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Autore: ImperioMagicum    02/12/2016    1 recensioni
Imperio Magicum , dopo anni di paure canalizzategli contro dagli Educatori , decide di fuggire e di far cadere la dittatura che governa Sila. L' Infallibile , il leader del governo , dopo aver promesso di togliere il paese dalla guerriglia e l'instabilitá ha infatti ha spinto l'intera popolazione ad una guerra con i territori del nord , al solo scopo di distrarre il popolo. Per sconfinggere il regime è necessario possedere un'arma , più potente di tutto il potenziale bellico della dittatura , ed Imperio è forse l'unico in grado di trovarla.
Le origini e le vicende di un personaggio a me molto caro , rimasto sepolto nella mia mente fin dall'infanzia.
Accetto volentieri commenti e critiche.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 14:

Una speranza

Il bosco dove si erano accampati Imperio e Mary era meraviglioso.

Molte delle foreste al sud-est del paese erano state tagliate dopo la salita al potere dell'Infallibile. Nel suo piano per rafforzare l'economia il legno sarebbe stata una risorsa primaria: le miniere erano tutte distrutte ed inutilizzabili, non vi erano carburanti disponibili e serviva energia per le fabbriche. Di conseguenza nessuno protestò quando venne fatta scorta per le macchine a vapore, qualche alberello era il prezzo giusto da pagare. Ora il gasolio e gli idrocarburi erano gestiti dallo stato e distribuiti a razioni ragionate ad ognuno. L'elettricità era, sebbene prima della guerra il piano fosse quello di esportarla in ogni casa sotto forma di luce e radio, molto rara e distribuita solo a carattere pubblico, nei servizi di illuminazione stradale ( solo nella capitale ed altre due città ), nelle fabbriche, nelle strutture governative e nelle Radio Pubbliche. Ma torniamo a noi.

Il bosco forniva loro riparo dalla vista dei volo-droidi, cibo da piante commestibili ed animali ( sebbene Mary non fosse molto felice di ucciderli ), acqua potabile da un piccolo ruscello e la tranquillità desiderata. La ragazza aveva avuto modo di lasciar andare la tensione della morte del nonno e la repentina fuga. Imperio si era rivelato un buon amico, le aveva raccontato molte cose sulla sua vita al laboratorio, le aveva spiegato nuove tecniche di combattimento, descritto come poter far perdere le proprie tracce e narrato alcune leggende di cui si era appassionato leggendo libri rubati. Lei lo aveva ricambiato parlandole della sua vita al paesino, di suo nonno, spiegandogli quali piante fossero commestibili, quali medicinali e quali pericolose, come depurare l'acqua piovana e, sopratutto, con la compagnia di un'amica. 

Imperio non aveva mai avuto rapporti con altri ragazzi negli ultimi anni, se non per poche ore di gioco concessogli dal laboratorio. Poi... era una ragazza così bella. Gli piaceva quando la vedeva sorridere, quando scherzavano mentre lui assumeva gli aspetti degli uomini più strani che aveva incontrato, quando combattevano e sentiva come se insieme fossero le persone più forti di Sila, come se volendolo avrebbero potuto battere ogni esercito dell'Infallibile e poter continuare a giocare assieme, in un mondo libero senza nessuno che volesse imprigionarli. Ma tornava subito alla realtà: Sila non era un luogo sicuro, loro erano soli e l'Infallibile era quasi onnipotente. Non lo avrebbero mai sconfitto con qualche pugno o un tappeto volante, potevano solo scappare, lontano. Oltre i confini a nord, oltre i Popoli Liberi, vi era un territorio montuoso, un regno indipendente staccatosi da Sila ai tempi della guerra. Non era grande, era piuttosto freddo e quasi del tutto montuoso, ma chi lo governava aveva fama di essere buono e giusto. Imperio conosceva quei luoghi grazie al libro storico che aveva trovato a casa di Mary, un libro che leggeva spesso quando lei si addormentava. La seconda sera si era imbattuto in due capitoli interessanti:

 

LE FONTI DI PROPAGANDA

L'Infallibile ed il suo governo sfruttano,

come propaganda di massa,

la radio.

