un ramo. La giovane donna, sentendolo, balzò all'indietro, girandosi verso la fonte del suono. Eppure, guardandolo, non sembrò affatto intimorita.


 

Scott, provvisto solo di uno zaino, che a lui pareva totalmente inutile, si era trovato nella foresta pluviale, sembrava addirittura la sua zona di caccia. E ciò gli ricordò la figura scura alta quasi due metri. Saltò in aria dalla paura quando sentì un pesante tonfo. Come se una grossa mano, alle sue spalle, avesse colpito il tronco di un albero, anche fin troppo vicino a lui.


 

Gwen si ritrovò col sedere su un terreno polveroso, di un colore rossastro, dietro di lei si ergeva un enorme tempio indiano.

-Che posto è..?- Borbottò, avvicinandosi alla struttura. Si fermò a poca distanza dai gradini, un essere grigio e pesante si palesò davanti all'entrata, osservandola con rabbia.


Dawn era bagnata fradicia e col respiro mozzato. Anche lei come Mal si era ritrovata in una palude e come lui era appena riemersa da un fiume. Solo che, a differenza sua, il suo avversario ce lo aveva proprio davanti. Appena incrociò il suo sguardo lanciò un urletto terrorizzato, scattò in piedi e si mise a correre verso un albero, il più lontano possibile da quel rettile di cui, siccome robot, non poteva avvertire l'aura.

 

Harold aprì lentamente gli occhi, una luce accecante era puntata addosso alla sua faccia. La testa gli doleva, un suono elettrico gli arrivava ovattato alle orecchie e i sensi gli parevano notevolmente rallentati. Sentiva qualcosa di pesante sullo stomaco, ma era immobilizzato.

Si guardò le braccia, era legato a un lettino operatorio!

-C-chris d-dove sono?- Biascicò, notando gli elettrodi posti sopra di lui. Girò la testa verso l'ambiente circostante, capendo di trovarsi in un abbandonato e buio laboratorio… identico a quello della villa spettrale che avevano visitato sul set di Toronto!

-Maoo.- Appena avvertì quel miagolio Harold riprese piena coscienza di se, cercando di divincolarsi in tutti i modi da quelle prese ferree che gli attanagliavano braccia e gambe. La massa pesante che aveva sullo stomaco iniziò a zampettare verso la sua faccia, rivelando il muso del gatto arancione che ormai da troppo tempo lo tormentava. Era giunto il momento della vendetta di Bruiser.

 

Chris si stava godendo la scena da un televisore sulla scogliera, pronto a sentire le grida dei suoi adorati concorrenti.

-Harold riuscirà a battere Bruiser una volta per tutte? E chi vincerà la prima immunità di questa stagione? Non vi resta che scoprirlo continuando a seguire A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew!-

 

Jo camminava lentamente per il bosco, pronta ad affrontare qualsiasi creatura che la produzione avesse deciso di scagliarle addosso. Certo, era equipaggiata solo di un retino, ma la sua forza fisica sarebbe bastata a mettere in riga chiunque cercasse di attaccarla.

Fu quando si trovò in una piccola radura che sentì un potente ululato. Si girò verso un gruppo di gigantesche rocce poco distanti da lei, dove in cima stava un grosso lupo dall'aria inferocita. Al rombo di un fulmine subito le balzò addosso, facendole cadere il retino che aveva tra le mani. Rotolarono per qualche metro e Jo si ritrovò la bestia sopra di lei. Era famelica, stringeva i denti in un ringhio basso e aveva il pelo rizzato su tutto il corpo. Per un momento la personal trainer ebbe veramente paura.

 

-Ho affrontato bestie più incazzate e brutte di quella.- Sogghignò la donna, spavalda come sempre. -Come stai, Heather?-

 

Il lupo si tirò indietro col busto, pronto a graffiarla con uno dei suoi grossi artigli, ma lei, con un magistrale colpo d'anca, riuscì a farlo cadere lì accanto, permettendole di scattare verso il bosco. Mentre correva avvertì l'ululato feroce dell'animale, che subito si mise a braccarla. Jo però non fece molta strada. La nebbia, il vento e la pioggia la ostacolavano, non si accorse della grossa radice davanti a lei. Razzolò a terra, perdendo il vantaggio che aveva sulla bestia. Solo che non fu una cosa del tutto negativa. Davanti a lei, tra il terriccio, stava un ramo abbastanza spesso da poter usare come arma.

