Crossover
Segui la storia  |       
Autore: DragonSlave    15/05/2009    4 recensioni
[Harry Potter e la Camera dei Segreti - Death Note] Chi è la stramba creatura scalza in camera di Harry? Che ci fa 'Guida a Tomb Raider' nella lista dei libri di scuola? Quale nuova minaccia si profila all' orizzonte per il mago minorenne più sfigato e peseguitato dell' intero universo? Ma soprattutto, perchè Tsugumi Ohba e J. K. Rowling sono impegnate in una caccia sfrenata all' autrice? Se volete scoprirlo, non vi resta che leggere! ATTENZIONE: Sono presenti SPOILER, perciò se non avete ancora finito di leggere Death Note, o non avete visto l' intero anime, vi consiglio di conservare questa fic per il futuro.. ;)
Genere: Parodia, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3

 

 

 

                                                 Capitolo 3: Polveri, Mani, ed insegnanti adoni

 

Il lunedì successivo si alzarono tutti di buon’ ora. La signora Weasley fece fare loro una colazione veloce (arrosto di cinghiale, patate novelle, lasagne al sugo, insalata russa e macedonia), dopodiché s’ infilarono i cappotti, e mamma Weasley prese un vaso da fiori dalla mensola del camino e lo passò a Harry: "Tieni, caro."

"Ehm.. e cosa dovrei farci?" chiese Harry, perplesso.

"Innaffialo, mettilo al sole, e dopo prendi quello che contiene la Polvere Volante." rispose lei.

Ubbidiente, Harry eseguì tutto alla perfezione. Come afferrò il vaso della Polvere Volante, cominciò a sbriciolarsela sulla testa, cercando di concentrarsi su cose felici, e canticchiando, tra sé e sé: "Puoi volar, puoi volar…"

"Ma no, Harry.." Ron gli prese il vaso "Non dovrai concentrarti su pensieri felici fino al prossimo anno, quando ti serviranno per evocare un Patronus."

"Come?" fece lui, confuso "Non è Polvere di Fata, questa?"

"No, caro." spiegò la signora Weasley, paziente "Guarda, la Polvere Volante si usa così." e passò il vaso a Fred, che buttò un pizzico di polvere nel camino, al centro del quale si levò subito una fiammata verde; Fred ci saltò dentro, gridò: "Diagon Alley!" e scomparve alla vista.

"Visto? Facile, no?" fece il signor Weasley, passando ancora una volta il vaso a Harry; dopodiché si avviò anche lui nel camino e sparì.

"Ora tocca a te, Harry." disse la signora Weasley "Quando entri nel fuoco, dì chiaramente dove devi andare.."

"E tieni i gomiti stretti al corpo." aggiunse Ron.

"E gli occhi chiusi, altrimenti ti ci andrà la fuliggine.." lo avvertì la signora Weasley.

"..E non parlare con la bocca piena.."

"..E lavati prima i denti.."

"..E non dimenticarti di pulirti i piedi prima di entrare.."

"..E chiedi sempre per favore.."

"..E ricordati di ringraziare.."

Più per sfuggire ai consigli sempre meno adatti, che per altro, Harry si affrettò a buttare la sua razione di Polvere Volante nel camino, ci saltò dentro, e aprì bocca per specificare la destinazione, ma quella si riempì immediatamente di cenere bollente, e lui riuscì solo a dire: "D-Diagon Alley" tossendo.

Tutto iniziò a girare vorticosamente, invitando le lasagne, l’ arrosto e tutto quello che Harry aveva mangiato, ad uscire dalla porta d’ ingresso. Il che, tutto sommato, fu una fortuna: se avessero invitato tutta quella roba ad uscire dalla porta sul retro, Harry si sarebbe sentito nettamente peggio.

Finalmente il mondo smise di girare, e Harry cadde a faccia in giù sulla fredda pietra di un camino.

