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Autore: Anto love Anto    31/10/2016    2 recensioni
Cosa succederebbe se non ci fosse Yui ? Cosa farebbero i nostri amati protagonisti vampiri quando vedrebbero una ragazza che sa ampiamente tenergli testa ? Cosa succederebbe se questa ragazza fosse un demone ma non un demone qualsiasi ?
Genere: Commedia, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il fratello della demone.

 

-Cosa vuoi ?- dissi, che diavolo ci faceva mio fratello qui ? Non aveva niente da fare che rompere ?

-Non posso andare a trovare la mia dolce sorellina ?- disse sarcasticamente, una cosa che odiavo era il suo sarcasmo, era fastidioso quasi quanto il mio.

-Tu ? Venirmi a trovare ? Di tua spontanea volontà ? No, c'è qualcosa dietro...- insinuai, lui alzò le spalle e io feci per andarmene, se non voleva dirmi niente me ne sarei andata.

-Aspetta stupida...-disse lui, ci godeva a darmi a fastidio...

-Cosa ?- chiesi ormai esasperata.

-Voglio vedere dove vivi e che tipo sono i tuoi vampiri.-disse, aspetta cosa ?

Sapeva che avrei dovuto vivere con dei vampiri e non me l'ha detto ?

Al limite della sopportazione mi teletrasportai a casa ma feci un grave errore...

Dovevo teletrasportarmi in camera mia non in salone, ormai i lupi se ne erano andati e a parte il disordine e qualche goccia di sangue per terra era tutto apposto.

Stavo per salire le scale ma una voce mi fece distrarre.

-Dove diavolo sei stata ?- chiese Reiji, Dio li dovevo pure affrontare.

-Affari miei, non rompere.-dissi, sei paia di occhi mi stavano scrutando e io non avevo ne voglia ne tanto meno tempo per questi tizi e così cominciai a salire le scale incurante degli sguardi.

-Sono anche affari nostri, che avremmo fatto se fossi morta ?- chiese Raito, nei loro occhi vedevo preoccupazione e rabbia, la seconda emozione potevo giustificarla, ma la prima ?

-Ne avreste cercato un'altra ? Fosse così difficile, bastava che abbindolaste un altro vecchio o al massimo usavate il cabia...-mi fermai di colpo, stavo per dire un incantesimo noto solo a i demoni ed i vampiri e se l'avessi pronunciato non sarebbe successo proprio qualcosa di bello.

Sospirai e feci per tornare in camera ma una mano gelida mi prese il polso... brutta mossa.

Si staccò immediatamente, la mia pelle da demone al contrario dei vampiri era bollente e un vampiro non poteva tenere in mano questa temperatura figuriamoci un umano.

-Ci vediamo dopo...-dissi e me ne andai in camera, volevo solo dormire anche se non ne avevo bisogno.

Aprì la porta e mi ritrovai mio fratello davanti agli occhi, doveva dirmi qualcosa.

-Allora cosa vuoi dirmi.- chiesi, alzò lo sguardo su di me e mi tirò un pacchetto. Cercai di aprirlo e esplose producendo vapore.

-Che significa ?- chiesi.

-Il vero pacchetto arriverà quando io ti dirò la cosa che ti devo dire.- disse indifferente.

-E allora ? Cosa mi devi dire ?- chiesi.

-Te lo dirò domani scema, oggi ti lascio in pace.- disse lui.

Alzai le spalle e aprì l'armadio per prendere lo zaino, dove avevo lasciato il mio telefono e quando mi girai lo trovai spaparanzato sul MIO letto.

-Togliti.- dissi, ghignò poi prese il mio telefono, si mise le mie cuffie e lo accese.

-Oh, come siamo sentimentali, hai una mia foto insieme a te come blocco screen ?- chiese prendendomi in giro, in realtà mi era mancato, non parlavamo più come una volta e adesso litigavamo e basta.

-Non hai gli occhi ?- chiesi sarcasticamente, mi sdraiai vicino a lui e presi un auricolare.

-Mi dispiace.- disse, lo guardai alzando un sopracciglio.

-Che cosa ti dispiace ?- chiesi.

-Mi dispiace che tu viva con dei vampiri e che io non possa fare niente per quel braccialetto, so che vorresti scappare, mi dispiace che tu non abbia più la tua libertà, mi dispiace...- lo interruppi abbracciandolo, sapevo che lo pensava davvero, si vedeva da i suoi occhi.