Appena il lupo le saltò addosso lei lo colpì sul muso, lanciandolo contro uno degli alberi lì vicino. Pochi attimi dopo entrambi erano già in piedi, attendendo una mossa dall'altro. La bionda poté notare come il suo colpo avesse fatto saltare metà dalle pelle dell'essere, rivelando un cranio metallico e ammaccato.

Sorrise, stringendo bene l'arma. -Ora si gioca veramente.-

 

 

Trent era a terra, stanco e con un braccio indolenzito. La bestia contro cui si doveva fronteggiare l'aveva già attaccato due volte, spintonandolo a terra, ma ancora non era riuscito a capire cosa diavolo fosse. Era buio, le nuvole coprivano qualsivoglia raggio di sole che avrebbe voluto rischiarare l'isola, e la forte pioggia disorientava ancora di più lo speaker. La camicia bianca l'aveva lavata la sera prima e già era ricoperta di terra. Le sfide iniziavano a farsi sempre più dure e pericolose, quei dieci milioni volevano proprio farglieli sudare.

Si rialzò a fatica da terra e, appena sentì nuovamente il robot scattare verso di lui, puntò la lama del machete verso il lato destro, dove per due volte era stato buttato giù. Ancora una volta il movimento della bestia era stato troppo rapito, facendolo volare a terra, ma il suo grido ferito lo rincuorò. Trent si alzò nuovamente in piedi, potendo notare a qualche decina di metri da lui un ghepardo ferito che gli ringhiava contro. Sul fianco sinistro aveva conficcato il machete, ricoperto di un liquido giallognolo dall'odore pungente.

 

-Un ghepardo? Ma siamo seri?- Il chitarrista era sconcertato. -E va pure a benzina!-

 

Il robot si preparò nuovamente a scattare verso l'uomo, ma questa volta fu più lento, vista la ferita. Trent riuscì finalmente a schivarlo e notò un dettaglio. Con ogni movimento che compiva perdeva carburante. Quindi, continuando a schivarlo il ghepardo avrebbe perso tutta la benzina oppure il ragazzo poteva tentare di togliergli il machete dal fianco,  facendo fuoriuscire molto più liquido… in ogni caso molto presto si sarebbe disattivato.

 


Alejandro si era nascosto dietro ad un albero, cercando di regolare il suo respiro affannato e sperando di aver seminato quella bestia. Tra le mani aveva il suo prezioso pentolino, che proprio non aveva intenzione di usare come arma. Quella sfida non voleva vincerla, o meglio, non poteva.

Qualcosa si mosse davanti a lui, tra gli alberi un grosso giaguaro nero si stava preparando a saltargli addosso. Subito riprese a correre, appena in tempo per sentire il robot schiantarsi contro il tronco su cui si era appoggiato prima.

L'unica cosa che poteva fare era continuare a fuggire, aspettare il passare della tempesta e sperare che fossero in pochi a guadagnarsi l'immunità.

 

-Affrontare quel demonio non è assolutamente necessario. Mi affatico e ferisco per nulla, quando ci potrebbero essere sfide più intense a cui dedicarsi, nei prossimi giorni. Gli altri domani saranno già a pezzi e disidratati. Io invece no, carico e pronto dopo una bella dormita!- Ghignò Burromuerto, cercando di mettersi comodo nella latrina. -Con Scott e Harold ancora dalla mia sono sicuro di riuscire a pilotare i voti. Oggi, se tutto va bene, uno tra Jo e Mal abbandonerà l'isola.- Dichiarò, sicuro di avere il reality sotto controllo.

 

 

La pioggia cadeva incessante nella steppa africana in cui si trovava Dakota. Un grosso albero, l'unico in quella zona, era in fiamme, colpa di un fulmine che si era abbattuto su di lui.

Il pentolino della donna era in mille pezzi, sparsi qua e là per i lunghi steli d'erba secchi. Lei, invece, stava spiaccicata alla sponda alta di un fiumiciattolo, che le faticava ad arrivarle alle caviglie, ricoperta di fango e graffi sulle braccia.