Non aveva la più pallida idea di dove fosse, e tutto quel che vedeva era l’ interno fiocamente illuminato di quello che sembrava un negozio per maghi. Solo che, di così stranamente strani, Harry non ne aveva mai visti: in una teca appesa al muro erano allineate tutte teste umane in vari stadi di decomposizione, infatti sotto ognuna c’ era una targhetta recante scritte come ‘Morto da due anni’, ‘Morto da un mese’, ‘Morto da una settimana’; mancava quella assegnata alla targhetta ‘Morto da un giorno’ e Harry si affrettò ad allontanarsi; srotolate in bella mostra, invece, c’ erano delle pergamene che sembravano molto antiche, intestate a Satana e firmate con quello che pareva indubbiamente sangue; infine, dietro al bancone, si trovavano una sfilza di barattoli ripieni di innominabili ‘cose’ viscide, che avrebbero potuto fare a gara con quelle esposte nell’ ufficio del professore di Pozioni; ma quello che più preoccupò Harry, era che dalla vetrina del negozio, la strada buia e inquietante che vedeva, non assomigliava affatto a Diagon Alley.

I suoi sensi di ragno si attivarono, e sentendo ancora una volta già odore di morte (beh, magari stavolta era dovuto alle teste decomposte, chissà..), cominciò a spiccare una corsa verso l’ uscita del negozio. Ma non fece in tempo, perché dalla vetrina, vide incamminarsi nella sua direzione le due persone del mondo magico più sgradite a Harry in assoluto.

Ma quale Voldemort! Signori, andiamo, Voldemort non è nemmeno una persona! Se ne riparlerà nel quarto libro…

In preda al panico, Harry si nascose in un grosso armadio nero, sperando che non contenesse qualche mummia.

Un nanosecondo dopo, il campanello della porta del negozio suonò, ed entrarono Mello Malfoy e suo padre Watari Malfoy. Attraversarono lo spazio che li separava dal bancone, e il signor Malfoy agitò il campanellino che vi era poggiato sopra.

Mentre aspettavano il commesso, Harry vide che Mello si guardava intorno interessato, sgranocchiando la solita tavoletta di cioccolata.

"Perché non mi compri quelli, pà?" chiese al padre, indicando un paio di pantaloni di pelle attillati con un’ allacciatura da intimo femminile.

Il signor Malfoy fece una smorfia, pur senza perdere il suo english aplomb , e disse: "Ti ho già promesso che ti avrei comprato tutte le tavolette di cioccolato di Mielandia."

"Ma non sono abbastanza!" si lamentò lui "Sono sicuro che Harry Potter può avere tutti i pantaloni sconci che vuole! Il famosissimo, magnifico, santissimo Harry Potter!"

"Taci, Mello." disse Watari Malfoy "Non è prudente dimostrarsi scontenti dell’ eroe che ci ha salvati dall’ Oscuro Signore.."

"Oh, signor Malfoy! Che piacere rivederla!" Un untuoso uomo unto dalla voce ugualmente untuosa – ‘Mmh… mi ricorda qualcuno..’ pensò Harry, tra sé e sé – era apparso al di là del bancone. "In cosa posso servirvi? Proprio oggi mi è arrivato un bellissimo teschio interamente di cioccolata, signorino Malfoy.."

"Oggi sono solo venuto per vendere, Sinister.." lo interruppe il signor Malfoy.

"Vendere?"

"Sa, con i controlli che sta facendo il Ministero, potrebbe… capitare che qualche oggetto in mio possesso possa darmi alcune noie.."

"Ma certo, capisco.."

"Comprami quella, pà!" interruppe ancora una volta Mello, indicando un’ orrenda mano avvizzita.

"Ah, la Mano della Juliette!" esclamò Sinister, precipitandosi verso il giovane Malfoy "Si narra che questa sia la mano dell’ attrice Juliette Binoche, protagonista di Chocolat! Pare che abbia il potere di riempirsi immediatamente dei cioccolatini preferiti di chi la impugni! Suo figlio ha proprio gusto, signor Malfoy!"

"Pure troppo, Sinister.." sibilò imperturbabile Watari Malfoy "Se continua così, gli verrà il diabete. Sarebbe troppo chiedere di tornare ai miei affari?"

"No, signore!" si profuse in inchini Sinister "Ci mancherebbe, signore!"

Dopodiché cominciarono a bisbigliare indaffarati.

Nel frattempo, Harry poteva vedere Mello girovagare annoiato per il negozio; si soffermò anche lui ad osservare la teca contenente le teste, passandosi con una smorfia una mano sulla gola, mentre Harry se la rideva sommessamente; ma nella sua ispezione, il ragazzo si avvicinava sempre di più al nascondiglio del nostro eroe, e quest’ ultimo cominciò seriamente a temere che lo scoprisse. Ormai mancavano solo pochi passi… Era sicuro che Mello avrebbe sentito l’ odore della sua paura… (Certo, della paura, di cos’ altro, sennò?..) Eccolo, stava per afferrare la maniglia dell’ armadio..

