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Autore: Kifuru    14/12/2016    1 recensioni
Salve a tutti, ho sempre pensato che la storia di questo manga fosse veramente incredibile, ma allo stesso tempo avrei voluto vedere delle maggiori considerazioni per alcuni personaggi. In particolare ho sempre apprezzato tanto Crilin e anche la sua storia con Diciotto è, a mio parere, geniale. Per questo vorrei dedicare una storia a loro. Un grazie anticipato per chi leggerà.
Genere: Azione, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Altri, Crilin | Coppie: 18/Crilin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO

Un legame indissolubile.




Era già mattina inoltrata, quando Diciotto decise di aprire gli occhi. Amava rimanere a letto, nella più assoluta comodità, godendo dell'inconfondibile profumo marino, che invadeva spesso l'intera camera da letto.
 
 Fin dalla prima volta, aveva ammirato il luogo, dove ora abitava con il suo uomo. 
 
Quella fatidica prima visita all'isola di Kame House era avvenuta in circostanze non propriamente piacevoli, tenuto conto che la bella cyborg era impegnata in una mortale caccia all'uomo. Dai quei tempi, però, era cambiata molto e soprattutto era maturata molto. Aveva scoperto finalmente i veri piaceri della vita, dopo un passato di sofferenza e abusi di ogni genere.

Lei stessa si sentiva completamente diversa, consapevole  finalmente di poter vivere una vita vera e tutto grazie al suo adorato compagno compagno. Un uomo molto più debole di lei, eppure dotato di un cuore e di un coraggio, capace di risvegliare la sua anima, che considerava ormai perduta per sempre.
 
 Diciotto era convinta del fatto  che Crilin non fosse mai stato un nemico per lei. Si erano incontrati in un campo di battaglia, ma fra di loro era ugualmente nato un legame forte, tale da spaventare entrambi inizialmente.

Quasi inconsciamente, la bionda allungò la mano, per accarezzare il compagno, constatando, senza sorpresa, l'assenza del ragazzo, sapendo con esattezza il motivo di essa.
 
 Crilin aveva spesso l'abitudine di portarle la colazione a letto  A nulla si erano rivelati i suoi tentativi, per cercare di convincerlo a non farlo, ma anche se non lo avrebbe ammesso mai apertamente, le piacevano molto quei piccoli  e grandi gesti di affetto, in grado di regalarle inspiegabilmente benessere e serenità.
 
 Da tempo, ormai la cyborg aveva chiarito i suoi sentimenti e sapeva con certezza di amare perdutamente Crilin e incredibilmente era riuscita anche a manifestarli al suo compagno, nonostante tutto il suo inutile orgoglio. Un amore, cresciuto gradualmente, dopo varie difficoltà, a causa soprattutto della diffidenza della ragazza e delle barriere, che lei si era disperatamente costruita.


Crilin, con il suo solito dolce sorriso, entrò in camera, portando una vasta colazione, rispettando le previsioni della compagna.

< < Ben svegliata amore > > esordì il piccolo uomo, poggiando sul comodino, un vassoio, pieno di pietanze salate e dolci. 

< < Ciao piccoletto > > rispose Diciotto, sorridendo dolcemente e avvicinandosi al compagno, con l'intenzione di baciarlo.

Le loro labbra si incontrarono in un casto bacio, che si trasformò subito, per volontà soprattutto  della bionda, in un momento di dolce passione, che impegnò i due giovani per diversi minuti.

I due continuarono a scambiarsi baci passionali e dolci carezze, fino a rimanere bloccati fra le stesse lenzuola del loro letto. 

< < Allora, mi hai portato qualcosa di commestibile o devo raggiungere la città più vicina, per avere una colazione decente > > scherzò la donna, rimanendo abbracciata strettamente al terrestre.

< < Le mie abilità culinarie sono imbattibili e poi sono anche motivato a migliorare, di fronte ai tuoi imprevedibili gusti > > rispose allegramente il giovane.

Dopo che finalmente i due amanti consumarono la loro abbondante colazione, rimasero ancora tranquillamente stretti l'uno con l'altra, sdraiati nel loro letto, godendo della reciproca compagnia.