Essa viene posta nelle piazze e nei luoghi di ritrovo pubblici di ogni paese 

sempre spolverata e riparata con un'efficienza incredibile.

Lo scopo non è certo quello di fornire divertimento al popolo,

ma quello di calmarlo e,

contemporaneamente,

controllarne gli interessi. 

Una certa notizia; 

come un nuovo sistema di vaccinazioni contro qualche strana malattia,

un'azione delle truppe verso i territori del nord,

un nuovo brano patriottico;

viene ripetuta per settimane in maniera ossessiva, 

in modo che sia un facile argomento di conversazione, 

in modo che sia l'unico argomento di conversazione, 

una specie di sfogo per chi abbia il brutto vizio di pensare,

uno sfogo in cui il ragionamento, 

un pericoloso modo di capire i difetti di un governo, 

viene indirizzato verso un binario morto.

Chi non si adeguerebbe a parlare di qualcosa di cui tutti parlano?

Sarebbe in grado di interessarsi a qualcosa di cui non prova interesse,

non avrebbe più la voglia o il tempo di pensare a cose pericolose, 

non avrebbe più voglia di pensare,

sarebbe un burattino per chiunque parli dall'altra parte della scatola sonora.

La radio non è poi una scelta casuale.

Esistono anche a Sila i giornali,

ma essi dipendono dal desiderio di lettura di ognuno 

e sono inefficaci contro gli analfabeti.

Esistono anche radio con immagini, 

li chiamano televisori,

ma l'immagine è nemica, distrae dalla notizia,

può lasciar intravedere gli occhi del presentatore, e gli occhi sono l'anima.

Nessuno mette l'anima nelle menzogne.

 

UN LUOGO IN CUI FUGGIRE?

Il giorno in cui scrivo questo capitolo mi ritrovo a copiare vecchi pezzi di giornale.

Si vociferava, 

qualche anno fa, 

di uno stato molto a nord,

la zona da cui era venuta la tempesta che portò carestia a Sila.

L'Infallibile non parla molto degli stati esteri,

ogni frontiera è sigillata, 

è voce comune che essi siano instabili e pericolosi,

ma si tratta di propaganda istillata con il passaparola.

Lo stato di cui vi parlo non ha nome,

non lo conosco,

ma viene dipinto da questo giornale come pacifico,

abitato da uomini di buon cuore.

Non so se credere a queste parole.

Non so se credere a qualcosa che non ho ancora visto.

Ma io sto impazzendo.

Questo diario è il mio unico sfogo.

Ho bisogno di poter parlare con altri esseri liberi.

Cercare questo paese mi sembra l'unica soluzione.

Per chi volesse trovarlo si trova a estremo nord, 

cercate un varco sicuro.

Per ora io ne conosco solo uno:

le zone dei Popoli Liberi del Nord.

Una volta oltrepassate la zona di battaglia,

nelle retrovie,

è possibile arrivare in quel paese per vie montuose.

Forse quella è la via giusta.

 

A quel punto Mary si era voltata verso di lui, toccandogli il fianco con il suo corpo, ancora addormentata. Dormivano vicino, lei si sentiva più al sicuro con qualcuno accanto ed Imperio pure. Lui la guardò. Aveva lo sguardo sereno ora. 

Si avvicinò al suo viso, alla sua guancia, e la baciò. Il gesto gli venne spontaneo, ma non appena lo ebbe fatto si ritrasse. Non capiva cosa gli era preso esattamente: la sua mente aveva volato per pochi istanti. La pelle di Mary era morbida e liscia ed era impregnata del suo profumo naturale. Per un attimo, ma lo aveva solo immaginato, pensò che avesse sorriso.

   
 
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