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Autore: _laragazzadicarta_    29/09/2016    2 recensioni
«John, stringimi.»
«Non posso, Paul.»
_______________
Può una foto mostrare più di quanto il volto della persona stessa possa fare? Questi sono gli interrogativi che si pone la giovane Pattie Boyd quando trova una misteriosa foto a casa di sua nonna. La giovane scoprirà la storia del ragazzo ritratto nella foto e ne rimarrà molto colpita. Una storia tra passato e presente, amore e vizio, bianco e nero. Un viaggio oltre oceano alla ricerca della felicità.
Genere: Angst, Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney, Quasi tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Wanderlust.

Capitolo sesto.

« Cosa ci fai qui! » urlacchiò Paul coprendo velocemente il suo nudo busto con il vecchio lenzuolo di cotone che giaceva sul letto.
« Rita, ingenua adorabile Rita. » sorrise Jane barcollando lungo il perimetro di quell'umido giaciglio chiamato letto. I lunghi capelli rossi le scendevano lungo il suo busto e coprendo i seni floridi lasciati scoperti dalla vestaglia di seta lasciata leggermente aperta.
« Sei fottutamente ubriaca, Jane.» sospirò Paul facendole spazio tra le coperte giusto in tempo prima di vederla crollare su di lui. Paul ringrazio l'ora tarda e il buio che ne derivava per aver celato il rossore che era comparso sulle sue gote altrimenti evidente. La giovane si era accovacciata in parte a lui ed aveva iniziato ad accarezzargli le clavicole prima di rompere il silenzio con la sua voce alcolica «...sai ci sono tanti modi per divertirsi tra ragazze.»
Jane iniziò a lasciargli umidi baci sulla mandibola e sul collo, scendendo poi sul torace. Allora Paul si allontanò violentemente e cadde violentemente sul duro pavimento di legno, accortosi di indossare solo un paio di braghe attrasse velocemente a se il lenzuolo, ma evidentemente era troppo tardi. Jane sbottò in una grossa risata isterica.
« Sono così ubriaca che ti vedo con il corpo di un uomo, forse è meglio che io vada. » sentenziò la giovane alzandosi in piedi, Paul fece lo stesso bloccandola sull'uscio.
«...o forse sei troppo poco ubriaca per vedermi come una donna. »
Le labbra dei due giovani si trovarono a pochi centimetri di distanza, i petti premuti l'uno su quello dell'altra. I respiri si fecero irregolari e le gambe di Jane cedettero facendola crollare al suolo. La ragazza si portò le mani al volto come se volesse nascondersi, scomparire. Paul tentò di sedersi accanto a lei, ma fu respinto.
« So che è demenziale, ma...»
«...ma cosa? Ma sei uno schifoso pervertito con tendenze sodomiti con lo strano hobby di vestirsi come se fosse una volgare prostituta?» sbottò Jane tutto d'un fiato. « Cosa? No. » disse confuso Paul.
« Ah.. sono sollevata.» sospirò Jane lasciandosi scivolare contro il letto e iniziando ad osservare il vuoto .
Paul rimase con lo sguardo basso a guardarsi le lunghe dita affusolate indeciso sul da farsi, nel dubbio si accese una sigaretta iniziando a boccheggiare.
« Scappare mi è sempre riuscito bene, lo faccio da tutta la vita. » disse Paul rompendo il silenzio. Jane lo guardò confusa.
«Mio padre voleva farmi sposare una donna che non amavo e sono scappato, come un codardo... » Paul cominciò a raccontare la sua storia fino a quando le luci dell'alba non baciarono le iridi dei due giovani.
« Lo dirai alle altre? » chiese infine cercando lo sguardo della ragazza.
« Non è una storia poi così interessante. » sorrise Jane appoggiandosi al torace di Paul e sprofondando in un sonno ristoratore, Paul le lasciò un dolce bacio fraterno sulla fronte e chiuse gli occhi raggiungendola nello spensierata mondo dei sogni. Fu la prima è l'ultima volta che Jane dormí con un uomo nel senso più puro e casto della parola.

