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Autore: DarkViolet92    15/10/2016    0 recensioni
Giorgia, giovane studentessa che frequenta il primo anno della Jordan High School.
Il padre è andato via di casa e non è mai più tornato, in seguito ad una chiamata di lavoro, quando lei e i suoi quattro fratelli minori erano piccoli, i trigemini Caterina, Carolina e Stefano, e infine Massimo, il più giovane.
Adesso che Giorgia è all’inizio del suo primo anno, le condizioni di salute della loro madre si sono aggravate tanto da dover essere ricoverata all’ospedale.
Perciò lei, oltre a svolgere il suo dovere di studentessa e sorella maggiore, adesso deve anche badare alla casa (ordine, pulizia, preparazione dei pasti…), tenere d’occhio i suoi fratelli minori, trovarsi un lavoro per pagare l’affitto, fare la spesa e per le spese scolastiche (libri di testo, quaderni, tasse…).
Senza contare che sia lei, sia loro quattro sono dislessici, inoltre hanno tutti un deficit dell’attenzione (iperattività).
Che nesso c’è tra l’improvvisa apparizione nella loro vita dei vampiri e dei licantropi di Twilight, The Vampire Diaries, The Originals e di altri personaggi noti di Teen Wolf?
Come mai loro sono gli unici a riconoscerli come tali in tutta la città?
Qual è il collegamento tra la loro comparsa, la scomparsa
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Tematiche delicate | Contesto: Più libri/film, Contesto generale/vago
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SECONDO CAPITOLO: UNA STUDENTESSA RITARDATARIA SI RIVELA L’AUTOMOBILISTA FRETTOLOSA E L’IMPRINTING DI SETH CLEARWATER.

POV GIORGIA

Accidenti!Proprio oggi dovevano succedere tutti questi casini uno di seguito all’altro?Proprio quando ero da sola poi!L’ultima mia aspettativa era d’arrivare tardi al mio primo giorno di scuola…ma purtroppo è successo.
Per fortuna, nonostante tutto il tempo passato, prima a casa, per la sistemazione provvisoria che ho dato ai mobili, (per evitare d’averla completamente allagata al mio ritorno dalla scuola) e poi la corsa per prepararmi per il resto della mattinata, non ho trovato altri intoppi lungo il tragitto.
Quando finalmente arrivo a destinazione, dopo essere passata in segreteria per giustificare il mio ritardo e ritirare tutto il necessario, posso dirigermi in aula per seguire almeno una lezione.
Non ho corso come una pazza per niente!Fortunatamente, non c’erano poliziotti nei paraggi, per cui a parte alcuni semafori rossi, non ho subito dei grossi rallentamenti e sono riuscita a recuperare, seppure in minima parte, il mio ritardo.
Le addette della segreteria poi, saputa la mia giustificazione, sono state molto comprensive a scrivermela e anche disponibili ad accompagnarmi fino all’aula dell’unica lezione che ho la possibilità di seguire oggi. 
Meno piacevole è l’ingresso che faccio in aula, detestando essere al centro dell’attenzione, avere tutti gli occhi dei miei compagni di classe puntati addosso è molto fastidioso, ma essendo arrivata in ritardo devo per forza subirlo in silenzio.
“Ben arrivata, signorina Williams, stavamo giusto per iniziare la lezione, si accomodi in silenzio a fianco al suo compagno di banco per il resto dell’anno scolastico, Joshua Rose” esclama il professor Richard Rose, visibilmente sollevato alla mia vista, indicandomi con il braccio destro dove andare a sedermi.


POV SETH CLEARWATER

Wow…adesso capisco veramente, cosa hanno provato i miei compagni di branco, quando hanno avuto l’imprinting.
È quello che mi è successo mezz’ora fa, con l’improvvisa entrata in aula di questa studentessa ritardataria bagnata fradicia di pioggia, che Edward mi ha rivelato poi, essere anche la pirata della strada che ha costretto tutti a frenare bruscamente, per evitare di fare un incidente.
Sono infastidito dal contatto fisico costante che ha con il suo compagno di banco, anche se lei non lo contraccambia per nulla…significa che non hanno alcun legame sentimentale.
L’occhiata fulminante del professore, però, mi costringe a distogliere bruscamente lo sguardo dalla sua nuca (*Giorgia è seduta a qualche fila di distanza da Seth e il resto dei nuovi arrivati in città*), e a concentrarmi maggiormente sulla sua spiegazione, per evitare di beccarmi una punizione.
Dopo altri venti minuti di spiegazione del programma di questa materia, la lezione giunge finalmente al suo termine.
Il professore, man mano che gli studenti, a gruppi, si avvicinano alla porta dell’aula per uscire, consegna loro delle schede.
A noi che siamo nuovi, ce ne consegna di più, un po’ come hanno fatto anche gli insegnanti delle lezioni precedenti, così facendo però, siamo tutti obbligati a uscire immediatamente dall’aula.
Di conseguenza, io perdo anche il contatto visivo col mio imprinting.
 Per ora, l’unica cosa che so di lei, è il suo cognome, Williams.
Seguendo la folla degli altri studenti e insegnanti, giungiamo all’interno della mensa della scuola.


