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Autore: YukiWhite97    20/09/2016    1 recensioni
Quando tutto sembra essere tornato alla normalità, ecco che Voldemort ricompare misteriosamente. Quest'ultimo ha in mente di lanciare un sortilegio che manderà tutti i nostri amati personaggi in un mondo senza magia e senza possibilità di ricordare nulla.
Harry e Draco vorrebbero impedirglielo, ma di fatto non c'è nulla che loro o gli altri possono fare. Vi è infatti una profezia: Soltanto l'Erede potrà spezzare il sortilegio.
.
Lily in compenso, ragazzina che vive nei tempi odierni, vive una vita disastrata, a partire proprio dalla sua famiglia.
Sarà l'incontro con un vecchio signore un pò matto a dare una svolta alla sua esistenza. Lily capirà che a volte credere nella magia non è del tutto sbagliato.
Capirà che lei è molto più di una semplice "nessuno".
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Inutile che io lo dica, storia ispirata a "Once Upon a Time". Ero molto restia dal pubblicarla, ma visto che ormai sono qui, spero che vi piaccia C:
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Draco/Harry, James/Lily, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg, Triangolo | Contesto: Altro contesto, Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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Non appena Harry aveva riavuto tra le braccia il bambino, era scoppiato in lacrime. La paura di perdere nuovamente un figlio, era stata troppo forte. 
Lily aveva portato in salvo anche l'altra bambina, non aveva potuto lasciarla lì, altrimenti chissà cosa le sarebbe successo. 
"Povera piccola - si ritrovò a pensare Lily mentre la osservava - non hai idea della famiglia terribile in cui sei capitata. Ma non ho intenzione di lasciarti al tuo destino"
Lily non immaginava che fosse osservata anche a sua volta. Teddy infatti non le toglieva un attimo gli occhi di dosso, ed il motivo era uno solo. Aveva fatto caso allo strano potere che era improvvisamente fuoriuscito dal suo corpo. E la cosa più strana era che Lily non pareva ricordare assolutamente nulla.
Forse non si era realmente resa conto di nulla.
Ma ad essere pensieroso non era solo lui. Anche Draco aveva visto le sue stesse cose e non aveva potuto fare a meno di parlarne con Harry.
"C'è qualcosa che non va - gli disse infatti - il potere di Lily è... strano"
Il corvino lo ascoltava con lo sguardo chino, cullando il bambino che si era appena addormentato.
"Forse ti stai facendo troppe paranoie" - rispose.
"Ciò che ho visto era reale, non me lo sono immaginato! - esclamò - quella era chiaramente magia oscura!"
"Sssh, non dirlo ad alta voce! - esclamò - potrebbe sentirti"
"E che differenza fa? - domandò - prima o poi dovrà saperlo. Non riesce neanche più a controllarlo, per quanto ancora hai intenzione di nasconderglielo?"
"Gliel'abbiamo nascosto per il suo bene!" 
"E per lo stesso motivo adesso dobbiamo dirglielo. Per favore"
Harry sospirò. Draco aveva ragione. Continuando così, Lily sarebbe divenuta vittima del suo stesso potere. Per questo, era necessario che sapesse.
Mentre i due discutevano, Lily si trovava ancora con la bambina. Quest'ultima era molto carina, aveva tanti capelli neri, la pelle diafana e dei lineamenti delicati. Si domandò che colore gli occhi potessero essere, ma nella sua mente li immaginò rossi. La teneva in braccio, mentre la piccola dormiva. In qualche modo, la sentiva come una sorta di sorella minore. Teoricamente, anche se nessun legame di sangue li univa, era così.
Teddy le si avvicinò cautamente.
"Non immaginavo che fossi così brava con i bambini"
"Nemmeno io - rispose - di solito piangono in braccio a me"
"Non pensavo l'avresti salvata"
"Non potevo lasciarla lì. Non deve pagare per le colpe dei suoi genitori. So cosa significa vivere una vita miserabile, per questo voglio offrirle un'opportunità migliore"
"Lily Black, non ti facevo così saggia" - disse sorridendo. La ragazza lo guardò, ricambiando il sorriso.
