Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Aiko Inochi    02/12/2016    1 recensioni
Sono trascorsi quattro anni dalla morte di Naraku. I giorni si susseguono tranquilli e sereni per Inuyasha e compagni ma la pace non durerà ancora per molto. Una particolare ragazza creerà scompiglio al villaggio e Sesshoumaru sarà portatore di cattive notizie. Una pericolosa minaccia incombe sulle terre dell'Ovest e sulle vite di tutti.
[Sesshoumaru x Nuovo personaggio]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FFI_CAP15                                                       OBIETTIVO SVELATO

I tre fratelli, per raggiungere il loro obiettivo si erano spinti verso nord, senza spingersi troppo oltre le terre dell’Ovest.
«Ci stanno venendo incontro!» Hasu ribadì qualcosa che anche i sui fratelli avevano già avvertito.
Si trattava degli youkai con cui avevano precedentemente combattuto, gli scagnozzi di Kyoufuumaru. Oltre ai due che si aspettavano, ovvero il suru youkai e il calabrone, ve ne era un terzo. Dall’odore un altro tengu.
«Inuyasha ricordati quello che ci siamo detti» gli disse premurosamente Hasu.
«Ho capito come devo fare per sconfiggere quel calabrone, non c’è bisogno di ricordarmelo» ribatté l’hanyou seccato.
Hasu si innervosì e gli diete un pugno dietro alla testa. Nulla di troppo forte, Inuyasha sentì solo un po’ di dolore che lo fece esclamare un’imprecazione.
«Lo dico per te, stupido!»
«Sì sì lo so. Non c’è bisogno di colpirmi …» Inuyasha si riparò temendo che la sorella potesse infierire su di lui ulteriormente. Per sua fortuna ad Hasu bastò lanciargli uno sguardo terribile e accontentarsi della sua reazione di paura.
Per tutto il tragitto non c’era stata nessuna discussione. Le poche parole che si erano scambiati, erano pertinenti alle strategie di attacco che avevano pensato nei giorni precedenti.
«Eccoli» Sesshoumaru riportò gli altri all’attenzione. Superati gli alberi avrebbero incontrato i loro avversari. 
Sbucarono dal folto della foresta in una zona rocciosa, con parecchi dislivelli, un fiume che scorreva poco distante con qualche cespuglio e albero che facevano capolino qua e là.
Davanti a loro li attendevano tre youkai: il suru youkai, lo youkai calabrone e un tengu.
«Vi stavamo aspettando» esordì il suru youkai alzandosi dalla roccia su cui era seduto.
Non vi fu alcuna risposta così continuò :« Lasciate che vi presenti me e miei alleati. Il mio nome è Zurugashi e sono il capobranco dei suru youkai del nord nonché alleato di Kyoufuumaru-sama. Doku, alla mia destra, è il più forte fra gli youkai di una colonia del sud-est» spiegò indicando lo youkai calabrone « infine alle mie spalle, il capo tribù dei tengu del nord, Yukato»
«Tsk! Ancora tengu» si stizzì Hasu, credendo di averli sterminati completamente.
Il tengu avanzò furente ma venne bloccato da Zurugashi. Yukato era uno youkai dal corpo decisamente più minuto del suru youkai, apparendo quasi piccolo. Aveva la pelle nera, capelli bianchi, lunghi e liberi dietro le spalle. Possedeva becco e artigli affilati e occhi rossi che trafiggevano l’anima.
«Avrai la tua vendetta. Abbi solo qualche altro minuto di pazienza» il suru youkai conosceva bene l’ira dell’alleato, nata nel momento in sui venne a conoscenza che ogni membro della sua tribù, venne uccisa dalla inu youkai e il suo compagno. Al momento dell’accaduto, il capo dei tengu si trovava al cospetto di Kyoufuumaru, il quale gli concesse la possibilità di ottenere vendetta.
«Non ho voglia di perdere tempo. Cosa vuole questo Kyoufuumaru da noi?» domandò sbrigativa Hasu.
«Non sono cose che vi dirò alla leggera»
«Pensaci, la tua risposta potrebbe salvarti la vita»
«Io desidero la battaglia … trova un altro modo per convincermi»
«Hasu, sprechi fiato» Sesshoumaru aveva ragione. Quei tre youkai avevano ricevuto l’ordine di eliminarli e tra di loro c’era chi si trovava lì non perché al servizio di Kyoufuumaru.