POV JOSHUA ROSE

“Attenta Giorgia!” esclamo assieme a Jason, Samantha e a Sasha, prendendola al volo e impedendole di cadere a terra e di farsi male, a causa della sedia rotta, che qualcuno, anziché aggiustarla, ha pensato bene di metterla così com’era al nostro tavolo.
Per fortuna, papà accorre immediatamente in nostro aiuto, oltre a sistemare in poco tempo la sua sedia, così da permetterle di sedersi comodamente a mangiare.
 Oddio…mangiare è una parola molto grossa, visto che lei si è presa soltanto un vasetto di yogurt e un cucchiaino, cui si aggiungono soltanto due pastiglie d’integratori alimentari.
Papà comunque non sembra intenzionato a lasciarci da soli, visto che poggia il proprio vassoio, dal lato opposto del tavolo, prima di accomodarsi a sua volta.
“Allora, la giustificazione del tuo ritardo sull’orario d’ingresso a scuola è valida, anche perché è stata confermata, con una breve chiamata telefonica all’ospedale, per sapere le condizioni di tua madre”.
Se la zia Helene è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale, la sua salute dev’essere peggiorata improvvisamente mentre tornava a casa, anche perché è stata proprio lei, ad accompagnare in macchina i quattro fratelli minori di Giorgia a scuola.
“Mi sono informato anche sulla tua situazione scolastica pregressa, visto che per mantenere te e i tuoi fratelli minori, oltre alle spese ospedaliere per la sua cura, tu sei costretta a dover scegliere di frequentare solamente le lezioni del mattino…
Questo, naturalmente, è possibile, ma hai molte lacune, diversificate sensibilmente in molte materie, che devi assolutamente recuperare”.
Dalla leggera smorfia che ha fatto, evidentemente, papà ha anche scoperto le cause di queste lacune e conseguentemente la ragione, per la quale, Giorgia è molto più legata a degli studenti dai risultati scolastici non eccezionali e con una pessima fama, piuttosto che con noi.
“La soluzione che ho trovato più idonea al tuo caso è la seguente: assieme a mio figlio Joshua, a Jason Rose, a Samantha Lights e a Sasha Winds, dovrai fare delle lezioni tutti i sabati mattina. Inoltre, dovrete incontrarvi nel pomeriggio, almeno due volte alla settimana, a scuola, e poi anche al di fuori di essa; ma li sta a voi organizzarvi bene, in dei gruppi di studio…non ci sono altre alternative, ho già informato il tuo capo di lavoro al riguardo, quando andrai da lui, ti spiegherà la situazione nei dettagli”.
Lei non apprezza del tutto questa soluzione, ma come ha detto giustamente papà, non ha altre scelte, si deve adeguare per forza.
Speriamo che questo contatto serva anche per instaurare un legame solido con noi.
Mi chiedo ancora il motivo, per cui i nostri rispettivi genitori hanno tenuto nascosto a lei e ai suoi fratelli minori, la nostra reciproca parentela.


POV RICHARD ROSE

 Chissà come reagirà Giorgia, quando scoprirà di dover ospitare in casa tutti questi nuovi arrivati in città?
Questa è la seconda parte della soluzione che ho trovato per aiutarla e che non le ho ancora rivelato.
Ci ho pensato, quando Helene mi ha informato del crollo di parte del tetto del loro salotto, nella breve chiamata telefonica avvenuta per verificare la correttezza della giustificazione portata dalla figlia, per il suo ritardo nell’entrata a scuola…
Eppure la sua primogenita l’aveva risistemato la settimana scorsa.
Riguardo ai nuovi arrivati: uno di loro legge sicuramente nei pensieri, l’ho sentito prima e anche lui si è accorto che l’ho beccato; un altro, invece, ha trovato in Giorgia la sua compagna.
Lei è l’unica della sua famiglia, ormai, a essere ancora completamente ignara dei rapporti di parentela, oltre che delle proprie origini e della propria natura.
Su questi due punti, sono sempre stato in disaccordo con entrambi i suoi genitori, ma purtroppo, non sono mai riuscito a convincerli a cambiare idea al riguardo.
Una volta che Giorgia finisce di mangiare il suo yogurt e di ingerire i suoi integratori, il suo ex fidanzato, Roger Shadow, si avvicina di soppiatto alle sue spalle, impedendole quindi, di alzarsi da tavola e conseguentemente, di abbandonare la mensa e di uscire dalla scuola prima dell’orario previsto.