-Ehi Caleb, non fa niente ormai... mi sono rassegnata.- dissi, mi abbracciò dispiaciuto.

-Che cazzo ?!- sbottò Akira, oh no, di male in peggio.

-Tu chi sei ?- chiese mio fratello, Dio no.

-No tu chi sei ? E staccati da lei.- disse Akira, credo di non aver mai voluto così tanto che mio fratello non fosse così provocatore.

-E se non volessi ?- disse, ecco appunto.

Mi staccai da lui e scesi dal letto.

-Akira non...- cercai di spiegare ma lui mi squadrò dall'alto al basso con sguardo deluso.

-Ringrazia ci sia lei altrimenti ti avrei già ucciso...- disse Akira, i suoi occhi erano diversi dal solito verde, erano grigi.

-Ti scoccia che abbia scelto me ? Sai com'è non so come si ci provi a vedere la ragazza che si ama nelle braccia di qualcun altro...- disse Caleb, stupido provocatore.

Akira fece per scattare ma gli presi il polso in tempo...

-Akira, non farlo, non ne vale la pena...-dissi, si girò verso di me, avevo lo sguardo verso il basso ed ero piuttosto “buia” in faccia.

Mi squadrò per poi sparire lasciando la mia mano vuota, mi passai una mano tra i capelli e fulminai mio fratello con lo sguardo.

-Calma sis, sai che adoro provocare le persone che si prendono una cotta per te, è cosi da anni.- disse scrollando le spalle.

-Fottiti.-dissi salendo sul letto e prendendo il block notes.

-Aw, la mia sorellina è cotta di quel demonuccio.- disse lui con voce smielata saltandomi a dosso.

-Che rompiovaie che sei ! Io non sono innamorata proprio di nessuno.- dissi arrossendo.

-Guarda, la mia piccola Urara come arrossisce.- disse lui prendendomi per le guance.

-Caleb, potrei stare da sola ? Sai com'è domani ho scuola e vorrei dormire...- dissi, volevo dormire...

-Non hai bisogno di dormire, ti sei calata troppo nel personaggio, ripigliati.- disse lui dandomi dei piccoli schiaffi.

-Caleb...- dissi lamentandomi.

Lui scosse la testa e con uno schiocco di dita sparì.

Mi addormentai poco dopo...

 

Mi svegliai in un giardino pieno di fiori, ero da sola, mi alzai e cominciai a camminare per cercarmi di orientarmi in quello strano posto.

Alzai lo sguardo e vidi il cielo...viola.

Di fronte a me apparì una fata dei boschi che era seduta sul prato, stava ammirando il cielo.

-Oh, sei arrivata, ciao May.- disse la fata, May ? Impossibile non potevo essere io.

-Io non sono May, sono Urara.- dissi guardandola, che diavolo mi stava succedendo ?

-Se ti stai chiedendo dove tu possa essere, sei tra il mondo umano e quello demoniaco.- disse la fata sorridendomi.

-Mi sono teletrasportata qua ? Non può essere ho il braccialetto.- dissi guardandomi al polso sinistro, ma lì non avevo niente, ero libera.

-Diciamo che lo hai fatto, ma hai usato i sogni, di solito chi usa questo passaggio è un demone molto potente, ma visto che sei qui ti spiego il perché dei tuoi ricordi riguardanti i Sakamaki.- disse la fata.

-Ti ascolto.- dissi sedendomi.

-Tu sei una demone molto speciale, non sei finita in villa Sakamaki per caso è tutto frutto di un collegamento.- disse la fata.

-Com'è possibile che una demone possa avere un contatto con un vampiro, la nostra specie li odia.- dissi, lei sorrise comprensiva.

-Cara May, tu, i Sakamaki e Akira siete la fine del fiore di sangue, il fiore di sangue è un legame che c'è tra demoni e vampiri di solito scade nell'amore e vedo che con te sta già succedendo.- disse la fata, amore ?

-Amore ? No non credo, io non sono innamorata di nessuno.- dissi, o almeno è quello che penso, non sono innamorata di nessuno, vero ?

-Sappiamo entrambe che ti stai innamorando dei tuoi sette guardiani.- disse la fata, no non poteva essere, loro erano i miei guardiani, forse Akira, ma dei vampiri ? No, impossibile...

-Quei vampiri sono molto più forti di quanto tu possa pensare.- disse la fata, per poco non le scoppiai a ridere in faccia, dei vampiri più forti di una demone ? Magari di un mezzodemone ma non di un demone.