"Andiamo, Mello, muoviti!" lo richiamò dal bancone il signor Malfoy, che evidentemente aveva finito di fare affari.

"Buona giornata, Sinister." salutò "L’ appuntamento è domani al castello per le consegne."

"Ci sarò, signor Malfoy. Buona giornata a lei."

I Malfoy uscirono dal negozio, e il signor Sinister s’ immerse di nuovo negli anfratti del retrobottega.

Harry attese ancora qualche minuto, poi si precipitò fuori dal negozio. Si trovava in un vicolo sudicio e stretto, nel quale si affacciavano quelli che sembravano essere negozi esclusivamente dedicati alle Arti Oscure. Facendosi ogni tipo di scongiuro a lui noto, cominciò a cercare l’ uscita dell’ inquietante strada in cui era capitato, il cui nome, Notturn Alley, aveva letto su un cartello.

Ora, come il suo tossicchiante ‘D-Diagon Alley’ si fosse arbitrariamente trasformato in ‘Notturn Alley’, era veramente un mistero. Harry pensò che, tutto sommato, avrebbe preferito viaggiare con la Polvere di Fata.

E mentre rifletteva sull’ affascinante enigma, sbatté il naso (lo stesso che era rimasto ammaccato nell’ urto contro il camino del signor Sinister) contro qualcosa di enorme e morbido. La forza d’ urto lo rispedì indietro, obbligandolo a provare un improvviso bisogno di mettersi seduto a terra.

"Harry!" esclamò una voce familiare "Ma che ci fai, da ‘ste parti?"

Dall’ alto della sua massiccia mole elefantiaca, Hagrid, il suo amico guardiacaccia di Hogwarts, lo fissava con un’ espressione a metà tra il sorpreso e l’ infuriato.

"Ah, Hagrid, meno male!" pigolò Harry, tutto sollevato "Mi sono perso e.."

Ma non ebbe modo di finire la frase, perché Hagrid lo agguantò per la collottola, come fa mamma gatta col suo cucciolo, e lo sollevò di peso trasportandolo fino all’ uscita della via, che dava su Diagon Alley.

"Ma guardati!" esclamò, mettendolo finalmente giù "Sei tutto fetente!"

Offeso, Harry rispose: "Ma fetente sarai te! Non ho fatto mica niente di male, io!"

"Ma no, Harry.." disse allora lui, un po’ imbarazzato "Lo sai che ho dei problemi di grammatica, no? Mamma Row dev’ essersi divertita tanto.."

"Eh sì, decisamente.." convenne Harry "Guarda quante ne ha fatte passare a me!" Il nostro caro, adorato, piccolo, innocente Harry Potter! Non sa ancora quante altre gliene farà passare!

"Comunque, quello che volevo veramente dire, è che sei tutto sporco!" e lo scrollò energicamente rischiando di causargli più di una frattura fuori sede. "Guarda quà! Pieno di fuliggine! Ma che ti salta in mente, di girovagare per Notturn Alley!"

"Ho cercato di dirtelo, Hagrid. Mi sono perso usando la Polvere Volante. E tu, invece, che ci facevi, lì?"

"Ah, beh, io cercavo del repellente per lumache. Mi stanno rovinando tutti i cavoli della scuola."

Harry capì al volo: di roba repellente, a Notturn Alley, ne aveva vista parecchia; non dubitò affatto che anche delle lumache si sarebbero schifate.

"Harry! Hagrid!"

Harry si girò e vide Hermione Granger sbracciarsi sulla scalinata di marmo della Gringott, la banca dei maghi. Lei spiccò una corsa e li raggiunse, sorridendo.

"Che bello rivedervi!" li abbracciò festante (a Hagrid abbracciò il pancione, non riuscendo ad arrivare più su) "Dove andavate, alla Gringott?"

"Devo prima ritrovare i Weasley." disse Harry.

"Oh, eccoli." fece Hagrid.

La famiglia Weasley al completo si affrettava a farsi loro incontro.

"Oh Harry, meno male!" esclamò la signora Weasley, con le lacrime agli occhi, cadendo in ginocchio di fronte a lui.