POV ROGER SHADOW

“Oggi, oltre a saltare buona parte delle lezioni, arrivare tardi a scuola, te ne vai via anche prima, senza salutarmi, mia cara Giorgia?”, le dico, abbracciandola alle spalle e dandole un bacio sulla guancia destra, infischiandomi del fastidio dei suoi cugini e di suo zio, il professor Richard Rose.
“Salve, professor Rose, ragazzi”, esclamo educatamente, salutando anche loro, per poi sedermi sulla sua sedia, facendola quindi accomodare sulle mie gambe.
Noto che uno dei nuovi arrivati è particolarmente infastidito dal mio comportamento con lei…che la mia ex fidanzata e attuale migliore amica, senza saperlo, abbia appena trovato un compagno?
(*tutti i nuovi arrivati siedono in un tavolo situato nella parte opposta della mensa, rispetto a quello in cui si trova Giorgia, inoltre, il professor Rose, sedendole davanti, le copre completamente la sua già scarsa visuale, a causa della sua bassezza*).
“Ma non vi eravate lasciati la settimana scorsa?”, domandano a bruciapelo, Joshua e Jason contemporaneamente, infastiditi dal mio atteggiamento e straniti dalla mancanza di reazione da parte di Giorgia, per i miei gesti (fuoriluogo ai loro occhi) nei suoi confronti.
”Siamo rimasti in ottimi rapporti di amicizia”, rispondo io per entrambi.
Quando, sia loro due, sia il professore e sia Samantha e Sasha finiscono di mangiare, ci alziamo tutti da tavola, poggiamo i nostri rispettivi vassoi nei recipienti appositi e andiamo ai nostri armadietti.
Il mio è dal lato opposto del corridoio, di fronte a quello di Giorgia, circondato, a sinistra da quelli dei nostri amici, a destra, dagli altri suoi cugini, inclusa la mia compagna.       
Se negli anni passati (Kindergarten, Primary School, Middle School) eravamo sempre vicini, anche nei banchi, da questo primo anno di High School, gli insegnanti hanno iniziato a dividerci.


POV SAMANTHA LIGHTS

Anche Giorgia sta peggiorando come salute, non solamente sua madre Helene.
L’abbiamo dovuta aiutare io e Sasha, per la combinazione dell’armadietto, lei non riusciva a leggere i numeri e neppure, a infilare correttamente la chiave nella toppa della serratura.
Oggi, che è il primo giorno di scuola, facciamo tutti soltanto le lezioni alla mattina, Joshua e Jason hanno appena finito di aiutarla a mettere bene, all’interno del suo zaino, anche le schede degli altri insegnanti, oltre a quelle di Zio Richard.
I suoi rispettivi fratelli minori, contrariamente a lei che ne è sprovvista (probabilmente l’ha dimenticato a casa, nella fretta di uscire, per non saltare completamente la scuola), sono tutti muniti di ombrello, (oltre ad essere anche meglio abbigliati e coperti di lei), quando usciamo dalla scuola.
In ogni caso, dopo che tutti e quattro salutano velocemente i propri amici, la seguono rapidamente in macchina.
Però non partono subito, questo è dovuto solamente per via di una nuova intromissione da parte del suo ex fidanzato, che la bacia un ultima volta, (stavolta sulla fronte), prima di lasciarli finalmente andare a casa.
Anche lui, una volta che le proprie sorelle minori lo raggiungono, abbandona rapidamente la piazzetta della scuola.
Noi quattro, invece, rimaniamo in piedi ad aspettare i nostri rispettivi fratelli e sorelle, assieme anche ad altri cugini.
Nello stesso tempo, chiacchieriamo anche riguardo ai nuovi arrivati in città, le lezioni, oltre alla difficile situazione in cui si trova Giorgia con la sua famiglia.
Siamo tutti molto preoccupati per loro, anche se per ordine dei nostri rispettivi genitori, abbiamo cercato di essere il più possibile meno invadenti nei suoi confronti. 


POV GIORGIA

“Per quanto tempo deve rimanere ricoverata la mamma all’ospedale?”, è la domanda corale da parte dei miei fratelli minori, una volta che spengo il motore della macchina in garage.
“I medici hanno detto per tutta questa settimana”, rispondo concisamente, dopo aver messo tutti i fermi, prima di salire insieme a loro sulla scala a chiocciola, che collega questa stanza, col resto della casa.
“Ma come ha fatto a crollare di nuovo il tetto?L’avevi risistemato la settimana scorsa!”, esclamano tutti e quattro all’unisono, sempre stupefatti, guardando le condizioni del salotto.
 Io, nel frattempo, poggio velocemente su una sedia del tavolo della cucina, zaino e giacca, per poi correre ad asciugare subito, quelle parti del pavimento non coperte, dai secchi che raccolgono l’acqua piovana, che stamane avevo messo provvisoriamente, per non fare allagare tutta la casa, durante l’assenza, per via della scuola.
Almeno, quando finisco di sistemare questa faccenda, i miei cari fratelli minori hanno avuto la prontezza di procurarsi degli asciugamani, per togliermi parte dell’umidità di dosso.
“Finchè non smette di piovere, chiaramente, non posso riparare il tetto e neppure le parti del sistema elettrico della casa che vi sono situate sotto; il lato positivo è che nelle camere da letto e nei bagni, il riscaldamento e l’elettricità funzionano ancora perfettamente, per cui possiamo continuare a usare i nostri elettrodomestici per lavare e stirare i nostri vestiti”.
Dico, sottolineando quello che è l’interesse principale di tutti, ora seguono i tasti un po’ dolenti, ma non del tutto, grazie alle mie agevolazioni lavorative.
“In cucina, funziona tutto, tranne il forno, però posso usufruire di quello dove lavoro”.
Di questo secondo punto, nessuno dei miei fratelli minori è particolarmente contento, questo perché la cucina non è separata dal salotto, anzi sono due stanze perfettamente comunicanti tra loro.
Di conseguenza, anche se la usassi al minimo, gran parte dell’energia andrebbe sprecata e dispersa all’esterno della casa, per via del tetto mezzo crollato del salotto.
Inoltre, questa parte della casa sarebbe anche la più fredda, proprio per via di questo incidente successo stamane, per cui, è un grosso disagio, soprattutto per via della preparazione della colazione.


