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Autore: unika    26/09/2016    8 recensioni
STORIA INTERATTIVA
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Olympia giovane semidea non finisce mai di cacciarsi nei guai a scuola.
Dopo un’incomprensione capisce che è ora di darci un taglio e seppur non completamente di sua spontanea volontà decide di lasciare a metà la scuola per tornare al campo mezzo sangue e restarci un po' più a lungo dei soliti tre/quattro mesi estivi.
Consapevole di non potercela fare da sola cercherà sin da subito di farsi aiutare dai suoi due migliori amici e anche dalle nuove amicizie che incontrerà e la sorprenderanno per la premura nei suoi confronti.
---
Notai il suo bicchiere d'acqua sul comodino e con un sorrisetto compiaciuto glie lo rovesciai in viso.
Il mio sventurato amico si sveglio di colpo alzandosi a sedere come se spinto da una molla. Si guardò un po' intorno e quando mi notò strabuzzò gli occhi.
-sei impazzita???- sbottò sorpreso.
-due parole. Nicholas Lancaster- dissi trafiggendolo con lo sguardo.
-chi?- chiese confuso.
Gli tirai il suo cuscino in faccia ed incrociai le braccia sotto il seno.
-il figlio di Eos che hai nominato ieri- gli rinfrescai la memoria imitando il suo modo di parlare.
Il suo viso si illuminò subito in un sorriso compiaciuto.
Genere: Comico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Camp half blood - my second home
 
