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Autore: ShannaInLuv    13/10/2016    2 recensioni
Rosius!| Jaminique!| AlxOc ! | Ispirata a Nisekoi | Enjoy it !
Una Rosius basata sul manga Nisekoi.
Lui non è normale. < Non chiedetemi come faccia io a predire lo svolgimento della giornata dai miei capelli, lo faccio e
basta. >
Lei non è normale. < Noi due odiamo James. James è un cretino, strafottente, egoista, egocentrico, eccentrico, casinista... >
La loro relazione non è normale. < Che fai, idiota? > sibilò lei.
< Cerco di fare l’innamorato! > sussurrai di rimando.
I loro amici non sono normali. < E' bello vedervi scannare. > Albus.
< Ehy, Rossa. Non sembri proprio in confidenza con Malfoy. > James.
< Giù le zampe da Scor-Scor. > Molly.
< Ho baciato un cugino. > Dominique
Le loro famiglie non sono normali. Finta.
Niente è normale. < Allora è vero. State insieme? Lumacorno mi deve cinque galeoni. >
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Note:Perdonatemi l'aggiornamento ultra tardo, ma ho avuto problemi col betaggio. Infatti, Littles_ non penso che potrà farlo più, impegnata com'è T_T Quindi: qualcuno ha tempo di betare un mio capitolo alla settimana? Inviatemi un MP se siete interessati. Anyway, ecco il secondo capitolo (già scritto da un pezzo) e volevo avvisare che ne ho scritti altri, devo solo revisionarli. Comunque, parlando dei POV's, qualcuno ha qualche suggermiento? Sondaggio: introduco i POV's di Albus, Dominique e James?
Spero che recensiate in tanti, anche solo una cosa tipo " ehi ciao, bella storia." giusto per sapere se vi è piaciuta davvero oppure no :) Ringrazio che l'ha fatto .Vi lascio al capitolo!

 

False Love
Chapter 2: La mia stupidissima scuola spettegola sulla mia altrettanto stupidissima relazione. 
 
Era un pomeriggio soleggiato, soleggiato e... caldo, sì molto caldo. Io portavo una camicetta a quadri dentro ai pantaloni babbani lisci e scuri, ricordo che mi arrampicai oltre una staccionata, che doveva essere più o omeno il doppio della mia altezza, che era notevolmente bassa, quindi per chiunque altro bambino quella staccionata sarebbe stato una cosa difficile, per me, invece, era un'impresa.
Arrancai su per la collina, con il medaglione stretto in mano. In realtà era un medaglione grande quanto una mia mano e mezza, almeno quella di allora lo era. Aveva una forma di una picca ed era color argento con  ghirigori d'oro. A dir la verità, quel medaglione l'avevo rubato dal cassetto della scrivania di mio padre. Non molto giusto, in effetti.
Quando salii in cima alla collina, fissai sbalordito quella figura davanti a una roccia incisa. Ed ecco che la mia memoria cominciava a vacillare, non ricordo le incisioni sulla roccia, non ricordo il viso della bambina, tantomeno di che colore abbia avuto gli occhi  e i capelli. Ricordo soltanto che la trovavo bella - bella da mozzare il fiato. E che faceva parte delle fantasie di un bambino di sei anni.
Allungai il medaglione, con un probabile viso d'ebete e vidi il sorriso della bambina che sussurra: " Facciamolo. "
Io annuii e mi avvicinai un po' di più a lei, ora sentii un profumo delizioso ma che non riuscivo a ricollegare a qualcosa, allungai la manina stretta sul medaglione e la bambina sconosciuta allungò la sua, per inserire la chiave argentea per aprirlo e per ficcarci dentro un fogliettino con su scritto Sposiamoci. Poi richiudemmo il medaglione.
<<  Anche se ci separiamo, >> avevo annunciato solennemente, partecipando alla recita.
