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Autore: ShannaInLuv    24/08/2016    3 recensioni
Rosius!| Jaminique!| AlxOc ! | Ispirata a Nisekoi | Enjoy it !
Una Rosius basata sul manga Nisekoi.
Lui non è normale. < Non chiedetemi come faccia io a predire lo svolgimento della giornata dai miei capelli, lo faccio e
basta. >
Lei non è normale. < Noi due odiamo James. James è un cretino, strafottente, egoista, egocentrico, eccentrico, casinista... >
La loro relazione non è normale. < Che fai, idiota? > sibilò lei.
< Cerco di fare l’innamorato! > sussurrai di rimando.
I loro amici non sono normali. < E' bello vedervi scannare. > Albus.
< Ehy, Rossa. Non sembri proprio in confidenza con Malfoy. > James.
< Giù le zampe da Scor-Scor. > Molly.
< Ho baciato un cugino. > Dominique
Le loro famiglie non sono normali. Finta.
Niente è normale. < Allora è vero. State insieme? Lumacorno mi deve cinque galeoni. >
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Titolo: False Love
Autore: Shanna_RenicoBOO
Fandom: Harry Potter

Genere: Malinconico e comico in alcuni punti, romantico.

Rating: Giallo.

Avvertimenti: Nope.
Personaggi: Famiglia Potter, famiglia Weasley, famiglia Malfoy, nuovo personaggio.
Coppie: Rosius, Jaminique, AlbusxOc, accenni ScorpLily

Note:Ehilà, prima cosa: questo capitolo è stato betato da Littles_ che ci tengo a salutare e a ringraziare. poi, saluto tutti e spero questa storia vi piaccia :) E devo informare che è ispirata a Nisekoi, che è un manga giapponese davvero fantastico, a chi è amante dei manga e non l'avesse ancora letto ve lo consiglio! Questa storia vedrà come protagnoisti Scorpius e Rose e James e Dominique. Tanto emeno protagonista non sarà Al ( Merlino, lo adoro). Che dire, spero che vi piaccia e che passiate in tanti e mi accompagnerete in questa storia piena di colpi di scena! Commentate ;)
 
False Love
Chapter 1: Come avere rovinata la vita in dieci secondi (prologue)



Il sole splendeva, gli uccellini cinguettavano e si prospettava essere una bella giornata. Okay, no. Quella era in effetti la peggior giornata della mia vita, anche più di quando dissi a mio padre che il mio migliore amico era il figlio di mezzo dei Potter e lui fece una scenata dentro i Tre Manici di Scopa. Anche quando il suddetto padre mi invitò alla festa di Hogsmade, durante il mio quarto anno, a cui io ci portai Albus, e lui fece passare un brutto quarto d'ora al mio migliore amico.
No, quel giorno, era decisamente peggiore.
Punto.
Il fatto era che sin da quando mi ero svegliato di mattina e avevo notato i miei capelli erano più sparati del solito, avevo capito che sarebbe stata una giornata orrenda. Non chiedetemi come faccia io a predire lo svolgimento della giornata dai miei capelli, lo faccio e basta, la Cooman ne andrebbe fiera.
Adoravo la Cooman, e non soltanto perché passava la sua vita a predire la fine dei Potter, James Sirius incluso – e vedere la Cooman in Sala Grande a predire grande sventura su James Sirius Potter facendolo sbiancare; era davvero appagante.
Comunque, tornando a noi, ero sicuro che sarebbe stato un brutto giorno, anche perché noi Malfoy eravamo invitati alla festa dei quarant'anni di Harry Potter, che si festeggiava in un locale del Mondo Magico a cui avrebbe partecipato mezza popolazione. 
Draco Malfoy, mio padre, aveva semplicemente deciso di andarci poiché lavorava al Ministero ed era suo dovere, e perché se si fosse perso la più grande festa di sempre, sarebbe stato lo zimbello di tutti. E papà odiava questo genere di cose, era così perfezionista e pompato, a volte.
In ogni caso, era il 31 Agosto e l'indomani ci sarebbe stato anche il ritorno a Hogwarts, che aspettavo con trepidazione: diciamocelo, stare tre mesi in compagnia prolungata di mio padre può essere talmente nocivo che neanche i dolcetti alla crema di mia madre riescono ad aiutare.