< < Hai voglia di fare qualcosa di particolare oggi? > > domandò Crilin, appoggiandosi su un gomito, ammirando così la bellezza straordinaria della fidanzata.

< < Potremmo allenarci, per passare il tempo. Con i miei insegnamenti sei migliorato molto e devo ammettere che le nostre lotte non sono più così scontate, anche se non hai alcuna speranza di battermi > > rispose la cyborg, sorridendo dolcemente.

< < Senza contare quelle volte, dove entrambi perdiamo misteriosamente la voglia di allenarci > > osservò il terrestre, guadagnandosi uno scappellotto dalla donna.

< < Spero soltanto di non essere disturbata come al solito da quel vecchio pervertito. Mi chiedo quanti pugni deve incassare, per capire che scherza con il fuoco > >.

Così, i due fidanzati, dopo aver terminato le varie abitudini mattutine, raggiunsero in volo la pianura, dove solitamente si allenavano, con ritmi molto tranquilli. La ragazza, anche se non lo dava a vedere, era straordinariamente protettiva nei confronti del compagno, soprattutto dopo aver scoperto tutte le disgrazie del suo passato di guerriero. 

Il suo amore per Crilin era nato gradualmente, dopo varie vicissitudini e non senza aver superato dei forti dubbi, soprattutto su se stessa. Al termine della guerra degli androidi, Diciotto si sentiva spaesata e confusa in un mondo, che non sapeva come affrontare, ma allo stesso era fermamente convinta a condurre una  vita indipendente, senza nessuna missione di morte, come era nei piani di un diabolico pazzo.

Mentre vagava da un luogo all'altro, la bionda, confusa e stremata interiormente, aveva ripensato alla persona, che incredibilmente l'aveva salvata più di una volta da un destino terribile. Ripercorreva le fasi della guerra, dove aveva avuto modo di incontrare il piccolo guerriero, di cui conosceva soltanto le basilari informazioni di combattimento, che il dottor Gero le aveva fornito nei suoi circuiti. 
 
Il terrestre aveva persino attivato una tecnica suicida per salvarla dal terribile mostro verde. In quel tormentato periodo della sua vita, Diciotto aveva spesso orribili incubi, popolati dal disgustoso Cell, in procinto di assorbirla.
 
Tuttavia quando ella riusciva, in qualche modo, a richiamare le piccole azioni, che il piccolo uomo aveva compiuto per lei, anche a costo della sua stessa vita, uno strano benessere invadeva la sua anima, scacciando tutti i cattivi sogni. 
 
Aveva compreso di aver incontrato un uomo speciale, probabilmente buffo e debole all'apparenza, ma dotato di un coraggio e di una bontà d'animo fuori dal comune.

Così, la cyborg si ritrovò a visitare periodicamente il luogo, dove abitava il suo salvatore. Le prime visite furono alquanto bizzarre, in quanto la bionda si limitava ad osservare il piccolo uomo, senza mai proferire parola.
 
 Crilin, dal canto suo, era piacevolmente colpito da tali apparizioni, anche se strane, della cyborg e ogni volta la invitava a rimanere a cena o semplicemente le parlava timidamente, nella maggior parte dei casi provando a raccontare qualcosa di divertente.
 
 L'apparente indifferenza della cyborg non scoraggiava per nulla il piccolo guerriero, mentre la bionda, nonostante la propria freddezza, sembrava non stancarsi mai della sua compagnia.

Fu soltanto una questione di tempo, prima che la bionda cominciò timidamente ad interagire con Crilin, iniziando a parlare realmente con lui e accettando timidamente anche i vari regali del giovane: vestiti, coperte e accessori di ogni genere. Diciotto si trovava stranamente bene con quell'umano, che oltre ad essere gentile e divertente, non era mai invadente e inoltre, si dimostrava sempre pronto ad aiutarla in tutti i modi  possibili.

Fra i due, nel giro di pochi mesi, si instaurò una sincera amicizia, in continua evoluzione.
 