-Non fraintendere non sono più forti di un demone forte, ma la loro forza è grande abbastanza da indebolire un demone medio.- disse, alzai lo sguardo, era seria.

-Quindi questo vuol dire che verranno invitati alla notte di Walpulgirs, nel mondo demoniaco.- dissi, se è così allora avevo ancora un asso nella manica, dovevo scoprirne di più.

-Sì, ma attenta quando ti consegneranno l'invito perché sarà in loro presenza...- disse la fata, scrollai le spalle, mi inventerò qualcosa al momento.

D'improvviso cominciò a girarmi la testa, probabilmente la nostra connessione stava per terminare.

-Alla prossima piccola May .- disse la fata prima di vedere tutto nero.

 

Come in un incubo mi svegliai di soprassalto con la testa che mi doleva, un emicrania mi mancava, completiamo definitivamente la sfiga...

Sentivo ancora gli effetti da demone, Dio ecco cosa odiavo della luna piena, era come una sbornia e faceva a dir poco schifo soprattutto se indossavi un braccialetto contenitivo.

Mi alzai dal letto e aprì la porta per andare in bagno ma sei figure imponenti mi bloccarono il passaggio.

-Oh no, di nuovo...- dissi alzando gli occhi al cielo, oggi era la volta buona che mi smascheravano.

-Dove sei stata con quel tipo ?- chiese Kanato, ma saranno affari miei ?

-Da nessuna parte.- dissi indifferente, non avevo paura di loro, cadesse il mondo non avrei mai avuto paura di nessuno.

-E chi era quell'uomo ?- chiese Raito.

-Nessuno di tua importanza Raito, anzi della vostra, il mio sangue ormai appartiene a voi, ma io no, e ora se vorreste scusarmi vorrei andare in bagno.- dissi spingendoli e andando in bagno.

Quando finì uscì e andaì in camera per prepararmi per la scuola e misi i libri e i quaderni in cartella, insieme ad i miei spartiti e il mio block-notes nello zaino.

Uscì dalla stanza, scesi e feci per aprire la porta ma una mano mi prese il polso.

-Mi devi spiegare con chi eri ieri.- disse Subaru, alzai gli occhi al cielo per la seconda volto in quella sera.

-Con nessuno, togliti di mezzo.- dissi io, feci per andarmene ma un rumore attirò la mia attenzione

-I miei più sinceri complimenti, sai tirare dei pugni.- dissi sarcasticamente, quel pugno se sferrato contro di me non mi avrebbe fatto un livido.

-Come osi stupida umana ?- chiese Subaru, questa storia dell'umana mi stava cominciando a stancare.

-Ci vediamo quando sarai cresciuto, stupido vampiro.- dissi io rispondendo alla sua domanda.

Stavo per andarmene ma mi prese per il polso e mi morse.

Gli tirai subito una ginocchiata in pancia che lo fece piegare in due.

-Non mi toccare !- dissi sbottando, mi guardò e sgranò gli occhi, mi ero stancata dei vampiri che mi vedessero cambiare colore degli occhi.

Me ne andai e mi sedetti in limousine pronta per andare a scuola dove li vidi tutti incluso Subaru che mi fulminò con gli occhi.

-Che ti è successo agli occhi ?- chiese Kanato, mi rilassai e i miei occhi cambiarono subito colore.

-Di che parli ?- dissi facendo la finta tonta.

-Non è la prima volta che i tuoi occhi cambiano colore.- disse Rieji, e neanche l'ultima.

-L'avete notato solo voi.- dissi io indifferente.

Per tutto il tempo non parlammo e io intanto pensavo a quello che aveva detto la fata, ero davvero May ? E anche se così fosse, cosa mi legava a dei vampiri ?

Arrivammo e io scesi dalla macchina e mi diressi a scuola, quando un braccio avvolse le mie spalle.

Spinsi mio fratello da me, sapevo che era lui.

-Ah e così quelli sono i tuoi vampiri, carini.- disse mio fratello, certo carinissimi.

-Come vuoi, io devo andare in classe, vedi quello con i capelli rossi e gli occhi verdi e quello con i capelli viola ?- chiesi senza voltarmi.

-Sì.- disse io fratello voltandosi.

-Bene, quelli sono i vampiri che sono in classe mia, ti conviene non scherzare con loro.- dissi entrando in classe e mettendo lo zaino sopra il banco di Jasmine.