Sapevo quindi che sarebbe finito male, quel giorno, ma non pensavo così male. Intendiamoci, già che Ron Weasley non avesse lanciato una Fattura Orcovolante made in Ginny a mio padre era una cosa buona, diciamo che si limitavano a guardarsi in cagnesco tutte le volte che i loro sguardi si incrociavano ed era un mistero di come Hermione Granger e Ginny Weasley non avessero la bocca slabbrata dati i larghi sorrisi tiratissimi.
Era finita male, sì, ma sorprendentemente non era colpa degli adulti e neanche dei Tiri Vispi Weasley.
Era qualcosa di molto peggio.

 

***

 
La festa era bella, appurai. Il grandissimo locale di nome Wizard Closer - che nome assurdo, - era addobbato da striscioni e luci festive, non troppo vistose ma con numerose decorazioni provenienti dal negozio di George Weasley. Avevano addobbato perfino con qualche ragno incantato e qualche zucca magica che brillava e cantava “Happy Birthday”. 
Seriamente?
Comunque, non riusciva a vedere granché le decorazioni dato che la sala era gremita di persone, anche tutte ammassate tra loro nel tentativo di ballare qualche canzone di non so quale pazzo, vecchio e sconosciuto cantante Magico.
Non appena io e la mia famiglia arrivammo, individuai Albus Potter che stava seduto a gambe incrociate sul bancone parlando con Lysander Scamandro e una massa di capelli rossi fiammeggianti.
Rose Weasley. Storsi il naso. Non che la odiassi come mio padre odiava suo padre ma era decisamente insopportabile, sempre con la mano alzata, sempre con il sorriso in bocca e anche a Quidditch riusciva ad essere abile. Io e lei non avevamo parlato molto dal secondo anno, quando eravamo ancora bimbi innocenti, poi ognuno aveva preso la sua strada e avere un migliore amico in comune - Albus - non ci impediva di ignorarci vistosamente per tutto il nostro soggiorno a Hogwarts.
<< Papà, vado da Al >> sibilai quasi senza respiro data la numerosa gente e, quando diedi di gomito tra la gente appiccicata come riso scotto, riuscii a infilarmi in un buco e a strisciare verso la direzione ove avevo visto Al.
Dopo quasi un quarto d'ora, mi staccai dalle ultime due persone e sbucai davanti ad Albus, la Weasley e Lysander, mi piegai in due per avevo il fiatone. Ero piuttosto ridicolo direi.
Mi drizzai e inarcai il sopracciglio nel mio usuale modo conosciuto e fissai il mio migliore amico: << Davvero c’era bisogno di invitare tutta questa gente? >>
Albus fece spallucce e tornò a bere qualcosa di irriconoscibile, mentre Rose Weasley fingeva di non avermi né visto e né sentito, troppo interessata alle sue unghie.
<< Tieni, Scorp. >> Lysander mi porse un bicchiere pieno di liquido argenteo. Lo ringraziai e sorrisi imbarazzato. Poi, non appena lo Scamandro si voltò, feci scivolare il bicchiere sul tavolino dietro di me.
Regola numero uno: non accettare qualsiasi cosa provenga dai Weasley-Potter o dagli Scamandro. I primi erano sempre pronti ad ammazzarmi (una volta mi avevano rifilato delle pasticche Vomitose, dicendomi che erano Pasticche contro il mal di testa) e i secondi perché erano semplicemente fuori di testa.
Talmente fuori di testa che dicevano che a far muovere le bollicine dentro la Coca Cola Babbana erano i Gorgosprizzi e non l'anidride carbonica, perciò preferivano non berla.
Ma questa, per Lorcan e Lysander, era la normalità.
<< Comunque è una bella festa, >> precisò Albus, voltandosi verso di me e lasciando ondeggiare i piedi nel vuoto, con un sorriso più tirato, se possibile, di Hermione Granger poco prima, come per giustificare il padre o chiunque altro pazzo che aveva organizzato una festa del genere.
Devo dire che nella famiglia Potter-Weasley Albus era uno dei pochi che si salvava, l'altra era la sua sorellina Lily Luna.
Era assolutamente adorabile, quella piccolina; aveva soltanto un anno in meno di noi ma sembrava più piccola per la timidezza. Era un po' goffa e quando arrossiva le si coloravano le guance di un rosa incredibile. I suoi capelli erano lisci come seta (okay, sembravano, non ho mai avuto il piacere di toccarli) e i suoi occhi nocciola erano come il colore del caffè, che io amavo. Aveva poche lentiggini, in confronto agli altri Weasley dai capelli rossi e questo la rendeva assolutamente perfetta.