POV CAROLINA

Dopo aver ricevuto le novità da Giorgia, riguardo alla situazione della casa e la salute di mamma, ci rinchiudiamo ognuno nella rispettiva camera.
Ovviamente, però noi continuamo a parlarne, tramite i rispettivi computer, via chat, con anche i nostri amici.
Sono tutti molto preoccupati, alcuni ci hanno anche proposto di ospitarci a casa loro, ma abbiamo rifiutato educatamente l’offerta, perché il loro invito non implicava anche la presenza di nostra sorella maggiore, è questo è un grave torto nei suoi confronti.
Nonostante, Giorgia non abbia un bel carattere, lei ha sempre fatto di tutto, anche quando mamma stava ancora bene come salute, per non farci mancare assolutamente nulla.
Ma questo, i nostri amici non riescono a comprenderlo del tutto; loro vedono soltanto la sua apparenza fredda, un po’ scorbutica e asociale, di quando è a scuola.
Dopo aver chiuso la chat, Giorgia fa il suo ingresso in camera mia, seguita anche dal resto dei nostri fratelli.
Tra le braccia, ha vari indumenti e pezzi di biancheria intima di noi quattro, dato che siamo tutti assieme, ce li consegna immediatamente.
“Io adesso vado a lavoro, se venite anche voi, preparo subito anche la torta di compleanno per mamma, così potete andare all’ospedale a portargliela, oltre a passare un po’ di tempo con lei”, esclama uscendo dalla mia stanza.
In pochi minuti, (*ovviamente Caterina, Stefano e Massimo sono andati nelle loro stanze a cambiarsi*), siamo tutti pronti per accompagnarla.
 Prima di salire in macchina, Giorgia consegna a ognuno di noi un ciondolo da portare al collo.


POV CATERINA

Durante il tragitto in macchina, informiamo brevemente nostra sorella maggiore sull’esito della Cerimonia d’Ingresso, cui lei sfortunatamente non ha potuto assistere, inoltre, le raccontiamo come abbiamo trovato le lezioni, in questo primo giorno.
Nonostante lei parli molto poco e mantenga quasi sempre un’aria arcigna in viso, percepiamo tutti, che è contenta del nostro entusiasmo e che abbiamo anche degli amici.
Il suo datore di lavoro non ha problemi d’alcun genere, quando lei gli spiega il motivo della nostra presenza momentanea, ci raccomanda solamente di stare in silenzio e di sederci in una sala separata dalle altre.
Dopo averci guidato, rimaniamo da soli ma vicino a lei, a fare i nostri compiti in assoluto silenzio, per non disturbarla mentre lavora.
Dopo aver infornato la torta per mamma, mentre Giorgia è impegnata a pulire il bancone e a sistemare ogni cosa al suo posto, il suo capo entra improvvisamente, con un faldone in mano.
Mi sa che nostra sorella maggiore non ci ha detto proprio tutto, riguardo alle novità…
Comunque, due ore dopo, la nostra sorella maggiore, dopo aver parlato per un po’ di tempo col proprio capo, e aver messo il suddetto faldone all’interno della borsa da lavoro, toglie la torta dal forno, la copre accuratamente per non farla raffreddare troppo e ci raggiunge, per accompagnarci dalla mamma all’ospedale.  
Tutto il tragitto in macchina trascorre in assoluto silenzio, nessuno di noi prende coraggiosamente in mano l’iniziativa per chiederle eventuali novità sul suo lavoro.
La seguiamo muti, anche dopo essere scesi ed essere entrati, dopo una breve passeggiata lungo il sentiero per i visitatori, all’ingresso dell’ospedale.
Lì, Giorgia chiede indicazioni sul piano e il reparto in cui è collocata la stanza di nostra madre.
Una volta saputo tutto quanto, dopo aver preso l’ascensore, dobbiamo rimanere seduti per mezz’ora nella sala d’attesa, ad aspettare che ci chiamino per poterla visitare.