Una tigre, intanto, passeggiava sopra la sua testa, alla ricerca della sua preda. La pioggia e il fango ormai avevano coperto l'odore di Dakota, rendendola difficilmente individuabile.

 

-Una tigre?! Come si abbatte una tigre?! Eh, McLean!?- Dakota era terrorizzata e arrabbiata allo stesso tempo. Prima o poi lo avrebbe ucciso, se la sentiva.

 

 

La palude in cui si trovava Mal era stranamente quieta. Certo, la tempesta perseverava anche lì, ma non sembrava esserci qualcuno. Finché la telecamera mobile non iniziò ad inquadrare un'inquietante scia di liquido giallastro che andava vicino alla riva. Lì, quasi irriconoscibile, stava la carcassa di un coccodrillo-robot, completamente ricoperto dal suo stesso carburante. Mal era seduto su un tronco, poco distante dalla bestia distrutta. Aveva la faccia ricoperta di schizzi gialli, la maglia zuppa di benzina e le mani pure. Con una teneva il fil di ferro, con l'altra un dente metallico. Probabilmente proprio con quest'ultimo, una volta strappato dal coccodrillo, era riuscito a disattivarlo.

Aveva un'espressione appagata, un sorriso sadico e gli occhi iniettati di pura adrenalina… se Dawn fosse stata lì probabilmente avrebbe notato che la sua aura era tornata nera come la pece.

 

-Finalmente queste sensazioni fastidiose sono sparite! E' bastato tornare a fare ciò che mi riesce meglio per riuscire a controllarmi… far veramente del male.- Ghignò la personalità. -E' tutta colpa di quella biondina… lei mi irrita, lei in qualche modo riesce a rendermi debole! Non ce la farà, no. La farò sparire prima che possa controllarmi.-

 

 

-Ciao piccolino.- Zoey si avvicinò lentamente al non proprio piccolo panda che aveva davanti. E se lei lo guardava in modo dolce, lui sembrava incuriosito dalla sua presenza e annusava l'ambiente circostante per capire se fosse una minaccia oppure no. Un tuono si propagò nell'aria e il panda si ritrasse, come se impaurito.

-Sta tranquillo, va tutto bene.- La rossa lo accarezzò con fare materno, ma non ricevette proprio la reazione che si aspettava. Il panda scacciò con la zampa la sua mano, ringhiando ed alzandosi su due zampe. Aveva cambiato completamente umore. -S-stai calmo.- Lei, spaventata, iniziò ad indietreggiare, capendo che forse non era un robot poi così buono.

-Graaaaw!- Tentò di colpirla con un'artigliata, ma lei, con un rapido movimento, riuscì a schivarla.

-Ehi! Come ti permetti?!- A quel punto pure la rossa perse la calma e gli tirò un calcio nel basso ventre. Solo che lui non sembrò scomporsi. Le ringhiò nuovamente addosso, costringendola alla fuga.

 

-Di solito funziona!- Ridacchiò Zoey, imbarazzata.

 

 

-AAAAAAH!!!- Scott intanto correva per il bosco, inseguito da un gorilla con uno zaino in testa.

 

-Mi spiegato che cavolo di sfida è questa?!- Sbraitò, anche lui con gli stessi stati d'animo di Dakota. -E spiegatemi anche perché quel mostro mi trovava anche se non ci vedeva!-

 

 

Gwen era nascosta dietro una delle colonne del tempio, ricoperta di polvere. Aveva tentato in tutti i modi di colpire il rinoceronte indiano che cercava di incornarla, ma la situazione era parecchio complicata.

-Gnoaaaar!- Guardò per un secondo dietro il suo riparo, notando la bestia robotica pronta a caricare anche contro quella colonna. -Aaah!- Fece in tempo a lanciarsi a destra prima che il rinoceronte riuscisse a distruggere anche quel lastrone. Altri detriti volarono per il tempio, alcuni le scheggiarono gambe e braccia. Però non si arrese: approfittò del momento di disorientamento del robot per alzarsi in piedi e colpirlo su un fianco! La ferita inferta non era molto profonda, ma per cominciare andava bene.

La bestia tentò nuovamente di disarcionarla, ma lei riuscì a schivare il calcio che stava tentando di darle. Si mise a correre verso un'altra ala del tempio, trovandosi malauguratamente in una stanza senza uscita.