«Per una volta sono d’accordo con Sesshoumaru. Facciamoli fuori e chiudiamo la questione» Inuyasha sfoderò Tessaiga, bramante di far assaggiare il Meido Zangetsuha allo youkai calabrone.
«Non siate così impazienti, iniziamo subito» mentre lo diceva, Hasu estraeva la sua katana. Una spada dalla lama sottile e leggermente ricurva, il filo tagliente rosso. Sesshoumaru seguì il suo esempio, brandendo Bakusaiga.
Gli avversari si prepararono a ricevere l’attacco imminente.
I tre fratelli scattarono insieme, ognuno diretto sul proprio avversario con l’obiettivo di dividerli. Erano un potenziale pericolo da soli e insieme potevano esserlo ancora di più.  La velocità con cui si mossero, consentì di ottenere l’effetto desiderato.
Inuyasha si precipitò sullo youkai calabrone, Doku. Per tutto il tempo era stato silenzioso, proprio come a prima volta che lo aveva visto. L’hanyou stava semplicemente facendo incrociare Tessaiga con la sciabola del nemico, e lo stava spingendo all’indietro, sfruttando solo la sua forza fisica. Allontanato dagli altri quanto bastava, iniziarono seriamente il duello. Come la volta precedente, Doku  usava il veleno per attaccare e difendersi. La differenza è che questa volta Inuyasha riusciva  a prevedere le sue mosse e non si lasciava prendere alla sprovvista. Tuttavia, il suo avversario restava molto veloce e difficile da colpire. Ricordando che il Kongosoha era riuscito a ferirlo, provò a lanciarne uno quando fu sicuro di poterlo colpire. Purtroppo, ancora una volta Doku fu più veloce e, con una gran quantità di veleno prodotto dalla sciabola, sciolse tutti i dardi. Questo però diede a Inuyasha il tempo di aprire il varco per l’aldilà.
«Meido Zangetsuha!» una circonferenza perfetta si aprì alla spalle dello youkai, il quale non si fece cogliere impreparato e iniziò a chiudere il varco, proprio come la volta precedente. Inuyasha stava aspettando esattamente quel momento per osservare come faceva.
Lo youkai teneva in mano un piccolo sole dorato, dal quale si sprigionava una flebile luce dorata, mentre pronunciava un qualche formula.
“E’ così che fa!” Inuyasha aveva finalmente capito come batterlo.
Proprio come aveva pianificato con la sorella, l’aveva indotto a chiudere il varco per il regno dei morti e scoprirne il segreto.
Doku era ancora concentrato e non poté schivare il Kaze no Kizu. Il passaggio si chiuse ma il colpo di Tessaiga ebbe l’effetto desiderato. Il braccio e la mano dello youkai presentavano ferite profonde dal quale sgorgava molto sangue, mentre il piccolo sole dorato era caduto più lontano. Doku si affrettò a recuperarlo.
«Non te lo lascerò prendere! Kongosoha!» i dardi di diamante trapassarono sia il piccolo sole che il fianco dello youkai.
«Male … detto» inveì sfiorando con la mano l’oro di un frammento del piccolo sole. Il dardo venne espulso dal suo corpo dal veleno viscoso, che allo stesso tempo stava rimarginando la ferita.
«Muori!» con grande ira, lo youkai scagliò la sciabola verso Inuyasha, la quale si conficco nella mano.
«Dannazione!» imprecò Inuyasha non aspettandosi una mossa così repentina. Ma non ebbe il tempo di preoccuparsi che Doku gli stava venendo contro con il pungiglione dell’addome per iniettargli una dose di veleno mortale.
Con la mano libera Inuyasha sferrò ancora una volta un attacco con Tessaiga :«Meido Zangetsuha!» il Meido si aprì e questa volta lo youkai non poté difendersi. Venne trascinato all’interno del Meido tra urla d’ira.