POV STEFANO

Quando entriamo nella sua stanza, mamma è molto contenta di vederci, nonostante abbia la faccia molto affaticata.
Ci ascolta molto volentieri, riguardo al nostro primo giorno di scuola, e mangia con molto piacere anche la torta preparata con cura da Giorgia, oltre ad accettare il ciondolo che le ha fatto.
Quando nostra sorella maggiore si congeda improvvisamente per tornare a lavorare, dopo averla salutata affettuosamente, nostra madre aspetta pazientemente l’arrivo di zio Richard, per ricominciare a parlare.
“Quali sono stati i loro esiti, dalla Cerimonia d’Ingresso?”, gli domanda direttamente nostra madre.
”Sono tutti e tre in parte licantropi e vampiri, (*tutti e tre i trigemini*), però Caterina e Carolina hanno ereditato anche i poteri di strega, di tuo marito e dei suoi genitori; Giorgia non ha presenziato, ma questo lo sai già, per cui lei non sa ancora niente…”le risponde lui.
(**Questa Cerimonia d’Ingresso si tiene tra l’ultimo anno della Middle School e il primo anno dell’High School, Giorgia, chiaramente, vi parteciperà in ritardo; i trigemini, invece, hanno accellerato i tempi, per una decisione della preside, per via delle condizioni generali economiche e di salute della loro famiglia **).
Lo zio Richard non manca di fare sentire il proprio disappunto, ma la mamma non si perde certo d’animo: ”Lo saprà questo venerdì, tanto è per quel giorno che è stata fissata la sua Cerimonia d’Ingresso, giusto?”, gli domanda retoricamente, sapendo già la sua risposta.
“Giusto, non capisco però, perché lei, che è la primogenita, non sia al corrente dei propri rapporti familiari, contrariamente a loro quattro”, ribatte lui, soffermandosi anche su di noi.
“Per lo stesso motivo, per cui non le ho ancora detto nulla delle proprie origini e della sua natura, oltre che per la promessa che abbiamo fatto, per fare mantenere lo stesso riserbo anche ai tuoi figli e agli altri nostri nipoti…per proteggerla” risponde la mamma.
La discussione su questo discorso termina così, perché entrambi sono convinti delle proprie idee e sono altrettanto consapevoli, di non riuscire a convincere l’altro a cambiare la propria opinione in proposito.
“I ragazzi ti hanno informata della presenza di alcuni nuovi studenti, oltre che nuovi arrivati in città?”, esclama all’improvviso lo zio Richard, per passare a un altro argomento di conversazione.
 Ora che ci penso…mi accorgo solamente adesso, che ci siamo completamente dimenticati di raccontarlo a nostra sorella maggiore.
“Non ancora, immagino che anche Giorgia non lo sappia…per via del suo ritardo nell’entrata a scuola”, risponde lei.
“Deduzione logica…pensi che sia una buona idea, farli sistemare a casa vostra?”, le propone, lo zio, mostrandole anche i loro risultati, dopo la Cerimonia d’Ingresso.
Nostra madre scoppia a ridere, in un primo momento, per poi ricomporsi in poco tempo, durante la lettura attenta.
“Sicuramente, i miei figli sarebbero contentissimi, hanno svariati poster di tutti loro, su quasi ogni parete delle loro rispettive camere!Abbiamo anche numerose stanze per gli ospiti” afferma guardando l’eccitazione nei nostri occhi, facendoci anche sperare.
Si ferma un attimo, perché le manca improvvisamente il respiro…ma dopo pochi minuti, riesce a riprendere il suo discorso.
“Sarebbe davvero una bella offerta, se non fosse per il crollo del tetto del salotto e quindi, del freddo in quella parte della casa, per non parlare degli eventuali danni all’impianto elettrico, di riscaldamento e di gas…ecco, questo mi sembra un grosso punto a svantaggio della tua proposta. Inoltre, sai bene che Giorgia, la settimana scorsa, si è lasciata col suo storico fidanzato, Roger Shadow…non credo proprio, che la mia figlia più grande riserverebbe loro un caldo benvenuto, nell’umore in cui è…” conclude, infine, riconsegnandoglieli, e facendo crollare le nostre speranze.  
Lo zio, prima di salutarla, con nostra grande gioia, riesce a convincerla alla fine, ad accettare questa proposta, spingendo anche sul fatto, che i nostri ospiti non avrebbero vitto e alloggio gratis, ma che pagherebbero un affitto, contribuendo, nella sostanza, ad aumentare le nostre Entrate Finanziarie.


POV MASSIMO

Zio Richard ci riaccompagna a casa, per vedere anche quali sono le condizioni complessive effettive della nostra residenza, non solamente quelle del salotto, come invece ci aspettavamo noi.
“Vostra sorella maggiore vi ha detto la verità, finchè non smetterà di piovere lei non può effettuare alcuna riparazione, anche perché sarebbe molto pericoloso, rischierebbe di trovarsi anche lei, come vostra madre, in una stanza d’ospedale”.
 Afferma serio, dopo aver supervisionato minuziosamente ogni centimetro della nostra abitazione.
“Non del tutto, il suo capo le ha consegnato un faldone…”, provo a ribattere le sue parole, ma senza molto successo, data la sua immediata risposta.
”Riguarda la sua organizzazione personale, per mantenere questa casa e voi quattro, oltre a pagare le spese ospedaliere per curare vostra madre” afferma, infatti, lui, per chiudere definitivamente la discussione, mentre controlla rapidamente e con molta attenzione, i nostri rispettivi compiti.
“Indossate la vestaglia, domani mattina durante la colazione, così evitate di stare male poi a scuola”.
Quest’ultima affermazione la fa, nello stesso momento in cui Giorgia entra dalla porta principale della casa, con vari sacchetti e buste della spesa tra le braccia.