La bambina proseguì. << Un giorno ci rincontreremo e manterremo fede alla promessa qui dentro. >>
<< Io lo prometto, >> soffiai. << In qualità di Scorpius Malfoy. >>
<< Io lo prometto, >> imitò lei con un sorriso. << In qualità di- >>
E poi vuoto.

 
***
 
Mi svegliai di sopraffatto e col respiro corto. Era da tanto tempo che non facevo quel sogno di quel giorno ma... ma perchè continuava a fermarsi, dannazione, a quando lei mi diceva il suo nome?
Vorrei ricordarlo, davvero, ma proprio non ci riesco, è come se una parte del mio cervello avesse rimosso l'aspetto e il nome della Ragazza della Promessa. La chiamo così, io.
Ed è anche assurdo che, nonostante siano passati dieci anni io corra ancora dietro a quella promessa. Però era importante, seriamente, non so perchè.
Lanciai uno sguardo all'orologio babbano che mi aveva regalato Al, era una scatoletta piatta con davanti un led verde che segnava l'orario e andava a cose che si chiamavano batterie, delle piccole rotondità allungate che fornivano energia.
Sì, durante le lezione di Babbanologia solitamente dormivo.
Erano le sei del mattino e il mio treno per Hogwarts sarebbe partito alle undici, il che significava che potevo alzarmi benissimo alle dieci e mezza, lavarmi, vestirmi, fare colazione e smaterializzarmi con papà e mamma direttamente sul binario nove e tre quarti.
Mi sembrava una cosa piuttosto logica, almeno finchè la porta della mia stanza si aprì di scatto, seguito da un ripetente ticchettio di tacchi e, dopo un secondo, ero completamente accecato dalla luce del sole, poichè mia madre aveva aperto le spesse tende e aperto la finestra, da cui, precisamente, entrò un uccellino e si posò sul mio baule a terra, cinguettando fastidiosamente.
Non appena mi riapproriai della mia vista, osservai mia madre piuttosto contrariato, e sbuffai sonoramente tanto per sottolineare la sua fastidiosa presenza. Ma mia madre non capì un bel niente, perchè la sua bocca carnosia si aprì in un sorriso splendente e battè le mani, all'improvviso, facendomi quasi crepare di cuore.
Dammi tregua,mamma, mi sono appena svegliato!
<< Buongiorno, Scorpius! >> trillò lei.
<< Buongiorno a te, mamma. >> risposi sarcasticamente. Ovviamente non notò anche quello, o almeno, fece finta di non notarlo, perchè noi Malfoy sapevamo ignorare bene quando volevamo e, va bene che mamma era una Greengrass in fondo, ma ero pittosto sicuro che dopo aver sposato papà e aver passato quasi vent'anni con lui, la sua stronzaggine era cresciuta a dismisura, diventando quindi una perfetta mogliettina Malfoy.
Lei continuò a guardarmi con quel sorriso stampato in bocca, assomigliava incredibilmente a quello della sera prima. Evidentemente a mamma non gli era passata ancora l'adrenalina del giorno prima; speravo solo che non le sarebbe rimasto quel sorriso a vita. Sarebbe stato terrificante.
<< Su, alzati, altrimenti perderai il treno. >> berciò candidamente lei.
Ma era scema ? Insomma, mi diceva che stavo perdendo il treno alle sei del mattino quando, per prepararmi e tutto ci avrei impiegato al massimo mezz'ora e ci saremmo Smaterializzati lì in, quanto, dieci secondi ?
<< Mamma, ti prego, sono le sei! >> feci notare, sperando che quella pazza avesse scambiato le sei con le dieci, non so come.
<< Lo so. >> trillò lei, afferrando poi il lembo del lenzuolo e tirandomelo via come se niente fosse, gettandolo poi a terra. Subito, il nostro elfo domestico Tibbi comparve e si affrettò ad acciuffare il lenzuolo per terra per portarlo in lavanderia. << Però ti devi preparare, non vorrai fare brutta figura con la tua nuova fidanzata, no? >>
Appunto, non le era ancora passata.