Okay, dite pure che sono pazzo. Credo di essermi innamorato di lei l'anno scorso, e Albus lo sapeva sin dall’inizio, così dopo avermi lavato la testa per bene poiché era la sua sorellina, aveva lasciato perdere, dicendo che dopotutto io andavo meglio del corvonero Seamus Cardle.
Inoltre, aveva aggiunto qualcosa su una questione familiare dei ruoli, del fatto che a lui spettasse il compito di proteggere Rose mentre la protezione di Lily aspettava a James - quindi me la sarei dovuta vedere con il suddetto.
Inutile dire che non ci avevo capito granché, allora.
<< Scorpius, >> strillò dolcemente Harry Potter dando di gomito a un Dean Thomas piuttosto ubriaco per poi dirigersi verso di noi sorridente. Più che un sorriso sembrava una paralisi facciale e con quei capelli brizzolati tirati all'indietro e quello smoking nero dalla camicia rossa senza cravatta che spuntava dalla giacca, era davvero inquietante. << Come va? >>
<< Benissimo, signore. E... auguri! >>
Harry fece un gesto con la mano e sorseggiò dello spumante o qualsiasi altra robaccia fosse, mentre in sottofondo erano partite le Sorelle Stravagarie. Perfetto, potevo anche ammazzarmi con un bacio del Dissennatore, ora. 
<< Rose, cara, tuo padre vorrebbe vederti. Deve comunicarti una cosa importante >> annunciò catturando finalmente l'attenzione di Rose che balzò giù dalla sedia su cui era accovacciata per poi seguire lo zio.
Harry Potter si bloccò a metà strada, voltandosi e sorridendomi in maniera terrificante - davvero terrificante - dicendomi: << Anche tuo padre vuole vederti, Scorpius >>
Io mi scambiai un'occhiata con Albus, il quale alzò le spalle, seguendomi tra la folla, cercando di non perdere di vista Harry Potter per evitare di finire in uno girovagare tra la calca come in un labirinto magico.
Giungemmo quindi a un'area che doveva essere riservata, perché coperta con delle tendine ed era anche piuttosto libera. Harry vi entrò dentro invitandoci ad entrare; mi sorpresi nel notare che, in effetti, era un ampio spazio completo di minibar con numerose sedie e poltroncine decisamente comode.
Sul serio? Dovevano restare lì, seduti e distanziati uno dall'altro, a sorseggiare quella robaccia mentre noi dovevamo stare tra la folla sentendo la puzza dell’ascella sudata di qualche persona sfrenata –o nel peggiore dei casi ubriaca- che ci viene addosso dopo una lunga ballata?
Questo è razzismo contro noi giovani. 
Storsi il naso ed evidentemente mia madre capì visto che mi rivolse uno sguardo addolcito con un sorrisetto smielato. In ogni caso, in quel momento la sala da vip era sgombra, eccetto per i miei genitori, quelli della Weasley e di Harry Potter.
<< Ciao Mal- Malf- ... Scorpius >> si arrese infine Ron, guardandomi con un sorriso psicopatico che doveva sembrare cordiale. Okay, che diamine aveva quella famiglia?
<< Ehm, salve… >> mormorai, ad entrambi i Weasley presenti - Hermione e Ron -, per poi tornare a guardare mio padre con confusione stampato sul volto.
Hermione si schiarì la voce e poggiò con mani tremanti un bicchiere stracolmo di sostanza - Fanta? Sprite? Burrobirra? - sul tavolino minuscolo di fronte al divanetto rosso su cui era seduta e ci sorrise, un po' meno psicopatica.
<< Di recente, ragazzi, ci sono state delle incursioni di vandalismo al Minisero dove noi cinque- >> disse indicando se stessa e gli altri adulti presenti: << ...lavoriamo. Sono dei malviventi difficili da catturare con la magia che si stanno divertendo a... farci scherzi e atti vandalici, >> soggiunse la Granger con una smorfia: << che stanno decisamente rovinando la nostra reputazione e il Ministero stesso. >>
Papà alzò gli occhi al cielo, come faceva quando si scocciava dei giri di parole e voleva andare al sodo. Io già sapevo che quella non sarebbe stata una bella notizia grazie ai miei capelli mattutini.
<< Insomma, Granger, >> sbottò adirato: << dobbiamo mostrare che le nostre tre famiglie sono le più forti di tutto il Mondo Magico e che ci devono temere. >>
<< Malfoy, non farla così imperialista >> sbuffò Ron Weasley.