-Oh, no!- Purtroppo, alle sue spalle era già giunto il robot.

 

-Pensavo di morirci là dentro! Ma che diavolo ha in mente la produzione?- Gwen sembrava veramente shockata. -Spero solo che Trent e Zoey stiano bene.-

 

La gotica si ritrovò letteralmente le spalle al muro. Il rinoceronte davanti a lei si stava già preparando a caricare. E così fu. Fortunatamente, la donna riuscì a scansarsi e il finto animale si scontrò contro la parete. Però questa volta il corno rimase incastrato nel marmo!

-Sì!- Subito lei ne approfittò e conficcò il machete nel collo del robot. Tempo qualche secondo e questo si disattivò, segnando la vittoria di Gwen!

-Evvai!!- Esultò, anche se era veramente sfinita. Camminò fino ai gradoni del tempio, dove si sedette a riposare. Intanto la tempesta andava avanti e lei non poteva fare altro che sperare che anche i suoi amici fossero riusciti a sbarazzarsi dei loro avversari.

 

 

Dawn, come spesso faceva, era sopra ad un albero a meditare, osservando il caimano con cui doveva vedersela cercarla a terra. Lei non lo avrebbe fatto, non si sarebbe messa a combattere contro un animale robot. Era lì, a pensare a quanto fosse crudele quel gioco, a quanto gli animalisti come lei si sarebbero arrabbiati nel vedere dei combattimenti del genere, perché sembravano veramente degli animali quegli esseri robotici, quando avvertì una sensazione molto negativa.

 

-Ho una brutto presentimento riguardante Mal.- La bionda deglutì a vuoto, non sentendosi molto al sicuro.

 

-Aaaaiutoooo!!- Harold era ancora lì, tenuto prigioniero da quel gatto in cerca di vendetta. Aveva tutta la faccia graffiata, così come il petto. -Mi arreeeeeeendo!- Continuava a piagnucolare, ma a quanto pare nessuno sembrava dargli retta.

Poi Bruiser smise di graffiarlo, sorridendo malignamente. Balzò fuori dal suo raggio visivo e ciò lo fece spaventare ancora di più.

-A-aspetta! Che vuoi fare adesso?- Lo vide salire su un pannello, dove stava una leva. E se la memoria non lo ingannava era la stessa con cui lui l'aveva svegliato! Nello stesso istante in cui il gatto la tirò giù le maniglie che tenevano bloccato il rosso si sbloccarono, permettendogli di fuggire. Si lanciò a terra appena in tempo, gli elettrodi avevano iniziato a lanciare scosse alla barella!

-Maaaaaoooo!!- Bruiser era furioso. Tentò di saltargli addosso, ma Harold iniziò a correre fuori da quella stanza.

-Fuggi, Harold! Fuggi!!- La voce sadica di Chris si propagò per il laboratorio, ridendosela di gusto.

Appena uscì da lì non si ritrovò nella villa di molti episodi prima, ma in uno dei boschi dell'isola, sotto le intemperie che stavano vivendo anche gli altri. Esternamente, il laboratorio era solo una vecchia casupola.

 

-Perché mi fai questo, Chris? Percheeeé?- Harold era veramente terrorizzato. Anche dalla latrina la voce del conduttore si propagò.

-Per gli ascolti, ovvio!-

 

 

-Mal e Gwen si sono già aggiudicati l'immunità! Fate in fretta ragazzi, la tempesta sta per finire!-

Jo non si fece distrarre dalla voce metallica di Chris, osservava negli occhi il lupo con cui si stava fronteggiando. Entrambi non erano messi molto bene. Lei era piena di graffi, lui aveva quasi perso tutta la copertura di peli, rivelandosi un robot decisamente ammaccato dai colpi dell'altra.

-Facciamola finita, cagnaccio!- Ancora una volta la bionda tentò di prenderlo a bastonate, ma lui scattò di lato, per poi saltarle nuovamente addosso. A separare un muso dall'altro c'era il ramo spesso, che teneva bloccate le zampe del lupo.

-N-nessuno…- Jo diede voce a le ultime forze che le erano rimaste, spingendo verso l'alto la bestia. -...può battere…- Gli diede un altro colpo sul muso, facendolo cadere a terra. -Jo!- E con un'ultima mazzata il guaito sommesso della bestia precedette la sua disattivazione.