<< Finta, mamma. >> precisai con un sospiro. << Finta fidanzata, okay?  >> raggelai al solo pensiero che Rose Weasley fosse diventata la mia ragazza per quel... per... insomma! Perchè i grandi non sapevano sbrogliarsi le situazioni da soli?
Era sempre compito nostro fare le cose più sporche. Prendiamo, a caso, qualcuno di molto famoso che sin dalla tenera età degli undici anni ha dovuto fronteggiare dei problemi per conto degli adulti con il suo gruppo di amici. E certo che poi se li andavano a cercare, anche, i guai, ma non era quello il punto.
E sì : stavo parlando di Harry Potter e della sua combricola!
Non mi sembra tanto strano che lo stesso Harry Potter che ha dovuto sbrogliare certi affari - come non so, salvare il mondo magico? - stesse scaricando la patata bollente di un paio di teppistelli a noi, la prossima generazione.
Siamo soltanto povere vittime, ecco cosa.
Tagliando corto del mio monologo interiore, constatai che mia madre mi stava ancora fissando e non aveva cambiato espressione nemmeno d'un particolare; questo era inquietante.
<< Preparati, Scorpius. >> mi raggelò nel suo modo gentile di far capire all'altro che è soltanto un verme e lei è la regina. << Tuo padre e io dobbiamo darti delle direttive. >> poi tornò sempre la pazza svitata, ma almeno non era più la regina svitata. << Sono così contenta che tu abbia finalmente una ragazza! >> squittì e detto questo si chiuse la porta alle spalle lasciandomi completamente solo.
Ok, tralasciando il  fatto che mia madre era completamente andata per la mia presunta relazione dopo tanto tempo - perchè io non le avevo detto di Molly. Altrimenti, papà, sapendo che era una Weasley si sarebbe tagliato le vene e dipinto i capelli di blu. E d'accordo che anche Rose è una Weasley, almeno l'aveva scelta.
Mi alzai, non mancando di fare numerosi sbuffi e mi infilai il mio medaglione al collo. Mi infilai velocemente la camicia e i pantaloni della divisa, strinsi bene la cinta e inficcai dentro la valigia il maglioncino a mezze maniche del completo di Hogwarts - quello no, faceva ancora troppo caldo. Poi infilai il mantello nero e vi appuntai sopra la spilla da Prefetto.
Proprio così, io Scorpius Hyperion Malfoy ero Prefetto del sesto anno dei Serpeverde, ed ero dannatamente sadico quando si parlava di togliere dei punti ai Tassorosso.
Ghihi.
Infilai la mia bacchetta in tasca e mi guardai - finalmente - allo specchio per sistemarmi i capelli; che erano una merda di piccione, ma questo già lo sapevo, constatando che mi aspettavano giorni bui sul mio cammino. Da quel giorno, mi sarei dovuto abituare ai miei capelli merdosi del mattino.
Li sistemai velocemente, non ingellandoli troppo o altrimenti sarei uscito la fotocopia di mio padre, solo molto più bello e meno attempato, anche.
<< Scorpius Hyperion Malfoy! Ti assicuro che se non scendi entro un paio di minuti- >> sentii urlare mia madre e quando lei - che sicuramente era la prima a vergognarsi dello schifoso nome che lei e papà mi avevano affibiato - usava il secondo nome, potevi starne certo che era davvero arrabbiata.
Scesi quindi di sotto il prima possibile, vedendo così mia madre sospirare di sollievo. Mi preparai al discorso ambito.
 
***
 
... che poi non era un granchè. Insomma, consisteva nel fatto di trattare bene Rose , fare amicizia con Rose, passare del tempo con Rose come fanno i fidanzati e, soprattutto, non smascherare la finta relazione ! E poi? Ah, un sacco di altre cose che comprendevano Rose.