"Non siamo riusciti a trovare il focolare giusto.." sfiatò accaldato il signor Weasley "Dove sei sceso?" chiese.

"A Notturn Alley." rispose lui, mentre la signora Weasley lo passava ai raggi x per assicurarsi che stesse bene.

"Figo!" esclamarono a una voce Ron, Fred e George.

"Mica tanto! Ho visto certa roba!" fece Harry, mentre la signora Weasley, aiutata da una lente d’ ingrandimento, uno spruzzino di candeggina Ace, e una spazzola di ferro eliminava ogni traccia di sporco dalla superficie corporea del nostro maghetto.

Salutato Hagrid, insieme a Hermione e ai Weasley Harry affrontò l’ interminabile scalinata della Gringott, e per passare un po’ di tempo, chiese a Ron e Hermione: "Indovinate un po’ chi ho visto in un negozio a Notturn Alley?"

"Tu – Sai – Chi?" provò Ron.

"Una collana di opali che uccide? Un armadio svanitore? La Mano della Juliette?" elencò Hermione.

Harry si girò un attimo a guardarla, stranito, poi rispose: "Mello Malfoy e suo padre."

"E Watari Malfoy che ha comprato?" chiese il signor Weasley, serio.

"Niente." rispose Harry "Ha venduto."

"Ah, allora è preoccupato!" commentò lui, con una certa soddisfazione "Quanto mi piacerebbe mettere le mani su tutti quegli aggeggi babbani che tiene nascosti! Microspie, telecamere, computer, cinture che lanciano segnali d’ aiuto.."

"Piantala, Arthur." fece la signora Weasley, finalmente convinta della completa pulizia e sanità di Harry "Mi riempi casa di quella robaccia."

Entrati nella banca, il signor Weasley si precipitò subito incontro ai signori Granger, gli interessantissimi babbani, dopodiché Harry ed i Weasley fecero rifornimento alle loro camere blindate.

Una volta riempite le borse, si avviarono verso Il Ghirigoro , dove intendevano comprare i libri di testo. Ma trovarono un’ enorme folla ed un cartello appeso alla vetrina, che diceva:

                                                               

                                                            Oggi, solo per voi, dalle 12,30 alle 14,30

                                                                                  MATT ALLOCK

                                                   firmerà tutte le copie che vorrete della sua autobiografia

                                                                             Videogiocamente io

 

"Evviva! Finalmente lo incontreremo!" esclamò Hermione, emozionata.

A fatica, riuscirono ad entrare nel negozio, e si misero in fila per gli autografi. A mano a mano che procedevano, riuscivano a distinguere l’ uomo sempre meglio: quel giorno indossava la stessa tunica a righe con cui era ritratto sul libro della signora Weasley, ma vi aveva abbinato sopra un mantello a quadri dalle cui rifiniture uscivano tratti di pelliccia; aveva i soliti occhialoni color Gatorade, ed un sorriso impertinente che gli andava da orecchio a orecchio.

Come una mosca attratta dal… dal miele! Cosa andavate a pensare?!, un fotografo dall’ aria nevrotica gli girava attorno, scattando foto a profusione; nella fretta, andò a sbattere contro Ron, a cui pestò un piede.

"Ahi!" gridò lui.

Matt Allock lo sentì e si girò nella sua direzione, accorgendosi così di Harry. Quasi come folgorato dall’ apparizione, esclamò: "Per tutti i Final Fantasy! Ma quello è Harry Potter!"

La folla si divise in due come se Matt Allock fosse stato Mosè di fronte al Mar Rosso, permettendogli così di acchiappare Harry al volo, e di stringerselo vicino, dichiarando a gran voce: "Bisogna immortalare questo momento!" mentre il fotografo scattava impazzito da una parte all’ altra e il pubblico applaudiva.

"Questo è un incontro voluto dal destino! Io e te, Harry, insieme facciamo più notizia del calendario di Lara Croft!"

Imbarazzatissimo, e con nessuna idea di chi fosse Lara Croft, Harry cercò di svignarsela, ma Matt Allock lo riagguantò in un battibaleno, e aggiunse, chiedendo silenzio: "Signore e signori, questo fortunatissimo ragazzo (alludendo a Harry, bisogna dirlo, perché c’ è una scuola di pensiero piuttosto affermata che è convinta che Harry Potter non abbia poi tutta questa fortuna), entrando quì per comprare i miei libri che comunque gli regalerò (e sommerse Harry delle sue opere complete, lasciandolo agonizzante sul pavimento), non immaginava minimamente che lui ed i suoi compagni avranno la fortuna (ora quì provate ad applicare la teoria della famosa scuola di pensiero) di avere me come insegnante! Vi annuncio quindi ufficialmente che ho accettato la carica di professore di Difesa contro le Arti Oscure alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts."