***

Il tengu era il bersaglio di Hasu. La inu youkai era convita che quello più forte al villaggio dei tengu fosse il capo e invece non era così. Il capo della tribù dei tengu del nord era lì davanti a lei, che si lasciava trascinare lontano, fino al fiume. Era furente di rabbia, desideroso di versare il sangue della youkai che aveva fatto strage della sua tribù. Nonostante tutto riusciva a essere lucido e la cosa non piacque ad Hasu.
«Avermi separato dagli altri non ti avvantaggerà» disse Yukato tentando di intimorire la inu youkai «Anzi, mi hai fatto un favore. In questo modo posso ucciderti tranquillamente senza interferenze e lo farò con l’aiuto dei miei compagni»  in quel momento dal terreno emersero i corpi di diversi tengu. Hasu non faticò a riconoscerli come quelli che aveva sconfitto insieme a Shireiyama. Avevano l’odore dei cadaveri e il loro aspetto era putrido, in decomposizione e le orbite degli occhi vuoti rivolte verso di lei.
“Possibile che li stia richiamando dal regno dei morti?” Hasu non lo credeva possibile ma poteva ingannare i suoi sensi in quel modo?
«Ti infliggerò le loro stesse sofferenze!» le sputò addosso tutto il suo rancore.
Hasu smise di farsi domande e si preparò a fermare ancora una volta quel branco di tengu.
Alcuni degli youkai si lanciarono contro tentando di ferirla. Nessuno di loro ebbe successo e vennero tagliati dalla katana di Hasu. Le carni putrefatte dei tengu vennero bruciate e quando caddero a terra, si dissolsero nella polvere.
La katana di Hasu aveva la capacità di scaldarsi fino a raggiungere la temperatura della lava ma, il modo in cui divennero cenere quei corpi, era esagerato.
Poi tutti i cadaveri l’attaccarono insieme come una massa disorganizzata e confusionaria. Ne colpì la maggior parte, qualcuno le sfuggì e la ferì con gli artigli ma lei nemmeno parve accorgersene. Infine dovette difendersi da delle lame di vento, infrangendole con due fendenti di katana. Non si era mossa di molto, giusto qualche movimento fluido, qualche fendente veloce e preciso. Guardò con disappunto il sangue che le colava lungo il braccio. Non si rese conto che l’avevano ferita a tal punto.
Seguì una seconda ondata di tengu. Quelli che feriva, svanivano come polvere portata via dal vento ma subito ne apparivano altri. Anche le lame di vento continuavano a bersagliarla e una di queste le provocò un profondo e doloroso taglio al fianco. Hasu si guardò il fianco e represse il fastidioso dolore che provava.
“C’è qualcosa che non va … perché non sento nulla quando sono i tengu a ferirmi? E perché non finiscono mai?” Hasu stava cominciando a capire cosa stava realmente accadendo, continuando a difendersi. Arrivò la terza carica, sempre con le stesse modalità.
“Ma certo!” la inu youkai aveva finalmente capito cosa stesse accadendo e si diede della stupida per non essersene accorta prima.
« Yougantetsu !» Hasu pronunciò con decisione il nome della sua katana durante il terzo attacco in massa dei tengu, tagliando una striscia di terra davanti ai suoi piedi, la quale divenne lava. Dalla striscia si sollevarono centinaia di goccioline di lava che vennero lanciate contro ogni singolo tengu. Successivamente una falce di roccia fusa, disintegrò due lame di vento e colpì violentemente Yukato. In quel preciso istante tutti i tengu sparirono e anche le ferite e il sangue che perdeva, fatta eccezione per quella al fianco.
Yukato non aveva richiamato nessuno. Proprio come pensava, si trattava di una semplice illusione. Un’illusione ben curata e riuscita, tanto da confondere i suoi sensi sviluppati.
«Arrenditi e ti risparmierò la vita» Hasu si fece avanti, convinta di avere la vittoria in pugno.
«Scordatelo! Avrò la tua testa fosse l’ultima cosa che faccio!» Yukato la trapassò con il suo sguardo furente. Immediatamente si moltiplicò, circondando la inu youkai. Hasu non ricadde nello stesso trucco per due volte di seguito. Aveva compreso come distinguere le sue illusioni e, con estrema rapidità, trafisse l’originale.
«Com’è  … possibile?» un rivolo di sangue gli uscì dalla bocca.
