Prima
ancora di prendere
totalmente consapevolezza del mio corpo sento il sole caldo battermi
sulla
pelle scoperta e un brivido mi percorre la schiena quando qualcosa mi
sfiora un
fianco. Stendo un braccio verso il lato dove dovrebbe esserci Chad, ma
ricade
solo sulla coperta improvvisata. Di malavoglia socchiudo appena gli
occhi, ma
il sole è già alto nel cielo e mi acceca
prepotentemente, mugugno infastidita e
solo ora sento una risatina accanto a me. E’ Chad e
probabilmente è già sveglio
da un po’
-Sai…sei
buffa persino quando ti
svegli-
mi
sussurra divertito all’orecchio
-Hai
mai sentito il detto non
svegliare il can che dorme?-
borbotto
guardandolo torva mentre
mi metto a sedere, ma prima che possa aggiungere altro con la code
dell’occhio
vedo delle valige rosa all’ingresso…le MIE valige
rosa! Sposto lo sguardo di
nuovo su Chad
-E
quelle?-
chiedo
confusa facendo un cenno
verso i bagagli. Chad mi sorride sghembo e si alza in piedi, solo ora
mi rendo
conto che è in boxer ed è da paura con quei
muscoli ben definiti e quella pelle
color cioccolato che vien voglia di morderlo.
-E’
la seconda parte del tuo
regalo-
mi
risponde con una scrollata di
spalle per poi girarsi verso i fornelli su cui borbottava una
caffettiera zeppa
di caffè bollente
-Mi
hai regalato le mie valige??-
gli
chiedo ancora più confusa dopo
qualche secondo di silenzio. Le sue spalle vengono scosse da una
risatina, mai
una volta che riuscisse a non prendersi gioco di me
-Ma
no Sharpay! Le ha portate poco
fa Ryan…oggi partiamo, si va a Malibù per il
weekend. Ci saranno anche Troy e
Gabriella, non ti dispiace vero?-
il
viso mi si illumina mentre
parla, oddio Malibù: sole, mare, divertimento
e…Troy e Gabriella?!? Possibile
che riesca sempre a rovinarmi la festa? Ma infondo sono i suoi migliori
amici e
forse facendo uno sforzo riuscirò anche a digerirli. Mi alzo
in piedi lasciando
che la coperta ricada a terra e vado verso di lui un po’
pensierosa
-Ma
allora è un weekend per
coppie-
azzardo
con un sorriso luminoso,
ma la reazione di Chad non è quella che mi aspettavo. Mi
sorride, ma lo vedo
nervoso e i muscoli delle spalle sono tesi e non più
rilassati come prima
-Uhm…sì
in un certo senso-
mi
risponde un po’ titubante,
sollevo un sopracciglio e lo guardo interrogativa
-Chad…ho
detto qualcosa di
sbagliato?-
gli
chiedo mordendomi il labbro
inferiore e abbassando lo sguardo. Mi solleva il viso con un dito sotto
il mento
e il suo sorriso dolce e tranquillo è ritornato ad
illuminargli il viso
-Assolutamente
nulla-
mormora
sulle mie labbra per poi
posarvi un bacio casto e delicato. Quel contatto mi fa venire voglia di
qualcosa di più, ma l’aria fresca che entra dalla
finestra socchiusa mi fa
rabbrividire e mi accorgo solo ora di essere in intimo. Arrossisco di
colpo
imbarazzata e stacco il mio sguardo dal suo arricciandomi una ciocca di
capelli
tra le dita
-Ehm…forse
è meglio se mi vesto-
dico
con evidente imbarazzo per
poi andare verso le valige stipate all’ingresso. Apro la
più grande, quella che
presumo contenga i vestiti e infatti ecco un quarto del mio guardaroba
in un
ordine che solo Ryan può avere.
Prendo
una maglietta a mezze
maniche rossa che sfuma sul bordeaux e una gonnellina bianca con la
marca
stampata dello stesso colore della maglia, mi volto verso Chad in tempo
per
vedere che mi stava fissando con un sopracciglio alzato
-Che
c’è?-
chiedo
allargando le braccia con
espressione innocente. Chad beve un sorso di caffè e scuote
la testa divertito
-Non
è che sei molto più coperta
di prima-
gli
faccio una linguaccia cercando
di non ridere e prendo l’altra tazza di caffè che
sta appoggiata al tavolo. La
caffeina sortisce quasi subito il suo effetto risvegliando il mio corpo
dal
torpore mattutino, ma il ricordo di questa notte è ancora
impresso nella mia
mente e mi fa venire voglia di ripetere quel momento
all’infinito…niente di più
semplice che dormire abbracciati, i battiti del cuore in sintonia, i
respiri
calmi e sereni, il calore di pelle contro pelle…niente di
più naturale e niente
di più bello.