-Cercherò di non fare casini, altro ?- chiese Caleb, scossi la testa, mi dette un bacio sulla guancia e se andò.

Appena mi sedetti arrivò quella simpaticona di Jasmine.

-Guarda chi c'è, la mia amata gattamorta.- disse Jasmine, ah beh non ero io quella che si stava limonando un ragazzo.

-Senti non ho tempo per le tue cazzate, devo ancora finire una canzone, evapora.- dissi ad alta voce facendo ridacchiare mezza classe.

Prese il foglio, lo strappò in mille pezzi e lo buttò nel cestino.

-E adesso cosa fai ?- chiese Jasmine ghignando, sorrisi intenerita dalla sua stupidità.

-Oh povera bimba, ti aspetti che pianga ? Che mi arrabbi ? E poi quel foglio non era tuo ?- chiesi ridacchiando, non avevo tirato niente dallo zaino ed ero seduta sul suo banco.

-Brutta stronza, quello era la mia canzone per oggi.- disse lei provando a tirarmi uno schiaffo, le fermai il polso e le risi in faccia.

-Non giocare con me, konketsu-gi.- dissi io lasciando il suo polso e presi il mio zaino, lei sgranò gli occhi e io mi sedetti al mio posto e aprendo il mio zaindo prendendo il mio block-notes e i miei spartiti.

Arrivò Akira e mise lo zaino vicino al mio banco per poi uscire, misi le mie cose in cartella e corsi fuori dalla porta ma qualcuno mi prese il polso.

-Non lo seguire.- disse Ayato.

-Devo chiedergli una cosa, arrivo tra un attimo.- dissi io senza neanche guardarlo.

-Tu sei mia, chiaro ? Io non ti condivido con nessuno, quindi vedi di muoverti.- disse lui, mi vennero i brividi, feci per andare ma prima di correre mi girai e gli sorrisi.

Corsi verso il tetto della scuola e lo vidi seduto a strimpellare con la chitarra.

-Cosa vuoi ?- disse lui con un tono duro, fece male.

-Quel che hai visto ieri non è come sembra.- dissi io, lui si girò dalla mia parte.

-Vuoi forse dirmi che quel ragazzo non ti stava abbracciando ? Vuoi forse dirmi che quel demone non ti guardava nel modo in cui ti guardo io e in cui ti guardano tutti i Sakamaki ?- disse lui alzando la voce, sobbalzai e sgranai gli occhi, questo significava che loro, potessero essere innamorati di me ? No, impossibile.

-No, perché è mio fratello, non provo niente per lui, non capisci che se volessi ferirti lo avrei fatto in maniera peggiore e non mi sarei sprecata a cercarti, se non ci tenessi a te non me ne sarebbe fregato niente.- dissi tutto d'un fiato, stavo per andarmene, ma mi abbracciò da dietro in modo da farmi fermare.

-Scusa, è solo che sono geloso e ho paura di perderti.- disse lui, questo mi fece sorridere.

-Senti non vorrei interrompere questo momento ma dobbiamo inventarci qualcosa per il ballo che dovremmo presentare oggi.- dissi io.

-Andiamo a casa mia ? Così inventiamo la coreografia ma c'è un piccolo dettaglio.- disse lui, inarcai un sopracciglio.

-E sarebbe ?- chiesi stranita.

-E' nel mondo demoniaco.- disse infine lui nascondendo la testa nel mio collo, mi morsi il labbro.


ANGOLO AUTRICE : HALO MIEI LETTORI !
Sì lo so, il capitolo lo dovevo portare prima ma per colpa della scuola che è davvero difficile, non ce l'ho fatta.
PASSIAMO AL CAPITOLO...
Caleb è un personaggio molto passeggero cioè non è un vero e proprio personaggio, è più o meno un personaggio di contorno, uno che compare e se ne va.
Non mi dilungo a prima di sloggiare vorrei citare delle personcine.
ShikyoOotsutsuki: Grazie mille per il commento, lo apprezzo molto.
elykyo: ADORO I TUOI COMMENTI, grazie tante anche per averle messe tra i seguiti.
finexshade: Grazie ancora per il commento.
Adesso sloggio e sotto vi metto l'immagine di Caleb e la fata.
I'M OUUUUUUUUUUTTTTT, BYEEEEEEEEEEEEE.






LA FATA DEI BOSCHI.





CALEB.








 

   
 
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