"Avresti dovuto scoprirlo in questi mesi che hai passato con me"
"Già... quelli - fece portandosi una mano sul viso - ascolta... penso abbiamo già rimandato abbastanza l'argomento. Io... non so come dirtelo. Fino a poco tempo fa non ti sopportavo neanche... ma adesso... sento che mi mancano i momenti insieme"
"Oh, Teddy..." - sussurrò.
"Lo so che non hai ancora dimenticato Cedric, e non ti sto chiedendo di farlo, perché non è giusto. E so che hai di meglio a  cui pensare per adesso. Solo ti prego, promettimi che quando tutto sarà finito, penserai a noi"
La ragazza sospirò. Pensare a loro... non era mai stata brava nei rapporti di coppia.
"Va bene - sussurrò - te lo prometto"
La conversazione dei due fu interrotta dall'arrivo di una figura abbastanza inquietante: Bellatrix aveva gli occhi sgranati e quasi si trascinava contro il pavimento.
Nel vederla, Teddy saltò immediatamente su.
"Stai indietro!" - esclamò.
"Teddy! - lo chiamò l'altra - sta tranquillo. Bella, cosa fai qui?"
La strega le si avvicinò ancora, indicando chiaramente la bambina tra le sue braccia.
"Mia figlia - sussurrò - ti prego... ti predo... dammela. Non l'ho tenuta in braccio neanche una volta..."
"Come faccio a dartela sapendo che non sei neanche in grado di difenderti? - domandò Lily - ormai siamo arrivati al limite, devi fare una scelta, o lei, o lui. O il bene o il male. Pensaci attentamente, hai l'opportunità di ricominciare. Ti prego Bella, fa la scelta giusta"
Il tono di Lily era severo ma supplichevole al contempo. Bellatrix era rimasta immobile, osservando la sua bambina dormiente. L'unica cosa che sarebbe mai potuta essere sua. Era chiaro quale fosse la scelta più giusta. Ma la ragione l'aveva abbandonata ormai da tanto tempo. La ragione, era stata sostituita dall'amore e dall'ossessione verso il Suo Signore. E malgrado quest'ultimo si ostentasse ancora a trattarla in quel modo, Bellatrix sapeva di non poterne fare a meno.
"Lily, ti prego - sussurrò - non costringermi a scegliere". Lo sguardo della ragazza però non permetteva repliche.
"Se non sei in grado di scegliere allora è evidente che c'è qualcosa che non va. Non te la darò, lei non dovrà crescere malvagia come lo siete voi"
"Ti prego! - esclamò con disperazione - non puoi tenermela lontana!"
Per Lily a quel punto fu istintivo muovere la mano. A quel punto accadde qualcosa di strano che Teddy notò: nuovamente, un'aura nera prese a circondare la ragazza, la quale aveva un'espressione totalmente assente. C'era molta magia in lei, magia potente ed oscura che non aveva bisogno di essere canalizzata in una bacchetta. Era in grado di gestirla da sola!
Bellatrix se ne accorse a sua volta. Volle controbattere, ma non sapeva come, non avendo mai visto nulla del genere. Per questo fu costretta ad indietreggiare, aspettando che l'altra facesse qualcosa. Lily aveva l'espressione di una che avrebbe potuto uccidere tranquillamente, e sicuramente doveva essere quella la sua intenzione.
Ma ciò non accadde. Un secondo dopo ritornò in sé, con il fiato corto, come se avesse corso chissà quanto. Il suo sguardo era sconvolto.
"Vattene via Bella" - sussurrò. La strega a quel punto sentì di non poter fare altrimenti. Con una grande tristezza nel cuore, lanciò un'occhiata alla figlia, allontanandosi. 