-Terra
chiama Sharpay-
la
mano di Chad che sventola
davanti ai miei occhi mi riporta alla realtà e per poco non
arrossisco di nuovo
come se avesse potuto leggermi nel pensiero. Appoggio la tazza di
caffè ormai
vuota sul tavolo e gli sorrido allegra scompigliandogli i riccioli
ribelli
-Su
vestiti veloce…devi mettere i
miei bagagli in macchina-
gli
dico con aria altezzosa e che
non ammette repliche, ma Chad è testone e apre bocca per
protestare, ma lo
azzittisco con un bacio improvviso e con dolcezza che nemmeno io sapevo
di
possedere lo guardo e gli dico
-Per
favore-
come
neve al sole si scioglie
davanti alla mia supplica e lo vedo sparire in bagno per prepararsi.
Intanto mi
infilo le scarpe ed esco sul patio a godermi la brezza mattutina, certo
che
adesso alla luce del sole la casa, la collina e il boschetto qui
accanto fanno
tutto un altro effetto. Canticchio a bassa voce passeggiando davanti
alla casa
e dalla cima della collinetta si vede gran parte della
città, è davvero un bel
posto questo, così rilassante, così
tran….
-Aaaah,
Chad!! Lasciami! Mettimi
giù subito!-
come
al solito con la sua innata
delicatezza Chad è piombato alle mie spalle dal nulla e
sollevandomi per i
fianchi ha iniziato a farmi girare vorticosamente tanto da far
diventare tutto
una macchia indistinta di colori. Quando mi rimette a terra ridendo
come un
matto gli lancio un’occhiata omicida e sistemo stizzita la
maglietta che si è
stropicciata
-Che
ti sei fumato in quel bagno?-
sbotto
dandogli un leggero pugno
sul braccio. Chad sempre ridendo apre bocca per ribattere, ma lo
zittisco con
un gesto della mano
-Dai
carica questa macchina e
andiamo prima che cambi idea-
gli
ordino altezzosa, ma senza
riuscire a nascondere una risatina. Mentre Chad rientra in casa per
prendere i
bagagli, io tranquillamente mi metto comoda al posto del passeggero e
accendo
la radio che dopo diversi rumori gracchianti si sintonizza su un
programma di
musica punk rock…con una smorfia mi affretto a cambiare
stazione e finalmente
qualcosa di decente
-Chad,
sei sicuro che questa
sottospecie di auto riesca a portarci fino in California?-
gli
chiedo dubbiosa alzando la
voce per farmi sentire fino all’ingresso della casa. Un
attimo dopo esce Chad
che mi lancia un’occhiataccia offesa mentre arranca
trascinandosi dietro tutte
le valige
-Evita
i tuoi delicati commenti
sulla mia macchina…o ti lascio in autostrada, principessa-
ribatte
sarcastico appena arriva
al baule e trova un po’ di fiato per rispondermi. Mi viene
istintivo mandare
gli occhi al cielo e alzo un poco il volume della radio borbottando tra
me e me
-Quanto
siamo suscettibili
stamattina!-
Il
viaggio sembra quasi non finire
più, il caldo è soffocante, l’auto di
Chad non può andare oltre una certa
velocità o il motore si fonde e noi finiamo carbonizzati e
in più c’è un
traffico allucinante…sbuffo lasciando ricadere la testa
contro lo schienale
-Te
l’avevo detto che era meglio
prendere la MIA macchina-
gli
faccio notare per la millesima
volta in venti minuti con aria seccata e anche se non lo sto guardando
scommetterei che la sua espressione si è fatta
più tesa e sta serrando
ripetutamente la mandibola per trattenersi dal scaricarmi veramente in
autostrada
-Te
lo ripeto per l’ennesima volta
Sharpay…quanto è vero che mi chiamo Chad Danforth
non guiderò MAI e poi MAI
un’auto ROSA!-
esclama
alzando un po’ troppo la
voce
-Ma
avrei guidato io!-
-Ah
allora vuoi proprio dare il
colpo di grazia alla mia dignità maschile eh!?-
con
lui ogni discussione è inutile
è più testardo di un bambino. Sbuffo irritata
cercando di togliermi il ciuffo
che ormai si è incollato al viso, sono talmente sudata che
sembra mi abbiano
ficcata sotto un getto d’acqua e io ODIO sudare…
…fortunatamente
a pomeriggio
inoltrato arriviamo a Malibù, mi guardo attorno curiosa
mentre Chad svolta in
una via secondaria nella zona residenziale proprio accanto alla
spiaggia.