« Signora Asher si è fatto tardi, dobbiamo andare. » annunciò il cocchiere della donna interrompendo il suo racconto. La donna sospirò prendendo la sua borsa e sistemandosi sul capo l'adorabile capellino grigio abbinato al colore dei suoi occhi. « Il tempo è passato così in fretta signora Asher... » disse Pattie alzandosi anche lei dalla comoda poltrona del salone per accompagnare la sua ospite alla porta. «Il tempo passa, dici? Ah, no! Ahimè, il tempo resta, noi passiamo.» disse l'anziana regalando a Pattie un sorriso gentile.
« Dickens? » chiese la giovane dai grandi occhi blu come un mare in tempesta nel più gelido giorno di gennaio.
« No, Henry Austin Dobson. Strano come venga sottovalutato, è un ottimo autore...» rispose Jane «... cara, perché domani non vieni da me? Così continuiamo il nostro discorso.» fece un occhiolino alla giovane e scomparve dietro il suo cocchiere.

Pattie quasi non chiuse occhio tutta la notte, ansiosa di scoprire le sorti del protagonista del surreale racconto di quella bislacca signora la cui vivace bellezza era ormai stata consumata dal passare del tempo. L'indomani la giovane si svegliò di buon'ora e con un roseo colorito sulle guance, simbolo di salute, si diresse sulla sua carrozza trainata da due bellissimi cavalli bianchi al di là dei campi di fragole che tingevano di rosso la periferia di Londra. La carrozza si fermò davanti ad una maestosa villa in stile barocco con un curatissimo giardino anteriore. Pattie scese dalla carrozza e bussò sul batacchio[1] in ferro battuto del portone in legno. Mentre il maggiordomo accorreva ad accertarsi sull'identità di chi bussasse a quell'ora, Pattie era impressionata nell'osservare ogni particolare del batacchio a forma di leone nel quale erano intrecciate le sue mani.
« Una bella ragazza come lei non dovrebbe rovinare delle mani così delicate toccando un batacchio arrugginito come questo. Dovrebbe far sporcare le mani ad uomo dotato di un certo carisma e forza fisicamente.»
« Peccato che non ne vedo qui intorno. » disse con finto dispiacere Pattie facendo rimanere di stucco l'uomo di nanzi a lei. L'uomo accennò un sorriso mordendosi le labbra.
« Caro, non è un po' presto per provarci con la nostra ospite? Non vorrai spaventarla prima di pranzo. » canzonò la signora Asher al di là dell'uscio a braccia conserte.
Pattie accennò un sorriso osservando l'uomo dalla folta barba al suo fianco che la invitava ad entrare con un inchino, non poteva negare che fosse incredibilmente affascinante per quanti sfacciato e impudente.
« Purtroppo hai già fatto la conoscenza di mio nipote, somiglia tanto al mio defunto marito, cara. » sospirò Jane guidando la giovane dai lunghi capelli color grano verso il salone grande «...come lui preferisce i tavoli da gioco alle compagnie femminili, vero Eric? »
« Cara nonnina, siete gentile come sempre. » disse falsamente Eric sedendosi di fronte a Pattie ed accanto a sua nonna. Pattie si sentì fuori luogo in quel battibecco intimo e familiare, accavallò le gambe e rimase in silenzio.
« Potresti lasciarci sole, caro? » disse Jane dando una leggera pacca sulla spalla al nipote.
« Signorina Boyd, spero di vederla più spesso in queste quattro inospitali mura. » ammiccò Eric cercando lo sguardo della giovane ed abbandonando la sala con un formale inchino.
« É sempre così impudente? » chiese Pattie arrossendo alle sue stesse parole.
« Solo quando nota qualcosa degno d'interesse. » sorrise l'anziana «... dov'eravamo rimaste? »

« Cyn, devo andare. » sbuffò John cercando di riabbottonarsi la camicia mentre la ragazza gli lasciava baci in zone inappropriate del suo corpo « Paul si starà preoccupando... »
« Paul ? » ripeté Cynthia allontanandosi sospettosa.
« Paul? Ho detto Paul? » disse nervoso John avvampando « Si! Certo, Paul! Il mio amico Paul, Paul il ... barcaiolo! È appena tornato dall'Ir...India.»
« Dovrei crederti? Perché se mi stai mentendo...» disse allusiva la ragazza dalle carnose labbra osservando il rigonfiamento tra i pantaloni color cipria di John «...il tuo amichetto potrebbe risentirne. »
« E noi non vogliamo che ne risenta » farfugliò John imponendosi a cavalcioni sulla ragazza «...forse Paul può aspettare altri cinque minuti. »


[1] battiporta, picchiotto.

Angolo di @thedarkerdaisy:
Hello popolo!
Sono un po' influenza, quindi ho del tempo e BOOOM. Ecco un altro dei miei folli aggiornamenti improvvisi. Spero di non avervi deluso, ringrazio tutti coloro che hanno recensito, mi rendete tanto tanto felice!
Un bacione,
Vit!🌸
   
 
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