 

-Sono la più forte! Vedi, playboy da strapazzo? Schiaccerò anche te!- Nonostante la fatica, la bionda sembrava veramente pronta a tutto. Era sicura che presto sarebbe riuscita ad eliminare anche Alejandro.

 

 

Trent si accasciò con la schiena dietro un masso, cercando di riprendere fiato. A perdere energie non era solo il ghepardo, a furia di schivare i suoi movimenti si stava stancando anche lui. Quando sentì la voce di Chris riferire della vittoria di Gwen un peso gli si levò dallo stomaco, ma non aveva avuto il tempo di gioire per lei, quell'essere non gli lasciava un attimo di respiro.

Proprio dopo qualche secondo dalla sua sosta il robot sbucò da sopra il masso, balzando davanti a lui. Ora i suoi movimenti erano decisamente più lenti, ma tenergli testa non era comunque facile.

Però, Trent non sarebbe riuscito a reggere un altro scatto. Semplicemente decise di andare incontro alla bestia, sperando di riuscire a sfilarle dal fianco il machete. Il ghepardo tentò di saltare nuovamente sul masso, così da poterlo poi assalire balzando da lì, ma mentre era a mezz'aria lo speaker radiofonico riuscì ad afferrare il manico dell'arma e la lama si liberò dal quell'ingombrante corpo metallico. Anche questo robot cadde a terra, spento come i tre prima di lui.

Il moro si sdraiò al suo fianco, godendosi la pioggia sul viso.

 

 

Zoey osservava il panda muoversi sotto i suoi piedi, la cercava lentamente, come se ci fosse un tempo interminabile per cercarla. Lei intanto aspettava su un albero di bambù, gli sarebbe saltata addosso appena si presentava l'occasione. Non ci volle molto ad attenderla. Appena le fu sotto lei si lanciò cadere, atterrandogli sulla schiena. Conficcò la spillatrice tra i peli, ma non parve fargli male. Con un movimento della schiena la fece cadere a terra e subito le fu addosso, graffiandola e ruggendo.

-Lasciami! Lasciami!!- La rossa tentò di divincolarsi, ma sembrava tutto inutile. Aveva ancora la spillatrice tra le mani e l'unica soluzione le sembrò cercare di colpirlo allo stomaco. E fu la soluzione giusta. Dalla spillatrice, incastrata nel metallo, iniziò ad uscire la benzina del panda, che iniziò a incepparsi. Lei ne approfittò per sgusciare fuori dalla sua presa, completamente ricoperta dal carburante.

-Gnoaaar…- Il robot allungò una zampa verso Zoey, cercando ancora di colpirla, e un attimo dopo si spense.

 

Intanto, Alejandro e Dakota fuggivano dai loro assalitori, Scott e Harold venivano malmenati dai rispettivi avversari. Dawn, invece, rimase sopra l'albero ad aspettare la fine della tempesta ed il richiamo di Chris, che non tardò ad arrivare.

-Mal, Gwen, Jo, Trent e Zoey vincono l'immunità! Sono molto, molto deluso da voi altri! Seguite i sentieri, vi aspetto alla scogliera!- Borbottò, scocciato soprattutto dai comportamenti di Dawn e Alejandro.

 

Nemmeno mezz'ora dopo ed erano già tutti lì. C'è chi aveva sguardi trionfanti, come Jo e Mal, chi invece era completamente esausto.

-Basta, io dormo qui.- Scott si accasciò a terra, ricoperto di lividi e ferite.

-Vi trovo bene, ragazzi!- Ghignò il presentatore. Dakota gli si avvicinò con fare minaccioso, nemmeno lei era messa molto bene.

-Le sfide iniziano decisamente ad essere esagerate!- Sbraitò, con il consenso degli altri.

-Il tema di questa metà di stagione è la sopravvivenza, ovvio che richiedono un grande sforzo fisico e mentale. Vi ricordo che c'è anche un montepremi veramente importante in ballo, mica ve lo regaliamo- McLean mantenne la calma e il suo sorrisetto strafottente.