Frena, tira il freno a mano, mette in folle e spegne il motore per poi
voltarsi
verso di me con un largo sorriso
-Eccoci
arrivati-
-Finalmente-
rispondo
mandando gli occhi al
cielo e scendo dall’auto senza notare il suo broncio offeso,
quel broncio che
mi fa così tanta tenerezza da non resistergli, che lo rende
più bambino di
quello che sembra, quel broncio che riesco sempre a trasformare in un
sorriso.
Soffoco una risatina appena lo vedo fissarmi in quel modo e mi avvicino
quasi
saltellando per poi buttargli le braccia al collo e guardandolo con gli
occhini
da bimba gli mormoro
-Dai,
lo sai che sono contenta di
essere qui…con te-
ed
ecco riapparire sul quel viso
tanto belle il suo migliore sorriso, così luminoso,
così solare, così…
-Heeey
amico!-
i
miei pensieri vengono
bruscamente interrotti da un ragazzo alto, abbronzato, capelli castano
chiari e
occhi di ghiaccio…Troy, che si lancia con tutta la sua forza
addosso a Chad
facendolo cadere a terra e rischiando di trascinare pure me
-Fratello!-
esclama
allegro Chad prendendolo a
pacche sulla schiena mentre tenta di rialzarsi. Li fisso a braccia
incrociate
scotendo la testa, ma senza riuscire a nascondere un sorriso divertito
-Dio
mio non la smetterete mai di
essere così…-
-…bambini-
una
voce alle mie spalle completa
per me la frase, una voce dolce e tranquilla che conosco fin troppo
bene. Mi
volto verso di lei con un mezzo sorriso e l’aria altezzosa
che in sua presenza
non riesco a togliermi
-Gabriella-
la
saluto con un cenno del capo
cercando comunque di non sembrare troppo distaccata. La vedo squadrarmi
da capo
a piedi con gli occhi sgranati un po’ sorpresa e stranita,
che veda anche lei
quello che ha visto la Darbus? Un attimo dopo la sento trillare
allegramente
-Oh
Sharpay!-
e
mi si butta al collo
stritolandomi, per un attimo resto interdetta dal suo gesto e mi
irrigidisco,
ma alla fine contraccambio, ormai la East High è lontana
così come i vecchi
rancori. Sono la prima a sciogliere l’abbraccio e in quel
momento mi si
avvicina anche Troy con un sorrisetto compiaciuto
-Vediamo
vediamo…-
dice
facendomi fare una giravolta
su me stessa
-…Wow
Sharpay, ti sei fatta più
carina lo sai?-
completa
la frase con una punta di
malizia nella voce e uno sguardo divertito…mi bastano due
secondi per decifrare
quell’espressione, sì mi sta prendendo in giro.
Roteando gli oggi agito un dito
verso di lui
-Eh
no Bolton, non mi
provocare…non attacca più ormai-
ribatto
altezzosa per poi lanciare
un’occhiatina a Chad che prontamente mi mette un braccio
attorno alle spalle
-Hey
amico, giù le mani dalla mia
ragazza-
lo
rimbecca cercando di passare
per minaccioso
-Ok
ok vedete di non picchiarvi per
Sharpay…non è successo in quattro anni di liceo,
deve succedere proprio ora?-
interviene
Gabriella
scherzosamente prendendo Troy per mano, immediatamente ci mettiamo
tutti a
ridere…da quando Gabriella è diventata simpatica?
-Dai
amico dammi una mano a portare
dentro i bagagli…la principessina qui si è
portata mezzo palazzo-
la
“divertente” frecciatina
ovviamente viene da Chad che dopo aver dato una pacca sulla spalla a
Troy si
avvia ad aprire il baule seguito dall’amico che ancora ride
per la sua battutina.
Non mi prendo la briga di ribattere ed ignoro le smorfie di Troy quando
vede le
mie tre valige rosa, tutto solo perché Gabriella mi ha
afferrato per un braccio
e mi sta praticamente trascinando verso la spiaggia
-Non
so se te l’hanno detto, ma il
braccio mi serve ancora-
le
faccio notare un po’
infastidita dal suo inspiegabile modo di fare. Alle mie parole si ferma
di
colpo e dopo essersi accertata che siamo abbastanza lontane dai due
ragazzi mi
guarda seriamente negli occhi
-Sharpay
ti devo parlare-
è
strana, davvero troppo strana e
la sua aria comincia a preoccuparmi…un’idea si
insinua nella mia mente e la
guardo ad occhi sgranati
-Oddio
sei incinta!-
esclamo,
ma subito vedo le sue
braccia crollare lungo i fianchi…no non ci ho azzeccato
-Seriamente-
mormora
un tantino esasperata
-Gabriella
ti decidi a parlare??