Scroscio di applausi e dozzine di altri scatti fotografici.

Con grande sforzo, il nostro Harry riuscì a trascinarsi fino al calderone di Ginny, dove scaricò l’ intera collezione cartacea delle formidabili imprese di Matt Allock.

"Cos’ è Potter? Ci hai preso gusto?" chiese una voce strafottente "Adesso ti metti a fare pure beneficenza?"

Alzandosi, Harry si ritrovò di fronte la faccia da pazzo nevrastenico di Mello Malfoy.

"Presto," continuò quello, canzonatorio "accorrete tutti a vedere com’ è buono e generoso il famoso Harry Potter!" e staccò un generoso pezzo dalla sua tavoletta di cioccolato.

"Lascialo stare, tu, cattivone!" tentò una paonazza Ginny.

"Ma guarda, Potter! Ti sei fatto una ragazza!" e pronunciò quest’ ultima parola come se non fosse ammissibile una compagnia femminile.

In quel momento, Ron e Hermione lo raggiunsero, subito seguiti dai gemelli e dal signor Weasley, che disse: "Ragazzi, usciamo. Quì dentro c’ è troppa gente."

"Ma tu guarda chi c’ è quì… Arthur Weasley." In piedi vicino al figlio, era silenziosamente comparso Watari Malfoy.

"Watari." lo salutò compunto il signor Weasley.

"Sarà oberato di lavoro, immagino, Arthur." continuò quello, in un fremito degli ordinatissimi baffetti alla Mocho Vileda "Con tutte quelle ispezioni, spero che le paghino lo straordinario, almeno.." ed estrasse dal calderone di Ginny una sgualcita copia di seconda mano del libro di Trasfigurazione.

"Eh, no.. proprio non glieli pagano i straordinari, è evidente. E allora non mi spiego come mai continui a fare tutti questi figli. Come fa a sfamarli? Li porta alla mensa dei poveri?"

Per tutta risposta il signor Weasley si avventò furiosamente su Watari Malfoy, e caddero entrambi oltre uno scaffale pieno di libri, che precipitarono a terra facendo un gran fracasso, e oscurandoli alla vista.

Il locale, ormai, era in pieno trambusto, e si fece un po’ di silenzio solo quando Hagrid, spuntato da qualche parte (strano che non se ne fossero accorti prima, di solito Hagrid non è che si confonda nella folla tanto facilmente…), intimò a gran voce: "Ehi, basta un po’, gente!"

Avanzò verso il mucchio di libri, ripescò con una mano il signor Weasley e con l’ altra Watari Malfoy, e li rimise in piedi separandoli.

Il primo aveva una faccia di un colore che faceva molto pendant con quello della capigliatura, con l’ unica pecca di avere un occhio di una tonalità non del tutto intonata, dato che era pesto; l’ altro era leggermente spettinato, ma in compenso imbracciava un fucile di precisione.

Lo ripose all’ interno del mantello, sul volto un ‘ aria scocciata, e lanciò a Ginny il libro di Trasfigurazione che gli era rimasto in mano da prima. "Riprenditi il tuo libro," le disse "prima che tuo padre debba mettere un’ ipoteca sulla casa per comprartene un altro."

E recuperato Mello uscì dalla libreria.

"Ma che fai, ci vai a dargli retta, Arthur?" chiese Hagrid (come se avessimo avuto dubbi su chi potesse pronunciare una frase così sgrammaticata) "Lo sai che i Malfoy non valgono uno zellino bucato, si sa che ci piace provocare i maghi per bene."

Uscirono in fretta dalla libreria, diretti al Paiolo Magico. La signora Weasley cominciò a fare una bella ramanzina al marito su come avesse messo in imbarazzo Harry, e i genitori di Hermione si erano accodati tremanti dietro la figlia, domandandosi, da bravi babbani ottusi quali erano, perché fosse capitata a loro la disgrazia di avere una figlia strega. Chiaro come il sole, che non conoscessero la disgrazia, ben più consistente, di essere Harry Potter.