Niente e nessuno avrebbe potuto guarire la sua ossessione.
Teddy era rimasto a fissare Lily, la quale sollevò piano lo sguardo.
"Cosa... mi è successo?" - domandò. Il ragazzo sgranò immediatamente gli occhi: allora questa volta si era accorta di tutto!
"Tu... tu ricordi cos'è successo?" - domandò.
"Sì - rispose incerta - più o meno... anche se non riesco a capire cosa è stato di preciso.."
"Tu hai.. utilizzato la magia... intendo, senza bacchetta" - rispose indicandola.
"Eh? - domandò - ma dai, che dici, non è possibile... vero?"
"Io... io non lo so" - sospirò. In quel momento Draco li interruppe, sgranchendosi la voce.
"Umh, umh, scusate. Lily, abbiamo bisogno di parlarti. E subito. Prima di dire qualsiasi cosa però, ti prego di ascoltarci attentamente"
Ella annuì, avendo l'impressione che presto le sue domande avrebbero ottenuto risposta ...

Quindici anni prima ...

Harry era ancora molto scosso dalla notizia che aveva ricevuto. Insomma, non era certo nei suoi programmi quello di avere un figlio, soprattutto non in quel modo e non in quel momento! Ma con il passare dei giorni si era dovuto rendere conto che tutto ciò che stava accadendo, era reale, e questo tutti potevano sentirlo.
Il suo caso era davvero più unico che raro. Perchè nonostante il bambino che portava in grembo fosse ancora minuscolo, era possibile già avvertire la grande magia che possedeva, anche semplicemente poggiando la mano. Era così infatti che Hermione si era accorta della sua presenza. E molte volte, quando Harry poggiava la mano, poteva avvertire quel potere così particolare. Ma quest'ultimo era molto più particolare di quello che tutti pensassero.
Nonostante il suo stato particolare, Harry non era intenzionato a starsene con le mani in mano.
"Su Draco, avanti! - esclamò - lanciami qualche incantesimo!"
"Non ho intenzione di fare niente - borbottò l'altro - e se ti faccio male"
"Diamine - sbuffò - non mi dai mai retta. Non voglio farmi trovare impreparato"
"Tu non devi fare proprio niente - rispose andandogli vicino - non puoi rischiare di metterti in pericolo"
"Oh, sappiamo entrambi che non ci riesco"
"Lo so, ma devi riuscirci. Sono due le vite che devi proteggere"
"Non so perchè ma ho la vaga impressione che lui... o lei, potrebbe benissimo difendersi da sola. Insomma, io lo avverto..."
"Anche io - sussurrò - mi chiedo se... sia normale"
"Ah, eccovi qui voi due! - esclamò ad un tratto una voce - signor Potter, sempre a fare di testa sua, vedo!"
La Mcgrannit aveva preso molto a cuore quella situazione, dopotutto lo aveva seguito per anni e lo sentiva ormai come un figlio.
"Ah, salve professoressa. Non si preoccupi, Harry non farà nulla di troppo" - lo rassicurò il biondo.
"Bene, questo mi rassicura. E tu Harry? - domandò - come stai?"
"Abbastanza bene, credo. Eccetto le nausee, ma penso che quelle siano normali"
"Capisco... capisco..." - rispose soffermandosi a guardare il suo ventre, con molta attenzione. Ad un tratto una luce strana prese a brillare nei suoi occhi, una luce, anzi un'ombra.. simile alla paura.
"Mmh - disse - questo... questo è molto strano... no, non è possibile"
"Cosa... cosa c'è che non va?" - domandò il corvino.
"Io... non ne sono sicura. Ma avverto un tipo di magia diverso da quello che dovrebbe essere"
"In che senso?" - domandò Draco.
"Io.. non ho mai sentito nulla del genere. Ma questa.. mi sembra magia oscura innata"
Harry sgranò gli occhi.