POV RICHARD ROSE

Massimo, Stefano, Caterina e Carolina, dopo aver raccolto i propri compiti scolastici corretti, salutano velocemente la loro sorella maggiore per poi lasciarci da soli, dileguandosi nelle proprie camere.
“Grazie per aver riaccompagnato i miei fratelli minori a casa e per essere rimasto a controllarli fino a questo momento, professor Rose”.
Afferma educatamente Giorgia, dopo aver chiuso con un calcio la porta d’ingresso della casa, mentre l’aiuto a sistemare ciò che ha acquistato.
“Sei andata al supermercato degli umani vedo…” affermo, dopo che abbiamo finito di piegare e riporre tutte le buste e i sacchetti, nel terzo cassetto in basso dell’unico mobile rosso presente nella cucina.
“Lo sai che non posso entrare, di giorno, in quelli per le altre creature, ma solo di notte, per via del mio lavoro” mi risponde lei, mentre si avvicina al freezer.
“Le cose potrebbero cambiare però…” affermo lasciando in sospeso la mia frase, conscio della sua curiosità.
“Che cosa intendi dire?”, chiede per l’appunto Giorgia, voltandosi nella mia direzione con un’espressione scettica in volto.
“I tuoi fratelli minori ti hanno informata sulla Cerimonia d’Ingresso?” le domando.
”Sì, mi hanno detto che sono risultati degli ibridi, metà licantropi e metà vampiri… ma questo che cosa c’entra?” risponde lei, riponendomi di nuovo la sua curiosità, attraverso un’altra domanda.
“C’entra, perché questo venerdì ci sarà la tua di Cerimonia d’Ingresso, quindi, finalmente avrai modo di conoscere la tua natura e… l’identità del tuo compagno!”la informo, consegnandole anche la lettera della scuola con tutti i relativi dettagli.
“Un compagno?Io?”, mi chiede la mia nipote lanciandomi un’occhiata stralunata.
Mia sorella Helene aveva ragione a proposito della reazione della sua primogenita. 
L’essere stata mollata dal suo fidanzato storico, proprio la settimana scorsa, rende molto indisposta Giorgia, anche a questa che dovrebbe essere una notizia positiva.
“Esattamente, ma devo comunicarti anche delle altre due novità…”, le dico, preparandomi a sganciare l’ultima bomba.


POV GIORGIA

Il mio professore di letteratura, Richard Rose, è seduto a tavola e sorseggia con calma il caffè avanzato dalla colazione.
Dopo che ho nutrito e accarezzato affettuosamente le mie tre anaconde: Nagini, Bellatrix e Voldemort, m’insapono le mani, me le lavo e le asciugo tramite il getto automatico dell’aria calda.
Fortunatamente, anche queste facilitazioni della cucina sono rimaste intatte e completamente funzionanti.
Una volta che le mie mani sono del tutto asciutte, mi avvicino a lui e mi siedo anch’io a tavola, ma dal lato opposto al suo.
“Fammi ricapitolare bene la situazione:
  1. Durante la Cerimonia d’Ingresso, Stefano, Caterina e Carolina sono risultati degli ibridi metà licantropi e vampiri.
  2. Caterina e Carolina, inoltre, hanno ereditato anche dei poteri di strega da parte di papà e dei nonni paterni.
  3. Tutti e tre, nonostante le precauzioni che io e la mamma abbiamo preso per tutto questo tempo nei loro confronti, non hanno una salute ottimale.
  4. Di conseguenza, tutti e tre rischiano d’incorrere nella stessa malattia da cui lei è affetta da molti anni.
  5. In via del tutto eccezionale, anche Massimo ha assistito e partecipato alla Cerimonia d’Ingresso, ma solamente per il controllo del suo stato di salute.
  6. L’esito di tale controllo è risultato migliore, di quello dei trigemini, per via del suo minore contatto con me e la mamma.   
  7. Alla suddetta Cerimonia d’Ingresso, a sorpresa di tutta la città, hanno partecipato anche dei nuovi arrivati.
  8. Tutti questi nuovi arrivati a Symbol City sono raffigurati nei poster, che io e tutti i miei fratelli minori abbiamo attaccato sulle pareti delle nostre camere?
  9. Uno di loro, in base all’esito della Cerimonia d’Ingresso, è risultato essere il mio compagno?
  10. Oltre a ciò, tu mi dici che io DOVREI FARE PAGARE LORO UN AFFITTO, PER OSPITARLI, CON LA CASA IN QUESTE CONDIZIONI?
 