-Ma non preoccupatevi, la prossima sfida sarà un pelino più leggera.- Ridacchiò. -Ora andate pure a riposarvi ed ha… leccarvi le ferite eheh... ma al tramonto vi rivoglio qui per la cerimonia.- Concluse, vedendoli poi allontanare. Già si stavano dividendo in gruppi: Jo e Mal andarono per i fatti loro, Alejandro, con l'aiuto di un moribondo Harold, trascinò Scott via da lì e gli altri lasciarono la scogliera tutti insieme.

Il latinlover sembrava alquanto preoccupato.

 

Dawn camminava in silenzio insieme agli altri, con Trent che si reggeva su Gwen con un braccio intorno al suo collo e lei che faceva lo stesso sul busto del ragazzo. Dakota e Zoey, invece, discutevano su quanto fosse matto il loro conduttore. Ripensò un attimo a ciò che aveva visto poco prima, sulla scogliera. L'aura di Mal era tornata ad essere scura, ma c'era qualcosa di strano, un comportamento nella sua energia che non credeva di poter notare. Non si stava schiarendo, ma comunque il processo per trasformarlo nel vero controllore del corpo stava procedendo. Entro pochi giorni Mike sarebbe diventato solo una personalità come le altre.

-Zoe-uuhm!- Mentre tentava di chiamare l'amica una mano le tappò la bocca, trascinandola in mezzo al bosco.

Dawn tentò di urlare, di divincolarsi, ma sembrava tutto inutile. Chiunque la stesse tenendo aspettò che gli altri si allontanassero per liberarla.

-E stai calma! Sono io!- Jo la guardò male, come se ciò che aveva appena fatto fosse una cosa normalissima.

-Mi hai fatto prendere un colpo! Che c'è?- La pallida fece un sospiro di sollievo, portandosi una mano al petto.

-Dobbiamo allearci e votare per Alejandro, ora che ne abbiamo l'occasione!- Spiegò la personal trainer, incrociando le braccia sotto al seno

-E non potevi dirlo davanti agli altri?- Dawn si mise le mani sui fianchi, guardandola con rimprovero. -Oh andiamo! I due smielati e gli altri voteranno sicuro per Scott, lo odiano troppo!- Disse l'altra, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Trent non lo farebbe mai, sono amici. Lui voterà Alejandro, non gli hai mai creduto, la sua aura lo diceva chiaramente anche oggi.- A quelle frasi Jo la incalzò di nuovo. -Benissimo allora, si è accorto anche lui di quanto è pericoloso viscidandro!-

Dawn sospirò ancora una volta, stanca di quella conversazione. -Okay, va bene. Voterò per lui.-

Intanto, dietro ad un albero, Burromuerto aveva ascoltato tutto.

 

-Quella lurida stronza! Mi vuole sbattere fuori. Ma non succederà…- Alejandro sembrava deciso, ma la sua preoccupazione era palpabile.

 

E così, dopo che Harold spiegò a Scott di come gli assistenti di Chris avessero dovuto staccargli Bruiser dalla faccia e metterlo in gabbia, sotto le sue grasse risate, i concorrenti vennero richiamati dal conduttore per la cerimonia.

 

-E anche questa sera uno di voi torna a casa!- McLean osservò i dieci intorno al falò, tutti stanchi e doloranti. Era stata una sfida veramente intensa quella, forse una delle più pericolose della stagione.

-Devo dire, però, che è ammirevole il vostro impegno in questa edizione. Dieci finalisti che hanno dato il meglio, o per Harold e Scott il peggio, hanno lottato, riso e pianto e che presto diventeranno nove. Alla fine, tutta questa fatica sarà ripagata per solo uno di voi, gli altri si saranno spaccati le ossa per nulla!- Scoppiò a ridere, non riuscendo a coinvolgere nessuno di loro.

-Inizia a farsi veramente dura anche con le votazioni, ragazzi… però cinque di voi possono continuare a sognare. Ecco i vostri meritati marshmallow Mal, Zoey, Jo, Gwen e Trent!- Lanciò i dolcetti che loro si affrettarono a prendere.

Chris rimase un minuto in silenzio, osservando i cinque che non erano riusciti a concludere la prova.

-Dakota, anche se sei fuggita dal tuo avversario per tutta la durata della tempesta, i tuoi compagni di disavventure ti hanno graziata.- E rimasero solo quattro dolcetti.

-Harold, lo stesso vale per te. Pare che tutte le mazzate che prendi da Bruiser facciano pietà.- Ridacchiò l'uomo, vedendo un attimo dopo la preoccupazione di Harold sparire.

