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Autore: Grimilde Deveraux    17/09/2016    2 recensioni
Questa piccola mini-long racconta la storia di Jacob Meler, l'ideatore dei Jeux d'amour per chi conosce Game of Love, e della sua piccola "fallimentare" battaglia per non sposarsi...
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Game of Love'
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Capitolo 3 - prequel

Le facce allibite di tutti i presenti gli fecero capire di aver colpito nel segno; era esattamente quello che voleva e di cui aveva bisogno: tempo, tempo per trovare una scappatoia a tutta quell’assurdità e liberarsi delle ossessioni dei suoi genitori.

 

Ci aveva messo quasi due ore per convincere i presenti delle sue buone intenzioni, una competizione pulita nel caso due di loro puntassero alla stessa ragazza, sapeva che quella e altre frasi del genere avrebbero convinto suo padre e gli altri capofamiglia, il bello era che lui non aveva alcuna intenzione di giocare pulito!

Era sdraiato sul suo letto ancora preso dietro il suo piano che nemmeno si accorse del piccolo gufo beige che lo guardava dal pomello della testiera del letto:<< Cosa? >> e guardò la lettera che il piccolo pennuto aveva nel becco, grossa quasi quanto lui.

Si mise seduto e l’uccello gli volò in grembo porgendogli la lettera con fare orgoglioso:<< E tu da dove sbuchi fuori pulce >> commentò sorridendo e facendo per accarezzare la testa del gufetto, ma questo sentendosi offeso arruffò le piume diventando qualcosa di molto simile ad una Puffola Pigmea molto arrabbiata per poi svolazzare di nuovo fuori dalla finestra sparendo nella notte.

Srotolando la piccola pergamena Jacob guardò le poche parole scritte con una stretta grafia spigolosa e in un brillante inchiostro blu:

 

I miei complimenti per la tua idea mon cher… ho solo una domanda: tu voi giocare con noi, io posso giocare con te? Se vuoi assecondarmi domattina a colazione mettiti quella cravatta rossa che tieni in fondo all’armadio, ti sta meglio di quanto credi

 

Che fosse una donna l’autrice di quel messaggio era innegabile come lo era il fatto che avesse stuzzicato la sua curiosità, alzandosi dal letto Jacob raggiunse l’armadio e guardò la cravatta vermiglia di cui parlava la sua misteriosa mittente, aveva messo quella cravatta poche volte per via del fatto che odiava quel colore visto che era anche quello dello stemma della sua famiglia e per lui rappresentava quasi un cappio quando la metteva al collo, ma come ogni buon giocatore che si rispetti Jacob non poteva rinunciare ad una sfida e quindi togliendo la cravatta dalla stampella l’appoggiò accanto ai vestiti che avrebbe indossato l’indomani.

 

Nei giorni seguenti a quella lettera ne erano seguite altre, una più intrigante dell’altra e, neanche a dirlo, alla fine Jacob si era ritrovato preda della sua misteriosa ammiratrice; beh forse ammiratrice non era la parola esatta visto cosa lei gli scriveva, ma quella donna lo intrigava e non c’era nessuno in grado di suscitare e mantenere viva la curiosità di Jacob Meler fino a quel punto.

Quasi come un povero innamorato che si strugge d’amore si era ritrovato ogni sera ad aspettare quel piccolo gufo quasi con ansia, lasciava sempre la finestra socchiusa per dar modo all’animale di entrare e qualche volta gli lasciava un po’ di pane o qualche piccola lucertola in modo da sfamarlo ma l’animaletto – permaloso come pochi – lasciava lì i suoi doni andando a cacciarseli da solo!

 

<< Che cosa stai leggendo di interessante Meler? >> e Daniel Faure si avvicinò con il suo solito sorrisetto da padrone del mondo sedendosi sulla panchina sotto al portico accanto a lui:<< Niente che possa interessarti Faure >> lo rimbeccò acido mettendosi la lettera in tasca ed alzando lo sguardo su Colette e Lucille che stavano dando da mangiare alle paperette nel laghetto della tenuta:<< Sei misterioso ultimamente Meler…l’idea di questi stupidi giochi è stata tua ma sembra che a te non importi poi granché…così in realtà volevi solo una scusa per non sposarti subito e… >> << Le pensi da solo queste assurde teorie Faure o Holden ti ha aiutato a formularle? Di certo ha più cervello di te quell’inglese >> << Grazie per il complimento Meler, ma è tutta farina del suo sacco >> commentò Edison sedendosi dall’altro lato accanto ai due e guardando in direzione di Lucille che si stava avvicinando insieme all’amica:<< Vedo che almeno qualcuno ha gradito la mia idea e ne sta approfittando appieno, o mi sbaglio Holden? >> domandò Jacob sorridendo vedendo lo sguardo con cui lui guardava Lucille e le guance di lei che si imporporavano:<< La scusa perfetta per passare del tempo con Lucille senza subire le ire di suo padre, ti sarò grato per sempre amico >> Jacob fece per rispondere quando la mano di Faure nella sua tasca catturò la sua attenzione e l’altro alzandosi in piedi sorrise sadico mentre stringeva trionfante l’ultima lettera della sua ammiratrice tra le mani:<< Bene bene, vediamo chi è che ti scrive mio caro Meler...non ti facevo il tipo da letterine d’amore, ma non si sa mai >> sapendo bene quali frasi, ben poco caste a dire il vero, erano scritte in quel messaggio Jacob strinse i pugni preparandosi a colpire il mento di Daniel ma una risata e una mano chiara attorno alla lettera lo bloccarono:<< Suvvia Daniel non siate crudele >> poi passando una mano sulla spalla del giovane la ragazza aggiunse:<< Condividete anche con noi queste preziose informazioni >> e strappandogli la lettera dalle mani la giovane gli poggiò una mano sul petto per impedirgli di raggiungerla:<< Lya andiamo…sapete che io e Jacob… >> la ragazza sorrise melliflua:<< Voi e Jacob cosa? Dei bambini che si azzuffano per la palla più bella? >> poi dando una scorsa veloce alla lettera aggiunse appallottolandosela nella mano e porgendola di nuovo a Jacob:<< Siete puerile Meler se vi lasciate incantare da certe promesse, vi facevo più sveglio e pretenzioso >> Jacob recuperò in fretta la lettera nascondendola nella tasca interna del gilet:<< Ciò che sono non è affar vostro mademoiselle Bernard >> poi avvicinandosi alle scale che portavano in giardino aggiunse:<< Andate a divertirvi con il vostro amico Faure, io ho di meglio da fare >> e lasciandoli soli si diresse sul suo campo di tiro con l’arco che si trovava sul retro della villa.