Giunti finalmente al pub, i Granger uscirono dalla porta che dava sulla via babbana, mentre Harry ed i Weasley si prepararono al viaggio di ritorno con la Polvere Volante.

Stavolta, Harry si premurò di non mangiare nulla, prima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

The Crazy Note:

Piccola ammissione: è vero, mi avete beccata, la scenetta delle teste decapitate l’ ho ripresa para-para da ‘Frankenstein Junior ’, l’ illuminante film di Mel Brooks! XD Non vogliatemene per questo, era praticamente irresistibile da inserire! >_<

Ah, scusate se Matt è venuto un po’ OOC, ma sinceramente neanche si capisce che carattere abbia, poverino.. Così mi sono permessa di dargli il ruolo di Allock, sperando che i personaggi non si rovinino tra loro.. ^^"

Lo show del copyright:

DragonSlave era appena approdata su di una strana isola. Stava cercando di districarsi nella folta vegetazione, quando, arrivata al centro di un piccolo spiazzo erboso, nota un delizioso negozietto francese.

Rincuorata da presenza umana in un posto così insolito, entra nella piccola costruzione.

"Bonjour!" la saluta una simpatica donna castana. "Scommetti che riesco ad indovinare il tuo gusto preferito di cioccolata?"

"Oh… ok!" DragonSlave si avvicina incuriosita, e la donna tira fuori una ciotola colma di cioccolatini di ogni forma e colore, e comincia a ficcarli ad uno ad uno tra i denti di DragonSlave.

"Ehi!.. Un momento!.. Ferma un attimo!"

"Allora?" fa la donna, con vera espressione omicida "E’ forse al latte? O alla gianduia? O magari alla nocciola?"

"Noo.. Ferma!.. Fondente! E’ la cioccolata fondente, quella che preferisco!.." grida lei, con le lacrime agli occhi.

Ma la vendicativa donna continua imperturbabile, dicendo: "E così, avrei una mano avvizzita, eh? Ma come ti permetti, razza di screanzata! Che a forza di cioccolatini ti possa venire la cagarel…"

"Noooo…"

Ma DragonSlave si sente improvvisamente sollevare da terra, e alzando gli occhi si accorge di essere stata salvata da un affascinante uomo mascherato vestito di rosso e blu.

Come costui la depone a terra, lei sporge le labbra nella speranza che prenda vita la bellissima scena del bacio di cui lui è il famoso protagonista, ma quello rimane impassibile.

"Beh?" fa lei "Va bene che non ho i capelli rossi, ma.."

"Allora.." comincia Spiderman "qui si abusa dei miei sensi di ragno, eh?"

"Ma cosa dice.."

"Ci si permette di ridicolizzare le punture di ragno, è così?"

"Io le assicuro che non avevo intenzione.."

"Peccato." fa lui.

"Peccato cosa?"

"Peccato che al simpatico ragnetto che ora ti cammina lungo la schiena non gliene importi nulla, di quello di cui avevi intenzione tu.."

"Yaaaaahhhhhhh!!!!" Correndo come una pazza battendosi la schiena con una foglia di banano, la disperata autrice fugge via.

Ansante, raggiunge la riva di una laguna; al largo, scorge un bellissimo veliero.

"Forse laggiù riuscirò a trovare delle persone ospitali" si dice tra sé e sé "Ma non so come arrivarci…" riflette pensierosa, fissando l’ immobile massa d’ acqua che la separa dalla nave.

"Non si preoccupi." la rassicura un atletico giovanotto barbuto che tiene in mano un lungo bastone ritorto e vestito di una tunica di quella che sembra pelliccia di capra. "Ci penso io."

Si piazza a gambe larghe di fronte all’ acqua, e sollevando le braccia, fa il gesto di aprirle all’ esterno.

Come rispondendo al suo comando, l’ acqua della laguna comincia a ribollire, sollevandosi, e aprendosi ai lati, lasciando visibile un sentiero prima sommerso.

"Oh! Grazie mille!" esclama DragonSlave.

"Prego.." gli fa cenno il gentile uomo.

Allora la fiduciosa autrice s’ incammina verso il veliero. Ma all’ improvviso, dalla riva sente la voce dell’ uomo gridare: "Giù!!" E le pareti d’ acqua si disintegrano, cominciando a riversarsi nella laguna.