Erano cose che sapevo già, comunque.
In ogni caso sarebbe stato facile, pensai, passare un paio d'ore insieme e poi dileguarmi con la scusa dello studio, del Quidditch e della stanchezza. Per avere una relazione vera invece quella situazione non era un problema, non ero mai stato particolarmente donnaiolo e potevo sfruttare quell'occasione per avvicinarmi a Lily Luna, conoscerla un po' meglio.
Ecco, dovevo vedere il lato bello della situazione. Capito capelli miei ?
Agguantai il carrello con sopra il mio bagaglio e spinsi con tutta la forza andandomi a schiantare - trapassare, contro il muro del binario nove \ dieci e spuntare così al binario nove e tre quarti.
Il treno sbuffava fumo bianco come tutti gli anni e si accingeva a partire, erano le undici meno dieci e di lì a poco sarei stato sul treno direzione Hogwarts.
E dire che ero sveglio dalle sei di quella mattina.... trattenni uno sbadiglio perchè sennò mia madre mi avrebbe approprinquato non so quale altra stranezza.
Camminai con i miei genitori al mio fianco, spingendo il carrello con il mio gufo e il mio bagaglio, il gufo si chiamava Artemis e in quel momento fece un suono gutturale molto simile al gufare. Ecco, Artemis non gufava, lui emetteva soltanto versi gutturali, era uno strano gufo, in effetti.
<< Draco, Astoria, Scorpius! >> esclamò davanti a noi Theodore Nott con la mano sulle spalle di suo figlio, che per fortuna da lui non aveva ereditato i denti storti e il viso equino, - soltanto i capelli biondi- ma il viso tondo e gli occhioni verdi di sua madre Daphne.
<< Ciao, Theo. >> salutò papà, io mi limitai un cenno a Steve, il figlio della coppietta, un anno più piccolo di me e smistato, ovviamente, a Serpeverde.
<< Ho saputo della relazione! >> cinguettò Daphne, deliziata. Okay, che problema di nascita c'era in queste Greengrass? Io roteai gli occhi e sbuffai sonoramente.
<< Vero? >> strillò mamma. << Finalmente Scorpius si è deciso! >>
<< Ma, insomma, Draco a te va bene? >> domandò Theodore Nott.
Oh-oh, ora voglio ridere io.
Draco contrasse la mascella e disse a denti stretti. << Va benissimo. Rose è una persona... deliziosa. >>
Da quanto la Weasley era diventata Rose?
Theodore lo guardò come se fosse pazzo, come se stesse sottolineando che quella era figlia della Granger e di Ron Weasley, cui non tollerava neanche il nome, figurarsi la parentela.
<< Oh, sì. Rose è deliziosa! >> aggiunse mamma, ma lei lo pensava davvero. Andiamo, lei avrebbe trovato delizioso anche Voldemort!
<< Beh, io vado. >> tagliai corto. Salutai un ultima volta i miei genitori e mia madre mi strinse in uno di quei abbracci soffocanti, come se avessi ancora undici anni e quello fosse il mio primo giorno anzichè averne sedici e stare per iniziare il sesto anno.
Mio padre mi cinse in un abbraccio davvero molto rigido e soffiò all'orecchio un suo mi raccomando. Probabilmente se avessi mandato a monte qualcosa mi avrebbe diseredato.
Poi mi diressi con Steve verso il centro del treno, dove solitamente ci sedevamo e fu allora che Jennifer Zabini, alias Jen, mi si parò davanti e mi sbattè in faccia un articolo di giornale. Io frenai di botto e la guardai storto. Jen era impeccabilmente pronta per andare a Hogwarts, con la sua divisa verde e argento - in quel momento non portava il mantello - e aveva la spilla da Prefetto appuntata sul maglioncino grigio.
Insomma, soltanto un malato avrebbe dato la spilla da prefetto a Jen, ma avevo pensato che in effetti la McGrannitt avesse ereditato la pazzia di Silente.