<< Perchè, Weasley sai che significa? >>
<< Taci, Malfoy, brutto- >>
<< E non è così che risolveremo le cose! >> strillò Hermione, decisamente adirata, scoccando una lunga occhiataccia a mio padre e tirando uno scappellotto a Ron che, a giudicare dal suono che emanò, sembrò fare piuttosto male.
<< Ragazzi, >> sussurrò flebile mamma, prendendo la parola per la prima volta: << ci sono i giornalisti, se continuerete così questa banda prenderà piede per deriderci ancora. >>
Papà e Ron ebbero la decenza di ascoltare mia madre senza replicare, scoccandosi un ultima e lunghissima occhiataccia per poi voltarsi come scottati. Io, dal canto mio, non ci stavo capendo molto, e neanche Albus a giudicare dalla sua espressione sbalordita con tanto di occhioni verdi sgranati, tantomeno Rose e gioii che per una volta Rose Weasley non era la saputella del momento.
<< Quindi, >> continuò Harry Potter gioviale - stava ridendo? - ondeggiando sulle scarpe di pelle di drago nera che costavano più o meno quanto quelle di mio padre (cioè molti galeoni d'oro): << abbiamo deciso di unire le nostre tre famiglie >> trillò, generando un lamento basso e rauco da parte di Ron, alla sua destra seduto accanto alla moglie.
<< C-cioè? >> balbettò Rose.
<< Dato che Scorpius è già il migliore amico di Albus, e sembra essere un'amicizia forte, che quindi unisce i Potter ai Malfoy, abbiamo deciso di incatenarci anche i Weasley... >> spiegò Harry.
Oh, no, devo fare finta di essere amico di quella là e di tutta la combriccola Potter-Weasley? 
Io odiavo James e Fred, soprattutto! Con i loro scherzi e sì, da quando mi avevano fatto Evanescere i pantaloni a Quidditch.
D'accordo che loro facevano scherzi a tutti ma sembravano che ci prendessero gusto con me in particolare, probabilmente perché ero un Serpeverde e un Malfoy.
<< Quindi?... >> incalzai io, impaziente, traendo un lungo sospiro.
Oh, capelli miei, perché non mi tradite, qualche volta?
Mio padre sospirò e il sopracciglio si mosse in un tic, come quando avvertiva che Albus rimaneva a cena o come quando ci andavo io da lui. Poi, elargì un sorriso inquietante molto simile a quello di Harry Potter poco prima - okay James Potter, cosa hai messo nel calice dei nostri genitori? Che sostanza è? -.
<< Tu e la Weasley, >> disse forzatamente, come se ogni parola gli stesse portando via anni di vita. O peggio, denaro. Mio padre era piuttosto tirchio, << dovete.... >>
<< Dobbiamo? >>
<< Dovete far finta di essere fidanzati, fino ai M.A.G.O, almeno. >>
Guardai mio padre, lo fissai intensamente, per una decisa di secondi, aspettando che cambiasse espressione e si mettesse a ridere urlando te-l'ho-fatta-Scorp! Rendendo ciò il più bel Pesce d'Aprile di sempre, nonostante fossimo ad Agosto, ma si sapeva, che mio padre era svitato, quindi sarebbe andata bene, alla grande.
Però l'espressione di mio padre non cambiava e mi costrinsi a guardare mia madre, che sorrideva dolcemente, dispiaciuta, con le sopracciglia finissime incurvate un’espressione rattristita.
Scoppiai a ridere, letteralmente. Nel silenzio più assoluto, si sentì soltanto la mia risata gracchiare per un minuto buono, e poi, quando mi fermai asciugandomi l'occhio sinistro da una lacrima, mi resi conto che gli adulti mi stavano guardando male. Davvero male.
Se gli sguardi uccidessero, sarebbero già incarcerati ad Azkaban.
<< Non era uno scherzo... vero? >> sussurrai, facendo morire il sorriso dalle mie labbra. Hermione Granger contrasse la mascella. 
<< È per un bene superiore, giusto per mostrare che le nostre famiglie siano davvero legate. In modo che ci pensino due volte prima di farci scherzetti. >>
Guardai mio padre. << E tu hai accettato per mantenere la fama del Ministero? >> sputai, acido. Tipico di lui, pensava soltanto a lui, se stesso e sé medesimo.
<< Oh, papà! >> fu Rose a strillare isterica, battendo i piedi a terra: << Come hai potuto?! >> era decisamente sull'orlo di una crisi di nervi. Ma non ne ero contento, perché eravamo entrambi nella stessa merda.