"Muahahahahahahahahh!!!!" si ode l’ isterica risata di Mosè.

"Aiutooo!!" sta affogando DragonSlave "Aiutoo!"

Poi i suoi arti si impigliano in qualcosa, e viene tirata sulla nave da una rete.

Commossa, fa per ringraziare i rudi mozzi che l’ hanno salvata, ma quelli le rifilano uno straccio per pulire per terra e la mettono a fare le pulizie.

Con le lacrime agli occhi, DragonSlave si rassegna a lavare il ponte della nave.

"Toh! Questo spazzolone è un Mocho Vileda!" esclama sorpresa.

Quello, come se l’ avesse sentita, si anima all’ istante, e ribaltandosi, l’ aggredisce al viso. Accecata, DragonSlave corre a braccia tese avanti e indietro per tutto il ponte, col Mocho Vileda spiaccicato in faccia.

Disperata, tenta di toglierselo dalla testa, tirando il manico come se fosse uno sturalavandini e, non appena ci riesce, rimane ammutolita: sulla nave non c’ è più anima viva.

"Che è successo? Io non ho visto niente!"

Poi, aguzzando gli occhi verso l’ orizzonte, si accorge di uno stormo di bambini in volo che si allontana progressivamente dalla nave.

"E adesso io che faccio, quì da sola?..."

Ma davanti agli occhi increduli di DragonSlave, appare un luminoso esserino alato, che la squadra truce e fa per scrollarsi, facendo piovere su di lei una misteriosa polverina dorata.

"Oh, che bella, che cos’ è?" Ma non fa in tempo a dire altro, che la fatina le punta l’ indice, e la polvere luminosa la fa alzare da terra, mandandola poi a velocità supersonica di nuovo verso l’ isola.

"Ma stavolta che ho fatto di maleeeee?" grida la disperata DragonSlave, mentre fa inevitabile rotta verso l’ entroterra.

STUNK! Il disastroso volo termina col trauma cranico dell’ autrice in seguito all’ impatto con un totem indiano.

Faticosamente, DragonSlave si rialza da terra, e nota che anche in quell’ accampamento indiano non c’ è più nessuno. Decidendo di approfittarne, comincia a dare un’ occhiata in giro.

Vicino al totem, trova una strana rastrelliera. Circospetta, si avvicina e fa una scoperta macabra: ci sono allineate le teste decapitate con relativo nominativo agganciato sotto di J. K. Rowling e Tsugumi Ohba. Il terzo vano è vuoto, ma il cartellino sistemato sotto reca scritto: DragonSlave.

"Aaaaaaahhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Le labbra avvizzite delle due autrici zombie cominciano a muoversi, iniziando a cantilenare: "Tu sarai la prossima, tu sarai la prossima, tu sarai la prossima…"

"Nooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

 

Viva valerya90 che ha aggiunto questa pazzia nelle sue fic da seguire! XD Grazie per i complimenti, carissima! (*DragonSlave balla sulla sedia per la contentezza*) Tranquilla, ho tutta l’ intenzione di continuare, purtroppo per voi! XDD Spero che le mie uscite di senno non offendano la passione che hai nei confronti di due opere incontrastate come Harry Potter e Death Note! ^^" Mi raccomando, continua a scrivermi le tue impressioni!

A beat: Che bello, sono contenta che ti sia piaciuto anche il secondo capitolo! >_<

Le speculazioni sulla parola ’anglia’ sono tutte farina del sacco della mia mente malata che non si è fatta sfuggire questi collegamenti così strani! XD Perciò è possibilissimo che non corrispondano a neanche metà di quanto abbia effettivamente pensato la Rowling! Ma sono felice che anche qualcun altro oltre a me li veda! XDDD

Eeeehh, la signora Weasley… XD Leggendo Harry Potter sono sempre rimasta colpita dalla differenza a volte tangibile di comportamento tra Harry ed i figli. Una piccolissima cosa che mi dava piccolissimo fastidio, e che quindi ho voluto prendere in giro, a modo mio.. XP

Ah, che sollievo sapere che intendevi il formato! XD Spero stavolta il testo si sia visualizzato meglio, anche se ci sono cose di quel programma che mi sono veramente oscure! ^^"

Beh, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo e che continuerai a lasciarmi i tuoi commenti, mi farebbe molto piacere! Ciao! = 3

