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Autore: Emmastory    05/10/2016    4 recensioni
Un mese è passato, e la povera Rain si scopre sola dopo la partenza per il pericoloso regno di Aveiron da parte del suo amato Stefan, che l'ha lasciata in compagnia della loro piccola Terra, di una promessa, e di una richiesta. Conservare l'anello che li ha uniti, così come i sentimenti che li legano. Nuove sfide si prospettano ardue all'orizzonte, e armandosi di tenacia e forza d'animo, i nostri eroi agiranno finchè un'ombra di forza aleggerà in loro. (Seguito di: Le cronache di Aveiron: Oscure minacce.)
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di Aveiron'
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Le-cronache-di-Aveiron-IV-mod
 
 
Capitolo XVI

Forte per amore

Altri tre mesi. Un periodo di tempo che è scivolato via dalla mia vita come è solito fare sin dal giorno del suo lento e magnifico inizio, e che ora non ha certo fatto eccezione. Seduta accanto al caminetto del salotto, spento perché non utilizzato, fisso il pavimento. Freddo e inospitale, consunto da migliaia o forse milioni di passi. Sono a casa con Stefan e Terra, ma da ormai qualche giorno, una sorta di malinconia si è impossessata ancora una volta di me. Come sono ormai abituata a fare, parlo con me stessa, non condividendo i miei pensieri con anima viva e sentendoli galleggiare nella mia povera testa, che ora duole tanto quanto le mie gambe. Stanche per il tanto camminare, hanno bisogno di riposo, e proprio stando seduta, spero di alleviare tale sofferenza. Ora come ora, i minuti passano, e inaspettatamente, Stefan mi raggiunge. “Ti senti bene?” mi chiede, sedendosi al mio fianco sul divano di casa. “No.” Rispondo mestamente, sfuggendo dai suoi sguardi al solo scopo di nascondere la mia tristezza. “Rain, dai, guardati intorno. “Siamo a casa, la bimba sta bene e una nuova vita è dentro di te. Cosa c’è che non va?” una domanda semplice, ma che dato il mio attuale stato d’animo, trovo retorica. So bene che mi ama, che vive per me e la nostra piccola Terra, e che odia vedermi infelice, ma per qualche strana ragione, la felicità legata al mio ritorno alla casa di cui tanto ho sentito la mancanza è già sparita, svanendo come un etereo fantasma esiliato dal mondo dei vivi dopo una seduta spiritica. “Non fraintendermi, sono felice, ma qualcosa mi dice che non durerà.” Dissi poi, riprendendo la parola dopo un lungo silenzio e riuscendo finalmente a rispondere alla sua domanda. “Ti capisco benissimo, e voglio dirti una cosa, ma dovrai ascoltarmi attentamente.” Continuò Stefan, prendendomi il mento con due dita e costringendomi a guardarlo. “Parla.” Lo esortai, mantenendo quella posizione e riponendo in lui tutta la mia fiducia. Gli prestai quindi orecchio, e le parole che pronunciò mi sciolsero il cuore come candida neve invernale a contatto con il caldo sole mattutino. “Ho visto anch’io la lettera che nascondevi, e Alisia ha ragione. Devi agire, camminare a testa alta e fidarti di chi hai accanto. L’unico vero cammino è quello che hai nel cuore, e ti prego, non permettere a nessuno di disturbare la sacralità di quel luogo.” Questo il discorso che tenne di fronte a me, e che ascoltai con attenzione e pazienza, ma che alla fine del quale, animata da un turbine di emozioni, parlai a mia volta. “Stefan, io ti credo, e vorrei farlo, ma è difficile. Ci provo, sempre, ma non ci riesco. Provo a resistere al dolore, ma so che questa è la realtà. Nulla la cambierà, né ora e né mai.” Parole che pronunciai con il cuore sulle labbra e alle quali il mio amato reagì prontamente. “Rain, ti prego! Se non vuoi farlo per te stessa, fallo per me! Io ti amo, e non voglio perderti! Perché credi che ti abbia chiesto di tenere l’anello?” mi disse, con la voce spezzata e corrotta da un pianto che quasi si vergognava di mostrare. Le lacrime non gli bagnavano il volto, ma potevo chiaramente notare il dolore nei suoi occhi. Provando istintivamente pena per lui, lo abbracciai, e lasciai che un bacio unisse le nostre labbra. “Hai promesso di proteggermi, e ora io lo farò con te. Sarò forte e coraggiosa, soltanto per te, amore mio.” Dissi poi, lasciando che mi stringesse a sé e mi baciasse ancora. “Ricorda solo una cosa. Tu eri, sei e sarai così per sempre. Questo non cambierà mai.” Concluse, poco prima di posare per la terza volta le sue labbra sulle mie. Il tempo continuò quindi a scorrere, e non appena andai a dormire, mi abbandonai ad un muto soliloquio, durante il quale promisi a me stessa che nonostante la paura che avevo di crollare sotto il peso della guerra che incombeva ad Aveiron, sarei stata pronta e forte per amore.
   
 
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