Personaggi: John Winchester
“Lay your weary head to rest”
John pensa sarebbe bello vivere in una canzone: correre su un’autostrada, verso l’inferno, ma almeno avere la possibilità di fermarsi a riposare, cambiare il percorso. Sbagliare, ma senza conseguenze. Senza pensare al demone che ha ucciso Mary, ai suoi figli lontani, che chiamano “papà” un altro uomo, a suo padre che se n’è andato di notte.
Chiudere gli occhi, stanotte come quella notte, come faceva suo padre.
Non riesce a scacciarlo, quel dubbio: è diventato proprio come lui. Stanotte però non importa, chiuderà gli occhi e canterà la sua vita.
È sbagliato, John lo sa. Ma stanotte va bene così.
*John crede di essere stato abbandonato dal padre, mentre invece Henry Winchester, Uomo di Lettere, è stato sbalzato nel futuro per fuggire da Abaddon.
NdA
(Sostanzialmente non avevo voglia di scrivere la coppia John/Sam o John/Dean.)
John mi è sempre sembrato un uomo oberato dalle conseguenze delle sue azioni e dai rimorsi. Io credo avesse del potenziale per essere un buon padre, ma la vita ci si è messa di mezzo. Penso che non fosse totalmente indifferente ai suoi figli, anzi. Però è vero che ogni tanto tutti hanno bisogno di una pausa e nel suo caso ho pensato che la musica fosse una buona soluzione. Nel testo riconoscerete quindi riferimenti a varie canzoni rock piuttosto famose, perché sì.
Ringrazio chiunque legge, segue e soprattutto chi recensisce. Siete meravigliosi :)
E nulla, ora mi porto avanti a rispondere alle recensioni; in settimana dovrei riuscire a pubblicare il secondo capitolo di “Keep me safe ‘till morning’s light”.
Alla prossima!