Per SilverSephirot: Grazie mille per i complimenti, e per aver aggiunto la fic nelle ‘da seguire’! ^_^ Sono stracontenta di aver causato una tale fretta di leggere questo capitolo! XD

Elle! XD Nel libro, Harry dice a Dobby praticamente la stessa cosa, e quello reagisce così perché dice di non potersi considerare pari di un mago. Cioè, praticamente, la scenetta del mettersi seduti me l’ hanno offerta su un piatto d’ argento, non potevo mica lasciarmela scappare così, ti pare? XDDDD

Ah, intendi ‘Anglia’? Questa cosa ha avuto proprio un gran successo! XD

Il diario di Tu – Sai – Chi? Quale diario, c’ era un diario? (*si guarda intorno con fare sorpreso e fischietta innocentemente..*)

Misa e Ginny? XD La cosa, in effetti, non mi era passata neanche nell’ anticamera del cervello! XD No, no… Misa è riservata per un altro ruolo.. ;) Gheheheheh…. *_*

Mi raccomando, mi aspetto che continui a commentare, eh! ;)

Grazie ancora per i complimenti, ciao! XD

Andre!!!! >_< : Che bello vederti su questi lidi! Allora hai colto il mio appello! Sono troppo felice! XD Ma no, ma no, mica è vero che la Rowling inserisce incongruenze… (*si guarda attorno sudando freddo e bisbiglia piano ad Andre: "Sshh… Se mi becca, mi fa la pelle.."*)

Vero che è un tantino esagerata tutta quella bontà? Voglio dire, dopo tutte le cattiverie che gli hanno fatto (da notare, non ultimo, Silente), lui continua ad essere più figlio dei fiori di Sylphiel, a momenti! XDD Ma non c’ è da preoccuparsi, dopotutto. Come ho già detto, recupererà nel quinto libro! XDD

Il pezzo della coca, invece, è stato un impulso del momento. Mi è venuto nell’ attimo in cui l’ ho scritto! Non me lo potevo lasciar sfuggire: spiegava un sacco di cose!! XDDD

Mi sembra d’ intuire, ma così, solo a pelle, eh, che non ti stia troppo simpatica Ginny.. XDDD Neanche a me piace molto, ma tutto sommato neanche la odio; mi è indifferente, ecco. E chissà.. forse un posticino per lei sul Death Note lo potremmo anche trovare.. XDD Kira? Tom Riddle? Ma no, guarda che non c’ entrano proprio niente, eh.. (*con la suola della scarpa tenta di coprire il foglio buttato a terra dove c’ è scritto… Eeehhhh.. non si sa! XDDD *)

Eh, su Elle versione Dobby avevo avuto qualche dubbio anch’ io.. ^^" Effettivamente ha preso troppo del carattere di Dobby, ma se guardi bene, noterai degli atteggiamenti e delle frasi non proprio da elfo domestico! Molto, ma moooolto in fondo! XD Comunque, nelle sue prossime apparizioni, dovrebbe essere più evidente.. Dovrebbe.. Guarda, le spiegazioni assurde arriveranno, anche se non tutte da Elle, magari! XD Non era male l’ idea delle prove di intelligenza, ma ti dico una cosa: il fatto è che… non sarei riuscita ad inventarmele! XD Troppa poca intelligenza in questa testolina bacata, per sostituirmi ad Elle! XDD Non potevo mica rischiare di fare più figuracce di Harry, su! XDD

Sì, so che probabilmente, essendo una categoria più frequentata, avrei avuto più letture in Harry Potter, ma questa fic è nata come un crossover, quindi mi è sembrato adatto piazzarla nella propria categoria, anche perché sono presenti riferimenti pure ad altre cosucce.. ^^

Come ho fatto ad avere ugualmente dei lettori? Boh! XD Ci sarebbe da chiederlo a loro! XD No, comunque sono troppo contenta che mi leggano tutte queste persone, e spero che continueranno a farlo!

E mi farebbe tantissimissimo piacere se continuassi a leggere e commentare anche tu! Ci terrei davvero tanto! Un bacio! >_<

E infine, grazie anche a chi ha solamente letto! ^_^

Alla prossima! *Corre a buttare tutti i suoi dvd di film horror*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

word to html converter html help workshop This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder  chm editor perl editor ide

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: DragonSlave