 Continuarono a conoscersi e a confrontarsi, fino, però, al momento in cui, inevitabilmente la cyborg chiese al ragazzo il motivo delle sue numerose attenzioni e delle sue scelte, anche drammatiche, nei confronti di una persona, che probabilmente in molti avrebbero considerato come soltanto un nemico o addirittura un mostro.


Finalmente, perciò, Crilin dovette manifestare i suoi sentimenti nei confronti della donna e lo fece quasi disperatamente, temendo che ciò potesse rovinare per sempre la loro amicizia.
 
 Tuttavia, con grande sorpresa, il giovane scoprì che anche la cyborg provava gli stessi sentimenti, anch'essi evoluti nel corso del tempo, ma assolutamente limpidi e sinceri e fu così che nacque la loro incredibile storia d'amore.



Il pugno di Crilin venne bloccato facilmente dalla fidanzata, che rispose con un violento calcio, che colpì in pieno lo stomaco del ragazzo, il quale venne scaraventato via per svariati metri.

< < Ti ho fatto male, amore? > > chiese la cyborg, con un ghigno.

< < Mi hai abituato ad attacchi molto peggiori, tesoro e poi non è escluso che non riesca adesso a portare a segno dei buoni colpi > > rispose Crilin allegramente, anche se il dolore si faceva comunque sentire.

< < Non vedo l'ora, ma cerca di fare presto. Hai promesso di portarmi in città, prima di tornare a casa > > ribattè la bionda, incrociando le braccia.

Per tutta risposta, Crilin creò, con la Tecnica della Moltiplicazione, un proprio clone e immediatamente provò un attacco doppio, che ancora una volta, però, fu eluso, con facilità, dalla sua donna.
 
 Tuttavia, Diciotto non si accorse di un'ulteriore copia, abilmente nascosta sotto terra dal terrestre e ciò gli permise di distrarre la cyborg, che dopo aver distrutto tutte le copie, fu presa alla sprovvista dal vero Crilin, il quale invece di colpirla, l'abbracciò, baciandola di slancio, facendola cadere all'indietro.
 
Nonostante la propria sorpresa,  la risposta eccitata  della cyborg fu ugualmente immediata. Seppellì le sue mani tra i capelli nerissimi dell'uomo, ricordandosi di aver fatto bene a convincere il guerriero a farli crescere.
 
 Ben presto, i due, senza mai interrompere i baci, le carezze o i morsi, questi ultimi provenienti soprattutto dalla cyborg, si spogliarono lentamente.
 
 Esattamente come era accaduto in molti altri allenamenti precedenti, fecero l'amore, in quella pianura erbosa, che da tempo era  diventata particolarmente speciale per entrambi.


< < Dovrei arrabbiarmi, lo sai? Non hai mantenuto la promessa > > sussurrò Diciotto all'orecchio del suo uomo.
 
 La coppia di amanti era ancora abbracciata e distesa nel bellissimo manto erboso della pianura, che qualche tempo prima, i due avevano scelto come il luogo, dove condurre i loro allenamenti ed entrambi, ancora completamente nudi, ammiravano lo straordinario tramonto di quel luogo.

La cyborg accarezzava dolcemente  con una mano i capelli del fidanzato, mentre con l'altra percorreva i suoi scolpiti pettorali, tracciando le innumerevoli cicatrici, che il guerriero si era procurato nei conflitti, ai quali aveva coraggiosamente partecipato.
 
 Pur ammirando fortemente quelle cicatrici, simboli della volontà del compagno di difendere i più deboli, esse  le ricordavano costantemente  quante volte il suo amato aveva rischiato la  vita ed era consapevole del fatto che ciò si sarebbe potuto verificare ancora in futuro, cosa che lei non voleva e poteva minimamente accettare.

Ella aveva giurato silenziosamente di proteggere sempre il suo compagno, ad ogni costo. Era fermamente decisa a sfruttare la propria immensa forza di androide, di molto superiore a quella del compagno, per difendere il suo amore in qualsiasi circostanza e per tale ragione gli aveva anche proibito, nel modo più categorico possibile, l'utilizzo della pericolosa Tecnica della Fermezza Naturale, sapendo con esattezza la principale condizione di attivazione di essa.