«L’aspetto, l’odore, i movimenti sono tutti perfetti ma alle tue illusioni manca la volontà. La tua sete di vendetta è così forte da essere percepibile anche se dovessi perdere l’uso dei sensi» gli spiegò Hasu «puoi ancora salvarti».
Yukato però non avrebbe mai ceduto per aver salva la vita, così tentò l’ultimo estremo tentativo di uccidere la inu youkai, allungando velocemente la mano artigliata verso la gola di Hasu. Fu costretto a mollare la presa per l’eccessivo dolore che provò all’altezza dall’addome. La Yougantestu stava progressivamente aumentando la sua temperatura, provocando lo scioglimento del corpo del tengu. Quest’ultimo si lasciò a qualche lamento straziato prima di abbandonarsi alla morte.

***

Sesshoumaru era impegnato a sostenere un difficile scontro con il suru youkai. Sembrava essere più forte della volta precedente. Stava combattendo con meno sfrontatezza e più attenzione. La sua velocità era aumentata ulteriormente, rendendo quasi impossibile colpirlo. La tempistica che vi era tra la difesa e l’attacco rasentava la perfezione. Creava delle potenti barriere difensive con lo scudo e nel momento più propizio, sferrava micidiali fendenti tanto veloci da provocare un rumore che stordiva l’avversario. 
Per quel tipo di combattimento Sesshoumaru cominciava a innervosirsi. Solo poche volte era riuscito a creare danni al suru youkai: una quando usò il colpo energetico di Bakusaiga, il quale era riuscito a creare qualche crepa nello scudo, e una volta che lo prese alla sprovvista, usando i suoi artigli avvelenati.
Allo stesso tempo Zurugashi non era in grado di infliggere ferite gravi al suo nemico. L’inu youkai gli teneva testa in velocità e sembrava molto più motivato della volta precedente, come se avesse uno scopo preciso. Inoltre, la volta scorsa c’era stata quella strana ningen che coinvolse per studiarla. In quel momento dall’inu youkai non percepiva nessun istinto omicida o ostilità, forse un minimo d’istinto combattivo. Malgrado ciò aveva rispetto per il suo avversario. Era indubbiamente uno youkai dalla grande forza e valore.
«Siete un degno rivale Sesshoumaru-sama» disse d’un tratto il suru youkai in un attimo di pausa. Sesshoumaru si meravigliò dell’improvviso rispetto con il quale gli si era rivolto. Ricordava bene quanto fosse stato irritante la mancanza di deferenza nei suoi confronti la prima vota che lo aveva visto.
«Essere cortese non ti risparmierà la vita» Zurugashi scoppiò in una fragorosa risata.
«Ceto che no! Lo so, lo so. Riconosco la vostra forza e per me è sempre un onore scontrarmi con avversari di un certo livello»
«Dunque è per questo che combatti?» il tono di voce si Sesshoumaru era privo di ogni espressione, quasi come se la cosa non lo riguardasse.
«In un certo senso sì. Con il mio branco ho sempre viaggiato alla ricerca di rivali da sconfiggere per dimostrare la mia superiorità. Kyoufuumaru-sama è uno youkai dalla forza straordinaria e per questo ho deciso di mettermi al suo servizio. Questo non vuol dire che mi sia sottomesso a lui. Desidero essere il migliore e quando sarò al suo livello, prenderò il suo posto»
«E lo aiuti? Il tuo ragionamento non ha senso» il suru youkai rise ancora di gusto.
«Non avete tutti i torti ma non sarà una naginata a fermarmi o qualche terra in più» a quelle parole Sesshoumaru assottigliò gli occhi ma Zurugashi non se ne accorse, continuando «Kyoufuumaru-sama diventerà ancora più temibile e dimostrare di essergli superiore, mi darà maggiore soddisfazione»
«A cosa mira questo Kyoufuumaru?»
«Dovrete guadagnarvele queste informazioni»
«Stolto! Credi di potermi sconfiggere?» Sesshoumaru non desiderava altro che mettere a tacere quella scimmia.
«Lo vedremo!» lo provocò.
Tornarono alle loro posizioni di combattimento. Le tattiche di attacco e difesa non cambiarono fino a quando Sesshoumaru non ebbe un’idea.