-Olympia!!!!!!!- l'urlo di mia madre mi fece sobbalzare per lo spavento. Con una mano mi scostai le ciocche ramate dal viso e cercai di capire perché mai mia mamma abbia dovuto usare quel tono così arrabbiato. Eppure questa volta non ho combinato nulla. Non ho ricevuto note a scuola, non sono stata coinvolta in risse e mi sono data una calmata con gli scherzi... forse qualcuno ho continuato a farlo, ma decisamente cose da due soldi che a malapena fanno nascere un sorriso.
Con passo cauto incominciai a percorrere il piccolo corridoio  che separava la mia stanza dal salotto. Mia madre stava ferma sul divano e tamburellava col piede sul tappeto. -che c'è mamma?- le chiesi  sedendomi sulla poltroncina in pelle davanti a lei. Cercai di non allarmarmi subito, ma inutilmente.
Il suo sguardo severo mi spaventò parecchio, così cercai di continuare a mostrarmi tranquilla. Mi mostrò un foglio con su scritto che ero stata sospesa per il resto dell'anno scolastico. Sgranai gli occhi e potrei giurare di aver mancato almeno un battito cardiaco. -cosa!- esclamai sconvolta. -hai collegato degli estintori alle docce! Ma cosa ti è saltato in mente!!!- mi urlò contro livida di rabbia. -non sono stata io- ribattei subito sulla difensiva. Ammetto che mi è passato per la testa, ma consapevole della mia condizione precaria a scuola mi sono trattenuta e ho solo fatto i classici innocui casini nell'aula di chimica, niente di più. -il preside ha detto che c'è un testimone- mi avvisò. -mente! Giuro sullo...- -non fare quel giuramento! Non osare farlo- mi ammonì con gli occhi sbarrati e terrorizzati. Sapevo che detestava il giuramento sullo Stige, ma è l'unico modo per farle capire che questa volta io non centro nulla.
-mamma io questa volta non centro nulla- ribattei con i pugni chiusi. Di colpo mia madre si calmò ed annuì. Sbollita la tensione era passata alla preoccupazione. -Olympia è la terza volta che ti sospendono... potrebbero anche espellerti- mi ricordò con un tono che era quasi una supplica. -non voglio arrivare ad accettare la proposta di tuo padre- mormorò con gli occhi che le si stavano riempendo di lacrime.
-cosa centra papà?- chiesi irrigidendomi di colpo. Tra me e lui c'è un discreto rapporto, ma non mi piace l'espressione di mia madre. -l'estate scorsa quando era venuto a farci visita per il tuo compleanno mi aveva proposto di farti stare permanentemente al campo... non solo d'estate- mormorò desolata.
Bomba sganciata. E fa male, molto male. Nonostante abbia sempre considerato il campo come una seconda casa, non sopporto l'idea di dover stare lontano da casa mia per un intero anno, senza mia madre. Abbiamo un bellissimo rapporto di complicità e ho paura di perderlo standole così tanto lontana.
-papà avrà bevuto troppo vino ad una delle feste di Dioniso, o nettare corretto con stupidaggini!- esclamai inviperita ipotizzando il motivo di una proposta tanto stupida.
-Olympia! Non parlare così di tuo padre- mi rimproverò lei alzandosi in piedi. -e cosa vuoi che ti dica? Oh, papà ha avuto una grande idea!- ironizzai acida gesticolando con un braccio.
-smettila! Ti iscriverò ad un'altra scuola e andrà tutto bene- mi rassicurò dirigendosi in cucina.
-non di nuovo ti prego- la supplicai seguendola. Avevo già cambiato troppe scuole e non ne potevo. Per l'ennesima volta avrei perso quei pochi amici che ero riuscita a farmi.
-e se... se mi ritirassi io? Mi iscriverò di nuovo il prossimo anno. Nella stessa scuola, ho poche amicizie e non voglio perderle- le proposi come compromesso.
Mia madre mi fissò a lungo mestamente e poi annuì. -ok, ma cosa farai nel frattempo?- chiese a sua volta, domanda più che lecita.
Il nostro dialogo era tutto fatto di domande che ci stavano mettendo alla prova. Deglutii piano e feci un respiro profondo. -andrò al campo, partirò domani pomeriggio. Sarà come fare una... come un... viaggio dove mi ritroverò e mi darò una regolata per non rischiare più di fare passi falsi- l'assicurai balbettando, anche se io per prima non ci credevo molto.
-bambina mia- mi abbracciò stringendomi forte a lei e nascosi il viso fra i suoi folti capelli rossi che avevo ereditato.
-allora è deciso. Vado a fare la vaglia- dissi in fine staccandomi da lei e affrettandomi ad imboccare il nascondendo le mie lacrime.
Arrivata in camera guardai la foto scattata l'estate prima con i miei due migliori amici e feci un sorriso tra il tirato ed il sincero. -sto per tornare- mormorai cercando di ricompormi.
-hai mentito a tua madre e mi hai offeso-
Feci un salto altissimo portandomi le mani al cuore per lo spavento. Sa bene che non mi piacciono le sue apparizioni dal nulla, ma lui continua a farle lo stesso.
-Tartaro! Papà mi hai fatto venire un colpo- esclamai fissandolo di traverso.
Da piccola adoravo queste sue entrate in scena, ora come già detto proprio no.
Ermes se ne stava in piedi vicino alla mia finestra con le braccia incrociate, l'espressione severa ed i suoi occhi azzurri fissi nei miei medesimi. Una delle tante cose che ho ereditato da lui.
-non ho mentito alla mamma, è vero che io non centro nulla- ribattei stufa di essere messa in dubbio ed il fatto che pure lui non mi credesse mi offese.
-resta che mi hai offeso- continuo infastidito. Ecco l'orgoglio divino...
Mi abbandonai sul letto e fissai il soffitto, non voglio battibeccare anche con lui oggi.
-scusa. So che non è una giustificazione, ma ero arrabbiata. Non capivo perché volessi allontanarmi dalla mamma per un intero anno! Lo sai che tengo troppo a lei per poterlo fare- mormorai con gli occhi nuovamente lucidi.
-è per il tuo bene- mi spiegò lui più morbido.
Lo fissai corrucciata e sbattei un paio di volte gli occhi liberandomeli dalle lacrime. -come dovrebbe farmi bene?- balbettai dubbiosa
Mio padre sorrise appena e mi accarezzò una guancia.
-sei mia figlia, non devi aggrapparti ad una singola persona. Sai, sarò anche il Dio dei ladri, viandanti ecc. e messaggero dell'Olimpo, ma pure io amo stare in un posto fisso come punto di riferimento. Non per questo, però, l'ho fatto diventare la mia tana sicura lontano da tutto e tutti- poco dopo mi fece l'occhiolino  e sparì in una piccola nube azzurrina.
Ha ragione, non mi piace ammetterlo ma è  così. Devo viaggiare di più, cambiare aria e anche se lui ha nominato un luogo io invece ho bisogno di avere più persone su cui contare. A scuola ho una sola amica ed al campo due, qualcuno in più potrebbe farmi stare meglio e magari... no! Quello no, non fa affatto per me, non sono il tipo da relazioni. -io con un ragazzo... ma figuriamoci e chi mai potrebbe volermi!- borbottai stentando una risata amara intanto che incominciavo a tirar fuori dall'armadio un po' di vestiti.


 
 
 
Storia interattiva, iscrizioni aperte sino al 14/10 Ci sarà posto per 5 semidei e due saranno già i migliori amici di Olympia, gli altri tre saranno dei ragazzi nuovi. Inizierò a pubblicare intorno al 24/10 così da avere abbastanza capitoli in avanzo sin da subito.
Sbizzarritevi pure! Ma ovviamente nei limiti della ragione ;)

Vi lascio la scheda da compilare (con come esempio da seguire i dati della protagonista)

1) nome, cognome (link o nome di attore, cantante, ecc. a cui si è ispirati)
Olympia Cooper (Margarita Masliakova)
2) genitore divino (greco/romano)
Ermes (greco)
3) età
16 anni
4) sesso
Femmina
5) caratteristiche particolari (facoltativo)
/
6) carattere
Dolce, giocosa, poca autostima
7) particolare paura (perchè)
Fuoco (trauma)
8) orientamento sessuale
etero
9) cosa ama/odia
ama le sue scarpe alate, odia qualsiasi cosa le possa dar fastidio



un saluto
by unika

 
Piccola revisione effettuata il 19/11/2016
   
 
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