Mi stai facendo agitare-
le
rispondo stizzita. Lei mi fa
cenno di sedermi su un tronco abbandonato lì sulla spiaggia
e continuando a
scrutare crucciata la sua espressione, le obbedisco…anche
lei mi si siede
accanto e mi prende entrambe le mani con aria apprensiva
-Ti
devo dire una cosa che
riguarda Chad, mi ha chiesto lui di farlo…ti prego
promettimi di non
prendertela con lui, lo sai come è fa tanto il duro, ma poi
difficilmente trova
il coraggio per certe cose-
-Per
certe cose?-
le
chiedo confusa e un tantino
irritata, voglio che arrivi al punto, ma sembra cercare di girarci
intorno
-Ecco
vedi Sharpay questi due
giorni non ci saremo solo noi quattro, ma verrà anche Taylor-
con
lo sguardo la esorto a
continuare mentre un campanello d’allarme mi suona in testa
-Io
conosco bene Chad e so quanto
tiene a te, l’ho visto così premuroso solo con
Taylor e questo significa solo
una cosa…che è stramaledettamente innamorato di
te-
si
ferma un attimo prendendo un
profondo respiro, ma è più forte di me e con
delusione nella voce la interrompo
-C’è
un ma, vero?-
le
chiedo con un sospiro pesante.
Gabriella abbassa lo sguardo, deve essere qualcosa di grave se non si
decide a
dirmelo. Passano altri secondi silenziosi durante i quali vorrei
scuoterla per
le spalle e farle sputare il rospo, ma proprio quando apro bocca per
esortarla
a finire lei ricomincia a parlare
-Ho
provato a cercare le parole
giuste, ma è inutile girarci intorno e parole giuste non ci
sono…Taylor è
ancora convinta di stare con Chad perché lui non le ha detto
niente di voi due.
Tiene tanto a te, ma tiene anche a Taylor, come amica ormai e Chad beh,
lo sai
è un po’ orso e non ha mai trovato il coraggio
né il modo di dirle tutto senza
ferirla. Conta di farlo alla fine del weekend e di sicuro la tua
presenza lo
aiuterebbe, ma capisci che non può comportarsi da
fidanzatino con te, almeno
non prima di averle detto tutto-
Ah solo questo? E io che mi ero preoccupata…e non fate caso a quel rumore assordante come vetri che si schiantano al suolo, è solo il mio cuore che va a pezzi, niente di cui preoccuparsi no? Resto impassibile a fissare la ragazza dai tratti orientali e i capelli neri come la pece che sta seduta davanti a me, quasi non mi accorgo che mi sta scuotendo spaventata nel tentativo forse di farmi riprendere…devo essere ridotta piuttosto male se all’esterno manifesto anche solo una minima parte di come mi sento dentro. E mentre tutto attorno a me si fa confuso scivolo via dalla spiaggia, dal rumore delle onde sul bagnasciuga, da Gabriella che sta chiamando agitata i due ragazzi e un attimo dopo è tutto buio, è tutto silenzio, è tutta pace.
RINGRAZIAMENTI:
mileybest: grazie ancora sono contenta che continui a seguire questa ficcy, beh dai Taylor cattiva non ce la vedo proprio, diciamo che anche lei è un po' vittima della situazione ^^
armony_93: Come minimo con questo finale ti prendi un colpo, non mi odiare, lo so che avevo promesso il fatidico capitolo che tanto aspetti e doveva essere questo, ma quando sono arrivata a quest'ultima frase ho pensato che fosse perfetto così e che forse l'avrei rovinato aggiungendo altro. Nel prossimo ti giuro e stragiuro che finalmente faccio combinare qualcosa a quei due xDxD. Che altro posso dirti? Lo sai che questi complimenti da un'autrice così brava come te mi fanno solo un enorme piacere e mi imbarazzano, ma sempre in maniera positiva. Dimmi con la massima SINCERITA' cosa ne pensi di questo ^^....ti lovvo, bacioni!!
Gloria_Potter: Come si sul dire: meglio tardi che mai XDXD No vabbè scherzo l'importante è che ti piaccia e spero di non deludere le tue aspettative nei capitoli futuri. Mi raccomando continua a recensire che più commenti ci sono meglio posso scrivere. Grazie grazie grazie ancora!
Cristie: esatto le Chadpay non sono molto frequenti, ma meglio così rende più originale questa ficcy e più fantastica questa coppia. Già il fatto che ti sei interessata a questa fan fiction pur non essendo fan di HSM è un tragurdo per me e ne sono contentissima...spero di vedere un altro tuo commento a questo chappy o in altri...kiss!