<< Quando avevi intenzione di dirmelo, Scorp? >> cinguettò falsamente, faceva così quando era adirata per qualcosa. Sentì Steve trattenere un sospiro, perchè sapeva benissimo che era meglio non fare incavolare la Zabini.
<< Con Weasley! Intendiamoci - non ho niente in contrario con loro. Soltanto... stai bene? Tuo padre non ti ha avadakedaverizzato ? >>
Steve ghignò. << Draco è d'accordo. >>
<< Sul serio? >>
<< Serio. >>
Lanciai un'occhiata infastidita i miei amici e sbuffai ancora una volta in quella giornata, proseguendo il mio lungo cammino. Dov'era Al?
<< Oh, guarda. C'è Albus. >> esclamò Jen, sussultanto e indicando davanti a sè un Albus vestito alla babbana, con una felpa verde e dei jeans che sembravano davvero stupendi da indossare ma che mio padre non mi avrebbe mai permesso di indossarli. Albus stava parlottando con suo padre, affianco c'era James, che vidi saltare letteralmente sul treno e salutare sua madre. Poi salì anche Lily e il mio cuore fece una capriola, com'era carina!
Di fianco alla famiglia Potter c'era la famiglia Weasley, con Rose che parlava con suo padre e alzava gli occhi al cielo, mentre Hugo seguiva Lily sul treno.
<< C'è la tua fidanzata. >> osservò Steve.
Grazie, Steve.
Ci avvicinammo alle due famiglie e quando mi vide Albus fece un sorriso da parte a parte e mi battè una mano sulla spalla, per poi salutare Steve e Jen.
Poi guardai Rose e indulgiai su di lei. Stavo riflettendo sul modo con cui dovevo salutarla quando lei alzò la mano, rossa in viso e accennò un sorriso.
Sembrava dolce.
<< Ma che carini, sono riservati! >> trillò Hermione, lanciando un'occhiata strana a Rose.
Io mi limitai a ricambiare il sorriso e ad andare a piazzarmi accanto a Rose, mentre Ron Weasley mi diceva: << Ti carico io i tuoi bagagli, Malfoy. >> era brusco il suo tono, ma doveva sembrare una cortesia o era soltanto un patetico tentativo di leccarmi il culo?
Entrambi, forse.
Jen afferrò la mano di Rose e gliela strinse forte. << Piacere, Rose. Posso chiamarti Rose, vero? Non ci siamo mai parlate molto, tu ed io. Beh, ora che esci con Scorpius sembrerebbe strano se ti chiamassi per cognome. Sai, Scorpius è come un fratello per me! >>
Okay, qualcuno la freni.
Rose la guardava allibita e la vidi piuttosto sollevata quando Albus afferrò Jen per un braccio e la incitò di salire sul treno. Sia benedetto Albus Potter.
Mi schiarii la voce, allungando la mano. << Andiamo, Weasley ? >> poi mi corressi, sembrava piuttosto strano se la chiamassi ancora per cognome nonostante ci frequentassimo. << Andiamo, Rose ? >> ripetei.
Lei guardò incerta la mia mano ma l'afferrò, alla fine. Era calda e la mia gelata, poi Rose salutò con la mano i genitori e gli zii.
Salimmo sul treno di Hogwarts e, momentaneamente mi misi nello stesso scompartimento di Albus, Rose e James.
Il treno sbuffò e le porte si chiusero, James si sbracciò dal finestrino per salutare i suoi genitori, poi, dopo che furono scomparsi si dileguò dai suoi amici del settimo anno.
E io rimasi solo con Albus e Rose.
Alzai gli occhi al cielo e distesi le gambe sul sedile davanti, che era quello dov'era seduto Al.
<< Questa storia è una rottura. >> sussurrai, lanciando occhiate torve agli studenti che passavano per il corridoio e ci lanciavano occhiate furtive, successive con risoliti e gridolini eccitati. Ma non avevano nulla da fare che girovagare per i corridoi e additarci, non volevano che ne so, stare seduti ?