Ron Weasley sospirò. << Scusa Rose, ma è importante. Dovrete fare solo finta, che vi costa? >>
<< Costa! >> ribattemmo io e Rose in maniera spezzante.
Astoria fece un sorriso. << Visto? Andate già d'accordo! >>
Ti prego mamma, risparmiacelo.
<< Col cavolo, miseriaccia! >> strillò Rose risentita: << Perché io? >> sputò battendo forte i piedi quasi a distruggere il pavimento. << Perché non Lily? >>
Questo me lo chiedevo anch'io. Perché non Lily? Lì sì che sarei stato pienamente d'accordo! Povero me.
<< Perché... deve essere una Weasley, tesoro… >> balbettò Harry Potter.
<< E allora perché non Roxanne, Molly, Lucy o Dominique! >> continuò a urlare tanto che vidi mio padre tirare fuori la bacchetta e fare un Muffliato.
<< Lucy ha solo undici anni! >> protestò Ron.
<< E Dominique non ne sarebbe stata in grado. Non dopo che- >> Harry si bloccò di botto e si scurì in volto, attirando tutta l'attenzione su di sé. Poi fece un vago cenno della mano e dirottò l'argomento. << Ci fidiamo di te, sei perfetta, Rosie. >>
<< Rosie un cazzo! >> sibilò lei a braccia conserte.
<< Rose, il linguaggio! >> la rimproverò Hermione, incredula che la sua figlia perfettina acquisisse un vocabolario così rozzo. Un punto a Rose Weasley, comunque.
Il gruppo cadde nel silenzio più assoluto e io mi sentii talmente disperato da non riuscire più a parlare né a protestare. Mi arresi semplicemente.
La mia vita da Scorpius era finita, ora stavo per diventare Scorpius-il-ragazzo-più-chiaccherato-di-tutta-Higawrts-che-stava-con-Rose-Weasley.
<< A un patto >> non seppi nemmeno come mi era uscita quella frase, va bene essere traumatizzati ma tutti sapevano che con Draco Malfoy non si scendeva a patti. Infatti, il sopracciglio di papà scattò all'insù.
<< Ti comprerò la nuova Firebolt. E tutto ciò che vorrai. Inoltre avrete accesso a tutti i soldi che vorrete. >> mi precedette papà.
Questo sì che era sorprendente, papà doveva essere più disperato del previsto. Come sopracitato, mio padre era tirchio.
<< Abbiamo possibilità di rifiutare? >> rantolò Rose e io la guardai, era improvvisamente pallida, quasi cerulea come mio padre.
<< No. >> ribatté Ron.
Poi Harry sorrise affabile e ci mise in mano due bicchieri di pregiatissimo champagne, indicandoci con il mento l'uscita dello spazio vip.
<< Felice fidanzamento, Rose, Scorp! >> affermò.
Okay, sentire che Harry Potter - che non mi sopporta, intendiamoci - mi chiami con il diminutivo del mio nome era scioccante ma mai quanto il suono delle parole Scorp-Rose-Fidanzamento; erano completamente fuori rotta una dall'altra!
<< Dobbiamo soltanto dirlo ai giornalisti! >> trillò mamma, improvvisamente entusiasta - per aver salvato quasi il Ministero. Oppure per il fidanzamento, anche se finto, del figlio? Chi lo sa. 
Sentii Albus sussultare accanto a me e quando lo guardai vidi che stava emettendo dei singhiozzi silenziosi, che potevano tramutarsi in risate sguaiate di lì a poco. Lo guardai estremamente male e Rose gli rifilò un fortissimo pizzicotto sul braccio.
<< Non c’è niente da ridere! >> lo ammonii, sibilando silenziosamente come una serpe, mentre seguivamo i nostri genitori.
Albus quasi si strozzò con la saliva, dal ridere - e ben gli stava. << Oh, sì che lo è! >> ribatté serafico: << Sarà tutto molto, molto divertente. >>
Bastardo. 
È da annotare, Albus Potter è un assoluto Bastardo - sì con la B maiuscola, se lo merita!
In quel momento eravamo giunti accanto a un piccolo palco, dove salimmo tutti e io, anche se per poco, mi sentii piuttosto popolare. Non che la cosa mi dispiacesse ma non era quello il genere di attenzioni che volevo.
<< Salve a tutti! Come sapete oggi è il mio compleanno, ma ho anche una notizia da darvi. La mia piccola Rosie si è fidanzata ufficialmente. >>
Un piccolo coro di “ooh” successe quelle parole e vidi la Weasley che incassava la testa fra le spalle e diventava scarlatta in volto e sulle orecchie.