 

Come si aspettava anche quella notte arrivò l’ennesima lettera, ormai era così quasi ogni notte e lui si era ritrovato ad imprecare quando non vedeva comparire il piccolo gufetto con il suo messaggio.

Stavolta solamente poche righe adoravano il foglio ma valevano più di tutte le altre missive che aveva ricevuto fino a quel momento:

Il nostro gioco mi sta annoiando mon cher…che ne dici di rendere le cose un po’ più vere? – la bocca di Jacob divenne arida a quell’ultima parola, ma continuando a leggere la cosa peggiorò solamente – Oggi ti ho visto tirare con l’arco in cortile...Credo di non aver mai voluto tanto qualcuno in vita mia…sarai mio, Jacob? Propri come io sono già tua? Domani notte, lascia aperta la porta di servizio della tua camera e io verrò da te. Bonne nuit mon cher

 

Come lei si aspettava che dormisse sogni tranquilli dopo quella proposta Jacob proprio non lo sapeva, l’unica cosa di cui era cosciente era che quella giovane donna misteriosa l’aveva fatto suo in modi che non credeva possibile, con ogni lettera ed ogni parola vergata da quella delicata mano lui si era sentito perso.

La ragazza conosceva cose e pensieri che lui aveva sempre celato a chiunque, lo leggeva come un libro e vedeva nella sua anima ciò di cui realmente aveva bisogno!

Dopo le prime lettere si era sentito importante, si era galvanizzato di avere una fanciulla che lo volesse a tal punto da azzardarsi a fare una cosa del genere ma più il gioco andava avanti e più lui si era ritrovato a fare tutto ciò che lei gli chiedeva nelle sue lettere…era cominciato tutto con la cravatta ma ben presto aveva detto sì a qualsiasi cosa quella donna gli proponeva e non aveva mai potuto risponderle o fare qualcosa per scoprire la sua identità, lei gli aveva vietato di cercarla o scriverle; aveva lasciato un paio di messaggi al piccolo gufo ma lui li aveva prontamente lasciati sul suo davanzale e la notte dopo lei gli aveva ricordato che il bello di quel loro gioco era il mistero…

 

Mistero…già era proprio su quello che si reggeva il gioco della sua dama, si era lambiccato più e più volte su quale delle sue tre ospiti potesse essere la sua misteriosa signora…aveva escluso Lya Bernard quasi immediatamente visto l’odio che entrambi provavano l’uno per l’altra, Colette invece sembrava decisamente il tipo da fare una cosa del genere ma perché non dirlo subito apertamente? Non aveva mai fatto segreto di voler approfondire la loro conoscenza, quindi perché le lettere? Infine restava Lucille Legrand, la dolce ed innocente Lucille Legrand…che poi così innocente non era stando alle parole di Edison Holden, ma non poteva essere una finta per depistare tutti e lui per primo sulle intenzioni della giovane?

Poco prima di chiudere gli occhi Jacob lanciò un ultimo sguardo alla finestra e vide il piccolo gufo che lo osservava curioso poco prima di sparire nella notte con qualcosa nel becco.

Il gufo della donna del mistero 
(che poi è identico a quelli che portano 
i messaggi all'Hotel des Fleur, la tradizione viene proprio da qui)

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Grimilde's

A quanto pare l'idea di Jacob si è ritorta contro di lui, anche se non sembra poi così dispiaciuto...forse come tutti gli uomini l'idea di avere qualcuno che stravedere per lui e che lo desidera lo riempie d'orgoglio...rimane da vedere se sarà ancora così quando scoprirà l'identità della sua donna del mistero...intanto però almeno sappiamo che questa mademoiselle è l'unica che potrebber iuscire a domare l'erede dei Meler...

Allora? Avete qualche idea più chiara su chi possa essere?

   
 
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