< < Che ne diresti se domani dedicassimo la giornata a questo scopo. Magari, mentre tu svuoti i più lussuosi negozi di abbigliamento, io potrei passare il tempo in qualche libreria o in un bar > > propose Crilin, mentre lasciava dei piccoli baci sulla spalla nuda della donna.

< < Non posso fare altro che accettare, ma ti avverto di tenerti lontano da qualsiasi altra donna. Non vorrei picchiare nessuno, se è possibile > > rispose la cyborg, appoggiando il suo viso nell'incavo del collo di lui.
 
 Crilin era sempre molto divertito e soprattutto felice di fronte ai bizzarri scatti di gelosia della bionda, altro segno inequivocabile dell'amore, che la cyborg provava nei suoi confronti.

< < Crilin >>.

< < Si? > >.


< < Vorrei che tu smettessi di essere un guerriero. Io possiedo una forza immensa, che non può essere eguagliata da nessun essere umano. Questi poteri mi sono stati donati da un pazzo e dovevano farmi diventare un mostro assetato di sangue e solo grazie a te che non lo sono. Oggi posso finalmente considerarmi una vera donna. Entrambi, in passato, abbiamo vissuto delle esperienze orribili: io rapita da un uomo diabolico e psicopatico, mentre tu, impegnato costantemente in guerre molto più grandi di te > >.
 
  Crilin rimase molto sorpreso dell'inaspettata confessione della cyborg, ma  poteva sentire nitidamente il suo forte disagio e per questo non si permise di interromperla.

< < Sono consapevole che, in futuro, potranno nascere dei nuovi  pericoli e io non permetterò che tu subisca di nuovo le sofferenze di una guerra senza senso. Sono disposta ad usare tutti i miei poteri per proteggerti  e per questo non sarà necessaria nessuna tecnica suicida > > concluse la cyborg, appoggiandosi sul petto nudo del compagno e guardandolo quasi con aria di sfida. 


Crilin conosceva bene il motivo di quello sfogo. Egli, infatti, continuava ad avere terribili incubi, in ricordo soprattutto di Freezer e delle terribili torture subite dal crudele dittatore spaziale e spesso era proprio il conforto della cyborg a scacciare gli orribili ricordi delle varie battaglie affrontate.
 
 Egli si era già confidato con lei sulle tante avventure  del passato. Quest'ultima le  conosceva già parzialmente, grazie alle informazioni del dottor Gero.
 
 Dopo aver scoperto, però, i reali tormenti di Crilin, Diciotto diventò estremamente protettiva, desiderosa di difendere la persona, che per lei contava più di ogni altra cosa. Anche la cyborg stessa, inoltre, era stata per molto tempo perseguitata dai pallidi ricordi dell'oscuro laboratorio del diabolico scenziato e dalla terribile esperienza di divenire parte integrante di una creatura mostruosa. Ormai anche Diciotto faceva fatica ad affrontare le notti, senza essere circondata strettamente dalle braccia dell'uomo che amava.

< < La forza non è un mio desiderio, lo sai bene. Forse lo era una volta, ma adesso la situazione è ben diversa. Io ti amo con tutto il mio cuore e non ho alcuna intenzione di sperimentare tecniche mortali, per aumentare le mia capacità combattive. Io voglio vivere e voglio farlo insieme a te. Userò quella tecnica, solo rispettando la fondamentale condizione, che tu stessa conosci > > rispose Crilin in modo deciso, accarezzando dolcemente la schiena nuda della donna.


Quest'ultima si limitò a baciarlo, con tutto l'affetto,  di cui era capace e non appena i due si staccarono, Diciotto fissò intensamente il suo uomo.

< < Allora farò in modo che questa condizione non si presenti mai. Lo farò con tutte le mie forze > > disse la cyborg, terminando, così, la delicata discussione.


Rimasero teneramente abbracciati, in quel luogo così tranquillo e maestoso, felici e consapevoli, che il loro legame era assolutamente indissolubile.


Fine primo capitolo
 
 
  
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