Con una finta indusse il suru youkai ad attaccare con il rochin, invece di schivare o parare, attaccò con la Bakusaiga il rochin stesso. Il potere corrosivo della spada si abbatté sull’arma e si propagò al timbei.
«Cosa?» Zurugashi non poteva credere a quello che stava succedendo.
Sesshoumaru aveva avuto l’intuizione giusta. Il suo nemico non era solo abile nell’alternare difesa e attacco ma esisteva un vero e proprio legame tra le due armi, come se fossero una sola. Grazie a ciò la corrosione si propagò da l’una all’altra arma.
Il suru youkai fu costretto ad abbandonare le sue armi per non lasciare che la corrosione si trasmettesse al suo stesso corpo.
Era giunto il tempo di terminare quel duello, che si era protratto fin troppo. Sesshoumaru scattò in avanti e trafisse Zurugashi con la sua mano artigliata. Il suru youkai aveva provato a fermarlo, afferrandogli la mano ma dovette cedere alla sua forza.
«I miei artigli sono velenosi. Ti condurranno alla morte in pochi minuti. Ora parla» disse trionfante Sesshoumaru.
Zurugashi sogghignò mesto, costretto ad arrendersi all’evidenza. In un attimo la situazione era stata ribaltata e lui non aveva più vie di scampo.
«Alla fine avete vinto voi … sia! Vi dirò cosa volete sapere»
«A cosa mira Kyoufuumaru?»
«Alla conquista delle terre dell’Ovest. Le vostre terre erano il sogno di conquista del padre di Kyoufuumaru-sama. Il figlio ha ereditato questa volontà ed è lo scopo per il quale si è addestrato per un’intera vita»
«Per un motivo così futile si è impossessato dell’Hakaitsume?»
«Sì! Quell’arma gli conferirà la forza necessaria per uccidere voi, figli di Inu no Taisho»
«Anche se non è completa?»
«E’ sufficiente. Kyoufuumaru non è solo forte. E’ astuto e ha un ottimo collaboratore»
«Chi è?»
«Un houshi dall’elevato potere spirituale e dallo smisurato odio verso gli youkai»
«L’ultima domanda. Perché Kyoufuumaru-sama ha attaccato la donna di nome Moriko?»
«Non mi domandate come mai un monaco che odia gli youkai, collabora proprio con loro?»
«Non mi interessa! Rispondi alla mia domanda»
Il suru youkai sorrise al cambiamento di tono nella voce di Sesshoumaru. La donna a cui si riferiva era la stessa ce l’aveva quasi ucciso. Ci aveva visto giusto. Sesshoumaru provava qualcosa per lei.
«All’inizio non vi era stato alcun motivo ma da quell’incontro casuale Kyoufuumaru-sama fece una scoperta assai interessante» Sesshoumaru lo indusse a proseguire «in lei è sigillata la seconda parte della naginata» la notizia scioccò l’inu youkai.
Come era possibile? Per tutto il tempo che era stato al suo fianco non si era accorto di nulla, nemmeno Hasu e Shireiyama lo sospettavano. Eppure quella poteva essere la spiegazione all’origine del suo strano potere.
«Sesshoumaru-sama dovreste affrettarvi o della vostra umana non rimarrà nulla»
«Non vorrai dire …»
«Sì, Sesshoumaru-sama. Kyoufuumaru-sama in questo momento è nelle vostre terre per completare l’Hakaitsume» in uno scatto di rabbia, penetrò ulteriormente nella carne e iniettò il suo veleno. In pochi attimi Zurugashi morì.
Dietro di lui Hasu e Inuyasha avevano sentito tutto.
«Torniamo a palazzo»





Salve! Lo so vi sto tenedo sulle spine per Moriko (almeno spero non vi siate dimenticati di lei) ma bisognava dedicare un pò di attenzione ai fratelli e poi un pò di attesa non ha mai fatto del male a nessuno.
Bando alle ciance ... Sesshoumaru, Inuyasha e Hasu si sono finalmente sbarazzati di quei tre e corrono a palazzo per fermare Kyoufumaru ... ma cosa sarà successo a Moriko e agli altri nel frattempo?
Ecco l'immagine del capitolo  clicca qui   e con questo vi saluto
Alla prossima ;)
 
  
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