<< A chi lo dici. >> sussurrò Rose amareggiata.
In quel momento arrivò Lily. E il mio cuore fece una capriola, indossava l'uniforme di Grifondoro e portava i capelli rossi legati in una coda, con qualche ciuffo sulla fronte. I suoi capelli erano liscissimi e bellissimi. Arrossì immediatamente e mi salutò con un cenno della mano.
<< Ciao, Scorpius. >>
<< Ciao Lily. >> mormorai, senza che il mio cuore smettesse di fare capriole. Ma quant'era carina ? Sì insomma, aveva gli stessi capelli di Rose e le stesse lentiggini ma... non c'era paragone, insomma.
Lily era cento volte più bella di Rose.
<< Rose, Domi ti cerca. >> rivelò. Rose annuì di botto e si alzò, entusiasta d'aver trovato qualcosa di meglio da fare che starsene lì con me. Poi Lily indulgiò su di me e mi sorrise.
Oddio.
E se ne andò.
Guardai Albus che aveva un sopracciglio inarcato e mi guardava con un cipiglio strano, tanto per puntualizzare era la faccia da Stai-sbavando-di-mia-sorella-controllati.
<< Dovremo dirlo a Lily che è una relazione finta. >>
<< Perchè? >> ghignò Albus. << Sai che se lo scoprisse James saremo finiti perchè lo saprebbe tutta la scuola, vero? >>
<< Lily non lo andrebbe a sbandierare. >> sbottai infastidito. Quanta poca fiducia aveva in sua sorella?
E va bene che James era un troglodita idiota ma Lily non gliel'avrebbe detto di certo. Lily era così perfetta.
Albus roteò gli occhi e ghignò ancora. << Sarebbe comunque meno divertente. >>
Stavo per insultarlo, stavo davvero davvero per farlo, se non avessi visto un'ombra sospetta passare per i corridoio. Ed era sospetta decisamente perchè chi si aggirava per il treno con un impermeabile e un cappello il primo giorno di Settembre?
Aggrottai le sopracciglia e Albus se ne accorse. << Hai visto? chi è ? >> e si alzò, dirigendosi fuori dal corridoio. Ecco che la parte ficcanaso ereditata senza dubbio da suo padre usciva fuori. Siccome pensavo che era un malvivente e un killer assassino, lo seguii, tanto per non lasciarlo da solo in caso stesse per morire.
Ci fermammo nello spiazzo che c'era prima dei bagni e lì vedemmo la figura incappucciata, ora libera dal cappello mostrava una riccia matassa di capelli biondi, parlottare. Affianco alla figura - senza dubbio una donna - con affianco un block notes volante e una piuma incantata sche scriveva.
<< ... Rose Weasley e Scorpius Malfoy abbiano una finta relazione... >> stava borbottando.
<< Skeeter! >> ruggì Albus, con rabbia perchè non sopportava quella donna. Decisamente, chi sopportava quella donna? Rita Skeeter aveva lavorato con Ginny Potter per qualche tempo, durante le telecronache di Quidditch, perciò Rita Skeeter conosceva la famiglia Potter molto bene.
La giornalista sussultò e si voltò verso di noi, aggiustandosi gli occhiali e sorridendo zuccherosamente - vomitevolmente - ad Albus e lanciandomi un'occhiata storta a me.
<< Che ci fai qui? >>
<< Voglio smascherarti! >> strillò Rita, puntandomi un indice contro, la sua unghia era smisuratamente lunga e laccata di rosso. Disgustosa. << E' ovvio che stai intraprendendo una finta relazione, ma mi chiedo perchè, e questo sarà lo scoop del secolo! >>
Lo diceva da anni, che era lo scoop del secolo.