Per gli altri tre, invece, era aumentata.

-Dov'è finito lo Scott che nella quarta stagione dominava? Dawn, invece tu hai proprio lasciato perdere la sfida, preferendo meditare su un albero. Almeno sei coerente con te stessa. Alejandro. Alejandro.- Il rosso si grattava la fronte, sconsolato, mentre la bionda abbassò timidamente lo sguardo. Il terzo, invece, osservava tutto il rammarico del presentatore. Questa volta se l'era proprio giocata male.

-''Non lo affronto così risparmio le energie''… che stupido. Ora invece sei qui, senza immunità e con ancora l'odio di tutti addosso. Ma anche per questa volta sei salvo.- Il marshmallow gli volò tra le mani e non poté fare altro che esultare.

-No!- Jo si alzò in piedi, frustrata. -Dovevi uscire!- Urlò.

-Ritenta, sarai più fortunata.- Lui le fece l'occhiolino, godendosi un pezzo di dolcetto sotto al palato.

-Oddio…- Trent osservava preoccupato i suoi due amici al patibolo, il suo voto era stato inutile.

-E sono rimasti solo Scott e Dawn! Esattamente come in uno degli episodi della quarta stagione! Wow! Scott, com'è essere qui per la seconda serata di seguito?- Chris ghignò, guardando il contadino deglutire a vuoto. -Non è bello.- Rispose.

-Soccombe alla legge del più forte, perdendo l'occasione di vincere dieci milioni di dollari…

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...Dawn!- E mentre l'ultimo dolcetto volava in mano di Scott, Mal e Alejandro si scambiarono un sorriso compiaciuto. Si erano alleati proprio per sbattere fuori la biondina.

-No!- Zoey corse ad abbracciarla, mettendosi a piangere. Anche Trent aveva gli occhi lucidi e andò a salutarla insieme a Gwen e Harold.

-Zoey devi baciare Mal…- Sussurrò l'eliminata all'orecchio della rossa, prima di staccarsi da quell'abbraccio. Lei sembrava confusa, ma non c'era il tempo di fare domande. Se solo ne avessero avuto Dawn le avrebbe spiegato che forse quello era l'unico modo per risvegliare Mike.

-Mi dispiace.- Trent si sentiva in colpa, avrebbe dovuto convincere le altre a votare Alejandro. -Non è colpa tua.- La bionda gli sorrise.

 

-A quanto pare tocca andarmene senza essere riuscita a spiegare a Zoey come stanno le cose!- Sospirò la ventenne. -Per Mike le cose si mettono veramente male.-

 

-Mi mancherete ragaz… AAAAAH!- Chris non le lasciò il tempo di finire di parlare e la sparò via col cannone.

 

-E un'altra All Stars vola via! Sono rimaste solo otto eliminazioni alla fine del programma! Chi sarà il vincitore di questa fantastica stagione? Non vi resta che scoprirlo continuando a seguire A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew!-

 

Quella notte Chirs poté dormire sonni tranquilli… anche il suo attentatore era stanco, quel giorno…


Note dell'Autore:
Ciao ragazzi!
Scusate, scusate veramente tanto. Torno ad aggiornare dopo un anno e mezzo, non ho giustificazioni...
Però eccovi qui il terzo episodio!
Dopo averci pensato molto ho deciso di eliminare altre long, per poi riprenderle in seguito, e concentrarmi su questa e poche altre! Ho intenzione di finire ATRASP, è il mio obbiettivo personale!
E così anche Dawn ci lascia, in un episodio di cui non sono soddisfatto al 100%... a voi come sembra?
Inizialmente non doveva uscire lei, ma durante la stesura ho cambiato idea.
Mal stava diventando più umano perché si stava innamorando di Dawn... ho voluto interrompere subito questa storyline, non mi piaceva molto. Ora tutto rimane nelle mani di Zoey, riuscirà a fare come consigliato da Dawn? Bah...
Alejandro si è salvato di nuovo grazie ad un'alleanza improvvisata... chissà se durerà xD
Spero che ancora  ci sia qualcuno a seguirmi e spero di riuscire ad aggiornare il più presto possibile...
Ora vado, ciao ciao! ^^

-The LoonyBlogger

  
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