"Magia oscura? - domandò - no, questo è impossibile. Insomma, sia io che Draco possediamo la magia di luce, come la maggior parte dei maghi"
"Questo non c'entra nulla. La magia oscura nasce spontaneamente, ed è qualcosa di innato, qualcosa che può rendere malvagio e invincibile, simile alla magia di Voldemort"
"Vuole... vuole dire che nostro figlio potrebbe essere malvagio? Potrebbe diventare un mago oscuro?"
"Se tenuto sotto controllo, no. I suoi poteri potranno essere limitati al massimo, ma poichè l'oscurità affascina e attira, è necessario che non ne sappia nulla. Nessuno di voi dovrà mai dirglielo, e allora potremo sperare che rimanga ibernata"
Harry ascoltò tutto, visibilmente scosso. Com'era possibile? Lui, che aveva sempre combattuto per il bene, adesso si ritrovava in questa situazione.
Come avrebbe dovuto comportarsi? Non aveva certezze per il futuro, non aveva certezze su nulla! Come si poteva tenere la magia segregata, sopratutto quella oscura?
Erano domande a cui non poteva trovare risposta. Anche Draco era del suo stesso avviso. Non sapeva come comportarsi.Sapeva quanto l'oscurità potesse essere affascinante e avrebbe fatto di tutto per impedire che ciò che la Mcgrannit aveva detto, si avverasse.
Dopo quella spiacevole sensazione, Harry si era preso del tempo per pensare. 
La situazione era già abbastanza critica con il sortilegio in arrivo, non aveva modo di pensare lucidamente!
Si portò le mani sul ventre ancora piatto. Quasi non riusciva ad immaginare che suo figlio avrebbe potuto essere malvagio come... come Voldemort..
Si portò poi le mani sulla testa. Non poteva essere... non poteva essere...
"Harry!"
"Draco! - esclamò l'altro sussultando - mi hai fatto paura, ma dove sei stato?"
"A cercare una risposta alle nostre domande. E l'ho trovata!" - rispose mostrandogli una boccetta contenente un liquido color porpora.
"Che cos'è?"
"Beh... entrando ad Hogwarts ho fatto un giro nello studio della professoressa Cooman e... ho pensato che avrei potuto trovare qualcosa di utile"
"L'hai rubata?"
"Non l'ho rubata, l'ho solo presa in prestito! E poi questa ci permetterò di vedere quello che vogliamo vedere. Non sappiamo cosa accadrà in futuro, e probabilmente non avremo modo di scoprirlo, ma così potremmo sapere se ciò che ha detto la Mcgrannit è vero o no!"
"No, è fuori discussione! - esclamò - nessuno dovrebbe mai giocare con il tempo!"
"Non giocheremo con il tempo. Sarà come una sorta di sogno... Avanti. Preferisci forse non sapere, Harry?"
Il corvino lo guardò. Ma certo che voleva, una certezza sarebbe stata utile in quel momento.
"D'accordo - sospirò - d'accordo, ma lo faremo insieme"
Draco annuì. 
"Va bene - rispose - pensa intensamente ciò che vuoi vedere e lo vedrai. Almeno spero"
Fu così che i due bevvero un sorso di quella strana pozione, che qualche secondo dopo li fece scivolare in un sonno profondo.
Il biondo si ritrovò ad un tratto in una specie di bosco, i cui alberi stavano ai lati. Non vi era nulla sul suolo, eccetto una cesta simile ad una culla. Si avvicinò, udendo dei vagiti. Quando fu abbastanza vicino, si rese conto che nella cesta vi era una bambina, dagli splendidi occhi verdi. Nonostante non l'avesse mai vista, Draco la riconobbe all'istante. La prese in braccio.
"Hey - sussurrò - sei... bellissima. E brilli di magia di luce"
Nello stesso istante, anche Harry stava vivendo la sua stessa "esperienza". Solo che, apposto di una neonata, lui vide una ragazzina bionda, di circa dodici anni.