<< Con chi? >> urlò Lily.
<< Piccola Rosellina e soltanto ora dovevo saperlo? >> sbottò James incredulo.
<< Non è Davies, vero? >> domandò Fred.
<< Perbacco! Un nuovo membro! >> si aggregò Roxanne.
<< Spero sia una cosa seria, finalmente Rose. >> Lucy le rivolse una lunga occhiata criptica.
<< Sarà un figo pazzesco… >> mormorò Molly.
<< Mai quanto me, ah ah! >> ridacchiò Louis.
<< Rose, razza d'idiota, perché non me l'hai detto per prima?! >> urlò una risentita Dominique.
<< Sono così contenta! >> esultò Victoire.
<< Vai così, Rose! >> tifò Teddy.
Harry interruppe quel coro di voci con lo schiarirsi della sua voce e mi guardò, poi sospirò al microfono magico: << Ecco, la persona con cui Rosie si è finalmente fidanzata è... >> sorrise mellifluo. Brutto. Bastardo. << Scorpius Malfoy. >>
La sala ammutolì all'istante e io sentii l'odio schiacciarmi fino a stendermi a terra, guardai i visi paonazzi dei nonni Molly e Arthur Weasley, gli sguardi basiti dei cugini di Albus. Il volto sorpreso di Lily - quant'era bella! - e l'ira funesta di Molly, che scappò via.
Oh, cazzo. Mi ero scordato di lei…
<< E come la metti con Molly? >> sussurrò velenoso al mio orecchio Albus, il solo a trovarci qualcosa di divertente in quella situazione di merda.
Lo guardai nervoso e scrollai le spalle. Ero stato con Molly qualche tempo prima, poi ci eravamo mollati perché io ero assolutamente innamorato di Lily. Ma Molly, invece, era assolutamente innamorata di me e non perdeva occasione per corteggiarmi, scambiarmi avances nei corridoi o semplicemente respirare la mia stessa aria.
Era una fissata ma mi dispiaceva che fosse venuta a saperlo così.
Ed era anche bella, chiaro, però io amavo Lily. Pardon - ora avrei dovuto essere innamorato pazzo di Rose.
<< Scherzi?! >> tuonò Hugo. << Ma se fino a l'altro ieri Rose commentava su quanto fosse inutile al mondo un altro Malfoy. >>
Guardai Rose e inarcai un sopracciglio come a dire se era serio suo fratello, lei incurvò le sopraccigli come per scusarsi e io assunsi un'espressione scocciata per troncare lì l’argomento.
Okay, io e la Weasley avevamo appena avuto un discorso silenzioso, passo avanti, no?
<< Ma che dici, Hugo! >> si affrettò a dire Rose, guardando nervosa Rita Skeeter seduta a un angolo, che prendeva appunti con gli occhi assottigliati. << Noi ci amiamo! >> trillò falsamente.
<< Sto per vomitare. >> intervenne James e per una volta ero d'accordo con lui, seppur dovetti ribattere e, rigido come un manico di scopa mi avvicinai a Rose, cingendola con un braccio.
<< Che fai, idiota? >> sibilò lei.
<< Cerco di fare l’innamorato! >> sussurrai di rimando, piuttosto scocciato e assunsi quel sorriso che tanto giudicavo alla Harry Potter, quello inquietante. Stavo diventando matto pure io.
<< Non sembrate tanto innamorati... >> commentò Rita Skeeter dal basso e io immaginai di prenderla a pugni. Oppure mi sarei fatto insegnare da Al la sua celebre fattura Orcovolante.
<< M-ma certo! >> squittì Rose, stringendosi al mio abbraccio e lanciando una lunga occhiata al padre Ron che era rabbrividito, insieme ai genitori, per l'affermazione della Skeeter. O forse perché ci stavamo abbracciando, Merlino. Dov'era finito il nostro ignoriamoci e basta? Era finito nel cesso, ecco dove.
<< Fantastico! >> trillò Rita, anche se sembrava scettica ancora un po'. E ci credo!: da quando i Weasley e i Malfoy andavano d'amore e d'accordo?
Soprattutto, io e Rose?
<< Perfetto, buon proseguimento della serata! >> liquidò Harry Potter.
E, tanto per mettere la ciliegina sulla torta, mi ero scordato anche di un'altra, ultimissima ma importantissima cosa. La ragazza della promessa.
Sentii il mio medaglione pesarmi al collo.
Cazzo.
   
 
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