Ho dimenticato qualcosa per caso?”.
Direi che gli ho fatto sentire perfettamente la mia irritazione, soprattutto per il mio ringhio nell’ultimo punto.
Prima che lui possa rispondermi comunque, i miei quattro fratelli minori escono improvvisamente dalle proprie camere, per sedersi dal mio lato della tavola e assistere dal vivo alla sua risposta.
Sono sicura che abbiano passato tutto il tempo a origliare la nostra conversazione, in genere, infatti, fanno molto rumore ascoltando la musica a volume alto, oppure giocando con dei videogiochi.
Invece, stavolta non volava nemmeno una mosca, segno inequivocabile che sono rimasti in ascolto per tutto il tempo, per non perdersi niente.
“Veramente sì…hai dimenticato anche questi altri punti, oltre a quelli che ti sei ricordata”, esclama lui, prima di distendere un foglio piegato in quattro e di schiarirsi la voce:
  • Ora hai la conferma che entrambi i tuoi genitori non sono umani, bensì fanno parte delle creature sovrannaturali, cioè della stragrande maggioranza degli abitanti di Symbol City.
  • Tua madre è d’accordo sull’ospitare, a pagamento, questi nuovi arrivati a casa vostra.
  •  Helene mi ha anche detto, che avete a disposizione molte stanze per gli ospiti.
  • Inoltre, con l’affitto che farai pagare per il vitto e l’alloggio, potrai aumentare le vostre Entrate Finanziarie, e conseguentemente, sostenere meglio le spese ospedaliere, per le cure per tua madre.
  • Anche loro, assieme a te, seguiranno le ripetizioni da parte di mio figlio Joshua,di Jason Rose,di Samantha Lights e di Sasha Winds, poiché non conoscono le regole e la storia della nostra città, conseguentemente, hanno molte lacune da colmare.
  • La preside, Hanna Rose, dopo una riunione con l’intero corpo docente della scuola, ha deciso che a queste ripetizioni prenderanno parte anche i tuoi amici e il tuo ex fidanzato.
  • Ha sostenuto che anche Roger Shadow avrà un ruolo pari a mio figlio, poiché nonostante la sua pessima fama, ha un ottimo rendimento scolastico, anche se non è eccellente, infatti, vanta pochissime lacune.
  • Anche la compagna del tuo ex fidanzato vi parteciperà.
  •  Con quest’ospitalità verso questi nuovi arrivati, oltre ad avere modo di conoscere meglio il tuo compagno, te e i tuoi fratelli minori darete il buon esempio anche a quella fetta di comunità che è ancora restia ad accettarli.
  • C’è la possibilità concreta, che tu possa avere un permesso speciale per entrare anche di giorno, nei supermercati dedicati alle creature sovrannaturali, senza dover aspettare il giorno stesso della tua Cerimonia d’Ingresso, per accompagnarli e aiutarli.
  • Se loro sbagliano, sarai punita anche tu, perchè sei ritenuta responsabile delle loro azioni e del loro comportamento.
 
Adesso ho finito…ti lascio il foglio come promemoria”, esclama Richard Rose, mentre lo appoggia sul tavolo.
I miei fratelli minori lo accompagnano fino alla porta, io intanto attacco il suo foglio, con una calamita colorata a forma di mezzaluna, sullo sportello del frigorifero.
Decisamente non sono felice delle ultime novità ricevute dal mio professore, ma proprio per niente.


POV SASHA WINDS

“Zio Richard!” esclamo felice e sorpresa allo stesso tempo di vederlo, quando rientrando a casa assieme ai miei fratelli e sorelle minori, lo vedo seduto in salotto con i miei genitori, a bere una cioccolata calda.
“Ragazzi prima cambiatevi, poi potete venire e sedervi a parlare con noi”, esclama la mamma.
Velocissimamente, ma senza rompere nulla, ci cambiamo i vestiti e siamo di ritorno da loro in salotto.
Ognuno di noi riceve da papà una tazza di cioccolata calda, quando ci sediamo tutti in maniera composta sul divano.
“Allora?Quali sono le novità?Si tratta di Giorgia e i suoi fratelli minori?Oppure dei nuovi arrivati?Dai zio, parla!”, non riesco a trattenere oltre la mia curiosità.
E poi, lui è lo zio che viene di meno a trovarci a casa, lo vediamo soprattutto a scuola, in veste d’insegnante, e al momento di fare la spesa.
“Sasha, fagli finire di bere con calma la sua cioccolata calda!Scusala, Richard, diventano tutti molto agitati, quando sei qui con noi”, mi sgrida mia madre, scusandosi contemporaneamente con lo zio, per la mia impazienza.
“Tranquilla Sharon, posso immaginarne il motivo, l’ultima volta è stata la settimana scorsa, quando vi avevo comunicato l’iniziativa della preside, Hanna Rose, di dividere lei da Roger Shadow e i suoi amici, per farla legare maggiormente con loro”, risponde lui comprensivo.
“Che cosa avete deciso di fare, riguardo ai nuovi arrivati in città?” gli chiede mio padre.
Lui è molto diffidente nei loro confronti, come un po’ tutti in città.
Giusto i fratelli trigemini di Giorgia; Carolina, Caterina e Stefano non lo sono.
“Per stanotte devono dormire in una camerata della scuola, sorvegliati a vista da me e da alcuni agenti di polizia; da domani invece, avranno una residenza fissa, presso una famiglia cui pagheranno l’affitto, e seguiranno anche le lezioni, quelli che sono adulti, dopo alcuni esami di accertamento, potranno anche lavorare”, risponde lo zio Richard, senza dilungarsi troppo nei dettagli. 