Era proprio sua figlia!
Sorrise, avvicinandosi piano. Fece per accarezzarle il viso.
"Tu - sussurrò - sei tu... e sei così... bella.."
La ragazzina aveva i suoi occhi, occhi che però erano intrisi di oscurità. Ella gli afferrò un braccio, facendogli intendere immediatamente di volergli fare molto male.
"Ferma! - esclamò il corvino - io sono tuo padre"
L'espressione dell'altra però non cambiò di una virgola.
"Non mi interessa" - sussurrò maligna.

I due si risvegliarono nello stesso istante. Solo che, se Draco era piuttosto tranquillo, Harry era piuttosto spaventato.
"Hey - lo chiamò il biondo - è tutto apposto! Io.. io.. l'ho vista e... beh, la bambina... non possedeva alcuna magia oscura..."
"No - ansimò l'altro - no, non secondo il mio sogno. Credo abbia provato a farmi male..."
"Cosa? - domandò - perché? Voglio dire... quale delle due visioni allora sarà vera?"
"Magari entrambe, non lo so. So solo che non vorrei mai vedere quell'espressione sul suo viso. La Mcgrannit ha ragione, non dovremmo dirle nulla"
"Ma... ma come faremo?"
"Non lo so! - esclamò - ma dobbiamo. Io ho visto la cattiveria nei suoi occhi. Non voglio più vederla, te l'ho detto"
"Eh va bene - rispose l'altro, vedendo la sua espressione sconvolta - se questo potrà aiutarla, allora non le diremo mai nulla"
Questa era la promessa che Harry e Draco si erano fatti. Tuttavia, il destino era già pronto ad andare loro contro ...

Lily ascoltò tutto senza fiatare. Era semplicemente sconvolta. Per tutto quel tempo aveva portato dentro di sé la magia oscura, senza saperlo.
"Non posso crederci - sussurrò - io... posseggo la magia oscura? Ma... ma sono la Salvatrice!"
"Certo che lo sei! - esclamò Harry - proprio perché non lo hai mai saputo, non hai potuto coltivarla. E la magia di luce ha preso il suo posto"
"Tu... Un momento! - esclamò - voi me l'avete tenuto nascosto!"
"Non abbiamo avuto altra scelta! - disse Draco - hai idea di cosa sarebbe potuto accadere!"
"No, non lo so! - esclamò - però adesso sono furiosa! Insomma, è una cosa che riguarda me, avrei dovuto saperlo! Non so più chi sono, lo capite o no?"
"Tu sei Lily, la Salvatrice. Non c'è niente da capire" - disse il corvino.
"No, non lo sono. Se posseggo della magia oscura come posso sperare di salvarvi! Non posso crederci! Dio... sentite, lasciatemi stare, non voglio parlare con nessuno! Voi siete dei... dei bugiardi, dei maledettissimi bugiardi!"
Dopo aver detto ciò, si diresse verso la porta, aprendola.
"Ferma! - esclamò Harry, cercando di fermarla  - io sono tuo padre!"
Lily si voltò a guardarlo. Harry riconobbe immediatamente quello sguardo che per tanto tempo aveva avuto paura di rivedere.
Ella si liberò dalla sua presa, fulminandolo con lo sguardo.
"Non mi interessa"

N.D.A
Lily: Oh c***o, cioè io sono cattiva?
Io: Beh, dipende...
Harry: Ma che palle, perchè devo sempre fare la figura del genitore di m***a?"
Draco: Siamo in due allora
Io: Eh scusate, ma il lieto fine va bramato.
Harry: No scusa, quale lieto fine? In ogni tua storia o io o Draco facciamo una brutta fine.
Io: Ma questa storia è diversa :3 
Lily: Fa schifo
Io: Va bene, allora muori...
Lily: No, no, no, è fantastica, scherzavo D:

 
   
 
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