<< Finta? Che dici, Rita! Scorpius e mia cugina si amano davvero. >> incalzò Albus col tono arrabbiato e incredibilmente serio. Wow che bravo attore.
Peccato che io amassi Rose quanto amassi Hagrid e le sue stupide lezioni di cura delle creature magiche. Ovvero zero.
Rita Skeeter fece scattare un finissimo sopracciglio sll'insù e mi guardò secca.
In quel momento, dal bagno, uscirono Rose e Dominique Weasley - voglio ignorare cosa stavano facendo in bagno - e Rose mi guardò dubbiosa come se pensasse che la stessi spiando. Dominique ci ignorò e scappò nei corridoio.
Porco Merlino, no!
<< Rose! >> esclamai agguantandola per un braccio e tirandola verso di me, così da metterle un braccio intorno alla vita e schiacciarmela addosso. La sentii sussultare e io arrossii vistosamente. << Dove sei stata? Lo sai che mi manchi troppo se te ne stai lontana! >> sbottai terribilmente zuccheroso,
Già detto? Lo ripeto: vomitevole.
Rita ci guardò e sbuffò, fermando la sua penna ed entrando nell scompartimento vip. Quando fu scomparsa Rose si staccò da me e mi guardò torva.
<< Penso che stiano crescendo dei problemi. >> sghignazzò Albus. Rose quando si rivolse a lui aveva un cipiglio davvero arrabbiato, nonostante Al non faccia altro che prenderci in giro e io stavo soltanto cercando di salvare la pellaccia a noi, dato che se andasse qualcosa storto i Weasley, i Malfoy e i Potter ci spellerebbero vivi dentro un calderone e recitanto un rito satanico a cui avrebbero partecipato anche Lily e Hugo, i quali avrebbero avutotivo esempio e si sarebbero dati all'alcool e alla droga. Cosi i nonni Weasley sarebbero impazziti e avrebbero ucciso i mei nonni - perchè li odiavano - e quindi si sarebbe scatenata una Guerra Magica e sarebbero morti tanti innocenti, tra cui Steve, Jen e i cugini Weasley.
Mi auguro soltanto che in tutto questo venga ucciso anche James Potter.
... Okay, la mia mente stava iniziando ad acquistare quella sfumatura di insanità mentale ereditaria dei nostri genitori. Forse, a causargli quest'insanità era stata la partecipazione alla Guerra Magica, il che probabilmente significa che se ce ne sarebbe stata un'altra come sopracitato, la prossima generazione sarebbe stata vittima della nostra insanità.
<< ... ma è terribile! >> strillò Rose, catapultandomi nella realtà e facendomi pensare quanto mi ero perso intento ai miei sproloqui mentali. << Dobbiamo assolutamente cerca di essere una coppia perfetta, okay ? >> stavolta mi stava guardando. Senza rabbia e senza scocciatura.
Normalmente.
<< S-sì, ecco. Ma sono comunque dell'idea che non convinceremo i nostri amici, quelli che frequenteremo tutti i giorni. >> aggiunsi, facendo annuire sia Albus che Rose.
<< Possiamo dirlo a qualcuno. >> osservò Albus.
<< Possiamo davvero? >> sospirò Rose.
<< Puoi dirlo a Dominique, Rose, visto che è la tua migliore amica. E noi lo diremo a Steve e Jen. >>
Un momento. Perchè Al Potter parlava con i noi come se ci fossimo entrambi in questa situazione m,entre in realtà lui non c'entrava niente ?
Ecco il ficcanaso Potter.
Passarono due ragazze di Tassorosso, che guardarono me e Rose con malizia, per salutarla con un << Ciao, Rosie. >>e fecero per chiudersi in bagno.
Punto primo: Perchè le ragazze si chiudevano in bagno a coppia?
Punto secondo: Perchè in questa scuola non esiste altro che spettegolare? Insomma, studiare no, eh?
 
<< Sarà difficile. >> completò Rose e non seppi che darle ragione.

 
   
 
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