POV JASON ROSE

“Jason non insistere, non ho alcuna intenzione di dirti l’identità della famiglia che si prenderà il carico di ospitare tutti questi nuovi arrivati, sprechi soltanto fiato inutile!” esclama zio Richard, in risposta alla mia ennesima domanda su di loro, facendo da portavoce anche per i miei fratelli e sorelle minori.
Mamma e papà sorridono alle nostre occhiate imbronciate, per non essere riusciti a sapere niente di nuovo, rispetto a ciò che ci hanno già riferito Sasha, Joshua e Samantha e i loro rispettivi fratelli e sorelle minori.
Uffa, è un’ingiustizia bella e buona questa!Siamo imparentati, dovremmo essere i primi a sapere certi argomenti!
E invece…la parentela non vale proprio un bel niente in questi casi.
Un po’ deluso dal non essere riuscito a carpire altre informzioni, poiché ho già finito di fare i compiti assegnati per domani, mi metto a giocare con la playstation assieme ai miei fratelli e sorelle minori.


POV RENESMEE CULLEN

“Perché dobbiamo passare la notte qui, papà?”, chiedo a mio padre Edward.
“Per questione di sicurezza, tesoro, le persone che ci ospiteranno a casa loro hanno bisogno di un po’ di tempo per organizzarsi a dovere per farlo nel migliore dei modi”mi risponde con tono paziente lui, mentre assieme alle altre persone con cui dobbiamo dividere provvisoriamente questo stanzone, osserva attentamente gli agenti di polizia che ci sorvegliano a vista.
A un certo punto, sentiamo tutti qualcuno bussare alla porta, tra i presenti, è il poliziotto più giovane che va ad aprirla.
A entrare, vi sono varie persone, ma l’unico che riconosco è il professore di letteratura, Richard Rose.
“Ho informato la famiglia che vi ospiterà nella propria casa, a partire da domani, dopo le lezioni pomeridiane, naturalmente dovrete contribuire con il pagamento settimanale di un affitto per il vitto e l’alloggio” afferma…


POV DAMON SALVATORE

Dei boati dall’esterno e delle luci bluastre, (nonostante le tende spesse dell’unica finestra presente in questa camerata, esse riescono comunque a passare oltre il pesante tessuto di cui sono fatte), interrompono improvvisamente il discorso in atto del licantropo di fronte a me.
Le facce di tutti i presenti s’impensieriscono improvvisamente, man mano che oltre a questi rumori forti e a queste luci strane, si aggiungono in un crescendo anche varie urla di persone.
Tuttavia, gli agenti di polizia e le altre persone entrate assieme al professore licantropo rimangono immobili come delle statue, non parlano con noi (nemmeno per tranquillizzare gli umani presenti), come non dialogano nemmeno tra di loro.
Cosa che mi rende ancora più inquieto e diffidente nei loro confronti, in particolar modo, quando alcuni di loro, al tentativo di parlare di mio fratello minore Stefan per chiedere spiegazioni, bloccano tutti quanti con un incantesimo.
Non cerco di attaccarli, solamente perché sono trattenuto di peso dagli altri vampiri e creature sovrannaturali presenti nella stanza e futuri ospiti come me, nella casa della famiglia, di cui ha brevemente accennato questo professore, prima dell’inizio di questo pandemonio.


POV SCOTT MCCALL

Soltanto all’alba, il frastuono di esplosioni, urla e di luci bluastre finalmente ha termine.
Gli individui che ci avevano precedentemente tolto la parola con un incantesimo, adesso, dopo un cenno d’intesa da parte degli agenti di polizia, ce la restituiscono con uno analogo.
I vampiri, nonché gli altri licantropi presenti (così hanno detto, sebbene abbiano un odore insolito), come alcuni del mio branco, sono quelli più inquieti e a rischio scontro, a causa della nottata passata completamente in bianco e, per via del pessimo trattamento che i poliziotti ci hanno riservato finora.
Speriamo di riceverne uno migliore, da parte della famiglia che ha deciso di assumersi l’incarico di ospitarci tutti, all’interno della propria dimora.
Perché quello avuto dalle Forze dell’Ordine di questa città è stato a dir poco pessimo.
Fin dal nostro arrivo, non solo dalla nottata completamente insonne appena trascorsa.
La mia unica consolazione è che per ora stiamo tutti bene.
   
 
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